Formazione adulti malcom knowles PDF

Title Formazione adulti malcom knowles
Author Stella Paradiso
Course Scienze della comunicazione
Institution Università degli Studi di Cagliari
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Summary

Schema argomenti libro suddivisi per capitoli...


Description

La formazione degli adulti come autobiografia (1989) Malcom. S. Knowles

I Capitolo Come sono diventato educatore degli adulti I primi anni - relazione positiva col padre veterinario: lo aiuta a sviluppare un concetto positivo di sé, senso di autorispetto - dalla madre: impara a dare tenerezza, amore e cure - figura positiva dell’insegnante in quarta che lo valorizza - boy-scout ambizione e motivazione - primo articolo: come ottenere il massimo possibile in un tempo dato - l’esperienza gli offre molte abilità e conoscenze - esperienza positiva di scrittura, l’insegnante riusciva a fare della scrittura una lavoro divertente e non ingrato - ad Harward professore di filosofia che rende le lezioni appassionanti - incontro con Mr. Kingman che lo aiuta per tre anni a gestire un gruppo di preadolescenti maschi; questa esperienza gli insegna l’importanza della motivazione e dell’autorealizzazione - incontro con Mr. Murrow, una persona di qualità che gli consente di trascorrere un’estate a Ginevra per studiare la Società delle Nazioni

Gli anni da professore -

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nel ’60 ottiene una cattedra all’Università di Boston, dove resta fino al 1974 progressivamente mette a punto il modello “androgogico”: modello basato sulle competenze, autodiagnosi dei bisogni di apprendimento, progetti e contratti di apprendimento, valutazioni di performance e non di test nel ’74 lavora come docente/referente all’Università del North Carolina fa in pensione nel ’79 all’età di 65 anni.

La vita comincia con la pensione -

diventa consulente dirige diversi seminari di EA approfondisce, studia, pubblica due libri e numerosi articoli

Capitolo II Otto episodi che cambiarono la mia vita 1) come ho imparato a scrivere (le foto davanti delle persone che potrebbero ascoltarti mentre scrivi il libro) 2) il mio matrimonio con Hulda 3) come ho imparato ad essere me stesso ( PRINCIPI ROGERSIANI, atteggiamento positivo nei confronti dell’altro, empatia ed autenticità) Knowles racconta il suo secondo anno come docente a Boston e come riesce a sentirsi più autentico Tecnica di animazione dei seminari 4) come vincere le resistenze all’apprendimento utilizzazione dei modelli di ruolo prendere coscienza dei propri bisogni di apprendimento 5) come ho appreso qualcosa dell’educazione interculturale: “pratica di laboratorio adulto”esperienza di un laboratorio a Bahia 6) come ho sviluppato una mia visione delle teorie dell’apprendimento: si veda lo schema di pagina 44, dove le tre teorie principali si diversificano per livelli, secondo i compiti richiesti 7) come ho imparato a valutare in maniera sensata (valutazione qualitativa, osservazione partecipante, l’intervista in profondità, i diari e lo studio dei casiPatton 1980 valutazione come processo creativo) Autovalutazione 8) come imparare a liberare le energie degli altri: leadership creativa che svincola l’energia delle persone. Funzioni del leader creativo

Capitolo III Pietre miliari ed eroi E’ un capitolo di carattere storico, che cerca di individuare per sommi capi l’evoluzione storica dell’EA. Riferimenti ai greci (Platone, Aristotele, Socrate), Cicerone Euclide. -

Pregiudizio di Knowles nei confronti della pedagogia, a cui lui attribuisce un’origine medioevale. 2

Nel Rinascimento si svilupparono in Europa molte forme istituzionali di EA: -

scuole popolari in Germania, Olanda e Scandinavia

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movimento di educazione dei lavoratori in GB

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circoli di studio in diversi paesi

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negli USA durante il periodo coloniale ci furono l’apprendistato, le scuole professionali private, le biblioteche pubbliche basate sulle sottoscrizioni, i programmi educativi delle diverse chiese, i musei, le riunioni cittadine e le società agricole.

La prima fondazione di EA fu creata da B. Franklin,un circolo di discussione, il Junto. Lo spontaneismo è stata una forza potente nell’Ea in USA. Nel 1830 Sillimann,, un abile oratore professore universitario, diede il via al fenomeno dell’extension universitarie, corsi di lezioni. Nascono gli American Lyceum, gruppi di studio locali (nel 1835 erano circa 3000).Fanno nascere l’idea di un sistema di EA nazionale. Holbruk fu il creatore di questo movimento . Verso la metà dell’800 nascono biblioteche, istituti per la meccanica ed il commercio,, scuole serali e miriadi di organizzazioni spontanee. Pietra miliare è nel 1862 il Land Grant Act , voluto dal senatore Morrill, una legge che stabiliva di accantonare vasti terreni per la costruzione di scuole di ricerca e di studio per la meccanica e l’agricoltura. Molto importante fu la fondazione dell’Istituto Chautauqua, voluto dai metodisti. Nel 1878 partì il primo corso di EA. Furono organizzate anche scuole estive. Il corso durava 4 anni: l’Istituto portò alle zone rurali divertimento e cultura. Si diede l’impulso all’EA attraverso i corsi per corrispondenza, le estensioni, i club librari. Tra il 1881 e il 1917 la fondazione Carnegie finanziò molte biblioteche locali.

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L’EA fu legata principalmente all’educazione agricola: un pioniere fu Knapp, sperimentatore del metodo dimostrativo per convincere gli agricoltori ad utilizzare nuovi metodi di coltivazione. Nel 1914 con il Smith Lever Act viene ampliato il Servizio di Extension cooperativa non solo per le zone rurali, ma anche per l’economia domestica e il lavoro giovanile. Dopo la I guerra mondiale ci fu un grande sviluppo di opportunità educative per adulti, l’Ea entrò di diritto nel sistema pubblico, con un movimento nazionale. Si aprono i corsi graduate in educazione degli adulti, il primo nel 1932 alla Columbia University. Ormai è idea consolidata che tutte le istituzioni collettive abbiano un ruolo nell’EA. L’autogestione dell’apprendimento è una fase emblematica dei metodi attuali.

Capitolo IV Le mie idee sull’apprendimento degli adulti Knowles parla della sua formazione teorica dell’apprendimento. Cita Lindeman (1926) con i principi del coinvolgimento diretto degli adulti nel loro percorso di apprendimento. Altri mezzi: -

conduzione di discussioni di gruppo e altri metodi partecipativi

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educazione centrata sul discente (Cantor 1946)

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ruolo dell’esperienza per chi apprende (Dewey 1947)

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nel 1950 per il suo master scrive nella tesi 13 principi di insegnamento per adulti – vedi pag. 69

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tra il 1952 e 1954 interesse per le dinamiche di gruppo

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psicologia dello sviluppo

Costruzione di una teoria -

come coinvolgere gli allievi nella responsabilità della progettazione e della gestione dell’apprendimento

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autodiagnosi dei bisogni di apprendimento (attraverso giochi di ruolo, scale di punteggio autodiagnostico, gruppi di feedback,

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creazione di un clima favorevole

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uso di contratti

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autovalutazione

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apprendimento per scoperta di Bruner (Verso una teoria dell’Istruzione, 1966).

Nel 1970 scrive un primo libro sull’Andragogia in contrapposizione al modello pedagogico. In seguito rivede questa sua posizione, pur tendendo a separare i due campi educativi. Influenze tarde: -

Freire 1970; produzione di consapevolezza

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Maslow 1970; gerarchia di bisogni di umani

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Goulet e Baltes 1970; processo di sviluppo in età adulta

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Faure 1972; prospettiva di apprendimento che continua per tutto il ciclo della vita

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Berte 1975; apprendimento per contratti come strategia di apprendimento diretto

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Thorsen 1977; educazione basata sulle competenze

Presupposti del modello androgogico 1. Gli adulti hanno bisogno di sapere il motivo per cui apprendono una data cosa, prima di intraprendere tale apprendimento 2. Gli adulti hanno un concetto di sé come persone responsabili delle proprie vite. Hanno un bisogno profondo di essere considerarti e trattati come capaci di autodirezione 3. Gli adulti entrano in un’esperienza educativa con tutta la loro esperienza. Diventa importante l’individualizzazione dell’apprendimento e delle strategie di insegnamento (enfasi su la discussione di gruppo, giochi di ruolo, problem solving, studio dei casi, aiuto reciproco). Rischio dei pregiudizi e dei blocchi 4. Gli adulti sono disponibili ad apprendere ciò che hanno bisogno di sapere o di essere in grado di fare per poter affrontare efficacemente le loro situazioni di vita reale. 5

5. Gli adulti sono centrati sulla vita e non sulla “materia” 6. I motivatori più potenti per apprendere sono quelli interni (desiderio di migliorare il livello di autostima, la qualità della vita, la responsabilità personale, la soddisfazione sul lavoro). Attenzione ai blocchi, come una immagine negativa di sé, metodi sbagliati, ….

Capitolo V

Domande e risposte

E’ un capitolo con cui Knowles spiega le sue basi teoriche e pratiche dell’EA, attraverso una serie di domande e di conseguenti risposte.

Capitolo VI

La valutazione

Il termine valutazione viene usato con significati diversi in campo educativo: a) qualità ed efficacia generale di un programma b) la misura e la qualità degli apprendimenti realizzati dai discenti c) qualità ed efficacia degli insegnanti. Nel concetto di valutazione è presente una forte connotazione di giudizio. Knowles condivide una definizione di Kempfer: “Scopo basilare della valutazione è stimolare la crescita e il miglioramento. Tutte le altre finalità, pur rispettabili, sono solo sfaccettature dello sforzo generale che consiste nel valutare le condizioni presenti come base per poterle migliorare. Una valutazione che non porti ad un perfezionamento delle pratiche è sterile”. K. ha migliorato la sua pratica di valutazione attraverso: - i partecipanti ai suoi corsi - la corrispondenza - le critiche apparse. Per Knowles le aspettative che l’animatore deve coltivare nel condurre un laboratorio sono quelle di:

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- essere trattati alla pari; - scoprire e rafforzare ciò che già intuitivamente si stava pensando - cogliere nuove idee e desiderio di una pratica personale, - creare connessioni con le persone presenti; - ripartire con progetti per lo sviluppo personale - avere vissuto un’esperienza piacevole e divertente Le valutazioni riflettono più un processo che una personalità. K. riprende le critiche, soprattutto sul modello androgino, che gli hanno con sentito di migliorare la sua pratica educativa.

Capitolo VII Educazione e Tecnologia K. ripercorre il suo rapporto con lo sviluppo delle tecnologie: - all’inizio degli anni ’50 non è attratto dall’istruzione Programmata di Skinner; - anni ’60 esperienza di teleconferenza - esperienze varie in televisione, videotape - esperienza dell’acquisto nell’81 di un computer e della sua proposta di riscrivere il manuale d’istruzioni. Critica la presenza massiccia di ingegneri e la mancanza di educatori. Knowles parla di “tocco umano” a proposito dell’uso di tecnologie: “… è importante che il programma coinvolga tangibilmente persone reali come persone risorsa, in modo che i discenti non stiano semplicemente di fronte ad uno schermo ma guardino a, si mettano in relazione con, veri esseri umani con nomi reali e sfondi esperienziali reali.

Capitolo VIII Guardando al XXI secolo Il sistema educativo di questo nuovo secolo dovrebbe aiutare una persona ad essere competente : 7

con al livello più elevato di competenza la capacità di apprendimento continuo, autodiretto, che duri tutta la vita; la capacità, cioè, di anticipare continuamente condizioni nuove e di cambiare. K. parte da una critica della scuola dell’800 ‘ per arrivare ad un sistema educativo che: a) generi persone cooperative (e non competitive) b) creative (non sciovinisticamente patriottiche e conformiste) c) capaci di autodirigersi nell’apprendimento ( e non dipendenti dall’insegnante) Il processo educativo dovrebbe avvenire non in un luogo privilegiato come la scuola ma dentro un sistema di risorse per l’apprendimento che si rivolge a tutte le età della vita, un life learning resource system (LLRS), un consorzio per l’apprendimento presente in una comunità: -

istituzioni: istituzioni educative specializzate, sistemi di servizi sanitari e sociali,agenzie statali, musei, biblioteche;

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organizzazioni private: sindacati, cooperative di consumatori e produttori, società civiche, organizzazioni

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imprese economiche

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i media

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eventi episodici: fiere, mostre, celebrazioni

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risorse ambientali

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persone

Infine K. Traccia una sua visione utopistica educativa, dove non sono più presenti le scuole pubbliche ma dei centri satelliti educativi, dove a partire da 4/5 anni verrebbero realizzati progetti di apprendimento autogestiti. L’esperto in diagnosi educative farebbe progressivamente crescere le competenze relative a diversi ruoli come: -

ruolo discente

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ruolo del sé unico

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ruolo amicale 8

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ruolo del cittadino globale

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ruolo del membro di famiglia

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ruolo del lavoratore

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ruolo dell’utilizzatore di tempo libero

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ruolo di persona acculturata

Questo avverrebbe continuamente nel corso della vita in un ruolo a spirale del processo di apprendimento. Tutti i professionisti operanti nel settore avrebbero un ruolo di facilitatori di processi autogestiti. E’ ottimista per il futuro dell’EA in quanto: -

è in atto un cambiamento demografico che spinge in avanti l’età media, che richiede un aumento dello sviluppo dell’EA

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tale sviluppo è richiesto anche dal cambiamento accelerato dei compiti della società

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c’è un considerevole aumento delle conoscenze sui processi di apprendimento

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sviluppo esplosivo delle tecnologie educative.

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