Giacomo Leopardi 1 - Lecture notes 222 PDF

Title Giacomo Leopardi 1 - Lecture notes 222
Course Letteratura italiana contemporanea
Institution Università Telematica Pegaso
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VITA GIACOMO LEOPARDI...


Description

Il passero solitario di Leopardi PARAFRASI

Dal punto più alto della torre antica tu, o passero solitario, canti continuamente rivolto verso la campagna finché viene sera; e l'armonia del tuo canto si diffonde per tutta questa valle. La primavera splende tutt'intorno e si manifesta trionfalmente nel rigoglio dei campi: a contemplarla nella sua bellezza il cuore si riempie di tenerezza. Si sentono le pecore belare, le vacche muggire; e gli altri uccelli, contenti, volteggiano a gara nel cielo sereno, intenti solo e di continuo a festeggiare la stagione più bella per loro: tu, invece, guardi il tutto stando in disparte pensieroso; non cerchi compagni, non t'importa dei voli, non ti curi dell'allegria, eviti i divertimenti, canti solamente e così trascorri il periodo migliore dell'anno e della tua vita. Ahimè, quanto assomiglia il mio al tuo modo di vivere! Il divertimento e la gioia, che sono la compagnia dolce e inseparabile della giovinezza, e l'amore, fratello della giovinezza e rimpianto amaro dell'età matura, io non curo, non so perché; anzi quasi li sfuggo e me ne allontano; trascorro la mia giovinezza solitario e quasi estraneo al mio luogo nativo. Questo giorno, che ormai giunge a termine, si usa festeggiare al mio paese. Si sente per l'aria serena un suono di campana, si sente spesso lo scoppio di colpi di fucile, che rimbomba lontano di borgo in borgo. La gioventù del luogo, tutta vestita da festa, abbandona le case e si sparge per le vie; e ammira ed è ammirata, e in cuor suo si rallegra. Io, invece, uscendo da solo in questa parte della campagna lontana dall'abitato, rimando ad altro tempo ogni gioco e divertimento: e intanto il sole mi ferisce lo sguardo perso per l'aria luminosa, (il sole) che tramontando scompare tra i monti lontani, dopo una giornata serena, e dileguandosi sembra annunciare che la beata gioventù sta finendo. Tu, solitario uccellino, arrivato alla fine della vita che il destino ti concederà, non ti lamenterai certamente di come hai vissuto; perché ogni vostro desiderio è frutto della natura. A me, invece, se non ottengo di evitare l'odiosa soglia della vecchiaia, quando i miei occhi non diranno o più nulla al cuore degli altri e il mondo apparirà loro privo di senso, e l'indomani più noioso e cupo dell'oggi, che cosa penserò della mia voglia di solitudine? Che cosa di questi anni giovanili? Che cosa di me stesso?...


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