Gramsci riassunto p2 pdf PDF

Title Gramsci riassunto p2 pdf
Author Sara Tegoni
Course Sociologia
Institution Università degli Studi di Milano
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ANTONIO GRAMSCI percorso 2: il potere Gramsci critica e amplia la teoria marxiana. Propone un’analisi della lotta per l’egemonia culturale come principale teoria del potere, mettendo in discussione la totale dipendenza della struttura dalla sovrastuttura. Infatti approfondisce gli elementi culturali, impliciti nel rapporto di potere, che Marx aveva tralasciato per concentrarsi sull’economia e i rapporti di produzione.! La teoria gramsciana è comunque una teoria del conflitto, ma questo ha origine anche nel mondo della cultura e delle idee.! Per Gramsci, il potere non è solo un “saper imporsi” all’interno dei rapporti di forza, ma anche un saper convincere e proporre la propria “verità”. L’ambito dove avviene la lotta per il potere non è solo quello economico/politico, ma anche quello della comunicazione e dell’istruzione: c’è quindi un’ influenza reciproca tra l’universo culturale e quello materialistico-economico.! La nozione di potere si sovrappone spesso a quella di egemonia, perchè attraverso l’EGEMONIA un dato ordinamento sociale acquista automaticamente legittimità, diventa normale e familiare (è quindi più facile mantenere il potere). In politica l’egemonia rappresenta la capacità di una classe sociale, quella dominante, di organizzare politicamente le istituzioni dello Stato e della società civile influendo sulle loro scelte ed orientandoli secondo la propria volontà.! —> La classe egemone organizza il mondo in base ai suoi significati utili al mantenimento del potere (concetto dell’ideologia / falsa coscienza marxiana), ma è necessario l’elemento di consensualità della società civile. Il CONSENSO assume quindi una posizione fondamentale nei rapporti dei egemonia, di conseguenza anche la sfera culturale e intellettuale, che è lo strumento per ottenere consenso.! L’egemonia si produce attraverso la cultura. Il “blocco storico” è quel blocco di persone che hanno il potere di portare al cambiamento e ottenere l’egemonia.! Gramsci differenzia l’egemonia dall’ideologia: quest’ultima ha un ruolo attivo per l’egemonia, cioè quello di dare forma all’apetto materiale e strutturale delle relazioni sociali (e quindi dell’egemonia). —> la sua funzione è di mantenere l’egemonia. ! Individua due tipi di ideologie:! - storicamente organiche: necessarie a una erta struttura, organizzano le masse umane.! - arbitrarie: creano movimenti individuali e polemiche.! Un gruppo sociale (nozione di classe) può ottenere il potere e l’egemonia solo tramite il PARTITO (“moderno principe”). Il partito rappresenta la parte più avanzata, l’elitè politicoculturale del gruppo sociale; la funzione del partito è quella di direzione e educazione delle masse, in quanto l’egemonia presuppone non solo una capacità di organizzazione politica, ma soprattutto una capacità di guida intellettuale. Il partito esprime la sua supremazia tramite l’elaborazione ideologica e l’interpretazione delle domande sociali, il quale è compito degli intellettuali. L’INTELLETTUALE ORGANICO si pone a servizio del partito ed ha il compito di produrre sintesi culturali e politiche dell’ideologia per trasmetterla alle classi non dominanti.! L’intellettuale ha un duplice ruolo: da un lato serve per mantenere potere, dall’altro per tutelare la cultura popolare.!

Il primato della società civile su quella politica: secondo Gramsci il partito, nonostante il suo ruolo egemone, è destinato a scomparire ed avere solo un ruolo transitorio. ! La società civile è l’alter ego della società politica: quella parte che non partecipa direttamente all’egemonia e all’amministrazione del potere e che può manifestare la sua influenza soprattutto nell’ambito della cultura. La società civile è portatrice del senso comune. ! Infatti Gramsci (facendo riferimento agli studi britannici della Cultural Theory sulle subculture) riconosce l’importanza della “cultura bassa”, che nasce in opposizione alla cultura dominante, attraverso la quale gruppi diversi manifestano le proprie idee.! Il “senso comune” delle masse conserva un nucleo di originalità indipendente dall’ideologia del partito dominante.! La conoscenza e la cultura in generale sono sinonimo di potere: l’ignoranza porta alla dominazione e all’esclusione. Gramsci ribadisce limportanza della cultura, la quale unifica quantità di individui di diversi strati (“uomo collettivo”: unità culturale e sociale sulla base di una comune concezione del mondo).! Nello studio della struttura, Gramsci distingue tra:! - movimenti organici: sono relativamente permanenti e danno luogo alla critica storicosociale, che investe le masse.! - movimenti di congiuntura: non hanno un significato di vasta portata storica, danno luogo a una critica politica che rimane tra le poche personalità direttamente responsabili del potere.! Gramsci riconosce che l’egemonia, e quindi anche la cultura, occidentale si sta espandendo globalmente. L’ideologia liberale è contraddistinta dal principio di divisione dei poteri; la sua debolezza è la burocrazia, cioè la cristallizzazione del peronale dirigente che a un certo punto diventa casta.!...


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