Iliade 3 Libro - Testo trattato dal prof. Martinelli durante il corso, valido anche per 2020/2021 PDF

Title Iliade 3 Libro - Testo trattato dal prof. Martinelli durante il corso, valido anche per 2020/2021
Course Letteratura greca
Institution Università degli Studi di Milano
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Testo trattato dal prof. Martinelli durante il corso, valido anche per 2020/2021...


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ILIADE 3 LIBRO Il riassunto dei primi due libri: l'esercito acheo, o greco, sta assediando la città di Troia. Stiamo nel nono anno di guerra, Achille il soldato più forte dell'esercito acheo, litiga con Agamennone, il capo della spedizione, è un problema perché Achille non solo è il guerriero più forte dell'esercito, ma è anche figlio di una dea. Teti, dea del male, va immediatamente a protestare da Zeus e gli strappa un giuramento: l'esercito acheo Achille si rifiuta di combattere e l'esercito che io devo andare incontro a una disastrosa sconfitta. Zeus, quindi decide di soddisfare il desiderio di vendetta di Teti. invierà un sogno ingannatore ad Agamennone che gli indicherà in modo profetico una prossima vittoria. Agamennone, perciò casca nell'inganno e raduna all'esercito e prepara l'assalto. Con il lungo e dettagliato catalogo delle navi si chiude il secondo libro.

PARIDE, chiamato Alessandro, è il vero responsabile della guerra di Troia, poiché si è recato in passato a Sparta, accolto con onore dal re MENELAO, ma ha approfittato dell'occasione per rubargli la moglie la bellissima ELENA, la donna più bella del mondo. Menelao dopo il rapimento di Elena organizza la famosa spedizione che condurrà alla guerra e all'assedio di Troia.

Il terzo libro dell'Iliade si apre con i due eserciti schierati uno di fronte all'altro sotto le mura di Troia. Curiosamente i troiani non attendono nemico entro le mura per essere protetti ed avvantaggiati bensì lo scontro avviene in campo aperto: i due eserciti sono schierati quindi uno di fronte all'altro, Paride e Menelao sono sul campo di battaglia. Menelao avrà forse la possibilità di vendicarsi. Apre le fila dei troiani proprio Paride, il rapitore di Elena, e invita gli achei alla battaglia sfidando i loro capi i più forti a duello. Paride torna subito tra le fila dell'esercito Troiano dove incontra suo fratello Ettore (entrambi figli di Priamo, re di Troia) che, scandalizzato dal comportamento del fratello, lo investe coprendolo di insulti. L'armatura, tanto ornata e curata, la quintessenza dell'eroe bellicoso, rispecchiava la sua bellezza (esteriore) come se fosse la sua unica dote, in pieno contrasto con la virtù (interiore). Ettore gli ricorda che non può ritirarsi in una battaglia del genere e deve ritrovare l'ONORE. BELLEZZA - VIRTU' Il messaggio di Ettore viene accolto con un grandissimo entusiasmo da entrambe le parti.

Di questo duello mortale, che apparentemente risolverà le sorti della guerra di Troia Menelao, viene avvertita anche Elena, mentre tesseva, dalla dea Iris. Ella si precipita con le sue ancelle sugli spalti della fortezza di Troia, dove incontra Priamo e altri saggi anziani. TEICOSCOPIA = visione dalle mura

Priamo si comporta in modo molto paterno con Elena, invece gli altri anziani la guardano con ostilità siccome la incolpano di questa guerra. Il re di Troia dall'alto degli spalti le chiede di indicargli i nomi dei combattenti: Agamennone, ex cognato di Elena, Odisseo, descritto per le sue doti fisiche, di astuzia e di oratoria dai tre, e Aiace, eroe acheo, cugino di Achille.

Nonostante Elena sia centrale in tutta la vicenda, rimane un personaggio secondario. L'Iliade è comunque la storia di uno scontro di uomini contro altri uomini le donne, a parte alcune figure Divine, occupano un ruolo marginale.

La cosa più importante del canto III dell’Iliade è la descrizione della figura di Odisseo: la descrizione di Antenore ci permette di creare un collegamento con il brano del canto 19°. La figura di Odisseo non è solo l’essere un abile oratore Odisseo è anche la personificazione dell’uomo che per riuscire a raggiungere la pace deve affrontare un lungo viaggio attraverso il quale si raggiunge la consapevolezza.

Va ricordato il mito di Iride, andando però un po' indietro nel tempo, alle nozze di Teti e Peleo. Teti, madre di Achille e ninfa del mare, si sposa con Peleo perché avevano assicurato alla sua discendenza un figlio prodigioso, lei avrebbe generato un essere superiore. Alla cerimonia sono invitate tutte le divinità dell'Olimpo, tranne Iris, dea della discordia, del tradimento e del dubbio. Questa si intrufola comunque e getta sul tavolo del banchetto una mela d'oro con incisa la scritta "alla più bella". Quando gli dèi si accorgono di questo gioiello iniziano a contenderselo le tre dee: Atena, figlia di Zeus, Era, moglie di Zeus, e Afrodite, la dea dell'amore. Queste si rivolgono a Zeus perché faccia da arbitro imparziale e attribuisca loro il POMO DELLA DISCORDIA però Zeus non può essere imparziale e decide di far scegliere ad un umano: Paride. Era gli promettere il controllo dell'Asia Minore e dell'Europa, Atena gli offre gloria, potere, saggezza, Afrodite gli dà la possibilità di sposarsi con la donna più bella del mondo, Elena.

Questo ci permette anche di capire perché Afrodite interverrà a fianco di Paride per salvarlo dal pasticcio in cui si è cacciato per motivi di orgoglio, il duello contro Menelao, contro il quale non ha nessuna possibilità di farcela. Tra Paride e Menelao si frapporrà quindi Afrodite....


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