Impero Ottomano PDF

Title Impero Ottomano
Course Storia dei paesi islamici
Institution Università degli Studi di Palermo
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Impero Ottomano dall'ascesa al suo termine...


Description

IMPERO OTTOMANO (schema date, avvenimenti)     













Impero fondato dal turco “Osman”, che in arabo diventa “Uthman”, nel 1299, che approfitta della debolezza Selgiuchide per iniziare l’opera di conquista. Prima conquista: Bursa, in Anatolia, capitale fino al 1365. 1354: L’emiro Bayazid oltrepassa i Dardanelli, in Europa, e da inizio all’espansione ottomana in Europa 1365: La città Romana di Adrianopoli (oggi Edirne, Turchia) diviene la nuova capitale Turca. 1402: Battaglia di Ankara-> Gli ottomani vengono fermati dall’esercito mongolo di Tamerlano che stava conquistando tutta l’Asia. In questa battaglia gli Ottomani vengono sconfitti dai mongoli e il loro regno si disgrega rapidamente. 1453: Termina il regno dei Mongoli. Nuovo sultano: Murad II che riprende l’espansione verso l’Europa per conquistare Costantinopoli (futura Istanbul). L’imperatore di Costantinopoli cerca aiuto dall’occidente; aiuto che non fu sufficiente poiché Francia e inghilterra erano impegnate nella guerra dei 100 anni. Italia e Germania erano ancora divise e gli altri regni cristiani erano troppo deboli. Così il 29 maggio 1543: Dopo settimane di assedio, Costantinopoli cade in mano dei musulmani guidati da Mehmed II. Conquistata Costantinopoli, il Mediterraneo orientale cade in mano turca. Mehmed II: Prosegue la sua espansione e, dopo aver conquistato la Trebisonda, conquista la Grecia, l’Albania, La Valacchia (in Romania). Venezia dovette cedere le isole greche per mantenere l’autonomia. Nel 1480 i turchi sbarcano ad Otranto diventando una minaccia per il mediterraneo in quanto massacrano gli abitanti. Nuovo sultano: Solimano Il Magnifico (1520-1566) riesce a conquistare tutti i Balcani anche Belgrado e Budapest e assedia Vienna nel 1529. Sotto il suo regno, l’impero ottomano raggiunge il suo apice. 1571: Battaglia di Lepanto: Solimano voleva fare del Mediterraneo un “lago turco” e cercò di conquistare le coste del Nord Africa dove vi furono diverse vittorie: Sconfissero i Mamelucchi e poi conquistarono Algeri e Tunisi grazie al pirata Barbarossa che venne battezzato “ammiraglio della flotta ottomana”. L’espansione turca nel mediterraneo si ferma nel 1571 con la battaglia di Lepanto (Grecia). I turchi vennero sconfitti dalla Lega Santa guidata dal figlio di Carlo V. (Giovanni D’Austria). STORIA IMPERO OTTOMANO

L’impero ottomano E un impero sovranazionale, senza confini politici al suo interno. E’ un impero multi-secolare, che nasce già nel 1300 e che durerà anche oltre la Prima Guerra Mondiale. Nel 1300 i Turchi si stanzieranno nella regione dell’Anatolia, parecchio ambita anche dai governanti abbasidi; finché in piena epoca ottomana, nell’anno 1453, fu conquistata Bisanzio, ovvero Costantinopoli. Muhammad il Conquistatore, sultano ottomano, le darà il nome di Istanbul; Gli ottomani quindi si pongono come conquistatori di due mondi: quello occidentalecristiano, e quello orientale, non solo musulmano. I Selgiuchidi rimarranno fedeli alle direttive di trasmissione turche, e nell’area dell’Iraq, Iran, Siria, Anatolia, fino ad entrare in parte del continente asiatico, daranno vita a delle loro norme interne, e quindi a diversi principati, o SULTANATI → ( il termine “sultano”, in arabo “SultHn”, deriva da “sulta”, ovvero autorità che controlla il territorio di una determinata regione dal punto di vista politico, figura appartenente all’ambiente turco.) Gli Ottomani non assumeranno il titolo di califfi, ma a partire da un certo momento prendono il nome di emiri, e poi sultani. Il califfato abbaside si concluse nell’anno 1258 a causa di un’invasione mongola. I Mongoli provenivano dall’Asia e anch’essi erano organizzati in tribJ nomadiche, non interessati nello stanziarsi vero e proprio, ma in campagne di devastazione; tuttavia, erano dotati di una propria civiltà. Essi compiono opere di conquista e saccheggio, mettendo a ferro e a fuoco le città che incontrano:



Baghdad fu una di queste, dove venne ucciso l’ultimo califfo abbaside. Non posero fine alla dinastia in quanto alcuni rappresentanti della famiglia si erano già stanziati in Egitto.

Quella degli Ottomani non fu l’unica dinastia a formarsi nel mondo arabo; Palestina era terra dei luoghi santi, per i quali si svilupperanno le Crociate, ma per quanto il riguarda il mondo arabo E importante la figura di “Saladino”. YMSUF B. AYYMB → una delle figure piJ emblematiche storicamente, in quanto prese parte alle Crociate, nonostante le sue origini curde. La sua figura E ricordata perché da lui prenderà il nome la dinastia degli AYYUBIDI (11741250) → dinamiche interne, quali latitanza dal potere centrale, il suo indebolimento, la lontananza dal centro e le lotte intestine, portarono alla formazione di nuove dinastie. Essi non miravano al potere califfale, ma si arrogano il ruolo di sultano che non ha soltanto potere militare, ma anche amministrativo. Inizialmente erano al servizio dei califfi fatimidi, ai quali piJ tardi si opporranno; piuttosto che aderire alla ShO’a, promuoveranno l’orientamento sunnita, restituendo i territori dell’Egitto al controllo dei califfi abbasidi, dei quali riconoscono l’autorità. L’influenza abbaside, quasi al termine della loro epoca d’influenza, E ristretta alla città di Baghdad, alle aree limitrofe, e alle città di Kufa e Bassora. Gli Ayyubidi controllano un’area che comprende i territori dell’Egitto (Il Cairo E sede del loro potere), parte del Magreb, del Nord-Africa, Siria, Libano, Palestina, parte della Giordania e le due città sante, Mecca e Medina. Essi acquistano e catturano schiavi turchi, che costituiranno la forza militare di questa dinastia. Intorno al 1250 essi si indeboliranno a causa di questioni interne, di eredità del potere, e prenderanno il sopravvento i MAMELUCCHI → il termine deriva dal termine MAMLMK che significa “bene posseduto → schiavi”. Quindi non erano altro che gli schiavi acquistati dai sultani ayyubidi, utilizzati come forza militare. Il termine “mamlQk”, oltre a indicare lo status di questo particolare gruppo dinastico, indica:



l’estraneità alla DAR AL-ISLRM, in quanto provengono da zone esterne ad essa;



la non appartenenza alla fede musulmana; essi erano buddisti, animisti, credevano in un dio Cielo.

Essi governeranno dal 1250 fino all’arrivo degli Ottomani nei territori dell’ex califfato abbaside, nel 1517; la fine della dinastia mamelucca, non determina la loro totale scomparsa → continueranno a vivere in Egitto ed erano al servizio degli Ottomani, presso i quali svolgevano funzioni amministrative, quali esattori di tasse. Anch’essi si definiscono sultani, parleremo infatti di “Sultanato mamelucco”, che implicava il loro potere politico, economico e soprattutto militare del territorio. Le origini degli OTTOMANI vanno collocate intorno al 1300; inizialmente costituiscono un piccolo principato, emiri che, data la crisi economica e politica bizantina, hanno la possibilità di svilupparsi con l’ausilio di una particolare formazione militare che avevano in dotazione, ovvero i “Turcomanni” → gente inizialmente nomade, abituata ad attuare scorrerie, raggruppata in questo esercito. La zona che inizialmente era occupata dal principato ottomano si trovava nella parte nordica dell’Anatolia (provincia bizantina della Bitinia). Il nome Ottomani deriva dal nome del capostipite della dinastia, ovvero ‘Uthman, che in turco viene scritto e pronunciato Osman. Durante tutto il XIV secolo, parliamo di un principato che va gradualmente espandendosi all’interno dell’intera regione anatolica a parte Costantinopoli, che verrà piJ volte assediata e conquistata nel 1453. Essi, a differenza dei mongoli che si limitavano a saccheggiare e distruggere, erano interessati a stanziarsi in un determinato territorio, dove realizzare una conformazione statuale, stanziale e stabile.

Osman, già nelle prime azioni di conquista, stringe accordi con notabili cristiani, stanchi delle vessazioni fiscali, del potere bizantino assente; di conseguenza, la sua conquista diventa vantaggiosa anche per gli abitanti del posto, e contemporaneamente permette agli ottomani di espandersi. Nel periodo di massima espansione, essi si arrestano al Marocco, con il quale manterranno rapporti politici, economici e commerciali; essi ricoprono l’intera area del Mediterraneo, e nonostante le frequenti relazioni che l’impero ha con la nostra penisola, nella storiografia europea e italiana si parla poco di questa importantissima conformazione. L’Impero ottomano si spegner6 nel 1920 , in seguito al Trattato di Sevres, al termine del primo

conflitto mondiale. Trattato che sancirà la contrazione dell’impero nella sola regione anatolica, e il mondo arabo, diviso nei vari stati attuali, dipenderà dagli accordi politici sanciti tra le maggiori potenze europee: Francia, Inghilterra, Germania e Italia. Il principato ottomano fu favorito nel diventare un impero (DAWLA → DEVLET). La massima estensione territoriale venne raggiunta attorno al 1520 fino al 1566 → periodo di governo di uno dei piJ importanti sultani Solimano il magnifico. Il titolo di “sultano” venne acquisito attorno al 1400, mentre precedentemente si consideravano semplicemente degli emiri, comandanti militari; in seguito alla conquista del mondo arabo (1517) i sultani si attribuiranno il titolo di califfi. Parleremo quindi di CALIFFATO OTTOMANO → gli ottomani sono turchi, mentre la carica califfale E araba; essa però diventa prerogativa di sultani turchi. In questo periodo non troveremo un’opposizione da parte del mondo arabo, per quanto riguarda l’aspirazione ottomana al califfato. Essi si porranno quali sovrani dell’intero mondo arabo, a partire dalla conquista di Costantinopoli, che verrà ribattezzata Istanbul, mettendo fine al potere bizantino, e attribuendosi la carica califfale. Quello che sarà un impero embrionale avrà diverse sedi del potere:  la prima fu Bursa (Turchia) a partire dal 1326;  1361 sarà Edirne, ad Adrianopoli;  Dal 1453 la capitale ottomana viene trasferita a Costantinopoli. (che verrà ribattezzata Istanbul) - Lo spostamento dei centri di potere E utile per controllare i territori conquistati nel tempo. Per tutto il XIV secolo i “Turcomanni” furono l’unica forza militare in dotazione agli ottomani: - inizialmente si trattava di una forza disordinata, ma intorno agli ultimi anni del 1300 e i primi del 1400, il sultano BAYAZID (1389-1402) comprende che E necessario dotarsi di un esercito regolare: - nasce una pratica che prende il nome di DEVVIRNE → “raccolta” → pratica di reclutamento, ritenuta barbarica, in quanto spesso strappavano figli maschi alle famiglie, soprattutto all’interno delle province balcaniche dell’impero. - Essi verranno istruiti per diventare soldati: a essi viene chiesta fedeltà assoluta al sultano, e nel momento in cui l’avessero tradita, avrebbero perso la vita. Questo giuramento non vale solo per i membri dell’esercito, ma per tutti coloro che fanno parte dell’impero. - Inoltre, occorreva che tutti i membri dell’esercito si convertissero all’Isl9m. - I membri del nuovo esercito dovevano imparare la lingua turco-ottomana. Si viene a costituire una prima forza embrionale dell’esercito: dal turco KAPIKULLAR, ovvero “schiavi della porta”. L’impero ottomano viene spesso designato con un’altra espressione → “La Sublime Porta” → la porta in questione E la soglia della residenza sultanale-imperiale-califfale: la porta che rappresenta il limite alla soglia della massima carica al governo. L’Isl9m diventa religione di stato già a partire dal 1400-> il sultano in primis si convertirà. Nel momento in cui essa diviene religione di stato, si viene a creare uno status particolare: essere musulmano comporta benefici, esenzioni dal pagamento di specifiche tasse. Stato del quale godevano i musulmani, che però non andava a screditare o obbligare persone fedeli ad altre religioni.

OSMANLI → si traduce in “essere cittadini ottomani” → per accedere a determinate

cariche importanti bisognava: 1. essere musulmani, 2. conoscere il turco-ottomano, 3. riconoscere fedeltà assoluta al sultano. Dai Kapikullar, a partire dal XV si verrà a formare quella che sarà la principale forza militare dell’impero ottomano fino al 1826 → i giannizzeri → YENI ҀERI → “nuovo esercito”, “nuova leva”. Quando parliamo di schiavi, secondo la concezione ottomana, non si tratta di uomini e donne privati della propria libertà o in catene; qualunque suddito letteralmente E un bene posseduto dal sultano (schiavo), ma ciò non vuol dire che non possono aspirare a cariche politiche, militari o amministrative. Nell’IslHm esiste un peccato di apostasia, ovvero il rinnegare la propria religione → fuoriuscire dall’IslHm, anche se a quel tempo era molto diffusa la conversione da una religione a un’altra. Questo processo venne introdotto dal sovrano Mehmet II. -

MEHMET II governa dal 1451 al 1481

Mehmet II sale al potere all’età di 19 anni; dopo un assedio durato sei mesi, nell’aprile del 1453, egli conquista Costantinopoli. Durante l’assedio e conquista della città molti fuggirono e si rifugiarono nelle regioni e campagne limitrofe. Una volta arrivato in città e trasferita la capitale sultanale a Costantinopoli si preoccupa di due aspetti: 1. ricostruire o riparare le parti danneggiate dalla noncuranza dei bizantini: scuole, biblioteche, infrastrutture quali strade, ponti, vie di collegamento, si impegna nella rinascita della città, poichE capitale. 2. richiama quanti erano fuggiti dalla città e altri ancora; escogita esenzioni dal pagamento di tributi per favorire il ripopolamento della città; artigiani, commercianti, insegnanti, uomini di lettere e di scienza... Ciò fa capire l’interesse del sultano non solo nella capitale, ma anche nel rispetto delle amministrazioni civili e urbane, l’importanza di avere una popolazione, anche all’interno della città, composita. Da questo momento, egli viene riconosciuto come sovrano dell’intero mondo arabo. Qualche anno dopo nasce la TOPKAPI → letteralmente “porta del cannone” → palazzo del sultano, costruita nella parte alta della città; in una posizione strategica, si trova sul Bosforo, affacciandosi sul Mar Nero. A partire dal 1500 fino alla Prima Guerra Mondiale, assisteremo ad un crescente accentramento del potere. - Conquista ottomana delle province dell’ex califfato abbaside, nel quale si erano affermate diverse dinastie: selgiuchidi, ayyubidi e mamelucchi. Gli ottomani si affermano, invece, in Siria, nelle regioni del Levante, in Palestina, nell’area vicino-orientale, sconfiggendo i mamelucchi nel 1517, quando al potere vi era Selim I (1512-1520). - Gli ottomani riescono a conquistare quest’area abbastanza facilmente: Siria, Palestina, fino all’Egitto, IXHz e l’Algeria. A compimento dell’opera di conquista del padre, con Solimano il Magnifico, verso la metà del XVI secolo, l’Impero Ottomano avrà raggiunto la sua massima espansione, periodo di massimo splendore. SulaymHn QHnQnO → “legge, codice civile” che affianca, in qualche modo, la SharO’a; quindi, mentre in italiano viene chiamato “Solimano il Magnifico”, in arabo viene definito “Solimano il Legislatore”. La struttura dell’impero E caratterizzata da Millet → “comunità etnico-confessionale” che ha una propria identità; non si parla di una vera e propria divisione in province, ma, a causa della vasta estensione territoriale, verranno nominati dei governatori per controllare determinate aree.

All’interno dell’impero coesistono diverse comunità: musulmani, cristiani occidentali, greci ortodossi, ebrei e tantissime altre minoranze. A ciascuna di esse viene garantita la possibilità di risolvere le questioni interne rivolgendosi al proprio capo (es. rabbino, patriarca, Shayqulislam, ecc.). Shayqulislam E la massima autorità religiosa, cui i musulmani facevano per risolvere controversie inerenti a questioni interne della propria comunità. Il fatto che ogni comunità potesse autogestirsi, senza interpellare la massima autorità politica, E molto importante; ciò implica piena libertà di culto, di svolgere i propri affari economici e politici. Questa organizzazione in Millet avrà lunga vita, in quanto viene già applicata a partire dalla conquista di Istanbul ed esisterà fino all’anno 1876. La storiografia araba del tempo riconosce un’importante diversità in termini di differenziazione: in primo luogo, per quanto riguarda l’etnia, gli arabi sono consapevoli di essere sottoposti ad un potere turco. In epoca ottomana, si ha un forte processo di turchizzazione → il turco-ottomano E lingua dell’amministrazione, lingua maggiormente parlata, anche nelle scuole, negli uffici. Nascono forti problematiche nei territori arabi, poiché essi non erano abituati ad ascoltare il turco e vedono l’imporsi di una lingua a loro estranea. Il turco-ottomano, fino al 1920, si scrive attraverso caratteri arabi; ma questa similarità si limita allo scritto, perché arabo e turco sono due lingue radicalmente diverse. Successivamente al 1566, data della morte del sultano, si dice che l’impero, gradualmente e in maniera inarrestabile, fino agli anni del primo conflitto mondiale, subisce un declino. Questo non significa che esso non vivrà, a partire da quel momento, di massimo splendore: - agli inizi del 1700, avremo il sultanato di Ahmet III (1701-1733) → periodo storico che, in turco, prenderà il nome di Lale Devri, “periodo dei tulipani”. Il nome E dovuto alla frenesia del sultano e delle classi dirigenti di importare questi fiori dall’Olanda per abbellire corti, case e centri di potere. Le importazioni sono segno di apertura nei confronti dell’occidente, mai realizzata prima. - Il sultano inculca ai sudditi un particolare senso di orgoglio e di autosufficienza; le conquiste effettuate dai vari sovrani sono simbolo di autosufficienza di questo impero, efficienza delle strategie belliche, delle armi, non era necessario importare nulla dall’esterno. → gli Ottomani erano convinti di essere la migliore potenza al mondo. Per l’Europa essi erano gli infedeli e il nemico; ma essi erano fonte di materie prime (terra quando comincia a svilupparsi il concetto di colonialismo). La Rivoluzione francese del 1789 avrà delle ripercussioni sui territori ottomani. Esistono, tuttavia, dei contatti fra europei e ottomani, molto limitati però; essi scaturiscono dall’accordo stretto tra Solimano il Legislatore e Francesco I, sovrano francese → l’accordo prende il nome di Capitolazione → consentiva a cittadini europei, in particolare francesi, di poter entrare, piJ o meno liberamente, all’interno dei territori dell’impero ottomano e di potervi svolgere anche attività di commercio → apertura reciproca rispetto alla chiusura della restante Europa che temeva l’avanzata ottomana. Al tempo di Solimano (1520-1566), l’impero Ottomano raggiunge il suo massimo splendore a livello di organizzazione ed efficienza dal punto di vista amministrativo, politico e religioso. Quando ci si riferisce ai successori di Sulayman, parliamo di inettitudine dei sultani → non erano piJ abili al governo, diventano figure deboli che si rinchiudono all’interno del cosiddetto harem. Figura della donna all’interno del sultanato: Y successo all’interno della storia ottomana che i sovrani fossero dei pazzi, squilibrati, in quanto erano circondati quali esclusivamente da donne, per quanto riguarda la loro formazione, educazione e vicende anche familiari. L’elemento femminile in ambiente turco E importantissimo, a differenza della precedente esperienza araba; esse venivano considerate le custodi della dinastia ottomana. Molto importante E la figura della “madre del sultano” poichE all’interno dell’harem non sempre erano i sultani a prendere le decisioni piJ importanti, ma figure quali le madri, alcune concubine, o le mogli, per tradizione, avevano un’importanza notevole in quanto a determinate decisioni: quali l’entrata in battaglia, chi nominare, soprattutto in merito alla successione del sultano.

Un esempio emblematico E dato da una donna, concubina del sultano Al-QHnQnO, nonché moglie, che in Europa E conosciuta come Roxellana, ma il suo vero nome E H[RREM. Il periodo che segue il sultanato di quest’ultimo, E conosciuto come Periodo del sultanato delle donne. Si vogliono sottolineare due aspetti: • l...


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