LA Primavera Hitleriana – Eugenio Montale PDF

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spiegazione della poesia LA PRIMAVERA HITLERIANA di Eugenio Montale...

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LA PRIMAVERA HITLERIANA – Eugenio Montale questa composizione è stata elaborata in due fasi, nel 1938 e nel 1946, cioè prima e dopo la guerra. Fa parte della III raccolta, “la bufera” ed è composta da 4 strofe di diversa lunghezza. CLIZIA è il nome con cui chiamava la sua cara amica Irma Brandei, che essendo ebrea era destinata a fuggire ma non si dava per vinta. Clizia era anche una ninfa che amava Apollo (Dio del sole), ma il suo amore non era corrisposto e quindi consumata dall'amore si trasforma in un girasole. La donna per Montale racchiude un mondo che secondo lui è un punto di riferimento indispensabile. L'uomo ha bisogno di una donna perché sono gli occhi veri. La donna ha più coraggio, è quella senza la quale la vita non esiste. Il giallo per Montale rappresenta la luce e Clizia in questo momento rappresenta la sua luce. Quando arriva a Firenze il dittatore Hitler, viene visto come un personaggio infernale, come una profanazione/minaccia per i valori stessi della civiltà. Nelle “occasioni” e nella “bufera” succede che nella dinamica del pessimismo, il punto di riferimento è la donna → affronta la vita in modo più sereno. Clizia guarda il sole, quindi guarda in alto all'origine della vita. Clizia ha la funzione di mediatrice tra umano e divino (ma divino laicamente inteso). Firenze viene vista come la culla della cultura in cui ci sono i comuni più importanti del medioevo e l'arrivo di Hitler (9 Maggio 1938) è proprio alla vigilia dell'emanazione delle leggi razziali firmate dal re. Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze fece spegnere la luce del palazzo arcivescovale e disse che non poteva accettare croci che non erano quelle di cristo (riferito alla svastica)....