Eugenio Montale pdf - Vita e opere PDF

Title Eugenio Montale pdf - Vita e opere
Course Pedagogia generale
Institution Libera Università Maria Santissima Assunta
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Vita e opere ...


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CONTESTO STORICO : LA POESIA DEL 900 LA POESIA DEL 900: Ogni epoca possiamo paragonarla a delle! ——> LANCETTE DI UN OROLOGIO ! Ognuno di questi rappresenta ! ——> UN MACROARGOMENTO ne è un esempio l’Umanesimo. ! Nel 900 tutto si COMPLICA ! Non vediamo più UNA SOLA corrente letteraria ! Ma bensì ne vediamo MOLTE CONTEMPORANEAMENTE ! È quindi un epoca MOLTO DINAMICA rispetto le precedenti ! Dal 900 in poi vedremo cambiamenti OGNI DECENNIO ! Parleremo infatti anche di FASI STORICHE percorribili per decenni (anni 20-30-40) ! La MODALITA’ DI PENSIERO in questo secolo CAMBIA Questo diventa infatti ! - RAPIDO - COMPLESSO Ad accelerare notevolmente è anche la ! VELOCITA’ CON CUI SI MODIFICA L’ARTE ED IL PENSIERO DI AUTORI LETTERARI In questo vediamo Pirandello che si avvicinerà molto al pensiero di SHOPENAUER ! inizierà a pensare all’uomo come un ! ——> ESSERE CHE NON E’ CONSAPEVOLE DI CIO’ CHE E’ ! nel momento in cui diventa consapevole di sé ! ——> CAPISCE CHE LA SUA VITA E’ INSONDABILE E NON RIESCE A DEFINIRLA PERCHE’ COME DICE PIRANDELLO “TUITTI SIAMO UNO NESSUNO E CENTOMILA”! Si passa poi per Ungaretti per il quale ! ——> L’ATTIMO E’ FONDAMENTALE ! Questo può arrivare a DESCRIVERE UNA VITA INTERA ! Montale invece analizza l’uomo da un punto di vista ! ——> MOLTO PIU’ EMOTIVO arrivando a dire che ! QUELLA DELL’UOMO (un po come diceva Pirandello) E’ UNA NON VITA ! Un’ altra similitudine che troviamo tra Pirandello e Montale è quella dello ! ——> STRAPPO DEL CIELO DI CARTA per Pirandello ! ——> IL MURO CHE DIVIDE LA VITA E LA NON VITA per Montale ! Comune in entrambi è una CONDIZIONE PESSIMISTICA della vita ! Che Montale chiama ——> “IL MALE DI VIVERE “ ! Per Pirandello NON CI SONO SOLUZIONI In quanto ——> “LA VITA NON CONCLUDE” ! Per Montale l’unica POSSIBILITA’ DI SALVEZZA risiede ! ——> NELL’ASSENZA DI EMOZIONI Anche tutta la PRODUZIONE DI UNGARETTI è una ! RIFLESSIONE SUL DOLORE DELL’UOMO Di cui LA GUERRA è METAFORA ! Da questa esperienza nasce nel poeta ! ——> UN FORTE SENSO DI SOLIDARIETA’ per tuti gli uomini !

Perché CIO CHE CARATTERIZZA LA CONDIZIONE DELL’UOMO E’ UNA COMUNE PRECARIETA’ ! Il pensiero del 900 lo possiamo definire come un ! VOLER SCAPPARE DALLA VITA CHE ORMAI E’ DIVENTATA IL TEATRO DI GUERRE ! Si tenta quindi di creare un ! ——> MODO PARADOSSALE DI VIVERE In cui non siano presenti emozioni, dolori e sentimenti ! Nel 900 potremmo dire che si contrappongono anche 2 SFERE DIFFERENTI ! Quella più esterna e quella più interiore ! Quella ESTERNA = è quella che SI PALESA AGLI OCCHI ! ——> questo lo possiamo riconoscere nel progresso scientifico e industriale E potremmo quindi identificarlo anche come qualcosa di ! ——> INDUBBIAMENTE POSITIVO Quella INTERNA = è L’INDAGINE INTERNA DEL SINGOLO ! ——> l’uomo vive in una POSIZIONE DI STALLO ! È quindi SPAESATO e IMPAURITO da quello che gli accade intorno ! Non riesce a trovare un RUOLO PER SE STESSO Si trova quindi proiettato in una realtà alla quale si sente ESTRANEO In passato infatti l’uomo era sempre stato ! ——> AL CENTRO DI FATTI CONDOTTI DA LUI STEESO Tenta quindi una ! ——>RICERCA DI SE STESSO IN UN MONDO CHE IN RELTA’ NON LO RAPPRESENTA Tutto ciò dato anche dal periodo storico che si trova a vivere ogni singolo Il 900 è quindi un epoca di ! -PERDITA’ DI INCERTEZZA ma anche di -RICERCA ! Si tenta quindi un EQUILIBRIO tra questi 2 elementi !

EUGENIO MONTALE Montale è il poeta che FUNGE DA SPARTIACQUE per la letteratura italiana ! CONCILIA il ——> NUOVO con il CLASSICO ! Montale produce un pensiero tra il DIFFICILE e IMMEDIATO ! VITA : Nasce a Genova a fine 800 il 12 Ottobre ! Il padre lavora in una ditta di prodotti chimici ! Montale diventa RAGIONIERE e studia in ISTITUITO TECNICO ! Qui scopre la passione per la letteratura ! Soprattutto LETTERATURA CLASSICA Si accosta inoltre anche alla MUSICA ! Elemento fondamentale nelle sue opere ! Montale è un autore AUTODIDATTA ! studia da solo a differenza di altri ! Questo lo porta a SCEGLIERE il programma da seguire !

UNISCE COSI’ IL CLASSICO CON IL MODERNO Nel 1917 Montale verrà arruolato ! ——> partecipa alla guerra ! Nel 1927 si trasferisce a Firenze ! entra a contatto con diversi intellettuali ! conosce una donna ! ——> DRUSILLA D’ANZI = MOSCA ! ——> diventerà sua MOGLIE ! sarà una figura ESSENZIALE Oltre a questo relazione avrà raparti con altre donne ! La seconda donna di cui ci parla è ! ——> IRMA BRANDEIS = CLIZIA che diventa anche lei una figura poetica fondamentale ! Montale si sposterà a Milano ! ——> qui diventerà Giornalista ! Conoscerà un’altra donna a Torino ! dove si trasferisce nel 1949! ——> MariaLuisa Spaziani Nel 1975 Montale riceve il PREMIO NOBEL Dove affronta un discorso sulla poesia e la sua importanza ! Si porrà infatti il quesito ! ——> “ E’ ANCORA POSSIBILE LA POESIA?” ! Montale è il primo autore che assiste all’uscita delle ! SUE RACCOLTE POETICHE = EDIZIONI CRITICHE Lui diventa un CLASSICO da vivo ! L’ultimo poeta che ha avuto questo impatto è stato Leopardi ! Montale morirà a Milano nel 1981 LA POETICA: La sua POETICA è divisibile in 2 FASI ! Le poesie di Montale saranno sempre rivolte ! a qualcuno ——> ad un TU Montale nelle sue opere utilizzerà la realtà stessa per ! ——> FARLA SUPERARE AL LETTORE E ANDARE OLTRE Montale lo riconosciamo come un poeta con CAPACITA’ STRAORDINARIA di ! ——> RAPPRESENTARE LA REALTA’ CONCRETA ! La poesia di Montale è una poesia ! CHIARA E PRECISA Che RIEMPIE GLI OCCHI PRIMA DELLE ORECCHIE Per Montale ! ——> NON C’E’ PAROLA CHE NON POSSA ESSERE CONSIDERATA POETICA Il tema però predominante nella sua poetica è ! L’AMORE PER UNA DONNA LONTANA O SCOMPARSA

Montale scriverà 2 raccolte fondamentali ! - OSSI DI SEPPIA ! - LE OCCASIONI ! Il cambiamento più significativo è ! ——> In Ossi di Seppia il TU è GENERICO ! ——> Nelle Occasioni il TU è SPECIFICATO ! L’elemento che rappresenta la speranza di entrare in relazione con la vita vera è ! ——> NELLE OCCASIONI= LA DONNA ——> IN OSSI DI SEPPIA = LO SQUARCIO CHE VEDE NELLA RETE E NEL BUCO

Entrambe le opere di Montale le possiamo ACCUMUNARE ! Per alcuni TEMI RICORRENTI - PAESAGGIO - AMORE - EVASIONE 1 ELEMENTO= PAESAGGIO Montale lo riconosciamo come un RITRATTISTA Ritrae ciò che VEDE e SENTE nella poesia ! Montale nelle sue poesia utilizzerà sempre ! I CORRELATIVO OGGETTIVO ——> L’UTILIZZO DI UN OGGETTO PER INDICARE QUALCOSA DI IRREALE ! Montale conosce bene la REALTA’ UMANA ! utilizza questo correlativo per ! ——> superare il disagio dell’uomo ! Cerca infatti una VIA DI FUGA dalla NON VITA ——> inizialmente non la trovo ! Per lui Montale afferma di esserci ! ——> un MURO CHE IMPEDISCE DI VEDERE Bisogna trovare un BUCO PER USCIRE , UN VARCO ! Ma per l’uomo è difficile farlo ! A questo da una RISPOSTA PESSIMISTICA Non è una VERA RISPOSTA però! L’uomo dice però Montale è in realtà in grado di uscirne! ——> ma non ci riesce ! Da quindi una SPERANZA ! Quella che Leopardi definiva NATURA ! Montale la definisce VITA L’uomo non è in grado di entrare in sintonia con questa ! Come per Leopardi l’uomo e la natura ! È un esistenza fatta di DUBBI e TORMENTI E l’uomo non si accorge di questo ! Vive una vita ILLUSORIA ! Come se ognuno fosse circondato da un muro ! ——> senza essere in grado di uscirne ! 2 ELEMENTO= LA DONNA Dalla 2 raccolta la donna sarà !

——> la figura CAPACE DI SPIEGARE È infatti la donna che riesce a svelare tutto per Montale ! Ritorna quindi il concetto di DANTE e PETRARCA con (Beatrice e Laura) La donna trona ad essere in grado di ! ——> esprimere le EMOZIONI ! Torna quindi la DONNA SALVIFICA (salvezza) ! Si ritorna alla ! ——> classica DONNA ANGELO del 300 non sarà la donna di Petrarca e Dante in tutto e per tutto però ! Sarà CONCETTUALMENTE MOLTO SIMILE Sarà l’unica figura in grado di ! ——> far vivere l’uomo in maniera diversa riesce a far trovare L’ARMONIA CON LA VITA ! Non si tratta però di un uomo generale ! ——> MA DI MONTALE L’autore nelle sue raccolte parlerà infatti della ! ——> SUA condizione interiore Questo lo farà pero ESPLICITAMENTE solo Nelle Occasioni 3 ELEMENTO= LESSICO Il suo vocabolario è estremamente AMPIO ! Utilizza anche termini TECNO-SCIENTIFICI Lui sosterrà ——> la POETICITA’ DI OGNI COSA ! Per Montale la parola è in grado di ! ——> far cogliere l’aspetto del reale ! La sua è una poesia del——> TU e IO ! Montale è il poeta del CLASSICO PARADOSSALE ! Lui tra i poeti del 900 sarà quello che è riuscito ad ! ASSORBIRE MEGLIO ELEMENTI TEMATICI E FORMALI DELLA TRADIZIONE E li ha sfruttati per creare un ! ——> LINGUAGGIO POETICO NUOVO E’ infatti lo stesso autore che definisce il termine ! ——> CLASSICO PARADOSSALE CLASSICISMO = lui non taglia i ponti con il classico ma ne recupera le parole ed i temi PARADOSSALE= perché è un classico APPARENTEMENTE CONTRADDITTORIO Non si limita infatti alle semplici imitazioni ! I testi di Montale! Sono per lo più ——> AMBIENTATI IN LIGURIA ! L’IO dell’autore in questo paesaggio è un io che ! SI SENTE FUORI POSTO NON RIESCE INFATTI AD ENTRARE IN SINTONIA CON LA VITA Montale cerca quindi una sorta di ! ——> VIA DI FUGA DALLA NON VITA Ma questa non la trova ! E si chiude così in un RASSEGNATO PESSIMISMO In seguito il repertorio di dei temi nella poetica di Montale si ! ——> COMPLICA e ARRICCHISCE lo vediamo sopratutto nelle OCCASIONI !

Rimane però costante il tema dell’ILLUMINAZIONE da un - oggetto ! - evento !

LA SATURA La seconda fase di Montale la riconosciamo nell’opera SATURA Queste raccolte sono caratterizzate da uno ! - STILE PIU’ DISCORSIVO - TEMATICHE CON DIMENSIONE QUOTIDIANA L’autore in questi ultimi anni si concentra ! ——> SULL’IRONIA

OSSI DI SEPPIA La prima raccolta di Montale! Qui il CORRELATIVO OGGETTIVO è LA RIFLESSIONE ESISTENZIALE ! La prima edizione è del 1925 ——> ma non ha successo ! La seconda edizione è del 1928 è la raccolta che rispecchia di più Montale ! Qui montale cercherà sopratutto di ! ——> portare l’uomo a riflettere sulla realtà La raccolta è suddivisa in 4 SEZIONI - MOVIMENTI - OSSI DI SEPPIA - MEDITTERANEO - MERIGI e OMBRE Il titolo dell’opera è di per se una ! ——> DICHIARAZIONE POETICA Con il quale indica il TEMA DELL’OPERA OSSI DI SEPPIA= è la parte della seppia che rimane sulla spiaggia quando questa muore ! È quindi uno SCARTO ! Ovvero quando NON VI E’ PIU’ LA VITA ! Per Montale l’osso di seppia è l! ——> la FOTOGRAFIA DELLA VITA UMANA Qualcosa di ABBANDONATO Poeticante per lui è ! ——> anche la SITUAZIONE DELLA POESIA ! Che sopravvive solo come SCARTO ! La raccolta si concentra su 2 RIFLESSIONI ovvero !

- RUOLE DELLA POESIA - POSIZIONE UMANA !

LE OCCASIONI La seconda raccolta di Montale ! QUI IL CORRELATIVO OGGETTIVO è LA DONNA La chiama OCCASIONI perché per Montale ! la possibilità di ENTRARE IN RELAZIONE CON LA VITA prende spunto da ! ——> MOMENTI REALI E QUOTIDIANI che Montale ha vissuto veramente ! sono quei momenti che diventano ! ——> IL TRAMITE PER ARRIVARE A QUELLA SPERANZA ! Anche questa è divisa in 4 sezioni ! E solo la TERZA e la SECONDA hanno un titolo ! - MOTTETTI (scritte per una donna= CLIZIA = IRMA BRANDEIS) ! - TEMPI DELLO SGUARDO ! Questa è la raccolta che affronta ! ——> il PROPRIO ESSERE ! Qui la dimensione del REALE è più INTIMA ! Come concezione si paragona ! ——> al CANZONIERE DI PETRARCA Le Occasioni ha grandi differenze con la raccolta Ossi di Seppia ! In particolare nell’opera Le Occasioni l’ambientazione cambia lo scenario è ——> una CITTA’ = FIRENZE ! Qui compaiono più figure FEMMINILI ——> Vediamo infatti CLIZIA Questa diventa il simbolo dei ! VALORI SPIRITUALI CHE LA VIOLENZA DELLA GUERRA RISCHIA DI DISTRUGGERE In OSSI DI SEPPIA = vi era sempre uno SFONDO ! ——> che era quello LIGURE ! Nelle Occasioni NON si parla di condizioni dell’essere umano generale ! ——> MA SOLO DI MONTALE STESSO ! È infatti una raccolta più DIARISTICA Possiamo quindi concludere che ! il PUNTO DI PARTENZA della meditazione Montaliana è nel fatto che ! ——> a lui PAREVA DI VIVERE IN UNA CAMPANA DI VETRO ! Ovvero in un ! ——> distacco totale ! E quindi dalla VERA ESSENZA DELLA VITA ! Per Montale la libertà delle cose e dell’individuo appare come ! ——> IPOTESI STANZIALMENTE IMPROBABILE Ovvero come ANSIA PIUTTOSTO CHE CONCRETA SPERANZA

IN LIMINE La raccolta Ossi di seppia è aperta dalla sezione IN LIMINE ! Questa contiene un testo che ha per incipit il verso ! «Godi se il vento ch’entra nel pomario»! Il poeta si rivolge quindi ! ——> a un “tu” indeterminato! invitandolo a godere di un «vento» ! che è segno di UNA FORZA CHE IRROMPE ALL’IMPROVVISO Questa è in grado di ! ——> SPEZZARE GLI EQUILIBRI ! E cercare quindi di uscire dalla «rete» di ! ——> UN’ESISTENZA CHE RENDE PRIGIONIERI ! Il poeta si rivolge come abbiamo detto ad un interlocutore indeterminato ! con l’imperativo («Godi», v. 1), ! Questo viene invitato a VIVERE PIENAMENTE «il vento ch’entra nel pomario»! Montale continua affermando «orto non era, ma reliquario» (v. 5) di «memorie» (v. 4), a difinire ! ——> UN CONTENITORE DI RELIQUIE E PEZZI DEL PASSATO MORTI Il “crogiolo”, letteralmente, è il recipiente in cui si fondono i metalli; ! qui metaforicamente Montale indica ! ——> LA FUSIONE DI VITE ED ESPERIENZE ! Montale continua affermando L’«erto muro» del v. 10 ! Questo lo intende come il CONFINE INSUPERABILE ! che separa l’io lirico prigioniero di un’esistenza dalla quale è tormentato ! Questo può imbattersi in un SALVIFICO FANTASMA, ! = un’apparizione misteriosa e miracolosa che, ! può rappresentare ! - una via di fuga dalla prigionia esistenziale - una possibilità diversa di vita. I versi finali della terza strofa sembrano suggerire che ! la salvezza è quella degli eventi ! ——> che il presente, cancella dalla memoria per dar luogo al futuro. Se il “tu” a cui il poeta si rivolge riuscirà a fuggire, egli, ! sarà sollevato e l’insofferenza di vivere un’esistenza tormentata risulterà alleggerita LE TEMATICHE CHE RICORRONO SONO: ! I strofa= la vanità del ricordo II strofa=la natura e la sua potenza III strofa= entità salvifica (il fantasma) IV strofa=realtà che imprigiona l'uomo

I LIMONI La poesia I limoni, apre i Movimenti, ! la prima sezione degli Ossi di seppia !

La riconosciamo come POESIA-MANIFESTO i «limoni» diventano ! il simbolo di una POESIA e di un LINGUAGGIO ——> vicini al quotidiano e alla concretezza, ! - di una natura e di una vitalità non artificiose - di una realtà in cui ciò che sembra meno rilevante acquista importanza. Il primo verso «Ascoltami, i poeti laureati» ! è un'invocazione che polemicamente si rifà a D'Annunzio; ! è chiara infatti l'allusione alla “Pioggia nel pineto” che inizia con «Taci».! Montale si rivolge al lettore affermando di ! ——> rifiutare le poesie difficili dei poeti che sono laureati per raccontare, ! - la realtà comune, ! - il paesaggio aspro della sua terra ! - la descrizione di un giardino di limoni.! Il poeta apre il componimento rivolgendosi a un “tu” indeterminato ! e chiedendo di essere ascoltato! Montale parla di un paesaggio spoglio, desolato, selvatico ! ——> MA VIVO simboleggiato dagli «alberi di limoni» (v. 10) ! È in questo paesaggio che è possibile ascoltare ! - il fruscìo leggero dei rami e l’odore dei limoni, ! che trasmettono un’ossimorica «dolcezza inquieta» (v. 17) ! e un senso di pace. La seconda strofa e la terza strofa ! ——> descrivono il paesaggio in cui crescono i limoni ! e in cui il poeta si sente a proprio agio! un paesaggio silenzioso e deserto! Con i riferimenti nella terza strofa, Montale colloca ! ——> la propria poesia nel solco di quella novecentesca legata alle “epifanie”, ! ATTRAVERSO LE QUALI OGGETTI O FATTI SI CARICANO DI SIGNIFICATI PROFONDI la verità può infatti essere rintracciata in «uno sbaglio di Natura», ! nel «punto morto del mondo», ! si tratta di immagini che rimandano a “errori”, “rotture”, ! che però sembrano offrire ! ——> il segreto ultimo delle cose e dell’esistenza. Qui all’improvviso, può accadere il miracolo ! può apparire una presenza rivelatrice, ! ——> si può incontrare il segreto dell’ESSERE ! ——> l’uomo ritorna in una sorta di età felice, ! La quarta strofa evidenzia il carattere passeggero di questa illuminazione! ——> il tedio invernale rende amara l’anima, ! allontana lo stato di grazia. ! Eppure non tutto è perduto! il finale della poesia ripropone la possibilità del miracolo, ! ——> legato all’improvvisa scoperta dei limoni

Il paesaggio descritto da Montale è un paesaggio campestre, attraversato da viottoli che coinvolge tutti nostri i sensi! - la vista (il colore azzurro), ! - l’udito (gli uccelli ed il sussurro dei rami), ! - l’odore (di cui abbiamo diversi espressioni metaforiche). ! I termini utilizzati da Montale servono proprio per attuare ! quella operazione di SCOMPOSIZIONE DEL REALE ! per permettere all'uomo di arrivare ! ——> a una sorta di sua conoscenza ! I limoni appaiono come un’epifania, ! ——> REGALANO UN BREVE MOMENTO DI FELICITA’ grazie al loro colore giallo e al loro intenso odore ! rappresentano la nota positiva che si oppone alle città rumorose. ! Non esistono più le illusioni ! ——> la luce si affievolisce così come l’anima L’unica speranza è data proprio da questi limoni, ! che appaiono all’improvviso e solo per brevi istanti.! I limoni sono quindi utilizzati da Montale ! come CORRELATIVO OGGETTIVO ! L’unica speranza per Montale è data proprio da questi limoni !

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO Meriggiare pallido e assorto si trova , all’interno della raccolta Ossi di Seppia ! raccolta che tratta prevalentemente della decadenza della poesia ! e dell’uomo in se ! Potremmo dividere il testo di Meriggiare pallido e assorto in due parti: ! nella prima (vv. 1-12) il poeta descrive il paesaggio circostante, ! mentre la seconda (vv. 13-17) ha carattere riflessivo.! Il meriggio di una calda e assolata giornata estiva ! è un momento di immobilità e sospensione! Infatti si esplicita che, ! la vita è quasi ferma, ! tutto si muove molto lentamente e a fatica. ! Il paesaggio ligure delle Cinque Terre, arido e scarno, ! è quello tipico di tutta la raccolta ! qui, il sole è una luce fortissima e abbagliante, ! che, però, non permette di vedere nulla.! l’aridità della natura inoltre ! è l’emblema di una condizione esistenziale di prigionia, solitudine$e abbandono! Il poeta si vede costretto ad accettare la triste e limitata condizione umana! l’uomo ci dice Montale è simile alle formiche rosse ! che si muovono incessantemente senza meta! Il paesaggio è chiuso, !

non comunica con l’uomo e non è fatto per l’uomo, ! è solo un tramite verso qualcosa di indefinito, ! che dovrebbe essere in grado di rompere la monotonia della vita quotidiana, ! tuttavia rimane sempre misterioso e insondabile! il travaglio della vita resta, indecifrabile! L’ambientazione rappresenta quindi ! la desolazione dell’esistenza umana ! e la poesia è tutto un rimando alla solitudine della condizione umana: ! muri, orti e confini invalicabili che hanno l’effetto di isolare la persona.! Qui ci introduce il concetto del muro ! che è assimilabile al velo di maya ! Questo muro che per Montale impedisce il passaggio ! dalla vita alla non vita, ! elemento che è dominato da paure ed emozioni ! Nel momento in cui si passa dall’altra parte del muro ! tutto ciò che e sensazione sparisce ! Abbiamo poi il paesaggio tipico della raccolta ! ovvero quello Ligure ! attraverso questo Montale rivive la sua infanzia ! attraverso lui esprime la sua impressione sulla vita ! Il paesaggio ligure è quindi correlativo oggettivo come lo è anche il muro!

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO Questa poesia rappresenta una delle più riuscite e famose ! espressioni della dolorosa condizione esistenziale dell’uomo moderno.! Il poeta ha una visione pessimistica della condizione dell’uomo ! e vede la vita come sofferenza ! ovvero come il male di vivere, ! egli incarna questo suo concetto in tre successive immagini, !

- il ruscello che gorgoglia, e il gorgoglio sembra un gemito di dolore, perché ostacolato da qualcosa nel suo percorso, !

- la foglia che riarsa si accartoccia (ed anche questo è un segno di dolore), ! - il cavallo che stramazza.! L’uomo partecipa a questa condizione di dolore universale ! da cui può preservarsi solo attraverso una divina indifferenza. ! Prima quartina: verte sul male di vivere. ! Il poeta afferma di aver riconosciuto il malessere esistenziale ! in alcune situazioni quotidiane $! Montale fa riferimento al mondo ani...


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