LA Sicilia Barocca PDF

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la sicilia barocca, vaccarini, architetture
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LA SICILIA BAROCCA Nel 1693 la sicilia sud orientale è stata colpita da un violento terremoto che causo la morte di piu di 50k persone, le città e i paesi colpiti furono 40 in pArticolare Noto e Catania. Ne risenti particolarmente l’architettura di questi luoghi e in particolare chiese monasteri cattedrali luoghi che comunque necessitano di una certa rapidita nell’essere ricostruite. I lavori durarono fino alla meta del 700. La precedenza fu data ai luoghi di culto e successivamente gli altri monumenti, ovviamente prima si doveva valutare la possibilita di ristrutturare e migliorare i resti, venirono i migliori muratori e architetti da tutte le arti della siclia. Esperienza catanse: aveva opere singolari, l’architetto principale fu Alonzo di Benedetto che decise di seguire la corrente architettonica di quel periodo ovvero il Barocco per le prime due chiese utilizzo il telaio di parastre giganti bugnate per la facciata della chiesa di san giovanni di Malto. Altri architetti insieme a di benedetto furono gli Amato in particolare Antonino Amato con la tecnica delle cariatidi traslate. Si riprese l’uso cinquecentesco dei balconi retti da grandi mensole con figure zoomorfe e antropomorfe diffuse a Palazzolo e Caltagirone. Nell’architettura chiesastica si diffuse invece l’uso delle colonne tortili ovvero a spirale, ricordimo che furono usate anche da Bernini ne baldacchino di san pietro. Uno dei diffusori di questa tecnica fu Giuseppe ferrara che tra l’altro si occupo del Duomo di Siracusa. Un'altra tecnica diffusa in Sicilia dopo il terremoto fu l’andamento Piramidale. Nella faciata della chiesa di san benedetto a militello troviamo una facciata curva e colonne libere, creando una facciata a tre ordini probabilmente diffuso nella prima meta del 1600 a catania. Vaccarini: sacerdote nato nel 1702 si occupò di ristrutturare la zona etnea, era molto bravo nei lavori idraulici e divento famoso anche grazie alle sue lezioni di teologia. Conobbe luigi Vanvitelli. Quando comincio a ristrutturare catania decise di opporsi al tradizionalismo dei capimastri e decise di ricrearla piu moderna seguendo le tendenze del momento quindi Barocco/ Tardobarocco. LA CATTEDRALE DI SANT’AGATA: uno dei capolavori attribuiti a Vaccarini fu proprio questa ha dimostrato di saper fondere componenti autoctone e architettura romana. L’elemento che ci fa capire che comunque vaccarini non ha utilizzato del tutto questa tecnica è ,l’impostazione complessiva che comunque fa riferimento a cio che probabilmente vaccarini aveva visto in Sicilia, come l’uso di telai e di colonne libere. Notiamo che vi sono 3 ORDINI. Nel primo ordine vi sono 6 colonne di granito, nel secondo vi ono 6 colonne piu piccole e altre 2 poste ai lati dell’ampio finestrone. Tutti gli ordini sono adornati con statue di Sant’Agata. Notiamo anche 2 grandi finestre ovali Un diretto debito alla tradizione romana lo possiamo notare nella Badia di Sant’agata : ma anche qui non rispettò totalmente quell’ideale inserendo nella Badia elementi che rendevono l’opera prettamente siciliana. Vaccarini rispose alle esigenze delle monaco di affacciarsi su strada senza essere viste, inserendo delle gelosie. Viene ripresa anche la frangia in pietra del baldacchino di San Pietro. Riferimento romano timpano concavo. Fu un “purista” ovvero voleva riaffermare il primato delle forme architettoniche e delle loro potenzialita espressive. Il fornte principale è stato rialzato con le parastre giganti bugnate, tipiche catanesi e fu completata con le finestre appese al cornicione. Impianto basilicale a pianta centrale, cupola ad unica calotta costolonata con tamburo di base cilindrica all’interno e ottagonale all’esterno. Rosario Gagliardi: oltre alle vicende catanesi ricordiamo di gagliardi vicende nel Ragusano....