Le tecniche cinematografiche e audiovisive PDF

Title Le tecniche cinematografiche e audiovisive
Author Anna Callegari
Course Teorie e tecniche del cinema e dell'audiovisivo
Institution Università degli Studi di Parma
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TEORIE E TECNICHE DEL CINEMA

LE TECNICHE CINEMATOGRAFICHE E AUDIOVISIVE I Visual cultural studies sono studi legati alla cultura visuale in senso largo. Non comprendono quindi solo il cinema e il medium cinematografico ma comprendono tutto ciò che è immagine in movimento. Questo tipo di metodologia è relativamente nuovo ed inizia ad esistere negli anni ’70, sviluppandosi in area anglosassone. I testi di riferimento sono quindi tutti in inglese. Il campo di ricerca parte come interdisciplinare e i primi testi dedicati all’approccio degli studi di cultura visuale sono più studi legati alla storia dell’arte (rinascimentale). Più avanti si inizia a dedicare molti studi alla fotografia, poi al cinema, infine agli audiovisivi (ovvero video e digitale, la modalità attraverso cui noi formiamo quasi tutte le diverse tipologie audiovisive). ! Questo approccio metodologico privilegia lo studio della diversità e della storicità dei supporti tecnico-materiali, quindi dei supporti su cui sono immagazzinate queste immagini audiovisive. C’è una grande attenzione per ognuno di questi supporti.! Tutto ciò pone una grande attenzione anche su! • produzione, ovvero i production studies; ! • circolazione, cioè come le varie culture veicolano dei prodotti culturali all’interno dei loro contesti socioculturali. Un determinato tipo di supporto può essere utilizzato da un determinato tipo di persone in un modo e da un altro tipo di persone in un altro modo ancora. ! Come si origina un supporto audiovisivo? ! Per essere tale, un supporto audiovisivo deve innanzitutto riguardare un’immagine in movimento. Il cinema nasce per un’esigenza di movimentare l’immagine fotografica. !

I DISPOSITIVI PRE-CINEMATOGRAFICI (lavorano con fenomeni fisico-chimici in stretta relazione con le modalità visive)! • Diorama Daguerre # -È un dispositivo proto-cinematografico nella misura in cui il cinema ancora non esiste, ma contiene in sé già delle caratteristiche che la sala cinematografica avrà ad avere. # -È pre-cinematografico perché viene prima del cinema, anticipando alcune sue caratteristiche.# -Il Diorama nasce come tentativo di arrivare al cinema. Il cinema non esiste ancora, ma in questo contesto le persone si siedono in una sala come a teatro frontalmente all’immagine e a seconda della luce programmata, si ottenevano effetti di luce alternata. È una movimentazione minima, che per un uomo della metà dell’800 era considerato un effetto speciale grandioso. # -Dal Diorama nasce il termine vedute perché proponeva delle visioni del mondo. ! • Fenachistoscopio (Plateu, 1832), si basa sul concetto di persistenza della visione retinica! • Zootropio (Homer, 1834), si basa sul fenomeno di phi, movimento dato dalla rapida successione di immagini ! • Prassinoscopio (Reynaud, 1876)! La nascita del cinema e il suo consolidamento è contemporanea alla nascita degli studi di neurologia, fisiologia dell’occhio umano. In un qualche modo quindi, mentre i dottori vanno a cercare il funzionamento del funzionamento dell’occhio umano, si cerca di trovare qualcosa per riprodurre il movimento dell’immagine fotografica. ! Il cinematografo come lo conosciamo noi oggi viene inventato nel 1995. !

TEORIE E TECNICHE DEL CINEMA • Théâtre optique, C.E. Reynaud, 1888-1892. È un accocchino che fabbrica assemblando il prassinoscopio con una lanterna magica, creando un teatro prassinoscopico. Capisce quindi che può cercare di creare delle animazioni, soprattutto rendendole visibili con una modalità simile a quella del diorama. Diventa quindi un rito collettivo. Il bisogno di vedere un film collettivamente, seduti nello stesso posto e magari commentarlo nasce prima del cinema stesso. Così Reynaud crea questo schermo che retroproietta in sala. ! • Contemporanea (e concorrente) al Théâtre optique è la fantasmagoria, un tipo di proiezione che riportava scene illusorie, fantasmi streghe… ! I fratelli Lumière I primi prodotti realizzati dai fratelli Lumière, non si chiamano film bensì vedute del mondo. I fratelli Lumière sono inventori non solo del sistema di proiezione e di ripresa cinematografico ma anche della pellicola cinematografica. Lo diventano perché in origine hanno proprio una fabbrica di pellicole fotografiche. (Non a caso uno dei primi film si intitola proprio “L’uscita dalle fabbriche Lumière”.)! Inizialmente si riprendevano semplicemente le cose che accadevano, non c’era una trama. ! I fratelli Lumière mandavano in giro per il mondo delle vere e proprie troupe, incaricandole di riprendere tutto ciò che in Francia e più in generale in Occidente non si era mai visto (es.: piramidi anche animali e specie vegetali particolari). Come la fotografia quindi anche il cinema inizialmente è di tipo documentario. ! LA GRAMMATICA DELLA VISIONE Da qui nasce una grammatica della visione: le prime vedute sono frontali, altre poi sono laterali, dal basso verso l'alto… l’unico modo per muovere queste immagini era salire su un mezzo di locomozione, per il resto l’immagine era statica. Questo già di per sé istituisce un regime scopico. ! Il cinema, già dal momento in cui nasce, istituisce quello che è un regime visivo (scopico): centrale, frontale, ha un carattere situato e rispecchia il dispositivo come un dispositivo di controllo di potere. Tanto che quando nasce è considerato uno strumento da bianchi, da colonialisti. Anche le riprese che apparentemente sembrano neutre, non sono affatto oggettive ma tutte di carattere coloniale. Proprio riguardo a tutto questo periodo di passaggio dal pre-cinema al consolidamento della sala cinematografica, uno studioso che si situa in quell’alveolo metodologico della cultura visuale ha parlato di tecniche dell’osservatore. ! Osservatore: non è un termine neutro (a differenza dello spettatore). Per Crary, lo spettatore è osservatore, perché si mette di fronte ad un dispositivo seguendo una regola: # -sto seduto frontale# -eseguo un determinato comportamento visivo# -sto alle regole del gioco che mi vengono imposte. ! Qualsiasi dispositivo cinematografico e audiovisivo che noi adoperiamo o con cui noi ci rapportiamo da per scontato delle convenzioni visive che noi abbiamo e che dobbiamo osservare per riuscire a capire ciò che vediamo. Motivo per cui quando vediamo i film muti facciamo fatica a capire la trama perché hanno una grammatica visiva a cui noi non siamo più abituati, non ne conosciamo più bene le regole. ! Le convenzioni visive derivano anche da abitudini sociali. Il cinema è un’abitudine sociale. Guardare film sul computer sta diventando un’abitudine sociale.! SCHERMI E SUPPORTI Da che nasce la sala cinematografica così come la conosciamo nel 1896, immediatamente si cerca di rompere questa frontalità. !

TEORIE E TECNICHE DEL CINEMA Il primo che tenta di rompe è Raoul Grimon Sanson, che nell’Esposizione Universale di Parigi del 1900 per la prima volta crea una struttura chiamata Sineorama. Era un cinema circolare che riprendeva le modalità visive degli ultimi modelli di Diorama di Daguerre (che erano appunto circolari). Simulava un giro su una mongolfiera nel centro di Parigi: ancora una volta una visione di mondo di un paesaggio esistente attraverso uno schermo circolare dotato dietro di dieci proiettori di 70mm. Ancora oggi il 70mm è la pellicola più grande che esiste. ! Già il fatto che nel 1900 si tenti di fare una modifica tale è emblematico del fatto che ci si è già stufati di stare seduti in sala. È il modo migliore per fruire attentamente un film e noi siamo abituati culturalmente a tale modalità, ciò non toglie che qualcuno la voglia rompere. ! I supporti audiovisivi analogici (cioè pellicolari) principali sono! • 70mm che nasce nel 1929 e per il quale vengono costruite dal 1967 in poi delle sale cinematografiche apposite, le cosiddette IMAX. Questa pellicola, essendo molto larga, permette di ottenere un’immagine estremamente nitida. È anche la pellicola più costosa in commercio. Non esiste un fotogramma digitale più definito del 70mm. Resta la tecnologia ad oggi che permette miglior definizione. I film artisticamente più clamorosi della storia del cinema sono girati in 70mm. # NB! Molti registi ancora orti girano in pellicola e non in digitale: alcuni tra gli altri sono Nolan e Tarantino. Molti film odierni escono in 70mm, ultimo tra tutti Tenet di Nolan o ancora Odissea nello spazio di Kubrick. ! • Standard- 35mm con il quale sono stati prodotti quasi tutti i grandi film di Hollywood e non solo! • Substandard- amatoriali # -16mm, un pò più professionale# -8mm, più scarso# -super 8 entra in commercio nel 1965, è il primo supporto che permette di registrare l’audio. # Nonostante questi siano formati amatoriali, sono stati utilizzati anche da registi famosi per esperimenti, cortometraggi, documentari, prove ecc. ! DEGRADAZIONE DELLA PELLICOLA Il cinema è una materia viva esattamente come la pittura. In tanti pensano che sia molto più importante e doveroso restaurare un quadro piuttosto che un film. Questa è una totale falsità perché il cinema ha una forte componente di degradazione. Molti film del muto italiano sono stati perduti perché degradati!! Sulle questioni legate alla degradazione del cinema esistono tre film su come la degradazione della pellicola può diventare una forma d’arte. [vedi link slide Decasia]!

DISTORSIONE DELLO SCHERMO Anche lo schermo subisce delle distorsioni nel corso del tempo. ! 16:9 e 2:35 sono le dimensioni standard. ! • Schermo circolare I primi esperimenti sulla deformazione dello schermo vengono fatti la Lazlo Moholy Nagy, il quale pensa ad uno schermo circolare sul quale potessero essere proiettati più film contemporaneamente. Oggi lo chiameremmo Split screen, sul quale le storie correvano in varie direzioni. Nagy non realizzerà mai uno schermo di questo tipo. ! • Schermo panoramico

TEORIE E TECNICHE DEL CINEMA Nel 1927 realizza il primo schermo panoramico. Si tratta di tre schermi accostati con tre differenti uscite cinematografiche su cui venivano proiettati tre film diversi. A volte concorrevano a formare un’unica immagine fotografica, altre volte costituivano tre scene diverse, proiettate simultaneamente. Il primo film proiettato in questa modalità era un film muto, musicato dal vivo, che raccontava la storia di Napoleone. ! - È una grammatica filmica molto complessa! - A non tutti gli spettatori piacque ! - Aveva costi di produzione e realizzazione molto alti. # È una sorta di flop, ma quello che interessa a noi è vedere questo tentativo di cinema immersivo panoramico già nel 1927. ! • Cinemascope ! Nel 1953 viene inventato un nuovo tipo di cinema, il Cinemascope, che è costituito da un’immagine panoramica portata a 4:3 grazie a due grosse bande nere ai bordi (in alto e in basso) dello schermo. All’inizio di LaLaLand si scherza molto su questo aspetto. Il cinemascope viene utilizzato per film molto commerciali: commedie, musical (…). Il cinema a 4:3 rimane legato ai film d’autore. Molto spesso è utile sapere in che formato è stato girato un film per capire di che genere si tratta. ! La modalità in cui si sceglie di riportare l’immagine diventa una cifra autoriale. !

FILM A COLORI (il primo è del 1935). ! • Technicolor: Il sistema di cinema colori più diffuso al mondo, in uso fino agli anni ’70 è il Technicolor. Per il grande lancio del cinema a colori ricordiamo Il mago di Oz e Via col vento. ! • Ferraniacolor: In Italia vengono fatti i primi esperimenti negli anni ’40 e nel 1949 nasce il Ferraniacolor con cui vengono girati tantissimi film in quegli anni. Il Ferraniacolor resta in auge da 1952 al 1958, poi viene dismesso e soppiantato dal Technicolor. I colori del Ferraniacolor sono particolarmente fluorescenti e molto poco realistici. ! • Disney’s Circarama: presentato all’Expo di Bruxelles del 1958. Il Circarama ! • Pochi anni più tardi, nel 1964, l’IBM realizza per l’Expo di New York l’IBM Pavillion, che funziona secondo un pavillion wall dove siedono gli spettatori e un bombardamento di schermi che hanno diversi formati. È l’antenato di tutti quei cinema in cui gli spalti si muovono (tipo quelli di Gardaland). Dagli anni ’60 in poi si cerca di rendere sempre più sovversiva l’esperienza in sala.! IMAX inventato nel 1967 all’Expo del Canada. L’IMAX è molto immersivo e circonda di suono e • immagine lo spettatore. Utilizza la pellicola del 70mm e la spara sullo schermo più curvato e grosso possibile. Il suo inventore è Ferguson, detentore del brevetto. Egli dice che nel futuro, avendo a disposizione sia la televisione sia moltissime altre tecnologie, si andrà al cinema solo se sarà in grado di darmi un’esperienza che io non posso ritrovare a casa! NB: siamo nel 1967, non c’è ancora il mercato dell’Home video. Bisogna quindi pensare ad una tecnologia specifica della sala. ! • 1968: uscita del film 2001, Odissea nello spazio. È la prima volta che si vede lo spazio su uno schermo al cinema, spazio molto simile a quello che si vede un anno dopo in televisione con l’allunaggio. Il teorico Jim Youngblood dice che con l’allunaggio che va in diretta nelle case degli spettatori di tutto il mondo il cinema perde la possibilità di essere comunicatore della realtà oggettiva. Se prima lo spazio poteva essere visto solo al cinema con i film di fantascienza, ora arriva in televisione, a casa mia, riportato in un contesto reale e oggettivo! (Non è un film, è un vero uomo che arriva sulla luna!) # Inoltre, si è studiato che più un’immagine è poco nitida più viene percepita come reale. Più un’immagine è definita più è percepita come finta. Questo cambia il paradigma dell’osservatore.!

TEORIE E TECNICHE DEL CINEMA

LA RIVOLUZIONE ELETTROMAGNETICA In quegli anni escono anche sia i primi sistemi elettromagnetici sia gli strumenti per poter fare cinema a livello amatoriale. Prima del 1965 le immagini venivano prodotte dai professionisti. Siamo arrivati ad oggi, dove chiunque può produrre un video. ! Come si compie questa rivoluzione elettromagnetica? Il nastro magnetico veniva riprodotto in videotape o in videocassette. Se dentro alle pellicole è possibile vedere i fotogrammi, e tutti gli shot vicini riportano tutto il film, questo non avviene nel nastro magnetico! ! Il nastro magnetico è ! - un nastro marrone! - se messo in controluce rimane marrone! - non ha fotogrammi, viene inciso con un segnale elettromagnetico ! - costa molto meno! - è riscrivibile! - è però molto fragile (in alcuni casi basta una calamita per cancellarli!)! - si può registrare e remixare tutto ciò che viene trasmesso in televisione! Tra gli anni ’70 e ’80 iniziano ad essere commercializzati i Betamax e i videoregistratori inventati da Sony e Philips. Da questo momento in poi entra in casa uno strumento che mi permette di vedere le cose quando voglio. In più si può andare al video-noleggio e scegliere tutti i film disponibili e guardarli a casa quando si vuole. Ecco che torna la teoria dell’IMAX: bisogna rendere l’esperienza al cinema entusiasmante, perché le persone continuino ad andarci. ! La tecnologia elettromagnetica nasce e si sviluppa in funzione del monitor. Questo permette in ambito artistico la nascita della video installazione, video ambiente, video artista (…): tutti prodotti che hanno una particolare fortuna tra anni ’70 e ’90. !

L’AVVENTO DEL DIGITALE La tecnologia elettromagnetica è una tecnologia desueta (eccetto quei particolari registi che vogliono rimanere nell’analogico che citavamo prima), morta perché oggi si usa il digitale. ! Il digitale inizialmente nasce come macchina da calcolo, diventa un audiovisivo nel 1984 quando Steve Jobs inventa il primo Macintosh con il sistema di icone, con il quale comunico con la machina attraverso un disegno, un simbolo che non è né una scritta né una stringa di codice. È in questo momento che il computer diventa un audiovisivo. ! Quindi: ! - Il primo grande passaggio è quello comunicativo audiovisivo attraverso l’introduzione delle icone nel 1984! - Il secondo è l’introduzione dell’accesso a Internet.! - Nel 2007 si rompe un’ulteriore barriera: la nascita dell’iPhone. Tutto ciò che è immagine e movimento può essere visto, veicolato e condiviso all’interno di quel singolo oggetto. Con la nascita dell’iPhone nasce il concetto di multimedialità. ! La MULTIMEDIALITÀ è quando più media concorrono e si riuniscono in un media di ordine superiore. Le icone stanno a significare un medium diverso e tutto l’insieme di icone e di media va a convogliare in un unico medium, che ha un ordine superiore perché li contiene tutti. Ciò non toglie che anche se io ho difficoltà a distinguere tutti i media coinvolti, questi hanno una loro

TEORIE E TECNICHE DEL CINEMA specifica identità, specifici supporti e specifica esperienza nella modalità in cui lo utilizzo per comunicare! ! Su questo aspetto c’è un libro che si chiama La Galassia Lumière, nel quale Casetti dice che dall’invenzione del cinematografo Lumière lì si inventa l’esperienza del cinema. Il cinema non è più solo quel dispositivo fisico che trovo quando sono in sala, posso riconoscere l’esperienza cinema a livello simbolico.! es: NETFLIX. ! - se seleziono un reality, ho la sensazione di guardare un programma in tv! - se seleziono The Irishman ho la sensazione di essere al cinema. Ho rievocato e rilocato la sensazione cinematografica.! Non è tutto uguale ciò che mi viene largito dal medium digitale!!! L’immagine digitale, così come la viviamo noi oggi, è estremamente effimera. Bisogna saper riflettere su come e da dove arrivano le immagini....


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