Metodo e tecniche dell’intervista e del questionario PDF

Title Metodo e tecniche dell’intervista e del questionario
Course Metodi e tech.dell'intervista e del questionario
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
Pages 10
File Size 239.7 KB
File Type PDF
Total Downloads 4
Total Views 178

Summary

Risssunto corso...


Description

INTERVISTA

QUESTIONARIO

Definizione: KVALE - interazione professionale (differenza tra comunicazione quotidiana): regole e tecniche precise (es: apertura e chiusura devono seguire forme specifiche + regole di rilancio delle domande) Asimmetria nella relazione Schema flessibile, dinamico e adeguabile all’interlocutore. Non rigido e fisso (questionario)

Definizione: strumento di raccolta di informazioni definite come un insieme strutturato di domande e relative risposte definite a priori da chi lo costruisce, ovvero di domande chiuse dove all’intervistato viene chiesto si selezionare una risposta che più si avvicina alla sua posizione e di domande aperte(eventuali) che non prevedono risposte predefinite Frutto della rivoluzione industriale intentato da Sir. Francis Galton nel 19° secolo

Scopo: creare conoscenza, capire come i soggetti intervistati hanno rappresentazioni sull’oggetto di indagine. Catturare la complessità delle diverse percezioni e esperienze

Scopo: dimensionare e formulare generalizzazioni statistiche alla popolazione d riferimento

Strumento qualitativo: Strumento quantitativo: 1. Domande non necessariamente predefinite 1. Predisposizione per il trattamento (così come anche nelle risposte) statistico 2. Gli intervistati rispondono con le loro 2. Ricercatore non coinvolto tanto quanto parole. Non adeguamento alle categorie nell’intervista – distacco concettuali del ricercatore 3. Risultati sotto forma metrica 3. Le info non vengono analizzate con 4. Generalizzazioni dei risultati procedure statistiche

Strutturazione: 1. Non strutturata: - Centrata sull’intervistato - Stile non direttivo – si segue il suo modo di comunicare nel costruire info riguardanti l’ogg. di indagine (intervistatore propone solo il tema generale) - La traccia si costruisce in progress sulla base dei materiali fatti emergere dall’intervistato (si confinano sempre i temi che si vogliono conoscere) - La consegna viene precisata inizialmente In sintesi, si caratterizza per la sua individualità degli argomenti e dell’itinerario dell’intervista -> il rapporto con l’intervistato varia da caso a caso L’intervistato ha il compito di proporre, incoraggiare ad approfondimenti arginando divagazioni 2. Semi strutturata: - Va per la maggiore - Consegna è precisata - L’intervistatore dispone di una traccia alla quale fa riferimento per controllare o riproporre tematiche non trattate o trattate poco - Libertà nella sequenza delle domande - Sviluppo dei temi è in progress, ci si lascia guidare dall’intervistato - Possibilità di sviluppare temi non inclusi nella traccia 3. Strutturata - La consegna viene precisata - A tutti gli intervistati sono poste le stesse domande nella stessa formulazione - La traccia viene seguita in modo abbastanza rigoroso: ancoraggio a sequenze e formulazioni linguistiche predefinite - Centrata sull’intervistatore – stile direttivo - Media tra approccio quali e quanti - Perde in flessibilità ma guadagna in capacità di codifica delle risposte - Le domande sono inizialmente chiuse e poi chiedono descrizioni

Struttura: 1. Costruzione - Definizione di un razionale - Stabilire una sequenza - Articolare uno strumento di rilevazione - Pilotare il questionario 2. Applicazione 3. Analisi dati: - Data entry - Analisi statistica 4. Costruzione dei risultati 5. Comunicazione dei risultati: selezionare e organizzare i risultati Il questionario poggia su due fondamenta: la misurazione e la statistica 1. Misurazione – permette di costruire variabili e di trasformazione delle info in numeri Variabile: proprietà di cui è stata definita una definizione operativa Definizione operativa: - Quale strumento utilizzato per rilevare la proprietà - Individuale le modalità che si ritengono più rilevati - Stabilire il criterio per il quale alcune modalità vengono fatte corrispondere ad alcuni stati della proprietà rispetto ad altre Non tutte le variabili sono uguali, vengono rilevate con scale diverse e da queste dipendono le operazioni che è possibile effettuare: - Nominale - Ordinale - A rapporti equivalenti - A intervalli 2. Statistica: trova due campi applicativi - Costruzione del campo di rilevazione – formazione del campione - Analisi dei dati: procedure legate alla trasformazione delle informazioni in numeri

Quale tipo si sceglie? - Obiettivi della ricerca - Caratteristiche del fenomeno - Motivazioni organizzative Es: tanti casi e tanti intervistatori usi quella strutturata Campionamento non probabilistico: - Dimensioni ridotte - Il criterio della rappresentatività è tematica -> non si possono formulare generalizzazioni statistiche ma analitiche, cioè in riferimento ai costrutti della teoria - Poiché lo scopo è di comprendere il fenomeno

Campionamento probabilistico: - Dimensioni ampie - Criterio di rappresentatività campionaria è definita dalla teoria della probabilità statistica: generalizzazioni statistiche riferite alla popolazione generale - Poiché lo scopo è quello di dimensionare formulare e generalizzare in base alla popolazione di riferimento)

Strategie di campionamento: Strategie di campionamento: 1. Individuare un campione su scelta - Rispettare le quote per ciascun ragionata: seleziono i soggetti sulla paramento -> si selezionano in modo base della loro rilevanza, che meglio rappresentativo in proporzione alla rispondono agli ob. di ricerca popolazione di riferimento Per poter farlo è necessario avere una Ad. Esempio: rigorosa definizione della popolazione - Casi estremi: posizioni limite rispetto a di riferimento un fenomeno - Esperienze intensive: manifestazioni intense vs prototipiche !!!La maggiore ampiezza del campione quindi - Max variabilità - Casi critici: conferme di analisi in corso non determina maggiore rappresentatività rispetto alla popolazione!!! 2. Quanti ne prendo? Numerosità In sintesi la costruzione del campione ruota - Solitamente siamo sotto le 100 intorno a 3 questioni: interviste 1. Rappresentatività del campione - Seguire il criterio della saturazione 2. I modi per approssimare teorica operativamente la rappresentatività - Determinare l’ampiezza del campione 3. La sua numerosità in funzione degli ob. e la natura del fenomeno Solitamente, un campione con un numero alto di partecipanti (scelto attraverso procedure 3. Come li trovo? Procedura empirica di probabilistiche) può contenere più variabilità e quindi rappresentare meglio la popolazione campionamento di riferimento - Ricorso a suggeritore – informatore - Liste - Campionamento a valanga - Volontari

Razionale: indice delle unità tematiche (generale rispetto alla ramificazione richiesta per quello del questionario) - Lista delle informazioni attese dalla ricerca, elenco dei contenuti che si vogliono rilevare dalle interviste - Razionale in progress

Razionale: a partire dagli obiettivi far emergere le aree tematiche da analizzare, in particolare da queste si segue uno sviluppo ramificato e dettagliato della seguente forma: Nuclei tematici -> aree informative globali > aree informative analitiche -> aree informative minime Segue una logica sistematica -Espansione: fino a che dettaglio spingersi? Fino al dettaglio rilevante a fini della ricerca -Quale orientamento conoscitivo adottare? Seguire le priorità delle info da raccogliere

Traccia: guida per la conduzione dell’intervista che fa riferimento ai modi di proporre l’intervista e ai modi di conduzione Come costruirla? 1. Consegna 2. Una volta definito il razionale metto in sequenza le diverse aree tematiche con una breve introduzione all’argomento - Prima domande generali e impersonali per poi passare a domande più specifiche e personali il tutto mantenendo un filo logico conversazionale 3. Definire le domande relative a ciascuna area e disporle in ordine seguendo regole suddette 4. Pensare a possibili domande di rilancio qualora gli intervistati non esaurissero la domanda generale. in caso di difficolta si procede con gli approfondimenti (domande specifiche quando l’intervistato esita)

Traccia: definito il razionale si tratta di mettere in sequenza le unità minime di informazione (sviluppo del razionale e percorso di interrogazione non sempre coincidono) – la traccia segue una logica colloquiale, conversazionale e cognitiva. In che ordine? - Dal generale al particolare (come per l’intervista) In particolare le domande generali sono economiche ma la risposta può essere soggetta a distorsioni e quindi risultano poco informative. Una volta elaborata la sequenza questa può essere tradotta in un questionario. Testo parlato che deve rispettare i tempi, i ritmi, la sintassi di un linguaggio parlato, riprodurre l0andamento di comunicazione

Strategie di domande: - Una domanda alla volta - Espressioni chiare e non ambigue - Preferire domande indirette quando si tratta di temi delicati o che potrebbero turbare la sfera emotiva - Preferire domande aperte a quelle chiuse (risposte dicotomiche che non incoraggiano alla conversazione) - Provvedere con strategia a imbuto: da domande generali a specifiche - Preferire domande neutre a pilotanti che presuppongono già un certo tipo di risposta

Le domande hanno alcune caratteristiche, vertono su un oggetto che il ricercatore vuole indagare come atteggiamenti, comportamenti, credenze, opinioni, percezioni, emozioni, sensazioni, conoscenze, caratteristiche personale intrusività si riferiscono Privilegiare: - Domande brevi - Sintassi lineare – frasi semplici da comprendere - Specificare macro e successivamente micro-argomento - Interrogazione diretta - Lessico corrente ma referenziale - Premesse giustificative a comportamenti e opinioni ritenuti poco accettabili - Collocazioni temporali - Esempi concreti - Tecnica delle scale: da utilizzare quando non è possibile usare un’unità di misura né uno strumento di misurazione, per indagare concetti complessi come gli atteggiamenti. (es: Likert) Importanti nel questionario sono le introduzioni: 1. Al questionario: spiegare la ricerca, il committente, obiettivi. Assicurare l’anonimato, spiegare le modalità di compilazione 2. Alla sezione: introdurre un cambiamento di argomento 3. Alla domanda: introduce l’argomento delle domande, chiarire i termini utilizzati nella domanda, creare condizioni di una risposta sincera (giustificazioni) Formulazione delle domande: oltre all’elenco di risposte classico, è possibile introdurre domande guidate, già con un inizio Si può fare uso di scale come le likert, e quindi di ancoraggi semantici, ma anche numerici (da 1 a …) E percettivi (- = + rispetto a un’affermazione) e anche di differenziali semantici

Risposte: - Devono far riferimento a una singola variabile concettuale - Elenco esaustivo - Uguale livello di inclusività o specificità - Devono escludersi a vicenda - Segnalare la possibilità di risposta multipla Dal pdv cognitivo: - Aperte – rievocazione - Chiuse – riconoscimento Dal pdv tecnico il ricercatore sceglie: - Aperta – codifica a posteriore - Chiusa – codifica a priori In generale: Risposte aperte: - La persona deve essere motiva a rispondere e deve essere in grado di verbalizzare la risposta - Vulnerabili alle massime conversazionali -conformazione - Percentuale alta di non risposte - Ma permettono di registrare oggetti salienti Risposte chiuse: - No lista troppo lunga - Opzione segnala cosa è rilevante - Opzione suggerisce una risposta - Più facile che le persone rispondano Evitare: Evitare: - No frasi con termini complessi e tecnici - Domande concettualmente ambigue - No frasi che sottendono a una - Domande doppie valutazione - Domande poco comprensibili – sintassi - No domande doppie e disgiuntive complessa - No domande in forma passiva, con - Suggestive doppia negazione - Asserzioni presupposte - No domande con affermazioni - Termini tecnici e inusuali - Termini vaghi presupposte (l’intervistato potrebbero - Domande valutanti non conoscere la tematica introdotta. Es: ladri nel quartiere)

Conduzione: Relazione intervistatore e intervistato: - Costruire una relazione - Ridurre l’asimmetria dettata di ruoli - Costruire una comunicazione positiva: aiuti possono essere: motivare, informare, rassicurare, legittimare, spiegare Distorsioni da parte dell’intervistatore: - Caratteristiche socio demo - Errori di codifica dettati dalla poco attenzione oppure dalla trascrizione estemporanea all’intervista - Giudizio - Aspettative nei confronti dell’intervistato Distorsioni intervistato: - Non comprende la comanda - Scarsa collaborazione – evasione - Poca accuratezza nel ricordo - Risposta infedele consapevole Tipologie di conduzione: - Face to face - Telefonica - Internet mediata Scelta del canale ha effetti sull’accettazione/ rifiuti e sul livello di coinvolgimento

Conduzione: indagine pilota per correggere lo strumento. Prestare attenzione a criteri come: - Durata - Sequenza - Adeguatezza rappresentazionale da parte dei compilanti - Lessico comprensibile e adeguato al target - Adeguatezza sociale – no imbarazzo - Copertura delle unità informative Necessario il briefing per istruire gli intervistatori Modalità di rilevazione: in realtà viene definita prima della costruzione del questionario a chi somministrare e come farlo in modo da adattare la forma e il linguaggio al target. In ogni caso si hanno: • Capi/papi (Pc o cartaceo) PRO: interattività, controllo, approfondimento visivo, più tasso di risposta, durata

• Tecniche di conduzione: 1. Apertura: - Mettere a proprio agio (primo contatto) - Lettura della consegna, contratto ecc. … 2. Durante: - Intervistatore non influenza ma regola • l’andamento - Interventi principali (aderenti alla traccia) + tecniche di rilancio dette tecniche di probing 3. Chiusura: - Seguire il rituale della chiusura (esperienza soddisfacente, avvisare che si sta concludendo, ringraziare, chiedere se si vuole aggiungere qualcosa, finire con un argomento meno stressante se il tema di indagine fosse stressante) Tecniche di probing: finalizzate a stimolare l’andamento dell’intervista migliorando la quantità e la qualità del contenuto. Obiettivi: 1. Incoraggiare l’intervistato a esprimere liberamente il proprio pensiero 2. Fare in modo che l’intervistato abbia ben compreso la domanda

CONTRO: molto costoso e molti sono anche i tempi di impiego, campionamento difficoltoso, l’intervistatore può influenzare – desiderabilità sociale Cati PRO: anonimità, poco tempo, poco costo, campionamento facile CONTRO: non tutti rispondono, no approfondimenti, controlli, durata Autosomministrato PRO: anonimato, tempi e costi CONTRO: autoselezione del campione, questionario meno complesso

Atteggiamenti dell’intervistatore nella conduzione: - Ascolto - Empatia - Pazienza - Memoria (seppur si prendono annotazioni durante il colloquio) Convenzione di trascrizione per rendere un po' più oggettiva e comprensibile la situazione creatasi nell’intervista a fine di analizzarla e farla leggere ad altri ricercatori

Analisi dei dati: Ob: organizzare strutture e significati delle diverse interviste raccolte. Ridurre il testo, riassumere categorizzare e o creare connessioni tra le categorie

Analisi 1. 2. 3. 4.

A seconda della finalità significa: - Descrivere - Interpretare: centralità e soggettività del ricercatore ella costruzione di categorie di analisi -> Mediata dal metodo dei giudici: più ricercatori (raro che faccia tutto un solo ricercatore – coinvolgimento massimo) Metodo di analisi dei concetti centrati sui significati -> analisi de contenuti

L’analisi da un’elaborazione statistica consiste in: 1. Verificare la correttezza dei dati elaborati dagli statistici 2. Lettura e selezione delle informazioni rilevanti in funzione degli ob. di ricerca Quindi selezione dati in connessione o meno essenziale per la costruzione del senso complessivo dell’indagine 3. Rappresentare quanto selezionato attraverso tabelle e/o grafici

Metodo di analisi sequenziale centrata sul linguaggio -> analisi della conversazione e del discorso (modalità con cui la conversazione è organizzata) Successivo alla classificazione e alla creazione delle connessioni è quello d creare supporti grafici per evidenziare le connessioni. Concretamente: 1. Leggere le interviste annotando a margine tutto ciò che appare interessante o significativo 2. Usare l’altro margine per documentare i titoli dei temi emergenti (codici) 3. Produrre una tabella dei temi ordinati in modo coerente con annessi degli esempi

dei dati: Data entry Clean Piano di analisi dei dati Elaborazioni statistiche

Quale grafico scegliere? • Torta: consigliabile quando è presente un'unica serie di dati da tracciare. Il grafico a torta è particolarmente utile quando si desidera evidenziare un elemento significativo. PRO: immediatezza, non suggerisce alcun ordine tra le categorie CONTRO: poco leggibile quando ci sono molte categorie – non utilizzarlo quindi •

Istogramma: I rettangoli hanno base uguale e altezza proporzionale alla frequenza della variabile corrispondente. PRO: facile lettura e di individuare a colpo d’occhio la moda di una distribuzione, illustrazione di punteggi medi CONTRO: l’impossibilità di cogliere agevolmente la proporzione tra la frequenza del singolo caso e il totale. Problema risolto dall’istogramma a pila…



Is. Pila: mostrano la relazione dei singoli elementi rispetto al totale, confrontando il contributo di ciascun valore rispetto a un totale in diverse categorie. Spesso utilizzati per rappresentare le percentuali, in modo da individuare il contributo delle diverse modalità al totale (100%) – consentendo a colpo d’occhio di cogliere le percentuali assolute e quelle cumulate, confrontando più gruppi.

Importante l’uso cromatico. È consigliato l’uso di un grafico per slide. È necessario sempre riportare il numero del totale preso in considerazione e riportare le...


Similar Free PDFs