Lessicologia e lessicografia italiana Compl PDF

Title Lessicologia e lessicografia italiana Compl
Course Lessicografia e lessicologia Italiana
Institution Università per Stranieri di Siena
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Appunti di lessicografia ...


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LESSICOGRAFIA E LESSICOLOGIA ITALIANA! Il termine lessicologia deriva dal greco lexicon = lessico (l’insieme della parole di una lingua) + logia.! LESSICOGRAFIA= può essere definita come la scienza e la tecnica della raccolta e della descrizione del lessico di una lingua o parte di essa. Essa deriva dal francese lexicographie. I lessicografi sono gli studiosi che curano i dizionari. La lessicografia puo indicare anche il complesso dei dizionari stessi. ! LESSICOLOGIA = termine documentato in italiano nel 19esimo secolo, si è formato dal termine francese lexicologie composto da lessico + logis, descrive quindi lo studio scientifico di una lingua. ! Gli scrittori che usano e rifletto dulle parole contribuiscono a ciò che troviamo nei vocabolari saranno importanti: Primo Levi, Pierpaolo Pasolini con il quale nascerà la “questione linguistica” e quindi lo sviluppo di una lingua che si omologo ,Calvino ,Carlo Emilio Gadda ,Giuseppe Pontigia Lucentini e Frutero.! Parola = linguistica sequenza di suoni ! Lemma = elemento che si trova nel vocabolario e che convenzionalmente si trova alla forma base! es. nomi = maschile singolare aggettivo = maschile singolare verbo = inf. pres. Da qui si realizzeranno le forme flesse.! Parole piene = parole che semanticamente hanno un significato autonomo! Parole grammaticali = non hanno una autonomia semantica sono elementi che hanno la funzione di tipo grammaticale. Sono termini più statici, che non variano nel corso del tempo. Non si formano forme flesse o derivate come nelle parole piene.! Parti variabili = uguali nomi articoli aggettivi pronomi verbi! Parti invariabili = avverbi preposizioni congiunzioni interazioni! ! DEFINIZIONE LESSICO GRAFIA! Lessico grafia = ! 1) scienza e tecnica della raccolta del lessico di una lingua lo scopo di compilare dizionari ! 2) complesso delle opere lessicografica relativa una lingua! LESSICOLOGIA = Studio scientifico del lessico! LESSICO = Insieme delle parole di una lingua di un dialetto o di un suo settore particolare, di un singolo autore opera! Sabatini - Coletti - DISC - dizionario italiano Sabatini Coletti 1997. Il termine disk gioca con il fatto che venne realizzato anche un CD-ROM. ! Sabatini fu un grande storico della lingua, lessicografo e grammatico, presidente della crusca attualmente presenta onorario.! Nel Sabatini Coletti vengono dati siano accento che la divisione in sillabe all'apertura delle vocali. I numeri distinguono le accezioni possibili di un determinato lemma. Molto spesso le parole solo con polisemiche. Nel Sabatini Coletti e poi è presente anche la prima attestazione di una parola. Essa può spesso essere vaga. Non viene inserita l'etimologia di una parola.! DIZIONARIO TRECCANI! All'interno del sito Treccani è presente anche un magazine che presenta articoli riguardo alla lingua italiana. Consultando il dizionario Treccani si ha accesso ad un enciclopedia è al vocabolario. Spesso si possono trovare anche voci appartenenti all'opera lessicografica differenti. !

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Questi sono i vocabolari dell'uso ovvero vocabolario di base, pensati per persone adulte, non è un repertorio per specialisti o storici della lingua. All'interno dei dizionari dell'uso gli esempi possono essere inventati.! Nel termine lessico in nel vocabolario Treccani si fa riferimento a un testo “lessico familiare" della Ginzburg inteso come il lessico utilizzato all'interno di un gruppo.! Natalia Ginzburg è una nota scrittrice del 900. Nasce nel 1916 e acquisisce il cognome del marito. Il suo vero cognome è nata Lia Levi. Rimase vedova molto giovane. La sua più grande opera il lessico familiare, opera che venne scritta in appena quattro mesi, tratta tematiche legate alla sua famiglia e il lessico della sua famiglia.! Particolarità di questo romanzo è l'avvertenza inserita all'interno del romanzo stesso: luoghi e fa fatti e persone sono in questo libro reali. Il libro tratta quindi di eventi reali. Benché tratto dalla realtà, esso può avere alcune lacune ma deve essere comunque letto come un romanzo non di finzione.! Giuseppe Levi è il padre di Natalia Ginzburg. Nasce negli anni 70 dell’ottocento. Il padre era un illustre professore universitario, si laureò a Firenze dove conobbe la moglie e dove divento docente in anatomia normale. Volontario sul fronte del Carso nella guerra mondiale ,con la guerra non fece più l'insegnante perché ebreo dovette scappare all'estero. Giuseppe Levi fu maestro di Rita levi Montalcini altre due scienziati premio Nobel e e per questo motivo cambierà spesso città. Il romanzo viene identificato come il personaggio burbero. Natalia Ginzburg nasce a Palermo dove il padre aveva la cattedra. La madre era del 78 nata e cresciuta a Milano era però di origine triestina. La madre era molto colta. Natalia è la quinta di cinque fratelli.! ANALISI DEI TERMINI PRESENTI ALL'INTERNO DI "LESSICO FAMILIARE” - SBRODEGHEZZI E POTACCHIO! SBRODEGHEZZI: È una parola di origine dialettale, di origine veneta. Il significato è sbrodolata, pasticcio. Il Lemma è presente sul dizionario internazionale di Tullio de Mauro (versione online del GRADIT). Su “internazionale” è realizzata la versione minor del GRADIT (che non è più in vendita). Non è quindi completa come l’ edizione mayor.! POTACCIO: sul vocabolario “internazionale” lo troviamo con il significato di brevetto che non va ad indicare il termine pasticcio come nell'accezione dialettale. All’ interno del GRADIT troviamo altre varianti del termine come potacchio. ! Il dialetto triestino è un dialetto settentrionale in quanto situato sopra la linea La Spezia-Rimini. È un dialetto veneto. In questa zona abbiamo poi il dialetto friulano.! Esistono repertori sul dialetto triestino come "Dizionario del dialetto triestino della lingua italiana e della lingua italiana e del dialetto triestino, compilato sui migliori vocabolari italiani” curato dal maestro Ernesto Kosovitz.! In quest'opera, coeva al periodo giovanile di Natalia Ginzburg, non c'è il termine sbodeghezzo, il termine postaccio viene reso come potacchio dal francese potage e quindi minestra. ! Altro di dizionario di stampo triestino è il "Dizionario del dialetto veneziano" realizzato dal magistrato Boerio. Dizionario con intento culturale realizzato per la conservazione dell'lessico. Questo vocabolario viene usato per leggere Goldoni. Per la realizzazione del dizionario si fece aiutare da altri esperti, in particolar modo per l'analisi del lessico di pesci si fece aiutare da Manin. Nel 32 Boerio muore, nel 56 venne realizzata una nuova versione del vocabolario attingendo a ciò che Boerio aveva realizzato mai pubblicato. ! Nemmeno qui troviamo il termine sbrodeghezzo. Abbiamo pero il verbo sbrodolare o sbrodego (agg.) con significato di unto e bisunto.! Altro importante vocabolario è il vocabolario di Rosman nel quale troviamo la forma dialettale brodeghesso = forma fatta male e poi corretta.! ALTRI TERMINI PRESENTI ALL’ INTERO DEL ROMANZO - L’IDIOLETTO DI GIUSEPPE LEVI!

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IDIOLETTO DI GIUSEPPE LEVI: Lingua individuale: il complesso delle strutture linguistiche che una persona possiede e adopera. Odio deriva dal greco e significa proprio (particella), Leto dal diletto = varietà di lingua di un individuo.! SCEMPIO = parola di origine dalle tale che significa stupido dal quale deriva poi SEMPIEZZI = fare il teatrino e FUNFIGNEZZI = segreti o sotterfugi! NEGRO = termine utilizzato per identificare chi avevamo di goffi e impacciati e non sapeva parlare le lingue straniere. Da qui deriva il termine NEGRIGURA (presente anche nel GRADIT mayor)! Per trovare una spiegazione di questi termini dobbiamo rifarci il repertorio di foto tizi che tratta le parole utilizzate dalla comunità ebraica nella zona triestina è italiana" le parlate degli ebrei di Venezia e le parlate giudeo-italiane. All0’ interno del vocabolario troviamo le forme negro, negrigura e negro. ! Foto This citando il dizionario Treccani, ci spiega che negro è uno spagnolismo diffuso poi nella zona triestina. Nella spiegazione di questo termine viene citata Natalia Ginzburg che testimonia l'uso del Lemma in quel determinato periodo.! SERVA = termine utilizzato dal padre per riferirsi alla domestica della famiglia di Natalia Ginzburg. È una parola legata alla tradizione italiana.! DEMENTE = epiteto utilizzato per designare un illustre professore nonché zio di Natalia Ginzburg nominato "il demente ' perché il medico dei matti. Era un uomo colto e ironico.! SGRARABUZZI = il termine significa pasticcio e viene detto da Giuseppe Levi per indicare i dipinti di Filippo Casorati.! BABE = termine utilizzato da Giuseppe Levi riferendosi alle amiche di sua moglie. In triestino significa donnetta in senso dispregiativo. Il vocabolario Rossman spiega Baba come ciana o donnicciola . Ciana è un toscanismo. ! ESSERE POLTRONI, SALAMI, NEGRI = termini utilizzati dal padre per indicare gli altri membri della famiglia che non amavo andare in montagna E che preferivano restare in casa. Giuseppe Levi era un appassionato di montagna.! Il termine salame è un termine Polis e Miko in quanto il padre lo utilizza in senso figurato ovvero di incapace. Il primo significato è quello del salume.! ! ASINO = forma dialettale che ricorre più e più volte all'interno del romanzo viene utilizzata per riferirsi ai membri della famiglia.! Anche il termine asino è un termine polisemico. Giuseppe Levi lo utilizza in senso figurato come persone che fanno villanie. La prima eccezione è l’animale.! Molto spesso il padre per riferirsi ai membri della famiglia utilizza il termine voialtri piuttosto che il termine voi. Il termine rispetto a voi assume un valore rafforzativo.! NON AVERE VITA INTERIORE = espressione che indica chi non ha particolari interessi! NUOVO ASTRO CHE SORGE = locuzione utilizzata per indicare una nuova passione una nuova infatuazione.! Nella maggior parte dei casi le parole utilizzate al padre sono parole comuni, raramente troviamo tecnicismi. Un caso è:! ECCITARE LA PERISTALSI: il significato proprio del termine indica le contrazioni muscolari dell'apparato digerente. ! Viene utilizzato da Giuseppe Levi per indicare il godimento dato dal cibo. Giuseppe Levi era un gran mangione e in particolare gli piacevano le noci. Lui mangiava tanto ma non se ne accorgeva

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perché mangiava velocemente denigrava gli altri membri della famiglia dicendo di mangiare più lentamente perché mangiare velocemente portava alla indigestione. ! All'interno del romanzo troviamo poi un accenno alle ricerche da lui fatte come la ricerca fatta nel 1907 nell'isola del mar mar glaciale Artico dove egli prelevo i gangli di una balena.! LIDIA TANZI! La madre in Natalia Ginzburg si chiamava Lidia Tanzi figlia di Carlo Tanzi, avvocato socialista.! La madre nata e cresciuta a Milano ma di origine triestina. All'interno del linguaggio della madre troviamo un misto tra il linguaggio milanese e quello triestino. Il milanese è preponderante nel periodo d'infanzia. Lei andò con un collegio fino a 16 anni. Nel periodo del collegio la madre andava dallo zio che veniva chiamato BARBISON ! Per capire questo termine è importante il vocabolario milanese di Francesco cherubini letterato che realizzò un vocabolario in due volumi nel 1814 E poi una seconda edizione nel 1839 realizzato in quattro volumi +1 supplemento. ! Nel vocabolario troviamo la spiegazione del termine = gran baffo uomo ok porta le basette grandi e folte.! Il vocabolario di cherubini sarà fondamentale per la realizzazione di Manzoni nei promessi sposi nell’edizione ventisettana e quarantana.! Né in Cioni in un saggio sulla lessico grafia sulla letteratura italiana afferma che per capire la letteratura italiana bisogna ricorrere a vocabolari dialettali.! GINO LEVI! Gino Levi è il primogenito, pupillo del padre studio ingegneria dove conobbe Adriano Olivetti dopo la laurea egli andò a lavorare nell'azienda Olivetti. Nel periodo le leggi razziali Levi dovete cambiare cognome in quanto lei vi è un cognome tipicamente ebraico. Egli voleva chiamarsi Martinelli, ma impiegato capendo male il cognome inseriti Martinoli. Un giorno Levi si ritrovo al cinema a guardare un documentario. Qui scoprì che il cognome Martinoli era un cognome tipicamente fascista. Per questo motivo, non potendo più cambiare il cognome, decise di cambiare l’accento.! PAOLA LEVI! Paola levi nasce nel 1902 sposerà Olivetti. È la più bella di casa odiava la montagna ma skiava bene. (il termine è una forma desueta)! MARIO LEVI! Mario Levi studio economia, fu un importante antifascista e di e distributore di opuscoli clandestini. Un giorno venne bloccato sul fronte svizzero durante la distribuzione di una serie di opuscoli. Riuscì a scappare. Fu il marito della figlia di Modigliani.! ALBERTO LEVI! Fornito di scolo della famiglia. Spesso si accapigliava con il fratello per motivi futili. Alberto è il più asino della famiglia per questo venne mandato in collegio. Venne promosso a pieni voti. Si scrisse Medicina il padre si ritrovo ad essere suo insegnante. Divento un medico molto bravo a punto un grande amico di Primo Levi. Ciò è testimoniato da un racconto di Levi dove Alberto viene citato e dove viene definito come colui che ravvivava gli animi di chi gli stava intorno.! NATALIA LEVI! Nasce nel 1916 e diventerà la testimone delle varie vicende familiari. ! EDIZIONI DI LESSICO FAMILIARE! Il romanzo avrà innumerevoli edizioni. La prima edizione scolastica è stata realizzata nel 72. Le note di questa edizione sono state curate da Mariella l'Inter. Nel 71 Natalia Ginzburg scrisse una lettera a la linde che si occupa di questa edizione scolastica. Questa aveva fatto delle note su

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elementi sgrammaticati o su parole forti. Natalia Ginzburg le manderà una lettera usando delle parole pesanti e affermando che non il libro non dovesse essere adottato nelle scuole se non piacevano le parole utilizzate all'interno del libro stesso.! A risposta la Linder spiega che il libro è realizzato per dei ragazzini che spesso provengono da famiglie poco colte e dialettofone. Di conseguenza, è fondamentale usare note per definire il linguaggio parlato e le peculiarità dello stesso.! IL LESSICO ! Il termine lessico come sappiamo deriva dal greco lexicon.! Per capire al meglio il significato del termine lessico possiamo rifarci al “dizionario della linguistica” realizzato nel 1979 da Jean Dubois. Qui il termine lessico viene definito come l'insieme delle unità che costituiscono la lingua di una comunità, di un'attività umana, di un parlante, eccetera. Il repertorio ci dà gli equivalenti in francese ed inglese! Questa riflessione sarà fondamentale per capire come "lessico familiare" è stato tradotto nelle altre lingue. ! FRANCESE ! Il romanzo realizzato nel 63 è stato tradotto prima in francese attraverso la traduzione di Michele Causse nel 1966. La traduzione è ancora in circolazione. In francese il libro viene intitolato le monts de la tribù. In questo caso viene sostituito il termine lessico con il termine parola in quanto il termine lessico è un termine piuttosto tecnico. ! Con tribù si intende una comunità, una popolazione. Ma viene usato in altri significati. Nel linguaggio francese viene usato per indicare una grande comunità in senso figurato come una famiglia molto folta o numerosa. Questa accezione esiste anche nella lingua italiana. ! INGLESE ! Più complicata è la situazione della traduzione del titolo inglese. Nel nel 1967 l'opera viene chiamata “Family sayings” E quindi detti di famiglia o modi di dire familiari. La traduzione oscillano successivo a quella francese e venne realizzata D. M. Low.! In una seconda traduzione realizzata da Judith Woolf realizzata nel 1997 il titolo viene reso come “The thing we used to say” ovvero le cose che soleva morire. In questo caso vengono utilizzate parole molto generiche come things e non tecnicismi.! La terza traduzione vendere realizzata da Jenny McPhee nel 2017. È una traduzione se è più moderna. Questa produzione si avvicina filologicamente all'originale. Il titolo viene realizzato come “Family lexicon”.! SPAGNOLO! La traduzione spagnola venne realizzata da Corrad nel 1983.! PAROLA - ETIMOLOGIA! Con il termine parola solitamente consideriamo ciò che viene messo a Lemma. Il termine deriva dal latino ecclesiastico parabola che deriva dal latino classico parabolam = similitudine che deriva a sua volta dal greco parabole = paragone. Con il termine parabola non si intendeva l'accezione che conosciamo noi oggi bensì la parola, racconto di Gesù per spiegare qualcosa. (tra questi abbiamo: la parabola del buon samaritano la parabola delle vergini sagge delle vergini stolte la parabola dei talenti la parabola del ricco epulone) Per capire il termine parola bisogna intanto partire quindi dal latino. Parlare il latino si diceva qui. La parola non è morta ma non resta viva in altre parole come loquace o interloquire. Ciò che noi chiamiamo parole il latino verbum anche questo termine non è defunto ma la troviamo in verbo o verbale o verboso, tutte parole che vanno ricondotte al greco logos. Con il passare del tempo il termine parabola si è poi evoluto subendo un mutamento di significato è un monumento formale diventando da parola di Gesù a parola con il significato che conosciamo noi oggi. Ci troviamo di fronte ad un caso di allotropia. Data la forma di partenza tarda Latina ne sono venute fuori in italiano due. Due forme diverse che hanno la stessa origine. Una dalla trafila popolare, l'altra dalla trafila dotta ovvero parabola intesa come parabola evangelica. A questo proposito è possibile citare il libro “parola” di Serianni, incentrato sulle parole. L'opera uscita nella serie “Parole nostre” del mulino. All'interno dell'opera, nel capitolo quattro, si parla del termine parola del Vangelo alla lingua comune. Qui si tratta l'etimologia del

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termine. Egli cita anche un dizionario etimologico del dialetto grosino, dialetto della Valtellina, nel quale è riportato etimologia del termine con altri richiami alla lingua catalana è spagnola. ! Ritornando all'etimologia del termine parola, dal termine verbum sono nate nelle lingue germaniche Word è Wort. In francese invece la parola deriva da mottum da cui deriva l’italiano motto! Le parole italiane possono avere differenti origini possiamo quindi fare un confronto questo tema viene affrontato da Carla Marelli in "Le parole dell'italiano, lessico dizionari ed" nel quale ella analizza la le parole italiane facendo una sorta di identikit. Nell'opera del 1966 martello afferma che in genere è una parola italiana: ! - è più lunga delle parole e altre lingue europee come l'inglese! - è spesso piana! - Si pronuncia come si scrive! - Le vocali non sono mai mute! Conside- Il fatto che locali non siano mai mute dona musicalità alla lingua. rando le varie delle parole dell'italiano possiamo vedere che la maggior parte di esse sono per lo più parossitone seguite poi dalle parole tronche. Nel Sabatini Coletti del 2017 era possibile analizzare dei grafici sul numero delle sillabe delle parole. La colonna più alta e quella di quattro sillabe seguita poi da quella a cinque sillabe (vocabolario) poi tre (lessico), sei (lessicologia) poi due (negro) poi 1, 8, 9, 10.! ! Spesso è possibile giocare con le parole attraverso: rime, assonanza, consonanza, allitterazioni.! Es: nel opera “Lessico familiare” realizzata da Natalia Ginzburg, la madre realizza una poesia in ottonario (verso otto sillabe). La madre era solito scrivere da bambina, compose e musico un'opera realizzando un piccolo melodramma. L'ottonario 1 m che ritroviamo nel "corriere dei piccoli". Il frammento poetico presente inoltre delle rime baciate. La poesia riporta il metro classico che ritroviamo ad esempio nel melodramma "Don Giovanni" di Mozart. L'opera tratta di un certo Leporello che è stufo di servire il dongiovanni, mentre il servitore deve stargli sempre dietro. Anche qui troviamo versi ottonari e la rima. Il testo della madre Natalia Ginzburg è un inno all'ignoranza. Per inneggiare all'ignoranza si deve “lasciar lo studio lo Maccabei” termine che ritroviamo nell'antico testamento indica una dinastia che guidò una rivolta contro gli ebrei ponte qui maccabeo viene usato per dire stupido, sciocco.! Le parole contano anche per il suo significante. ! Lo poss...


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