Letteratura E Cultura Italiana prof Rasera PDF

Title Letteratura E Cultura Italiana prof Rasera
Author diana dago
Course lingue e culture per il commercio internazionale
Institution Università degli Studi di Verona
Pages 20
File Size 410.5 KB
File Type PDF
Total Downloads 640
Total Views 977

Summary

LETTERATURA E CULTURA ITALIANA4libri: Giunta Cuori intelligent Lettere di una novizia di guido piobene Caro michele natalia kinzburg : Riflessi Aldo Palazzeschi Esame: due domande aperte, una delle due analisi su uno dei 3 romanziIL ROMANZO EPISTOLARE IN ITALIA NEL 900’Il romanzo = narrazione in pro...


Description

LETTERATURA E CULTURA ITALIANA 4libri: Giunta Cuori intelligent Lettere di una novizia di guido piobene Caro michele natalia kinzburg : Riflessi Aldo Palazzeschi Esame: due domande aperte, una delle due analisi su uno dei 3 romanzi IL ROMANZO EPISTOLARE IN ITALIA NEL 900’ Il romanzo = narrazione in prosa abbastanza lunga, romanzo epistolare è una branca del romanzo, nel quale troviamo principalmente lettere scritte da personaggi. Partamo dal 700’ perché è il periodo in cui si sviluppa una nuova forma di narrazione, il romanzo già esisteva ma il vero cambio è che gli autori passano dal mondo fantastco a quello reale, i protagonist del racconto diventano gli uomini ‘normali’. Infatti anche in inglese il temine novel indica il romanzo che si basa più su fatti reali, mentre il romance è una narrazione più fantastca. I romanzieri del 700’ si avvicinano agli esseri umani di tutti i giorni, c’è interesse nell’indagare il reale e quello che c’è attorno a noi, infatti spesso si mette in contrasto il rapporto tra individuo e società. Per rendere il senso del reale si ricorre a: -uso della prima persona, quindi l’autore tramite il protagonista racconta la realtà - personaggio che racconta le vicende di un altro personaggio -utlizzo di lettere, si finge di ricopiare le lettere di un individuo per rendere questa idea di verità. Infatti le lettere tra il 600 e 700 diventano (soprattutto in Francia) un mezzo fondamentale per la comunicazione. IL ROMANZO A INIZIO 800’ tra il 600 e 700 non viene considerato un genere degno di grande attenzione, veniva addirittura considerato un genere dannoso soprattutto per le donne in quanto metteva in loro idee strane. Le cose cambiamo nella prima metà dell’800 con autori che descrivono la vita degli uomini. Il romanzo era un genere libero, senza troppe restrizioni e codici da seguire, infatti quest autori hanno la possibilità di sperimentare molto di più, possono mescolare più generi o anche più stli. Il romanzo permette uno sperimentalismo più ampio. Il passaggio 700’ 800’ è caratterizzato dall’ascesa della borghesia, questo segna molto anche i romanzieri. Inoltre inizia ad esserci un benessere generale che porta ad un aumento di interesse per la cultura come attività del tempo libero, quindi il mercato librario aumenta. C’è lo sviluppo del romanzo a puntate che rende accessibile a più persone la lettura, per un fatto di prezzo e scrittura. Inoltre il pubblico cambia, si amplia anche a un pubblico con un livello di cultura inferiore. Il 700 è il secolo in cui ci si interessa a ciò che accade attorno a noi, in questa società dove la borghesia ha dimostrato che non è importante dove si nasce per determinare chi siamo ci si concentra su personaggi astut e intelligent che cercano di cambiare la loro condizione e raggiungere i loro obiettivi. (basta pensare a Dickens). In questo peridoo prende piede l’idea del Bildungsroman in quanto si parte da un personaggio in una data condizione che fa di tutto per migliorarla. I personaggi formano se stessi. In italia il romanzo arriva in ritardo, mentre in Francia e Inghilterra questo genere diventata espressione della classe media borgehse, in Italia questa possibilità non c’era  Non esisteva la possibilità di un’ufficiale legittimazione del romanzo e di un suo autonomo sviluppo perché non erano ancora affermate quelle forze sociali nuove che potevano essere capaci d’infrangere, con le loro idee, la loro morale e la loro sensibilità, lo

statuto dei generi codificati, sì da dare vita a un genere eccentrico e fuorilegge, arditamente innovativo come il romanzo. Il Settecento in Italia: autori e generi una ricognizione ◦ 1724 Metastasio scrive il suo primo libretto Didone abbandonata (melodramma) ◦ 1725 Vico pubblica la Scienza nuova (prosa scientifica) ◦ 1744 Ludovico Antonio Muratori pubblica Gli Annali d’Italia (storiografia moderna) ◦ 1753 Goldoni scrive La locandiera (commedia) ◦ 1763 Parini pubblica la prima parte del Giorno (poema satirico-didascalico) ◦ 1764-1766 Beccaria e i fratelli Verri pubblicano la rivista letteraria «Il Caffè» (riviste) ◦ 1764 Cesare Beccaria pubblica Dei delitti e delle pene (saggio) ◦ 1782 Alfieri inizia a scrivere Saul (tragedia) ◦ 1789 Alfieri inizia a scrivere la prima parte della Vita (autobiografia) ◦ Anni Novanta del 1700 Casanova scrive le Memorie (autobiografia; Confessioni di Jean-Jacques Rousseau; Mémoires di Goldoni) Il passaggio autobiografia – romanzo epistolare accentua l’interesse che c’è nell’800 nello studio dell’io/dell’interiore. L’autobiografia del 700 ci introduce al genere centrale dell’800 il romantcismo. Il romantcismo italiano si concentra soprattutto sullo studio dell’io. Es. Le ultme lettere di Jacopo Orts di Foscolo, è il primo vero romanzo epistolare italiano. Rielaborato 3 volte, il tema principale è l’esilio di Jacopo costretto dopo il trattato di campo formio a scappare da Venezia. Le 3 date di stesura sono corrispondent con quelle di Vita di Alfieri(1790/1816 c.a). Attenzione al primo capitolo che si concentra sul romanzo epistolare. CHE COS’È UNA LETTERA? (da Christne Planté, Deviazioni della lettera, in Il romanzo, vol. IV, a cura di Franco Moretti, Torino, Einaudi) ◦ Scritto inviato a qualcuno per comunicargli quello che non si può o non si vuole comunicargli a voce. ◦ È un messaggio in prosa indirizzato a un assente, che mira a produrre un certo effetto, che spesso contene o richiede una risposta. ◦ TEMI: nella comunicazione epistolare nessun tema è vietato. Anzi è lecito passare da un tema all’altro: dal serio al faceto, dal concreto al sentmentale. Nelle Lettere persiane Montesquieu è stato uno dei primi a mescolare intreccio amoroso e riflessione politca. Sebbene le lettere non impongano nessuna tematca, cert argoment sono più frequent di altri. Con la lettera, la normalità, la banalità, fanno irruzione nel romanzo. ◦ Sebbene non abbia un messaggio privilegiato, la lettera contene un messaggio, una finalità: dichiara un amore, annuncia una visita, chiede un servizio, richiede un’informazione. ◦ In un romanzo, il messaggio e la finalità della lettera si collocano evidentemente all’interno dell’universo di finzione(scrivendo entro in un universo di finzione), ma la lettera partecipa anche alla costruzione psicologica del personaggio. L’effetto ricercato si sdoppia quindi in effetto sul personaggio ed effetto sul lettore, instaurando per così dire uno status di «doppio destnatario». La funzione della lettera e il funzionamento della comunicazione epistolare ne risultano radicalmente modificat, anche nel caso limite di un romanzo che riprenda lettere «vere», poiché il testo impone loro un diverso regime di diffusione e di lettura, diversi destnatari e le distacca dal loro fine pragmatco iniziale. ◦ Messaggio scritto, la «vera» lettera porta di solito una firma, e la sua scrittura è riconoscibile. È un oggetto, non riducibile al messaggio che veicola o alla funzione che assolve, perché, nei romanzi





◦ ◦ ◦

come nella vita, può essere strappata, conservata, rispedita. Oggetto che può costtuire una traccia o una prova, la lettera non impegna solo in amore, ma principalmente in amore. Il romanzo di seduzione trova nel genere epistolare una notevole risorsa, la cui portata drammatca è acuita dalla coscienza che ne hanno i personaggi femminili: Pamela, nel romanzo che porta il suo nome, si rende conto che accettando una corrispondenza si è infilata in un labirinto inestricabile; Giulia, nella Nuova Eloisa, riconosce che la sua colpa è consistta nell’aprire la prima lettera. Con le sue lettere Valmont finisce per sedurre la presidentessa Tourvel nelle Relazioni pericolose. Nello scambio della lettera abbiamo un IO e un TU, è scritta in prima persona, come l’autobiografia, il punto di vista è individuale, che è diverso dall’autore. La lettera si scrive per un TU o VOI, si scrive per un altro. Nel romanzo epistolare c’è un doppio destnatario, il personaggio a cui la lettera è indirizzata e il lettore. La scrittura di lettere presuppone necessariamente una separazione, per quanto breve, degli autori. Questa mancanza può essere di varia natura: assenza fisica (viaggio, guerra, esilio...) La lettera è un’interlocuzione. I romanzi in cui ci sono 1 sola voce sono molto rari. Questo provoca discontnuità e spesso una temporalità non cronologica. Sono romanzi polifonici che quindi uniscono una pluralità di voci e pensieri.

RICAPITOLAZIONE SUL ROMANZO EPISTOLARE 700 E 800 Il romanzo epistolare Christne Plantè afferma che il romanzo epistolare è il genere centrale nella scrittura romanzesca inglese e francese. Tra tutti la NUOVA ELOISA di Rosseau è un pilastro di questo genere in quanto utlizza un linguaggio dei sentment comprensibile a tutti. Dalla Nuova Eloisa discende il Werther (1774) di Goethe, a sua volta divenuto modello per altri romanzi che rendono esemplare l’eroe maschile, giovane non in sintonia col mondo che lo circonda e affascinato da pulsioni autodistruttive (Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802). IN ITALIA ◦ Ricordiamo, per incominciare, il romanzo pseudo epistolare di Gian Paolo Marana, L’esploratore turco (Parigi, Barbin, 1684-1686, più volte ripubblicato, tradotto e rimaneggiato variamente, forse anche da altre mani): secondo alcuni ha costtuito un modello per le Lettere persiane di Montesquieu. ◦ ◦ ◦ ◦ ◦

Ma, per la diffusione della conoscenza del genere, sono da registrare soprattutto le traduzioni, specialmente dal francese e le traduzioni fatte passare per originali Trovano fortuna soprattutto le traduzioni di inglesi e francesi nel formato di letteratura di consumo Arriva poi Foscolo il primo vero testmone di questo genere Seconda metà dell’800 abbiamo Verga con Storia di una capinera e Palazzeschi con :Riflessi 900 Guido Piovene con Lettere di una Novizia e Natalia Ginzburg con Caro Michele

CIRCOLAZIONE DEL ROMANZO NEL 700 Sono pubblicat da editori minori che non si curano di pagare adeguatamente l’autore e a volte modificano l’originale. I lettori pensano che queste lettere siano VERE, i romanzieri epistolari vogliono presentare le loro opere come l’estrapolazione d i un pezzo di vita di qualcuno, quindi qualcosa di vero. Il romanzo, insomma, diventa/si costtuisce come genere che, quale nessun altro prima, si apre su qualcosa che sta fuori dalla letteratura, procura l’illusione di una realtà finta con le proprie font documentali e testmoniali. La letteratura epistolare si rifà alla vita degli uomini quindi si presenta come un documento vero nonostante

sia in realtà falso. (la finzione del non fittizio). Il romanzo epistolare incarna la necessità di avvicinarsi al reale e segna quindi il momento cruciale di passaggio alla modernità letteraria, la letteratura si impadronisce della realtà e diventa così fruibile a tutti. DEFINIZIONE DEL GENERE Robert Adams DayQualsiasi racconto in prosa, lungo o breve, in gran parte o del tutto fantasioso, in cui le lettere, in parte o del tutto fittizie, fungono da mezzo narrativo o figurano in modo significativo nella conduzione della storia. Una definizione molto aperta che sembra voler includere tutto. Jean RoussetSe il dialogo non deve più essere orale (come il discorso teatrale), ma scritto, si tratta di romanzo epistolare. Questo dispositivo estremamente mobile sposta la prima persona da un attore all'altro, capovolgendo l'io e il tu, trasformando l'editore in un lettore e il lettore in uno scrittore. C’è un paragone con il teatro per quanto riguarda l’azione stessa dello scrivere che è come il recitare su un palcoscenico, introduce l’idea di un dialogo scritto. Giraud e Lalande Una storia che offre un’azione drammatca con un finale, che si svolge interamente attraverso lettere giustapposte. 3 condizioni: 1) un intrigo, sviluppato e svelato; 2) un mittente e un destnatario, anche silenziosi; 3) una narrazione esclusivamente epistolare. CalasCosa ci vuole perché lo scambio di lettere si trasformi in un genere letterario? Deve esserci un principio di unità a livello enunciativo generale, che consenta alla storia di costruirsi gradualmente nonostante la sua rifrazione in diverse fonti narrative. [...] La necessità di una continuità a livello di enunciazione generale esclude dal campo della forma epistolare romantica i testi dove compaiono solo sequenze embrionali di lettere, come i manuali epistolari molto diffusi nei secoli XVI e XVII, così come i racconti che comprendono delle lettere. ◦ I romanzi epistolari si distnguono per il numero di scrittori di lettere, il ruolo del mittente e il numero di ret. ◦ 1. romanzi con una sola voce: solo il mittente di cui è possibile leggere le lettere; destnatario / i silenzioso / i, per il lettore. Il «ruolo» del destnatario: l'amante o il confidente. Può manifestarsi attivamente o passivamente, può scrivere o tacere. ◦ a) una voce di fronte al silenzio: le lettere del mittente sono le uniche ad esistere, anche se il testo menziona poche lettere dell'altro. ◦ b) una voce di fronte all'altra (dialogo troncato): una serie omogenea di lettere, scritte solo dal mittente, ma il lettore sa che l'altro sta scrivendo o rispondendo a sua volta. ◦ 2. Il dialogo delle voci: I due soggetti «dialogano», s’intrattengono; situazione molto vicina a una conversazione. ◦ 3. Moltplicazione di voci: non è il numero di scrittori di lettere che conta, ma il numero di ret e il loro intreccio, combinazioni, sovrapposizioni. ◦ 4. Alle frontere del genere: i romanzi ai limit del romanzo epistolare prendono in prestto dalla forma pura certe caratteristche strutturali, ma le deviano. Un'analisi comparatva consente una migliore definizione del genere. Quelle marginali: rifiutano solo un componente o ne prendono in prestto alcune tecniche (la lettera quadro, l'indirizzo ad un unico destnatario). Un genere incontra dei limit che sono segnat dalla presenza di generi vicini con caratteristche proprie. ◦ a) lettera nella narrazione (le lettere incluse nella narrazione si distnguono chiaramente dal corpo del testo per segni tpografici; incorporamento.) ◦ b) lettere-ricordi: un'unica, lunghissima lettera fa da cornice a un racconto in prima persona, il cui contenuto è autobiografico. Qui il motvo della scelta della forma epistolare non è più l'assenza che colpisce i partecipant alla comunicazione. La scelta della forma resta «esterna» alla storia.

UGO FOSCOLO Foscolo si occupa di diversi generi VITA: nasce a Zacinto, alla fine del 700, l’isola di Zante è di dominio veneziano e il padre di F. è di origini veneziane. Si trasferisce a Venezia. Il suo nome vero è Nicolò che decide di cambiare con Ugo. Si sposta tra Venezia e Padova per studiare, dove frequenta molt salotti letterari. Ha Padova ha come insegnate Melchiorre Cesarotti. 1797, 12 maggio Napoleone a Venezia dichiara la caduta della repubblica e cade in mano ai francesi. F. era già sostenitore di Napoleone e infatti gli dedica anche un sonetto ‘Bonaparte liberatore’. Si arruola nell’esercito e combatte con i francesi. Inoltre fa parte della Società di istruzione pubblica  una isttuzione che si occupa di istruire il popolo riguardo la democrazia. 17 ottobre Venezia viene consegnata all’Austria e Foscolo è costretto a scappare da Venezia per trasferist a Milano. In quest anni inizia a scrivere le Ultme lettere. 1803 pubblica la traduzione di ‘La chioma di Bevenice’ di Callimaco che è greco, tradotto da Catullo in latno e poi in italiano da F. questa pubblicazione gli sarebbe stata necessaria per inserirsi nell’ambiente universitario come professore. 1804 F passa 2 anni nel nord della francia per combattere contro gli inglesi. Poi torna a Milano dove incontra Parini e Mont. 1807 carme ‘Dei sepolcri’ e traduzione del libro dell’ILIADE. 1808 nominato prof di italiana e latna all’università di Pavia. 1812 Firenze scrittura delle Grazie ispirato alle Grazie di Canova Poi traduce un’opera di Sterne, conosce l’inglese perché aveva combattuto nel nord della Francia contro gli inglesi; alla fine di questa di traduzione scrive ‘Notzia introno a Didimo Chierico’ e nella notzia descrive il carattere e le opere di questo personaggio che è in realtà inventato e presentato come l’autore di lettere. Poi F. rientra nell’esercito e diventa capitano, alla fine abdica al trono di Francia e alla fine di aprile il potere torna agli austriaci che rientrano a Milano. Lui è sempre stato a favore dei francesi, ma al rientro degli austriaci cerca di mascherare la sua posizione lavora per un giornale austriaco, ma al momento di firmale il giuramento di fedeltà scappa e diventa un vero ricercato. Quindi inizia a fare spostament contnui per non farsi trovare, riesce a stare fermo a Zurigo per 1 anno, ma provato dal periodo svizzero decide di trasferirsi a Londra dove rimane fino alla sua morte. Nei 10 anni a Londra scrive principalmente saggi, in Inghilterra era apprezzato perche c’era interesse per la letteratura italiana. Foscolo in realtà a Londra non vive bene, cade in miseria per lo sfarzo a cui si dedica. Dopo l’unità di Italia il corpo di F. viene riportato a Firenze. OPERE: ‘Saggio sulla letteratura italiana contemporanea’ in questo saggio F mette in risalto la differenza tra la generazione passata e la sua, il punto che differenzia le due è la rivoluzione del 1795(momento in cui Napoleone sta arrivando in Italia anche se le sue idee e quelle diffuse con la riv. Farncese sono già arrivate). Elenca i 3 element che lo hanno plasmato come letterario: - la sua educazione militare - la parte che ebbe nelle cose pubbliche(cioè politca) - totale coinvolgimento nelle situazioni politche del paese (uguaglianza tra il popolo) ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS F consegna il manoscritto all’editore Marsigli, poi F si arruola e l’editore si trova con un testo non completo e decide quindi di farlo completare da un altro: Angelo Sassoli. Il suo lavoro termina prima dell’arrivo degli

autriaci, e Marsigli essendoci il rischio della censura e decide di modificare il testo su cui già avevano lavorato Sassoli e Foscolo per evitare la censura, il ttolo assegantogli è : Vera storia di due amanti infelici, ovvero Le ultime letere di jacopo ortis (1799 A), l’anno dopo viene pubblicata una nuova edizione del romanzo ricordata come 1799 B. dopodiché F sconfessa tutte le edizioni present in circolazione prima del 1801 sono non sue. Si rimette a lavoro e nel 1802 pubblica ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS a Milano presso la stamperia del Genio Tipografico. Vengono fatte parecchie ristampe perché ebbe grande successo, ma spesso contenevano errori. Allora F decide di fare una nuova edizione, fatta a Zurigo nel 1816 presso l’editore Fewesli ma viene datata Londra 1814 per evitare la censura. La terza ed ultma edizione è del 1817 a Londra presso l’editore Muray e l’opera qui è divisa in 2 volumi. E alla fine c’è anche un pezzo di traduzione di ‘Viaggio sentmentale’ di Sterne. TRAMA: protagonista è Jacopo Orts, F dice di ispirarsi alla storia di uno studente Padovano che si chiamava Girolamo Orts che si era suicidato. Orts ha 20 anni circa che ha un ruolo importante nella avvenimento di Napoleone in italia, quando l’esercito inglese sta arrivando viene proclamata la caduta della repubblica veneta e quindi dopo il trattato di Campoformio Jacopo è costretto a scappare. Si nasconde fino al 1788 nei colli euganei dove incontra Teresa, di cui si innamora, lei ricambia i sentment ma è promessa in sposa a Odoardo quindi non possono stare insieme allora J scappa e inizia a viaggiare. Milano, Firenze, e torna in veneto dove decide di suicidarsi. Ci sono anche dei ritratti nelle varie edizione e quella di Orts in realtà è quella di Foscolo. LETTURA ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS: - notzia iniziale, finge di riferirsi ad un’edizione mai esistta e presenta la struttura dell’edizione del 1802. Essa contene 4 ritratti, quello di Jacopo che è in realtà quello di Foscolo, quello di una donna che è Teresa, un paesetto con due versi di Dante che recitano: Libertà va cercando che è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiutasi fa riferimento a Catone che attua il suicidio per ricercare la libertà ed è significatvo perché anche Jacopo cerca la libertà e alla fine si suicida. C’è un’ultma vignetta con l’iscrizione SOMNO, ricorda l’idea del sepolcro. Si fa un omaggio al popolo inglese dove è appena arrivato Foscolo, e si parla poi dei capitoli finali di traduzione dal Viaggio sentmentale di St...


Similar Free PDFs