Appunti - Letteratura Italiana - Boccaccio Prof Cabrini PDF

Title Appunti - Letteratura Italiana - Boccaccio Prof Cabrini
Author Luca Ferrari
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Milano
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appunti sulle lezioni di letteratura italiana dal 200 al 600 del corso della professoressa cabrini dell'università degli studi di milano...


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LETTERATURA: 24 OTT. DECAMERON Prima giornata: tema libero, però emerge aspetto di povero che con ingegno riesce a surclassare una persona di classe più elevata. RACCONTO DELLE TRE ANELLA (di tre anelli, è una parabola molto conosciuta) Prima di Decameron (fine 1200, inizio 1300), “Novellino”, in riferimento ad una lettera di 500 di monsignor della casa, nel prologo è definito libro che racconta novelle di diverso genere ed aneddoti, è antecedente rispetto al decameron, nell’aspetto complessivo è difficile capire il rapporto con il testo originario. Confronto con novellino: personaggi, il soldano (saladino del decameron) e niente nume di giudeo (in decameron melchisedec), racconto più breve perchè punta direttamente su ultima fase del racconto, che è ampliata nel decameron e inoltre il soldano qui è consigliato, a differenza di decameron. Cambia anche la conclusione: qui soldano decide di non fare niente, perchè non sa come rispondere al giudeo che è così eloquente, meno articolazione e complessità del decameron. Gli antagonisti sono melchisedec e il saladino, la novella è introdotta, introduzione di carattere diegetico (narratore di primo grado) riguardante la brigata, serve per mettere in evidenza gli aspetti che il narratore vuole che siano osservati. In intro c’è finzione di oralità, linguaggio scritto appositamente per sembrare orale, qui si spiega origine della novella, tratta da una parabola, la introduce e spiega che novella ha come funzione il diletto e l’utile (già sottolineato da Boccaccio nel proemio, questo aspetto). La novella è introdotta da una contestualizzazione e dalla spiegazione dei personaggi. In linea di massima non vengono fatte descrizioni dei personaggi, in genere abbiamo pochi tratti. Qui il richiamo è ad un personaggio noto, proverbiale e con molti aspetti positivi: il saladino, che aveva già importanza per Dante, lo mette nel limbo nel castello degli spiriti magni. Il percorso mentale del saladino (che ha bisogno di denaro) viene mostrato con cura. Rappresentazione e giudizio nei confronti di Melchisedec è dato dalla visione del saladino, che lo ritiene avaro. Per convincerlo a dare i soldi, il saladino esercita il potere regale, non vuole operare con la forza, ma usa comunque un’ingiustizia/inganno di natura giuridica per avere i soldi. Elemento di stereotipia nei confronti del giudeo, descritto come prestatore di soldi e avaro. Non viene esplicitato l’intento diretto del saladino quando pone la domanda a Melchisedec (in quale fede credi?), ma lo capiamo dal pensiero del giudeo. In questa novella c’è una novella: Melchisedec la racconta a sua volta, storia di anello da dare ad erede, anello è sigillo, testimonianza. Antefatto di padre che lascia anello al figlio che ha maggior onore e dignità, poi c’è racconto di tramandazione dell’anello ai discendenti. Poi però si arriva a padre che ama tutti e tre i suoi figli allo stesso modo, e non sa scegliere a quale figlio darlo: fa due anelli uguali al primo (sintagma anello – ripetizione-, vero, servire)... nessuno sa quale sia l’anello vero: questio non soluta, solo dio padre sa quale sia quello vero. Si torna a storia di Saladino e Melchisedec, saladino riconosce il suo talento e la sua industria eloquente, quindi decide di chiedere a Melchisedec di avere bisogno dei soldi, confessa le sue intenzioni ingiuste ed ingannevoli perchp riconosce nel giudeo la saggezza d’animo. Melchisedec o non era avaro, o si rende disponibile liberamente di dargli il denaro. Il saladino, infine, restituisce il denaro, in più gli dà dei doni e diventano amici. Saladino ha avuto sbandamento, ma è uomo liberale e magnifico e quindi si comporta propriamente, anche perchè riconosce l’ingegno di Melchisedec, che viene anche innalzato. NOVELLA NUMERO 5: Re di Francia e Marchesana di Monferrato.

Il re vuole sedurre la donna in assenza del marito, ma lei ha un motto di spirito e riesce a respingerlo, la racconta Dioneo, che racconta sempre storie molto sagaci e fa arrossire le donne, le fa sorridere, storie che in teoria non sarebbero da raccontare a delle donne. Sempre parte diegetica iniziale e mimetica dopo. Presenza dei motti, ce ne sono tanti (analogia con 6 giornata, giornata dei motti). Analogie con amor cortese e storie romanze. Connotazione di carattere storico: la terza crociata, ma la storia è “manipolata”. Presenza di molte iperboli. Innamoramento per fama. Come finisce una giornata del decameron? Le giornate non si concludono sotto il reggimento della regina della prima giornata, bisogna introdurre il tema del giorno. Filomena, incoronata dopo pampinea, decide di tenere le sue impostazioni. Seconda giornata, personaggio a cui succedono cose brutte, ma alla fine esito positivo. Dioneo chiede di non essere legato ad argomento da trattare. Dopodichè si riprendono le occupazioni della giornata, che si termina con la cena e con la danza e il canto col liuto, chiusa con ballatetta....


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