Mauss tecniche corpo PDF

Title Mauss tecniche corpo
Author Ary Quin
Course Antropologia Cognitiva
Institution Università degli Studi di Siena
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1.Nozione di tecnica del corpo Con l’espressione tecniche del corpo Mauss intende: i modi in cui gli uomini, nelle diverse società si servono – uniformandosi – alla tradizione, del loro corpo. Ci tiene a sottolineare il plurale de Le tecniche del corpo perché per costruire una teoria della tecnica del corpo bisogna partire da una descrizione delle tecniche del corpo, procedendo dagli aspetti concreti verso la definizione di una teoria astratta e generale. Vuole capire perché la marcia, il nuoto e tutte le tecniche che riguardano l’utilizzo del corpo sono specifiche di determinate società. Vuole sapere di quali fenomeni sociali si trattava veramente. Prima della sua teorizzazione e classificazione delle tecniche del corpo, questi fatti venivano indicati come fenomeni sociali vari. Punto di partenza ricerca Articolo di interesse storico ed etnografico sul nuoto letto sulla British Encyclpaedia del 1902 lo porta a focalizzare il quadro di osservazione e ad iniziare una riflessione sui cambiamenti degli approcci di insegnamento e delle tecniche del nuoto nel corso della sua generazione. Arriva a definire il nuoto come una tecnica del corpo specifica, un’arte ginnica perfezionata nel tempo. Questa definizione può essere estesa a tutte le tecniche poiché esse sono sempre specifiche di una determinata società in un dato periodo. Secondo Mauss ogni società ha abitudini proprie per quanto riguarda gli atteggiamenti e l’uso del corpo. Queste abitudini sono di natura sociale, esercizi manuali che si apprendono solo lentamente.  es marcia fanteria britannica e francese diverse per frequenza e lunghezza del passo  es corsa cambiamento tecnica dal 1860 al 1890. Pugni stretti al corpo prima e mano aperta poi  es modo di camminare delle ragazze americane e francesi: posizione mani e braccia costituiscono una idiosincrasia sociale e non solo il prodotto di componenti individuali Le abitudini di natura sociale, che Mauss chiama «habitus», variano non solo con gli individui e le loro imitazioni ma soprattutto con il variare delle società, dell’educazione, del prestigio e delle mode  Tutte le azioni che facciamo naturalmente, in maniera istintiva sono in realtà prodotti sociali dettati dalla società in cui viviamo, sono tecniche del corpo con un senso condiviso e approvato all’interno di un determinato sistema. Dove si vede la coscienza individuale è necessario scorgere la presenza delle tecniche e dell’opera della ragione pratica collettiva. Per avere una visione organica su questi fatti sociali

si deve far intervenire una triplice considerazione, al posto di una visione unica  è necessario percepire l’uomo come una totalità composta da tre componenti interconnessi tra loro: - meccanica (anatomia) - psicologica - sociologica L’elemento sociale è rappresentato dall’atto che si impone dal di fuori, dall’alto, ad opera di una persona che lo esegue con successo e che è autorizzato, ha prestigio sociale, autorità e ispira confidenza e fiducia. In pratica è l’educazione e tra gli elementi di cui si compone l’arte di utilizzare il corpo Mauss la considera dominante. L’elemento psico-fisiologico è rappresentato dall’esecuzione dell’atto, frutto dell’imitazione che segue il momento educativo. Questi sono dunque le componenti ma la concezione di Mauss dell’uomo come uomo totale li vede come un insieme non separabile.  Questa concezione richiama l’idea di morfogenesi contemporanea secondo cui l’esito del processo che ha condotto dagli ominidi all’Homo Sapiens sarebbe frutto della convergenza e dell’intreccio di fattori genetici, ecologici, pratici, cerebrali, sociali e culturali, non un processo lineare. In tutti gli elementi di cui si compone l’arte di utilizzare il corpo umano, Mauss considera dominanti i fatti di educazione, nozione sovrapponibile a quella di imitazione  ovvero la ripetizione di atti che si è visto compiere da parte di persone che hanno un’influenza su di noi. Nella nozione di prestigio della persona che compie l’atto ordinato in rapporto all’individuo che la imita, si riscontra l’elemento sociale della fiducia. Nell’atto di imitazione che segue si trovano l’elemento psicologico e quello biologico. Ma il tutto, l’insieme è condizionato dai tre elementi indissolubilmente uniti.  Questa concezione richiama l’idea di morfogenesi contemporanea secondo cui l’esito del processo che ha condotto dagli ominidi all’Homo Sapiens sarebbe frutto della convergenza e dell’intreccio di fattori genetici, ecologici, pratici, cerebrali, sociali e culturali, non un processo lineare. Altri esempi di tecniche di utilizzo del corpo:  Per esemplificare la nozione di tecniche del corpo fondate sull’imitazione fa riferimento ad un documento sul modo di camminare della donna maori in Nuova Zelanda. Le donne adottavano un’andatura dondolante chiamata “onioi” che l’occhio occidentale percepiva come sgraziato ma che invece i Maori apprezzavano molto. Infatti le madri “addestravano” severamente le figlie affinché fosse messo in pratica correttamente. Il modo di camminare

nella loro civiltà, come nella nostra è un modo acquisito non naturale, noi camminiamo con le scarpe e questo modifica la posizione dei nostri piedi. Oltre alla psicofisiologia dei modi di camminare si occupa della credenza nell’efficacia fisica, magica e rituale di certi atti. Studia delle forme di rituali nelle tribù australiane nei pressi di Adelaide: - Rituale inseguimento cane selvatico (dingo) in cui il cacciatore canta insistentemente una formula - Rituale caccia all’opossum, l’uomo porta in bocca un frammento di cristallo di rocca (pietra magica) e canta una formula analoga Dal punto di vista sociologico i rapporti tra procedimenti magici e tecniche della caccia erano già stati ampiamente studiati e conosciuti. Dunque Mauss è interessato a cogliere il loro significato dal punto di vista psicologico: la fiducia nel potere di parole e di oggetti magici che si traduce in resistenza biologica Nella volontà di approfondire la relazione tra psiche e soma Mauss anticipa la nozione di efficacia simbolica di Levi Strauss ovvero quel meccanismo che permette di rendere accettabile alla mente che il corpo si rifiuta di tollerare attraverso pratiche simboliche. Il funzionamento è lo stesso di quello che noi chiamiamo effetto placebo: il rito, un frasario religioso o una sostanza possiedono un’efficacia attesa che provoca cambiamenti biochimici ed un’effettiva efficacia terapeutica. Questo principio vale nelle società tradizionali quanto in quelle occidentali. intuizione dell’effetto placebo dovuto a credenze? Mauss arriva quindi alla consapevolezza che un atto tecnico, atto fisico, un atto magico-religioso sono confusi per l’agente di un determinato esito. Capisce come descriverlo ma non come organizzarlo in maniera sistematica e con quale titolo indicarlo. Da qui arriva alla definizione specifica della nozione di tecnica, ammette di avere commesso per anni l’errore di aver ritenuto che esistano delle tecniche solo quando ci sono strumenti, bisognava invece ritornare a nozioni antiche, ai dati platonici sulla tecnica ed estendere questa nozione. Definizione tecnica  Ogni atto tradizionale efficace (non differisce dall’atto magico o religioso). Atto perché è azione, movimento. Tradizionale perché deriva dal deposito di conoscenze condivise da un gruppo umano, non è istintivo. Efficace perché se eseguito correttamente porta al raggiungimento di obiettivi condivisi. A questo proposito Mauss si chiede come distinguere l’atto tradizionale efficace magico, giuridico, simbolico dalle tecniche del corpo e individua la differenza nel fatto che le tecniche del corpo sono atti

tradizionali efficaci di ordine meccanico, fisico o fisico chimico in cui il corpo è il solo strumento. A questo punto Mauss introduce l’altra componente della sua definizione, il Corpo  è il primo e più naturale strumento dell’uomo. O meglio è il primo e più naturale oggetto tecnico e nello stesso tempo mezzo tecnico dell’uomo. Con questa definizione sancisce che prima delle tecniche basate sugli strumenti ci sono quelle basate sul corpo. La classificazione delle tecniche del corpo di Mauss si fonda su degli elementi costitutivi di base: - L’adattamento ad ogni atto (anche ad uno semplice come il bere), la sua dimensione individuale e i suoi caratteri fisici, meccanici e chimici sono comunque interrelati con la dimensione collettiva della società e delle forme di educazione. - L’uso educato del corpo nello spazio e nelle relazioni sociali è connesso al sistema simbolico, ai valori morali e intellettuali - Il corpo è un veicolo privilegiato per manifestare la propria identità sociale e individuale (il proprio ruolo e lo status) 2.Principi di classificazione delle tecniche del corpo Le tecniche del corpo secondo Mauss sono classificabili secondo 4 principi, quelli che Mauss reputa fondamentali ed evidenti sono le distinzioni delle tecniche: 1) Tra i sessi: Fa riferimento alle osservazioni di Yerkes e di Kohler sulla posizione degli oggetti rispetto al corpo e specialmente al grembo, nella scimmia e suggerisce che queste potrebbero portare ad osservazioni generali sulla differenza di atteggiamenti dei corpi in movimento, in rapporto a oggetti in movimento nei 2 sessi Per Mauss non esiste solo una divisione del lavoro tra i sessi ma anche una divisione delle tecniche del corpo suggerisce agli amici psicologi di perseguire questo filone di ricerca e porta l’esempio del modo di chiudere il pugno negli uomini e nelle donne. Secondo Mauss la donna riuscirebbe con difficoltà a chiudere il pugno con il pollice all’esterno anche se venisse educata a farlo. 1) Con le età: Porta l’esempio del bambino che si accovaccia senza difficoltà mentre gli adulti occidentali hanno perso la capacità di farlo agilmente. Ritiene che questa però sia un’assurdità e un’inferiorità delle nostre razze, civiltà e società perché quando era al fronte con gli

Australiani poté constatare che loro erano perfettamente in grado di riposarsi stando accovacciati. Questa classificazione di base suddivide tutte le classi della società ma è possibile scorgerne altre: 2) Rispetto al rendimento: Le tecniche del corpo possono essere classificate in rapporto al loro rendimento e in rapporto ai risultati dell’addestramento. Le tecniche non sono altro che norme umane dell’addestramento umano che vengono trasmesse. Su questo si inserisce il concetto di habilis, l’abilità che le persone hanno di adeguare e coordinare tutti i loro movimenti verso uno scopo. 3) Trasmissione delle forme delle tecniche: Tecniche classificabili in relazione alla natura dell’educazione e dell’addestramento. Propone un nuovo campo di studio: l’educazione fisica di tutte le età e dei due sessi. Porta l’esempio del ambidestrismo: non sappiamo in che misura vengono appresi i movimenti della mano destra e sinistra  necessario implementare studi su tutto ciò che è scelta sociale nei principi dei movimenti. 3.Enumerazione biografica delle tecniche del corpo Mauss nel terzo capitolo procede con l’ordinare le tecniche del corpo che vengono insegnate o praticate inconsapevolmente durante l’arco temporale dell’esistenza di un individuo.  Tecniche della nascita e dell’ostetricia: sono molto variabili, buona parte delle donne indiane partoriscono in posizione verticale. A anche altre tecniche relative al parto, al modo di prendere il bambino, alla fasciatura e taglio del cordone, alle cure della madre e del bambino subiscono variazioni in base alla cultura in questione.  Tecniche dell’infanzia -Il modo di reggere il bambino è fondamentale: Il bambino portato per due o tre anni a diretto contatto con la pelle della madre ha nei suoi confronti, un atteggiamento del tutto diverso da quello di un bambino non portato: Sembra che in questo rapporto si creino stati psichici che nella infanzia occidentale siano andati perduti. - Uso della culla: Nell’emisfero nord, nella ragione andina e in un certo numero di popolazioni dell’africa centrale quasi tutti ne fanno uso.  Tecniche dell’adolescenza. Donne e uomini non ricevono lo stesso addestramento nei cosiddetti paesi primitivi. Il momento più importante nell’educazione del corpo è quello dell’iniziazione, che riguarda solo i ragazzi. Presso le società che lui chiama negre, L’educazione del fanciullo si intensifica nella pubertà, mentre quella

delle donne resta, per così dire tradizionale. Non ci sono scuole per donne, esse seguono la scuola delle loro madri e vi si formano per passare direttamente alla condizione di spose. Mentre il maschio entra nella società degli uomini dove apprende il mestiere e soprattutto l’arte militare. Indipendentemente dalla differenza dei ruoli, per entrambi i sessi l’adolescenza è il momento in cui apprendono definitivamente le tecniche del corpo che conserveranno durante tutta la loro età adulta.  Tecniche dell’età adulta: Mauss distingue le tecniche che riguardano il sonno e quelle riguardanti la veglia (a sua volta suddivisa in riposo e attività) - Tecniche del sonno La concezione del dormire come qualcosa di naturale è completamente inesatta. È possibile operare una distinzione di base tra le società che non hanno nient’altro per dormire ad eccezione della nuda terra e le altre che fanno uso di strumenti. Alcune civiltà usano un appoggiatoio per la nuca, spesso un totem. Inoltre, ci sono popoli usano stuoie, mentre altri non ne fanno uso. Ci sono popoli che usano il cuscino e popoli che non lo usano. Esistono popolazioni che si stringono in cerchio per dormire, intorno a un fuoco o anche senza fuoco. Infine c’è il sonno in posizione verticale. I masai possono dormire in piedi. Mauss ricorda che anche lui ha dormito in piedi in montagna e spesso a cavallo. I cavalieri mongoli dormono ancora a cavallo, senza arrestare la marcia. Per quanto riguarda l’uso di coprirsi ci sono popoli che dormono coperti e popoli che dormono scoperti. - Tecniche della veglia  Riposo: Il modo di sedersi è fondamentale. È possibile distinguere l’umanità seduta dall’umanità accovacciata. L’umanità seduta si può ulteriormente suddividere tra chi si serve di panche o sedie e chi no. Ci sono popoli che hanno tavole e popoli che ne sono sprovvisti. In oriente si usa ancora normalmente un tappeto, una stuoia. Certi popoli si riposano assumendo posizioni singolari: tutta l’Africa nilotica e una parte della regione del Ciad fino al Tanganika sono popolate da uomini che, nei campi si riposano reggendosi su una sola gamba. -Tecniche della veglia  Attività/movimento :  Marcia: ritmo, oscillazione dei pugni, dei gomiti, piedi in fuori, piedi in dentro, estensione della gamba (francese vs tedesca). Rappresenta una di quelle idiosincrasie di razza, di mentalità individuale, e collettiva.  Corsa: posizione del piede, posizione delle braccia, respirazione, resistenza  Danza: Concorda con la divisione di Sachs in danze di riposo e di azione e sottolinea l’importanza di distinguere la danza degli

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uomini da quella delle donne: una più improntata allo spostamento, l’altra tendente a danzare senza spostarsi Salto: Trasformazione della tecnica da frontale a laterale e rimanda riflessioni di Kohler, Guillame e Meyerson Arrampicarsi: Presso i popoli cosiddetti primitivi la regola di servirsi di una cintura che cinge il corpo è fondamentale nell’arrampicarsi sugli alberi. Tecnica ancora inutilizzata all’epoca dagli operai del telegrafo. Accenna ai progressi nei metodi riguardanti l’alpinismo Discesa: Osserva senza capire alcune tecniche presso varie popolazioni tra cui i Kabyli che scendono con le pantofole senza perderle Nuoto: Variazioni dei modi di tuffarsi, nelle tecniche del nuoto, nell’utilizzo di strumenti supplementari. Porta gli esempi dei NiolNiol (Australia) che cavalcano in gruppo grandi tartarughe e degli Ashanti (e quasi tutte le lagune della Guinea e di Porto Novo) che utilizzano un pezzo di legno come tavola

-Tecniche delle cure del corpo: Strofinamento, lavatura, insaponatura. Tutta l’America centrale si insaponava con il legno di Panama, «il Brazil» da cui prende il nome il Paese. -Tecniche della consumazione: Uso o meno di strumenti -Tecniche della riproduzione: Posizioni sessuali tipiche in alcune zone geografiche -Tecniche delle cure: massaggi ecc.

4.Considerazioni generali Ci troviamo di fronte a montaggi fisio-psico-sociologici di serie di atti messe insieme da e per l’autorità sociale. In ogni società ciascuno sa e deve sapere ciò che è richiesto in ogni situazione. C’è dunque una forte causa sociologica alla base di questi fatti ma qual è il ruolo della componente psicologica (la ruota di ingranaggio psicologica)? Un seguace di Comte direbbe che non c’è soluzione di continuità tra sociale e biologico ma Mauss vede gli elementi psicologici come ingranaggio, non come causa. Sono fenomeni biologicosociologici, l’educazione consiste nel fare adattare il corpo all’uso che quella società impone. Le grandi prove di stoicismo ad esempio, che costituiscono l’iniziazione presso la maggior parte dell’umanità, hanno per scopo di insegnare il sangue freddo, la resistenza, la serietà, la presenza di spirito, la dignità. Il sangue freddo è prima di tutto un meccanismo di ritardamento, di inibizione dei movimenti disordinati e la resistenza all’impeto dell’emozione è

qualcosa di fondamentale nella vita sociale e mentale. Essa distingue l’una dall’altra le società cosiddette primitive, le classifica in base alle reazioni: brutali, irriflessive e inconsce o più precise e imposte da una coscienza limpida. Non è grazie all’inconscio che si ha un intervento sulla società ma è grazie alla società che si ha un intervento sulla coscienza. È grazie alla società che si ha sicurezza di movimenti pronti, dominio del cosciente sull’emozione e l’inconscio. Alla fine del quarto capitolo Mauss lascia intravedere la convinzione che in fondo a tutti gli stati mistici ci siano delle tecniche del corpo che non sono state studiate a fondo in Occidente (conosciute in Oriente invece). È necessario uno studio socio-psico-biologico della mistica. Mauss sostiene che esistano necessariamente dei mezzi biologici per entrare in comunicazione con Dio, lo stato di estasi in alcune religioni non è altro che il prodotto di un dolore/iperventilazione che l’individuo si autoinfligge per raggiungere il proprio intento ovvero il contatto con l’extra-umano. Tra l’atro studi scientifici molto più vicini a noi hanno confermato questo legame dimostrando come la ripetizione di formule sacre provochi effettivamente un’alterazione della quantità di ossigeno nel sangue che può indurre stati estatici. Dunque Mauss confidando nel potenziale dei mezzi che la sua epoca mette a disposizione crede di poter giungere ad una comprensione razionale di fatti fino ad allora incompresi. Perciò il capitolo si conclude con l’auspicio di un incremento dell’interesse di sociologi, biologi e psicologi nei confronti delle tecniche del corpo che conducono a stati di trascendenza, tipiche dell’oriente.  Per certi versi subisce anche lui la fascinazione dell’oriente. Possiamo dire che il desiderio di Mauss sia stato esaudito perché il filone di studio delle tecniche dell’estasi nelle varie aree geografiche è stato affrontato da diversi studiosi nel 900, in particolare M. Eliade e la società contemporanea ha subito notevolmente l’influsso delle tradizioni mistiche e spirituali dell’oriente....


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