Oltre-il-folklore- Clemente - Mugnaini Riassunto PDF

Title Oltre-il-folklore- Clemente - Mugnaini Riassunto
Author dani slov
Course Storia delle tradizioni popolari
Institution Università del Salento
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Riassunto libro completo...


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Oltre il folklore;tradizioni popolari e antropologia nella società contemporanea. Folklore e cultura di massa Rudolf Schenda. Nell’anno 1929 Petr Bogatirev e Roman Jackbson scrissero per Joseph Scrhijen,il folklore come forma di creazione autonoma,a partire da una critica degli Junggramatiker,secondo loro il linguaggio individuale è espressione de linguaggio,che esso fosse acessibile all’analisi. I due autori mettono in evidenza la tradizione sassauriana,tra prole individuale e langue,accettata comunemente e pongono la questione su come i fatti di folklore,che vengono messi linguisticamente in forma da un individuo,siano assunti da una comunità,socializzati per questa via interiorizzata dalla langue. Infatti la loro tesi è la seguente; nel folklore,si conservano quelle forme che sono funzionali per una data comunità,non appena una forma cessa di essere funzionale, essa muore nel folklore. Il folklore dipende ovviamente, dalla memoria e dal ricordo, di cui ha bisogno di conservarsi nella traduzione, mentre al contrario la letteratura, fissata sulla carta può cadere nell’oblio, essere recuperata più tardi dalle biblioteche o dagli archivi e riutilizzata e riattualizzata di nuovo. Una sorta di natura preventiva della comunità, decide che un fatto di folklore possa conservarsi, se la creazione poetica oppure orale, possa avere un carattere di gruppo, Non come la letteratura che è una produzione del mercato,il folklore risponde alla necessità di gruppo, molto vicina a quelle naturali, letteratura soddisfa un’esigenza continua dei consumatori della cultura. Tale delimitazione del folklore,potrebbe essere accettata ancora oggi,in Europa,a oltre sett’anni di distanza, per quanto si presenti poco scientifica,non senza un compiaciuto pessimismo culturale, soprattutto per ciò che riguarda,il contesto sociale della “comunità racconto” così come per ciò che concerne le condizioni di ricezione e produzione, di letteratura popolare e dei bisogni dei lettori,nel mondo industrializzato delle città non sono cambiati soltanto in una relazione di tensione della letteratura,in quanto anch’esso è una composizione dei beni culturali,specialmente nell’ambito di comunicazione dei beni di massa. Quindi è necessario riconsiderare il folklore all’interno della nostra comunità,il folklore non fa riferimento alle nozioni orali, ma può fare anche riferimento alle nozioni artistiche e a espressioni come “ Buona giornata” o imprecazioni,che vengono chiamate maledicta hanno un loro fine poetico. Il folklore consegue diverse categorie di testi,diffusi nel tempo e nello spazio,orali e scritti,cpsì come forme e formule linguistiche,di uso quotidiano oppure generalizzato. Bogatyrev e Jackobson, avevano lasciato nel vago nel loro contributo ,le potenzilità di diffusione del moderno e tecnologizzato,era la vecchia comunità rurale,ancora analfabeta che serviva come paradigma per le loro riflessioni. Walter Benjamin introdusse un nuovo concetto del dibattito,ovvero la possibilità della riproduzione tencologica dell’opera,concetto che potrebbe essere utile per l’opera d’arte. Infatti il popolo europeo convive con l’arte e con l’immagine. Ad esempio tramite una guida illustrata si può riuscire a percorrere, le strade di Roma oppure tramite la lettura della Bibbia o un santino si potrebbe riuscire a ricavare la leggenda di un santo,oppure tramite il folklore si ricava un ampliamento della sua disponibilità sia nel tempo che nello spazio,diviene una volta stampato,una sorta di conserva,percepibile sensorialmente,disponibile per essere consumata in ogni luogo . Inoltre nella tradizione letteraria rientrano,Ludovico Ariosto,Francois Rabelais,William Shakespeare, hanno contribuito alla diffusione del folklore. Coloro che fanno le fiere sono persone che sono formate per presentare a persone analfabete di folklore,prodotti esotici,o letteratura tipica del mediterraneo,infatti queste non sono parole accettate come comuni ma langue europea.

Il compito concreto, per i riproduttori di folklore come ad esempio una cantante,si affida all’aiuto della sua fedele memoria,che è l’acquisizione,lo porta in un altro luogo ( trasposizione e riproduzione)modifica delibaratemente o inconsapevolmente il testo,combina con altri testi che sono stati appresi. La variabilità di un testo e la sua malleabilità,assicurano nel tempo la sua costanza,il fatto folklorico è un giunco che si piega senza rompersi. Il folklore viene anche vissuto attraverso almanacchi oppure attraverso riviste,oppure attraverso anche testi eterogenei,il folklore fu espiantato dalla sfera privata,e dal mondo di produzione orale venne espiantato al pubblico. E in seguito venne messo in evidenza questo tipo di cose, la tradizione non è raccolta dalle persone del popolo ma da artisti e da scrittori,come i fratelli Grimm oppure Ludwig Bechstein. Questo folklore,piegato nel tempo a qualsiasi fine,disponibile per tutte le idee e come una paysanne pervertie,condotto su villaggi che sono simili ad una prostituta. Tutto ciò si può raggiungere tramite il fakelore,nelle società tradizionali,si aggiunge a ciò un tradizionale slittamento della cultura europea,si usano delle immagini per riuscire a mettere in evdenza un determinato modo di essere della nazione,o di un determinato prodotto, come ad esempio sul marco Svizzero vennero riportate le stampe di Guglielmo Tell,per mettere sia in evidenza la forza della nazione, sia per riuscire a mettere in evidenza la salvezza della guerra e della forza economica. O come ad esempio quello che si intitola il regalo della fata; la fata si chiama Persila e il detersivo Persil. Questa favola di detersivi dura mezzo minuto . L’industria culturale,utilizza questo tipo di cose per una serie di segno che possono caratterizzare l’attenzione. Infatti tutto ciò si basa su un elementi basic folklore. Esempio si possono usare elementi di come “fiaba “ o “cavaliere” legati al nome birra,ma nel frattempo si da il fatto che ogni elemento riporta ai contenuti dell’opera di shakespeare Rocconti d’Inverno che rappresenta il prodotto commerciale. Esempio una bottiglia di Birra presenta un boccale vuoto, Mass Leer,Massvoll,Die Masse aller dinge,per la consumazione di una birra vuota. Tutto ciò è relativo alla bottiglia di birra,che utilizzava tutto questo per rifarsi ad valore shakesperiano. Mass aller dinger si rifà alla citazione di Protagora> . molte volte i negozi prendono il nome di elementi che prendono i nomi da fiabe oppure da figure mitologiche . Si parla di piccolo folklore,o klatsch cioè formule di dialogo che sono irrimediabilmente ritualizzate. Traduzione dell’arte verbale e il caso speciale del “testo”; (Ruth Finnegan) Gli antropologi dimenticano che la relatività della cultura, va applicata al campo dell’espressione verbale, come ad altre convenzioni sociali, che anche qui categorie che noi assumiamo come autoevidenti,possono essere poco applicabili,in un determinato contesto culturale. In un dato contesto culturale fino a che punto sono riconoscenti i contesti verbali?da chi o come attraverso quali criteri?. La tradizione orale è trasmessa in narrazioni cristallizzate nel tempo, controllate da una particolare categoria di persone,indifferenziato da una sorta di sapere comune,identificato e definito come tale dal ricercatore?la tradizione orale e quella scritta operano in sfere che sono separate oppure ci sono aree di svrapposizione e interazione?tra di esse a seconda dei diversi luoghi e dei diversi periodi storici?. Fino a che punto può sussistere il concetto di testo?.verbale per esempio scisso dalla musica o dalla sua performance?. Nella narrativa si parla di testi orali,tuttavia la nozione di testo presenta alcuni particolari problemi,in passato la si è utilizzata con il seguente criterio,raramente ad una esplicita discussione-comprensivo sia delle unità che sono oggetto di ricerca sia del medium, per rappresentare e fissare e

risultati. .L’entità delle collezioni e delle analisi,sembra dimostrare indubbiamente,la loro importanza sostanziale, che il loro interesse scientifico. Sia attraverso trascrizioni scritte che sono tratte da elementi orali sia da testimonianze .I testi scritti sono il dato oggettivo della ricerca antropologica, costituiscono il corpo centrale degli archivi di folclore . Il focus principale dei questi studi sono relativi alle produzioni letterarie locali. La riflessione può corrispondere a tre diverse correlate prospettive. 1) la prima risulta la messa in discussione di alcuni assetti etnocentrici,ricorrenti alla cultura occidentale,sia accademica che folklorica. 2) C’è tra questi l’immagine di un testo,che godrebbe di una continuità in se per se,esistendo al di fuori di costrizioni temporali, aldilà delle condizioni in cui viene letto oppure trasmesso. 3) Oppure studiare le vicende editoriali che vi sono alla base o le differenti letture che sono alla base del testo. La critica di questo modello di testo, è un vero folk-model si ripercuote nella ricerca sull’arte e i modelli testuali. Molti lavori prendono le mosse di una comune esperienza occidentale fondata, su una consuetudine di lavoro con testi editi, i quali non sono solo appropriati oggetti di studio, sono realmente oggetti-quasi per definizione-prodotti conchiusi, che esistono in se e per se con la loro essenza materiale e durevole. Nel caso di alcune forme orali questo modello risulta inadeguato, dettagliate ricerche fanno emergere gli studi Parry e Lord, sulle produzioni epiche degli slavi del sud, il testo sembra uguale ma può cambiare a seconda della versione che viene pubblicata. Ogni testo che viene trasmesso oralmente si basa su una performance, oltre agli elementi verbali, ad esempio i racconti limba in Africa, oppure i contemporanei tall tales,che circolano nelle mostre canine in Texas, non si concentrano nelle parole ma nella capacità del narratore di porle nel modo giusto, fare attenzione alle parole e pensarle, coerentemente con il modello testuale, può condurre lontano dalla realtà. Una reazione contro gli approcci tradizionali,quella di prestare attenzione all’intero atto linguistico. (speech act) all’intero evento della performance,assumere,elementi paralinguistici oppure gestuali,para-musicali,persino visuali come costituitivi del testo verbale e del suo significato,non solamente degli ingredienti aggiuntivi . Non tutti furono disposti a sottoscrivere in toto,quanto venivano proponendo i teorici della performance orali. Una volta che ci si comincia ad interrogare,sul concetto tradizionale di testo,vengono alla luce ulteriori questioni. Comincia a divenire evidente quando l’azione di designare qualcosa come “testo” costituisca,il punto di avvio di un’indagine dettagliata,con un punto di arrivo. La seconda,influenza è l’abbandono generalizzato in antropologia,come in altre discipline. Di studi su “oggetti” neutri e fissi,o su istituzioni presunte omogenee. Verso una maggiore enfasi sugli oggetti e sulle pratiche,e oramai chiaro che quelli che in passato venivano presentati come i testi,di una deerminata cultura,talvolta il prodotto di una performance,ad opera di individuo e in una particolare occasione,oppure provenivano da uno solamente tra i settori,della popolazione cui venivano attribuiti. Dettò ciò è aumentato l’interesse non più per i testi,come oggetti da collezionare,ma per i processi di composizione,performance,circolazione e manipolazione delle formule verbali. Vi è oggi anche una più accortezza nel percepire il ruolo del ricercatore,anche attraverso il fatto di come viene affrontata la ricerca.

Nasce anche il modello della critical theory, mettono in atto ciò che viene messo in discussione con queste idee attraverso gli attributi,di indipendenza nel primato del testo verbale. L’accento sull’instabilità e sulla pluralità e la mancanza,si collega così alle questioni che sono già trattate nell’ambito di studio delle tradizioni orali. Altri elementi più specifici e più recenti approcci al testo hanno prodotto una serie di concetti ad esso correlati,tra i quali quelli più importanti sono quelli della testualità. Altri termini concidono con elementi testuali,che sono in gioco all’interno del testo,mentre per citare la seguente rassegna di Hanks ; Co-testo,designa il discorso che correda un singolo testo” Meta-testo”è discorso,che fa riferimento,descrive oppure inquadra, una porzione di testo ”Con-testo” è l’ambiente più vasto,linguistico,sociale o psicologico,al quale il contesto opera. “ Pre-testo” racchiude tutto ciò che prepara il terreno,o giustifica la produzione o interpretazione di testo. Tutto ciò potrebbe essere percepito come un posttesto. Coloritura ed estensione del testo. L’interesse del problema. La Mancanza di termini standard o di delimitazioni, comunemente accettata ,viene vista come una vistosa lacuna . Ma non è sorprendente che diversi studiosi abbiano per dar veste alle loro prospezioni,in questa sfuggente e complessa area della cultura,la proliferazione di termini, può essere più salutare di un sistema chiuso in quanto,la competizione intellettuale che ne deriva non alimenta solo dispute accademiche,ma lavora in direzione sullo stesso obiettivo,per il quale i termini vengono in ultima istanza concepiti; aumentare la comprensibilità del mondo e aprire nuove ottiche in aree vhe dobbiamo riconoscere, non esistono già predefinite per le nostre esigenze,Per di più proprio perché i termini sono spesso connotati o etnocentrici,chiarire l’uso che ciascuno ne fa. Molto spesso per i termini non sono più spesso connotati oppure etnocentrici,chiarire l’uso che ciascuno ne fa,le somiglianze e le differenze,con quello che altri studiosi ne fanno,può indirizzare,l’attenzione su importanti snodi di ricerca. Nella loro varietà questi termini,hanno costituito un fondamentale quadro,di ispirazione per la ricerca,in passato i più influenti,erano stati;”letteratura orale”,”arte verbale” in particolare il “folklore”. Insieme al contesto soggiacente del testo verbale.Ognuno di essi potrebbe essere criticato da più punti di vista. Ma generazioni di studiosi,sia ricercatori che professionisti, che studiosi amatoriali, li hanno usati e li stanno usando,per raccogliere e analizzare i materiali,che illiminino le nostre conoscenti delle arti,e traduzioni dell’uomo e i vari modi in cui queste ultime vengono espresse. Sono state fatte delle ricerche anche su diversi elementi dell’Africa Meridionale,alle grandi traduzione finniche espresse nel Kalevala, ed in altri componimenti poetici,all’esecuzione di bow songs,tamil o ai sermoni,pentacostali delle donne americane,alla tradizione degli eroi Fenian in Irlanda e le ballate inglesi sui monti Appalachi. Quindi si prendono in considerazione,le narrazioni popolari,o le narrazioni, le categorie più ampie come il discorso. In pratica le persone comunicano nella sfera orale delle tradizioni .

La ricerca sul campo in ambito folklorico e nelle sue relazioni contestuali. (Richard Bauman)

Gli elementi che noi chiamiamo folklore,vivono in primo luogo nelle azioni,sono radicate,nella vita sociale e culturale. Se dobbiamo capire che cosa sia il folklore,e necessario andare aldilà della nozione del folklore stesso,caèire che esso è radicato nelle azioni sociali e culturali,è necessario andare aldilà della nozione di folklore stesso . E guardare ai processi sociali e culturali,che gli danno forma,significato esistenza. Infatti questo processo è importante e complesso per poter riuscire a mettere in evidenza quello che differenzia il ricercatore dal collezionista di farfalle o di anticaglie . Resta fondamentale che il folklore sia situato in una rete di relazioni,in un sistema di riferimento che consente l’indagine di cennessione e di moduli precisi a seconda degli interessi,e dei mezzi che possono essere utili ai ricercatori,possiamo dividere l’ampio spettro delle relazioni contestuali in aspetti del contesto culturale,che riguardano sistemi di significato,di relazioni simboliche del contesto culturale,che riguardano sistemi di significato e di relazioni simboliche e che riguardano la struttura e la relazione e del contesto sociale ,che riguardano la struttura della relazione sociale.

Il contesto culturale. Lo studioso che analizza le fondamenta di un contesto sociale,si trova a lavorare con studiosi di ogni genere,ciiè essenzialmente gli studiosi sono abituati ad incontrare la diversità però le problematiche fondamentali sono relative all’interpretazione di questo tipo di problematica. Esempio l’analisi di Amèrico Paredes,a proposito di una serie di facezie raccolte,presso i narratori americani a Brownsville,in Texas,è significativo,perché queste storielle che all’apparenza,si limitano a ridicolizzare i praticanti,della medicina popolare tradizionale i lettori,al pari dei loro ordinari destinatari,un grado di conoscenza di aspetti significativi della medicina popolare,questo arriva al lettore in maniera abbastanza significativa. L storie sono dei casos e riflessi dell’ambivalenza dei messicano-americani,frustati e leali ad un tempo,alla loro cultura tradizionale messicana e da una parte la dominazione della cultura americana dall’altra. Come Parèdes mette in rilievo,gran parte del significato è condizionata da fattori dipendenti,dalla situazione,ma con un certo grado di interpretazione che nasce dalla variabilità della conoscenza, della comprensione e dell’esperienza delle persone.Morale; non si può dare il senso per scontato. Facendo tesoro della propria posizione, spesso legittimata e autorizzata, di ricercatore, chiedendo alle persone di analizzare il significato, il senso delle proprie posizioni. Lo studioso può rivelare imprevedibili dimensioni, in tradizioni all’apparenza più che familiari. 3.1.2 Contesto istituzionale. Un altro aspetto più ampio,ma sempre attinente al contesto culturale è il seguente,esso può essere affrontato, nei termini di nozione antropologica di istituzione come organizzazione culturale,strutturato con attività che sono finalizzate,alla socializzazione. Il valore principale della nozione di istituzione,consiste nel suo essere un concetto analitico e unificante,che punta al modo in cui gli aspetti di una cultura si unificano tra di loro . E su come certi argomenti vengono messi in relazione con altri,per esempio può essere messo in atto questo,la fiera dei cani a Canton in Texas. Come una parte dell’organizzazione del First Monday Day .

La ricerca sul contesto istituzionale,di una forma tradizionale,rivela,in genere le forme e le sfere di azione all’interno delle quali questa trova la propria collocazione nella cultura,le finalità generalizzate,alle quali ricondurre il suo uso. 3.1.3 Contesto del sistema comunicativo. Un ulteriore quadro di interrelazione culturale,che negli ultimi anni ha sempre più interessato gli studiosi è il seguente,ha a che fare con l’organizzazione stessa del campo del folklore. Con i sistemi delle categorie e delle definizioni di genere e di atti di discorso tramite il quale ogni gruppo organizza il proprio folklore. Si tratta qui di conoscere la gamma di forme espressive,che costituiscono il reperto folklorico. Di una data cultura.e l’insieme significativo,dal punto di vista autoctono,dei termini e delle distinzioni che le persone mettono in atto. Roger Abrahams ha elaborato una tassonomia delle modalità del discorso,di strada nella cultura degli schiavi neri americani,nei quali sono comprese forme di scambio ludiche e di insulti,il brindisi,il racconto di barzellette. La domanda da porsi è quindi la seguente,e quindi come una particolare forma folklorica,si possa porre in relazione con altre forme di questa. 3.2.1 Contesto sociale. Il concetto di folklore, come l’espressione collettiva, o patrimonio di un popolo, è alla base del pensiero degli studiosi, continua ancora oggi ad esercitare una forte influenza sulla disciplina. La base sociale del folklore, il gruppo o la collettività al cui interno, esso circola, rappresenta un aspetto del contesto sociale all’interno del quale è inserito questo tipo di individuo . Ma a quali profili di identità sociale,è associata la particolare forma folklorica oppure un determinato corpus di tradizioni?. Per i folkloristi del dodicesimo secolo la risposta era semplicemente i contadini. Ma gli studiosi contemporanei hanno esteso a qualsiasi gruppo di persone qualunque,che abbiano una caratteristica comune . La delimitazione della base sociale del f...


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