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Title Riassunto
Course Interpretariato e Comunicazione
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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Summary

Capitolo 1 Aspetti storici 1 Introduzione Fin la comunicazione fra le diverse si sviluppata in varie direzioni e il linguaggio si evoluto e diversificato attraverso i secoli. Fra gli esperti chi crede di una singola lingua di partenza con origine in Africa in epoca precedente alla prima migrazione, ...


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Capitolo 1 – Aspetti storici dell’interpretazione 1.1 Introduzione Fin dall’Antichità la comunicazione fra le diverse società si è sviluppata in varie direzioni e il linguaggio si è evoluto e diversificato attraverso i secoli. Fra gli esperti c’è chi crede nell’esistenza di una singola lingua di partenza con origine in Africa in epoca precedente alla prima migrazione, verificatasi più di centomila anni fa. Altri studiosi sostengono che i nostri antenati migrarono dall’Africa prima dell’acquisizione del linguaggio e che solo più tardi diversi gruppi cominciarono a comunicare spontaneamente con “la parola” dando origine a varie lingue. Nell’antichità lo sviluppo e la conservazione di lingue distinte fu possibile sia per i motivi geografici che culturali. L’uomo era libero di spostarsi senza avere contatti con altri popoli e anche le barriere naturali costituivano un ostacolo all’incontro fra diverse popolazioni. In secondo luogo l’uomo, per raggiungere nuove terre, dipendeva esclusivamente dalle proprie forze; con l’addomesticamento delle razze equine e bovine l’uomo imparò a sfruttare questi animali come bestie da soma o cavalcatura. Questo permise all’uomo di spostarsi più velocemente. Con l’invenzione della ruota avvenne una vera rivoluzione. Con lo sviluppo culturale e con l’incremento demografico, sempre più spesso due o più gruppi sociali furono costretti a vivere vicini per sfruttare assieme risorse d’acqua, cibo o altro. Si scoprì così l’esistenza di una profonda diversità linguistico-culturale e, man mano che si sentì la necessità di ridurre questa diversità, si sviluppò la capacità di interpretare da una lingua all’altra. Lo studio della storia della traduzione è dominato dalla ricerca nella parola scritta attraverso l’analisi sia di antiche documentazioni sia delle traduzioni di testi classici eseguite da traduttori quali Cicerone o Dryden. 1.2 L’interpretazione nell’antichità Alcuni dei più antichi riferimenti all’utilizzo degli interpreti sono stati scoperti nelle iscrizioni sulle tombe (terzo millennio a.C.) dei principi di Elefantina. La regione attorno ad Assuan e all’isola di Elefantina confinava con la Nubia e i faraoni si ritrovarono nelle necessità di utilizzare dei dragomanni. Nell’antichità non tutti gli avvenimenti erano ritenuti abbastanza importanti da venire trascritti e pertanto le testimonianze documentali sull’interpretazione rimangono superficiali. Molte culture nel passato avevano poco rispetto per le altre civiltà che consideravano “barbare”. La lingua dei popoli sottomessi era spesso considerata di nessun valore tanto da non essere degna di essere imparata. Erano i vinti che dovevano apprendere la lingua dei vincitori. A quei tempi era normale conoscere due o tre lingue. Nonostante tale caratteristica multilingue della società, il latino rimane la lingua unificante, di prestigio, utilizzata nell’amministrazione pubblica e nella diplomazia. A quei tempi lo Stato stipendiava interpreti professionisti per la pubblica amministrazione, mentre altri interpreti furono utilizzati nell’esercito per coordinare le legioni. Interpreti militari risultarono essenziali durante i vari negoziati di ace e per ogni genere di trattativa. Sempre in ambito militare furono assunti interpreti lungo i confini degli antichi Imperi in espansione e durante le campagne più significative di tutte le epoche, da quelle di Alessandro Magno a quelle di Napoleone Bonaparte. Ai tempi di Alessandro Magno, il greco era la lingua franca di vaste regioni del Mediterraneo orientale e dell’Asia Minore. Con la conquista di terre più lontane, Alessandro fu costretto a utilizzare dei messi diplomatici bilingui per i contatti con gli indigeni e con i popoli sottomessi dal suo esercito. Nel mondo antico l’interpretazione non era richiesta solamente durante le campagne militari e gli interpreti risultarono essenziali dovunque si espandessero le vie del commercio. Fino al Medio Evo le notizie sull’uso dell’interpretazione sono frammentarie ed è dal tardo Medio Evo che aumentano le testimonianze giunte fino ai giorni nostri.

1.3 L’età della scoperta e dell’esplorazione L’interesse per lingue straniere ha subito un notevole sviluppo con l’età delle scoperte e delle esplorazioni, generando un incremento dei documenti prodotti al riguardo. Alcuni documenti raccontano che Cristoforo Colombo nel 1492 avesse preso a bordo della sua caravella un certo Luis De Torres, che conosceva le lingue degli ebrei e dei caldei nonché un po’ di arabo. Durante i suoi successivi viaggi nel Nuovo Mondo, Colombo impiegò come interpreti gli stessi indiani. Anche Cortés utilizzò gli indigeni come interpreti durante la conquista del Messico. Charles Darwin, durante il suo viaggio attorno al mondo, descrive i suoi incontri nel Nuovo Mondo con gli spagnoli e con una moltitudine di tribù indigene che parlavano lingue il più delle volte dai suoni più strani. Egli riferisce inoltre che, il capitano Fitz Roy aveva preso in ostaggio un gruppo di indigeni come riscatto per la perdita di una scialuppa. Li portò in Inghilterra con l’intento di educarli e convertirli, ma poi decise di riportarli nel Nuovo Mondo, proprio durante il viaggio di Darwin, e li utilizzò come interpreti prima della loro liberazione nella Terra del Fuoco. Darwin era sempre accompagnato da compagni armati e da una guida locale, che parlava lo spagnolo e la lingua indiana. Nel passato l’interpretazione era raramente considerata una professione. Gli interpreti era spesso soldati, burocrati o schiavi che possedevano la combinazione linguistica richiesta per una certa occasione. Le guide e gli interpreti degli esploratori erano mediatori fra uomini di diversa cultura e mentalità e traducevano in simultanea sussurrando nell’orecchio del loro padrone. Uno dei riferimenti più antichi si trova nella Recopilaciòn de Leyes de las Indias del 1680 che fornisce delle regole su alcuni aspetti di tale attività. Era richiesta un’estrema chiarezza e obiettività, che era vietato mangiare o bere assieme alle persone per le quali si lavorava e pure accettare qualsiasi dono, pera il rischio di perdere il lavoro o di pagare ingenti somme. Il documento fornisce informazioni riguardo alle ore di lavoro, al salario e anche alle ammende dovute per assenteismo. 1.4 L’interpretazione e la diffusione della religione Si può seguire l’evolversi dell’interpretazione anche attraverso la diffusione delle diverse fedi religiose nel mondo. L’interprete fu utilizzato per un fine pedagogico e non sempre per tradurre da una lingua all’altra ma anche per riformulare le parole sussurrate dal rabbino. Dal 538 a.C. circa, quando Ezra, lo scriba, ordinò la lettura della Torah in pubblico nella Sinagoga si presentò la necessità di un’interpretazione consecutiva in aramaico e più tardi in greco e arabo. Il Nuovo Testamento racconta come Paolo passò alcuni mesi a Corinto, convertendo molti corinzi di diversa provenienza alla fede cristiana. Con la diffusione del cristianesimo, i missionari ebbero la necessità di guide e di interpreti per il loro mandato di conversione degli indigeni delle nuove terre. Anche nella diffusione dell’Islam nell’Africa gli interpreti ebbero un ruolo attivo, contribuendo al processo di islamizzazione con la traduzione di testi orali religiosi dall’arabo alle lingue locali africane. 1.5 L’interprete e la diplomazia Con il passare dei secoli gli interpreti furono sempre più coinvolti negli affari di Stato e nelle conquiste militari. George Washington impiegò degli interpreti. Le lingue più richieste agli interpreti americani del Settecento erano il francese, l’olandese e le lingue indiane. Nel 1803 gli Stati Uniti acquistarono dalla Francia Napoleonica la Louisiana. Man mano che gli USA sottoscrivevano nuovi trattati con altri Paesi, era inevitabile che gli interpreti possedessero nuove combinazioni linguistiche. Fu necessario lo spagnolo negli accordi di frontiera con il Messico, e nel 1871 fu

firmato a Firenze un trattato che richiese la collaborazione di interpreti inglese-italiano. Un altro significativo avvenimento, nel quale furono coinvolti interpreti spagnoli e inglesi, fu la firma del Trattato di Parigi nel 1898 che mise fine alla guerra ispano-americana. Con l’aumento dei contatti fra gli USA e il resto del mondo, si svilupparono complessi accordi economici bilaterali. Anche se in America ci fu un aumento di nuove combinazioni linguistiche, in Europa il francese continuò a essere la lingua della diplomazia. 1.6 Gli inizi della modera interpretazione L’interpretazione comincia ad emergere come professione intorno ai primi del Novecento. Fino alla prima guerra mondiale l’interpretazione consisteva nel sussurrare la traduzione nell’orecchio dell’ascoltatore (chuchotage) o nella mediazione tra due persone passando da una lingua all’altra ( liaison). Alla Conferenza di Parigi (1918) si ritrovano i rappresentanti delle potenze alleate (UK, Italia, Giappone, USA) e di 32 potenze minori (Polonia, Serbia, Romania e Grecia) che non parlano francese. Gli interpreti presenti, per far fronte alle numerose richieste, devono elaborare un sistema di appunti come supporto mnemonico alla loro interpretazione -> Nascita della consecutiva Dopo la firma dell’armistizio con la Germania (1918), durante le commissioni di Pace, gli ufficiali dell’esercito - senza preparazione tecnica - fungevano da interpreti. Lavoravano in coppia, per un paio d’ore e traducevano frase per frase. Jean Herbert         

Uno dei pionieri della moderna interpretazione Uno dei primi a far carriera per la sua abilità linguistica e cultura Esperto in filosofie indù Insegnante di francese a Edimburgo Arruolatosi nell’artiglieria, gli venne chiesto di lavorare come interprete Debutto ne 1917 Negoziato finanziario a Londra Partecipa a conferenze internazionali: Società delle Nazioni Interprete personale di eminenti personalità fra cui Churchill, Mussolini, Lloyd George.

Robert Confino, André e George Kaminker, Paul Mantoux, Georges Mathieu, Edurard Rotiti = pionieri. Essi accumularono esperienza durante le sedute delle commissioni per l’armistizio e della Conferenza di Pace di Parigi. Iniziò a venir utilizzata la tecnica della consecutiva. Il metodo diventò diffusissimo e poi adottato anche dalla Società delle Nazioni. 1.7 L’interpretazione simultanea L’interpretazione consecutiva richiedeva tempi molto dilatati. Anni ’20: scoperte nel campo dell’elettronica: sistemi di trasmissione della voce vengono adattati alla traduzione simultanea 1926 Filene-Finlay IBM System: apparecchiatura prodotta dall’IBM, sviluppata da Finlay e dall’imprenditore bostoniano Filene. 1928: Prima sperimentazione di interpretazione simultanea in Unione Sovietica ebbe luogo al VI congresso Comintern 1933: Uso di cabine con auricolari introdotto al XIII incontro plenario dell’esecutivo Comintern 1935: Prima IS verso inglese, francese e tedesco eseguita al XV Congresso Internazionale di Fisiologia

1934: Kaminker A. inventa un’attrezzatura elettronica per interpretare dal vivo per la radio francese il discorso che Hitler tenne a Norimberga. La Siemens produsse un’attrezzatura specifica per la simultanea in occasione delle Olimpiadi di Berlino del 1936. Ma tra le due guerre l’IS era ancora in fase sperimentale a causa della mancanza di collaudate attrezzature tecniche. 1.8 Il processo di Norimberga 20 novembre 1945 – 1 ottobre 1946 Perché Norimberga? Città simbolo del nazismo e città sotto il controllo degli Usa. Il processo durò più di 10 mesi (216 giorni effettivi). 22 imputati per crimini contro la pace, l’umanità e crimini di guerra. Dei 22 imputati: 12 condannati a morte per impiccagione, 3 condannati all’ergastolo, 4 condannati da 10 a 20 anni e 3 prosciolti. Gli imputati avevano il diritto ad un processo equo, in cui potessero esprimersi nella loro lingua madre. Bisogno di tenere costantemente informato il pubblico internazionale. L’IC avrebbe quadruplicato i tempi. Chuchotage adatto solo ad un ristretto pubblico. Primo Pubblico Ministero statunitense, giudice Robert Jackson o Colonnello Dostert, interprete di Eisenhower e responsabile dei servizi linguistici al Pentagono. Dostert sapeva del Filene-Finlay system dalla Società delle Nazioni. Il figlio del giudice Jackson, William Jackson, viene inviato a Ginevra per visionare la nuova apparecchiatura. William Jackson contatta l’IBM, che fornisce gratuitamente l’apparecchiatura insieme a 200 cuffie e i cavi necessari. Altre 200 cuffie vengono affittate dalla Società delle Nazioni. Ogni delegazione alleata doveva fornire interpreti, traduttori e stenografi. Difficoltà nel reclutare interpreti qualificati. Reclutamento Usa a 2 fasi: 1- Test linguistico al Pentagono (Suro, traduttore capo del Dipartimento di Stato a Washington) 2- Prova di IS a Norimberga in una simulazione di processo Criteri di selezione        

Eccezionale conoscenza delle due lingue Ampio background culturale Approfondita conoscenza della terminologia specifica medica e legale Autocontrollo e capacità di gestire lo stress Voce gradevole Interpreti migliori tra i 35 e i 45 anni Interpreti bilingui (non più lingue) Traduzione solo verso la propria lingua madre (nonostante alti costi) e non veniva usato mai il relais

Molti linguisti con background accademico non erano adatti poiché mancava loro terminologia pratica. Su 500 persone esaminate, solo il 5% erano adatti all’IS. La maggior parte degli interpreti selezionati faceva parte di quel gruppo di interpreti e traduttori che lavorarono per le udienze preliminari. Prima dell’inizio del processo simulazioni di udienze (a Dostert e Steer venivano inviati dal Pentagono interpreti poco preparati). Programmi di formazione da 2 settimane a 2 mesi. Il programma di formazione continuò per tutto il processo poiché sempre nuovi interpreti venivano selezionati. Prova generale 5 novembre 1945. Organizzazione di interpreti e traduttori   

COURT INTERPRETING BRANCH: 36 interpreti di simultanea 12 interpreti ausiliari di consecutiva TRANSLATING BRANCH: 8 gruppi da 20-25 traduttori e revisori COURT REPORTING BRANCH: 12 persone per ogni lingua incaricate della trascrizione (stenografia)

  

TRANSCRIPT REVIEWING BRANCH: 100 persone incaricate della revisione 3 turni da 12 interpreti (divisi in 4 lingue EN-DE-FR-RU) In ogni turno 4 team di interpreti (language desks)

I 36 interpreti si alternavano al microfono in base al turno assegnato:    

un team (4 gruppi di 3 interpreti ciascuno) era presente in aula un team era nella stanza accanto ad ascoltare il processo tramite cuffie, pronto a dare il cambio un team aveva la giornata libera o controllava traduzione La giornata durava dalle 10 alle 17 con turni da 85 minuti

Nonostante i notevoli costi per le delegazioni alleate, maggiore accuratezza -

il lavoro dell’interprete al processo di Norimberga era davvero stressante e richiedeva elevatissima concentrazione le condizioni di lavoro erano disagevoli (cabine piccole e insonorizzazione rudimentale) vantaggio di non dover fermare il processo per la mancanza di un’interprete

Gli interpreti ricevevano il discorso originario in cuffia e traducevano al microfono verso la madrelingua. Alle cuffie degli ascoltatori era connesso un interruttore con 5 canali (4 lingue + discorso originale) tramite il quale era possibile selezionare il canale prescelto. Tutti i tavoli avevano un microfono e tre cuffie ed erano separati solo da un pannello di vetro. Microfoni e cuffie erano connessi tramite cavi elettrici che scorrevano sul pavimento (diversamente dai sistemi radio di oggi). Un tecnico del suono monitorava i microfoni e il livello del volume. Luce gialla: Quando la velocità di eloquio dell’oratore era eccessiva, veniva premuto un pulsante che azionava una luce gialla di fronte all’oratore, il quale era tenuto a rallentare. Oratori agitati parlavano spesso ad una velocità così elevata che la traduzione risultava impossibile. Difficoltà in particolare con i numeri. Luce rossa: Luce azionata per segnalare richiesta di momentanea interruzione dell’oratore: -

una luce rossa = richiesta di ripetere le ultime frasi luce rossa intermittente = richiesta di interrompere brevemente l’eloquio luce rossa continua = richiesta di una più lunga interruzione

Struttura linguistica (anticipazione del verbo tedesco). Termini dialettali e termini tecnici. Ambiguità linguistiche. Documentazione preparatoria. Impatto emotivo. Trascrizione e revisione. Già dalle simulazioni, bisogno di un supervisore. Membro della divisione di traduzione, seduto vicino alla postazione inglese. Compiti: -

monitorare l’accuratezza della IS (luce rossa e luce gialla) occuparsi della presenza e della sostituzione degli interpreti assicurarsi che la voce arrivasse chiara fornire documentazione agli interpreti

Ogni parola pronunciata in qualsiasi lingua veniva registrata e trascritta. Le testimonianze venivano poi rese disponibili per consultazioni. I registratori erano collocati nella stanza accanto ed erano collegati ai microfoni. Solo i discorsi originali venivano registrati su dischi, le traduzioni su nastri. Affidabilità dell’interpretazione: Mentre le voci originali degli interpreti sono andate perse, sono invece rimaste le trascrizioni stenografate. Alla fine della giornata tutte le testimonianze venivano stenografate. Mentre americani e britannici possedevano macchine per stenografia, le altre delegazioni alleate stenografavano a mano (turni da 20 minuti). Accuratezza e velocità non vanno quasi mai d’accordo. Errori venivano commessi dagli oratori, dagli interpreti e dai stenografi. Al primo piano della sala d’udienza venivano confrontate le trascrizioni

stenografate con l’originale (verbatim) e poi corrette e revisionate. Anche gli interpreti spesso apportavano modifiche alle proprie traduzioni. Verso la fine del processo si decise di stampare tutte le trascrizioni delle testimonianze del processo. Processo di 6 milioni di parole, 42 volumi di trascrizioni più un volume indice 500.000 copie stampate, di cui 5000 in inglese. Retribuzione degli interpreti: -

La retribuzione più elevata veniva concessa dagli alleati americani (che si occupavano di stipendiare anche gli interpreti tedeschi) Gli interpreti francesi erano invece sottopagati Non sono state trovate informazioni sulle retribuzioni degli interpreti russi L’alloggio a Norimberga fu organizzato dagli americani All’inizio tutti risiedevano al Grand Hotel (minimamente danneggiato) In seguito furono assegnate delle case in periferia Il punto d’appoggio rimase sempre il Grand Hotel, dove di sera si animava la vita notturna La vita sociale all’esterno del palazzo di giustizia era molto attiva durante il tempo libero degli interpreti ma le relazioni con il team russo erano difficili Se le interpreti russe risultavano troppo amichevoli con le delegazioni occidentali, venivano rimandate a casa In generale vi era molta cooperazione tra gli interpreti e i giudici

Fondazione della scuola Interpreti: -

1941 Ginevra 1943 Vienna 1946 Germersheim 1948 Saarland 1949 Georgetown 1950 Heidelberg 1953 Trieste

1.9 Il periodo postbellico La seconda guerra mondiale creò una rottura con il passato anche a livello linguistico. La guerra troncò comunicazioni secolari attraverso molte frontiere, creò rancori e distruzione elevando barriere psicologiche fra popoli che risultarono efficaci come i chilometri di linee di difesa e di filo spinato stesi fra l’Est e l’Europa occidentale. La cortina di ferro divise l’Europa in due, tagliando scambi inter-etnici, culturali e linguistici fra Est e Ovest. Durante il periodo della ricostruzione postbellica l’assetto politico portò allo sviluppo di una nuova serie di equilibri linguistici. Il russo divenne la lingua ufficiale dell’Est europeo mentre l’inglese si stabilì nell’Occidente tramite il Piano Marshall. La comunicazione multiculturale fu ristabilita attraverso un graduale rinnovato contatto tra alleati, riproponendo la necessità del servizio d’interpretazione non solo in ambito politico. Possono essere identificate due principali direzioni di questa ripresa della comunicazione transfrontaliera: la prima nelle relazioni internazionali, tramite organiz...


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