Pensiero PDF

Title Pensiero
Course Psicologia
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Il tema del Pensiero in psicologia: le principali teorie e autori di riferimento e risvolti applicativi. ...


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Pensiero Con il termine pensiero si intende l'attività mentale che opera mediante concetti, ossia rappresentazioni mentali che categorizzano caratteri comuni di oggetti, eventi o altri simili, in modo da classificare la realtà e le esperienze. Consente, dunque, di comunicare con il mondo esterno, di elaborare le informazioni derivanti da esso e metterle in relazione tra loro e tra le conoscenze già acquisite. Il pensiero include attività come ragionamento, giudizio, risoluzione di problemi, memoria, attenzione, immaginazione, capacità simbolica, affettività.

Teorie e autori di riferimento La psicologia si è quasi sempre interessata al concetto di pensiero. Wundt sosteneva che le rappresentazioni mentali potevano essere sia immagini di quanto percepito, sia simboli, al posto di oggetti o idee. Comportamentismo: sostenevano che bisognasse occuparsi soltanto di quanto fosse obiettivabile, escludendo così le immagini mentali dal loro studio: Watson considerava il pensiero esplorabile solo sulla base delle risposte comportamentali, quindi visibili e quantificabili. Gestalt: possono essere ritenuti i primi ad indagare sperimentalmente i risultati dell'attività di pensiero cosiddetto produttivo e con loro nacquero ricerche di convalida della risoluzione dei problemi per insight. Cognitivismo: si riafferma la possibilità di studiare scientificamente gli eventi mentali, accentuando il ruolo dei processi di elaborazione dell’informazione sui quali, inaccessibili all’analisi obiettiva, possono essere formulati solo modelli di funzionamento. I cognitivisti sono quindi arrivati alla conclusione che è possibile studiare scientificamente gli eventi mentali, anche quando si tratta di eventi e processi non connessi a comportamenti osservabili.

Teoria approfondita Un importante apporto allo studio dei processi di pensiero proviene dalla Gestalt; in particolare grazie agli studi di Wertheimer, il quale operò una prima distinzione tra pensiero produttivo e pensiero riproduttivo. Il pensiero riproduttivo, o meccanico, è basato sulla ripetizione di un contenuto già esistente, sull'assimilazione di teorie formulate nel passato e di conoscenze già disponibili che vengono memorizzate e riprodotte; viene anche definito “pensiero cieco”, in quanto non aggiunge alcun nuovo elemento a ciò che già si conosce o si fa. Il pensiero produttivo, invece, consiste nell'elaborazione di nuove teorie e conoscenze o la rielaborazione di materiale già noto, ma utilizzato in maniera originale e inconsueto. Wertheimer si basò sull'osservazione di alcuni compiti assegnati a bambini delle scuole elementari, cui veniva richiesto di ottenere l’area di un parallelogramma dopo che il maestro aveva mostrato loro come fare. Appena la posizione del parallelogramma fu cambiata da orizzontale a verticale, i bambini non furono più in grado di eseguire l’esercizio. Wertheimer spiegò questa situazione con la difficoltà degli individui di abbandonare gli schemi già acquisiti (pensiero logico – riproduttivo) creando eventuali nuove strategie di risoluzione (pensiero creativo – produttivo – intuitivo). Nell’affrontare un problema, inoltre, si fa ricorso ad una modalità economica che riconduce a schemi e routines già acquisiti in maniera automatizzata anziché ricominciare ogni volta da principio. Un importante contributo allo studio del pensiero produttivo fu apportato da Kohler con il concetto di insight – Vedi Tema Problem Solving.

Duncker delineò una distinzione tra il pensiero analitico e pensiero sintetico. Il pensiero analitico è legato ad un’immagine mentale che contiene l’informazione necessaria a trovare una risposta; tende a cogliere i particolari, a ragionare in modo logico e graduale e far scaturire conclusioni da premesse a disposizione. Il pensiero sintetico, invece, permette di ricavare da un’immagine mentale, precedentemente costruita, informazioni maggiori rispetto alla costruzione iniziale; si avvicina al concetto di isight nel cogliere una visione di insieme della situazione. Secondo l'autore, ciò che ostacola l'insight nei processi di pensiero, decisionali e di problem solving, sono gli effetti del framing. La fissità funzionale, vale a dire la tendenza a percepire le funzioni degli oggetti come fisse, è un errore mentale che limita ampiamente il pensiero dal momento che si basa su abitudini automatizzate e radicate e nell'applicazione degli

stessi schemi rigidamente. Duncker (1935) si era proposto di valutare come le persone cercano di trovare la soluzione di un problema nel suo famoso esperimento del “Problema della Candela”, in cui i partecipanti avevano il compito di attaccare una candela al muro al di sopra di un tavolo e di accendere la candela facendo in modo che la cera non cadesse sul tavolo. Per svolgere questo compito i partecipanti potevano servirsi soltanto di una candela, una bustina di fiammiferi e una scatola contenente delle puntine. I soggetti sottoposti all’esperimento inizialmente non riuscivano a risolvere il problema perché erano “fissati” sulla funzione normale della scatola, quella di contenere le puntine, e questo impediva loro di riconcettualizzarla in modo diverso. Dopo che lo sperimentatore aveva tolto le puntine dalla scatola e le aveva disposte sparse sul tavolo accanto alla scatola vuota, le persone hanno avuto un’intuizione improvvisa e hanno riconcettualizzato la funzione della scatola come quella di sostegno per la candela e non più come contenitrice delle puntine.

Strumenti Gli strumenti utilizzati per valutare il pensiero sono molteplici. Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS) presenta alcuni items che vanno ad esplorare le modalità di svolgimento di alcune operazioni di pensiero e forniscono un confronto tra la prestazione del soggetto e quella del campione di riferimento. MMPI alcune sottoscale possono rivelare l'alterazione dei processi di pensiero. Test di Rorschach, che si basa sulla presentazione di stimoli non strutturati (macchie di inchiostro) che il soggetto deve interpretare in funzione dei propri atteggiamenti ed emozioni. Questo test sottolinea i processi di pensiero del soggetto ed evidenzia una significativa discordanza fra i diversi fattori intellettuali nella persona nevrotica, che la portano a dare contemporaneamente risposte globali e di dettaglio, positive e negative, attive e passive. Test Echelle de developpement de la pensée logique è isporata agli stati cognitivi di Piaget e individua il livello di sviluppo cognitivo raggiunto.

Ambiti applicativi SCOLASTICO: quale si incoraggia molto il pensiero convergente (quando ci sono una o due possibili soluzioni e non più) e poco quello divergente che ha invece a che fare con la creatività libera, caratteristica dei problemi quotidiani più complessi e imprevedibili. SVILUPPO: vengono studiati i processi di sviluppo cognitivo, quindi le operazioni mentali che il bambino riesce a compiere in base all'età nella quale si trova. CLINICO: vengono presi in esame i processi del pensiero disturbati, che possono presentarsi come un accelerazione o rallentamento del pensiero, pensiero circostanziale, irruzione del flusso del pensiero, disturbi del controllo e del giudizio. Nello spettro nevrotico è presente estrema rigidità con difficoltà legate alla fluidità, al cambiamento di idee, il soggetto è legato a rigidità funzionale; egli ragiona per estremi (pensiero dicotomico, tutto o nulla). C’è inoltre un restringimento del campo percettivo di origine emotiva, che impedisce di vedere le situazioni sotto diverse prospettive e questo può influire sulle abilità di problem-solving. Nello spettro psicotico c’è una vera e propria destrutturazione insieme a problemi di identità e aderenza al reale evidenziati da un risultato verbale bizzarro. Il pensiero psicotico è come se funzionasse solo nella dimensione inconscia, quindi è un pensiero primitivo, infantile o magico. NEUROPSICOLOGIA: studia le disfunzioni mentali che possono verificarsi per trauma, lesione o deterioramento, prospettando percorsi di riabilitazione e sostegno con appositi training....


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