Poetica di Montale - \"Un lavoro inutile e inosservato\", la campana di vetro, l\'anguilla, l\'aridità PDF

Title Poetica di Montale - \"Un lavoro inutile e inosservato\", la campana di vetro, l\'anguilla, l\'aridità
Author Giorgia Ferrari
Course Letteratura Italiana quinto anno
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Summary

"Un lavoro inutile e inosservato", la campana di vetro, l'anguilla, l'aridità della vita e il male di vivere, la città, l'epifania, la donna angelo...


Description

➣ Fu un grande amante della letteratura italiana → si ritrova in lui l’eco di Dante, di Petrarca, di Manzoni, di Leopardi! ➣ Nell’articolo Stile e Tradizione del 1925 definisce il suo lavoro ‘un lavoro inutile e inosservato’ ! ↓ - si ritrova in questa espressione l’idea dell’intellettuale che non è più in grado di offrire delle risposte al proprio pubblico, al proprio lettore (→ questa crisi del ruolo del poeta era iniziata a fine ‘800)! - inutile perché non è in grado di fornire al proprio lettore la verità, quello che lui propone non ha la pretesa di essere un disvelamento di questa realtà/verità ! ↳ come anche Pascoli con il mistero insondabile → la ricerca, il desiderio di conoscere non viene mai meno, ma non ci si arriva mai in fondo)! - inosservato perché non iene celebrato, lui non usa toni celebrativi riguardo le sue opere poetiche (atteggiamenti da vate), una presa di posizione per mettersi in contrapposizione con i tre poeti vate dell’Italia unità: Pascoli, D’Annunzio e Carducci (si sono fatti promotori di celebrare questa unità d’Italia, questa fierezza del popolo italiano) ! ↳ il suo percorso poetico riguarda l’individualità, nelle sue poesie è molto introspettivo (rifugge i sentimenti nazionalistici)! ➣ Il fondamento della sua poetica è vicinissimo a quello di Pirandello (il relativismo conoscitivo, la caduta delle certezze, la crisi dei valori, l’impossibilità di trovare una verità, l’epifania) → questo punto di inizio (comune a molti individuali), che poggia su un sistema novecentesco postniciano, viene chiamato dagli studiosi modernismo → la crisi del positivismo, la sfiducia nel progresso (che Leopardi aveva già capito a suo tempo), ! ↓ i due pensieri hanno molti punti di contatto ma si sviluppano in maniera diversa: ! - Pirandello è in grado di fare un passo indietro e osservare la società facendo speculazioni quasi filosofiche, ! - Montale fa una riflessione esistenziale dell’individuo, fa delle speculazioni filosofiche che riguardano l’uomo nella sua individualità, non pretende di parla per gli altri, lui parla per se lui stesso dice anche che si sente di vivere come sotto una campana di vetro (= tutte quelle convenzioni che guidano la società in cui l’individuo è obbligato a muoversi all’interno di queste costrizioni sociali → corrisponde alle maschere di Pirandello → lui dice si sentire la vita, nel senso di esistenza, come qualcosa di artificiale, di costruito, un’apparenza come la chiama lui) → come se ci fosse qualcosa che gli impedisce di andare oltre! ↳ in questa definizione c’è molto dell’aria di vetro il non riconoscere una dimensione metafisica e ciò lo limita molto → a maggior ragione si sente chiuso in una campana di vetro! ➣ L’anguilla nella poetica montaliana è sempre simbolo di vitalità, sopravvivenza → Montale scrive anche una poesia intitolata Anguilla, che si trova nella raccolta la Bufera e altro del ’56 e che si riferisce al periodo successivo alla seconda guerra mondiale → lì l’anguilla è allegoria della poesia, dopo la guerra e la distruzione (sul piane esistenziale, culturale, morale) la poesia ha il ruolo di essere come un’anguilla e i versi hanno l’obbiettivo di ricostruire l’immagine di per motivi scientifici: essa è, infatti, un animale con una caratteristica biologica per cui ha questa vita che si ripete, che possiede una forza regenerativa continua e una resistenza straordinaria → secondo Montale l’anguilla parte dal Mar Baltico, scende nel Mar Mediterraneo e lì risale i fiumi immergendosi nei fondali fangosi per infine procrearsi → questo è il senso delle poesia: essa deve riemergessi nei fondali, nel fango della vita per ridare forza vitale alla cultura, all’esistenza! + simboleggia anche il cambiamento, il contrasto dell’immobilità, della paralisi, in questo senso vitalità! ➣ Per lui aridità della vita significa mancanza di certezze proprie, di senso, significato della propria vita → questo è il male di vivere di cui parla nella poesia → la vita si riduce a tedio e a fatica ↓! sentirsi immerso in un determinismo, in un meccanismo delle cose dell’esistenza sempre uguale a se stessa e faticare a trovare un senso a ciò che si fa → è il male ‘900esco! ➣ La città in Montale, come in Pirandello, è sempre correlativo oggettivo dell’alienazione, della disumanizzazione, della noia, del tedio, del grigio (come) !

➣ Montale si muove con grande dimestichezza e familiarità tra i metri della letteratura italiana → lui vuole mandare un messaggio nuovo però nei metri tradizionali, ricorrendo alla struttura tradizionale della poesia → infatti utilizza metri di lunghezza diverse! ➣ L’epifania, il miracolo può essere sia un momento di salvezza, di rivelazione sia la consapevolezza del nulla!...


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