Prima parte Le Boulch - Riassunto Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita a 6 anni PDF

Title Prima parte Le Boulch - Riassunto Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita a 6 anni
Author Andrea Pellegrino
Course Scienze Delle Attivita' Motorie, Sportive E Dell'Educazione Psicomotoria
Institution Università degli Studi di Salerno
Pages 5
File Size 127.1 KB
File Type PDF
Total Downloads 64
Total Views 121

Summary

Riassunto libro di le boulch "Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita a 6 anni" per l'esame di didattica dell'educazione psicomotoria...


Description

1--IL CONCETTO DI IMMAGINE E DEL CORPO E DELLA SUA EVOLUZIONE L'immagine del corpo rappresenta una forma di equilibrio verso la quale tendono le funzioni psicomotorie nel loro evolversi verso la maturità. Essa si organizza nei rapporti reciproci tra l’individuo e l’ambiente come nucleo centrale della personalità. A-L'origine della nozione di ‘’schema motorio’’ Il primo a dare un significato al concetto schema motorio fu il neurologo Henry Head,collegati alla sua teoria Oldfield e Zangwill attribuiscono a tale schema corporeo un ruolo essenziale per la regolazione posturale: ‘’Gli impulsi che arrivano alla periferia sono continuamente registrati sullo schema o attraverso lo schema così viene fissato un modello dello stato dell’organismo in ogni momento e questo modello offre la base necessaria per l’utilizzazione degli impulsi successivi.’’ Il modello posturale non è un dato statico, ma sottende attivamente tutti i gesti compiuti dal nostro corpo su se stesso e sugli oggetti esterni. B-L'immagine del corpo Il primo ad introdurre questo concetto fu Hermitte,ma a portarlo avanti fu Schilder.Egli inizia a dare peso alle emozioni e alle varie relazioni che un individuo puo’ fare. C-L'Immagine del corpo secondo gli psicanalisti contemporanei La corrente più classica della psicanalisi è d’altra parte inutile per descrivere lo sviluppo della personalità in un’ottica puramente psicanalitica.La scuola kleinianaha descritto l’esistenza di fantasmi primitivi e una bozza di corpo immaginario esistente fin dalla nascita che sarebbe l’espressione mentale primitiva degli istinti ed il modo in cui sono vissuti i meccanismi di difesa dell’Io. Queste immagini sono state descritte come immagini del corpo. La teoria kleiniana[il nucleo centrale della teoria kleiniana è la relazione: i contenuti sui quali viene investita la pulsione (oggetti parziali e totali), il conflitto energetico che ne regola il dinamismo (pulsioni di vita e di morte, invidia e gratitudine), le tappe evolutive lungo le quali si forma (la posizione schizoparanoide e la posizione depressiva) e le sue patologie (le psicosi e le nevrosi). In particolare, nel pensiero della Klein la relazione con la madre riveste un ruolo centrale e determinante per lo sviluppo psichico del bambino e, quindi, dell'adulto. Nel passaggio da un'organizzazione patologica della psiche ad un pensiero ambivalente (che, cioè, vive in modo maturo la coesistenza di qualità opposte nell' oggetto) si dimostrano fondamentali i concetti kleiniani di riparazione e invidia]può essere o accettata in blocco o rigettata completamente.Si può giustificare l’idea di fantasmi primitivi solo grazie ad un’ideologia dualista ,che intende associare ad ogni componente corporea una psichica.La concezione di Lacan completa la teoria di Klein.Secondo lui l’esperienza dello specchio permetterebbe al fanciullo di associare questa immagine visiva del corpo immaginario dei sogni e delle allucinazioni.Il corpo identificato nello specchio è l’omologo del corpo fantasma. D-La nostra posizione riguardo all’immagine del corpo Si tratta di un concetto utile sul piano teorico , in quanto serve da filo conduttore per meglio comprendere l’unità dello sviluppo psicomotorio attraverso la diversità dei suoi differenti episodi. Nella misura in cui questa parola esprime il livello di organizzazione raggiunto dalle differenti funzioni psicomotorie nel corso degli stadi dello sviluppo , occorre precisare che il medesimo concetto non può esprimere realtà così diverse(schema corporeo e immagine del corpo). L’ambiguità introdotta da

questa doppia terminologia da l’impressione che esisterebbe un corpo neurologico e dall’altra parte un corpo spirituale che occorerebbe di sforzarsi di raccordare. In realtà la confusione è già compresa nel termine stesso di immagine del corpo. Bachelard ha detto che c’erano due tipi diversi di immagini: -le immagini riflesse nella realtà oggettiva supporto di una forma di rappresentazione mentale capace sia di strutturare il reale(immagini riproduttive) che di modificarlo(immagini anticipatrici)cioè le immagini di tipo allucinatorio -fantasmi in presa diretta sull’affettività e il tipo soggettivo supporto di una forma d’immaginazione che diventa delirio. La tappa del corpo vissuto tende verso la prima immagine del corpo identificata dal fanciullo come il proprio Io. Fino ad allora la sua attività mentale che si era sviluppata a partite dallo stadio oggettuale era fatto solo d’immagini allucinatorie rappresentanti gli episodi del suo vissuto affettivo. La tappa del corpo percepito corrisponde all’organizzazione dello schema corporeo. Questo concetto sarebbe senza fondamento nella misura in cui esso descrive un’attività percettiva, il cui sviluppo è possibile soltanto dopo la maturazione della funzione d’interiorizzazione. La strutturazione dello schema corporeo corrisponde alla più salda fusione possibile delle due immagini. La conseguenza è per il fanciullo di disporre di un’immagine del corpo operativa nel senso piagetiano(=Secondo Jean piaget lo sviluppo cognitivo si verifica attraverso l’assimilazione di informazioni e gli scambi che avvengono direttamente con l’ambiente,permettendo in questo modo di strutturare delle rappresentazioni, mentali schemi cognitivi ben organizzati)basandosi sugli oggetti circostanti ed anche il suo proprio corpo.

2-EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITA’ E SITUAZIONE ATTUALE La psciomotricità è nata nei centri di neuro-psichiatria infantile sotto il nome di ‘’rieducazione psicomotoria’’ A-La rieducazione psicomotoria nel quadro della neuropsichiatria infantile In campo psichiatrico numerosi autori hanno messo in risalto che in certi casi il trattamento delle malattie mentali passava attraverso l’azione sul corpo e sui suoi movimenti. Le ricerche promosse dalla psicanalisi hanno posto l’accento sull’importanza del problema affettivo durante lo sviluppo,oggi quasi tutti hanno un inserimento sociale mediocre un’immaturità affettiva che è talvolta la causa principale delle turbe strumentali , che hanno solo il significato di sintomi.Quando l’educatore non è preparato a questa relazione può rassicurarsi e tranquillizarsi aggrappandosi sia ad un metodo che a delle tecniche e agire solo a livello del sintomo. Può avvenire che la personalità del bambino non sia gravemente turbata e il sintomo rappresenti l’essenza del deficit. Può avvenire che il sintomo sia solo l’espressione di un disordine più profondo della personalità. Se l’educatore si situa solo a livello tecnico senza preoccuparsi col suo comportamento di un riequilibrio globale della persona sono possibili molte conseguenze; -Possiamo assistere ad una scomparsa del sintomo,ma la turba potrebbe riapparire sotto un’altra forma, -Il sintomo non scompare si rinforza allorquando lo si attacca,aumentando così le difese del soggetto -Quando si vuol tener conto solo del sintomo,si favorisce una struttura ossessiva .Il sintomo rischia d’essere considerato l’essenza della turba anche da parte del soggetto stesso e allora può divenire cronico.

La pratica psicomotoria sintomatica originaria non ha saputo trovare un giusto equilibrio tra l’affettivo e il funzionale. La critica fondamentale ha portato a una terapia psicomotoria basata sull’ipotesi che tentando di aiutare il bambino a superare i suoi problemi affettivi, potranno scomparire anche i problemi funzionali. Molti dei sintomi psicomotori diagnosticati a posteriori possono essere fatti risalire a problemi affettivi della prima infanzia. Con ciò si può forse dire che tentando,attraverso una terapia di regressione, riprendere il problema affettivo dal suo punto di partenza. L’esperienza ci mostra che al momento in cui l’indicazione terapeutica è posta le turbe funzionali che si sono accumulate si evolvono secondo un proprio determinismo e rimbalzano sul clima relazionale del bambino. Lo sviluppo attuale delle terapie comportamentali è nato dagli insuccessi delle terapie dette ‘’psicodinamiche’’. E’ meno importante sapere come un comportamento sia stato acquisito nel passato che non sapere come e con quali variabili sia mantenuto attualmente. Per riassumere,le terapie comportamentali si riferiscono alle malformazioni attuali senza rivolgersi ne far riferimento agli avvenimenti passati , da ciò deriva il poco interesse che esse manifestano per la storia passata .Se il terapeuta non ricerca la regressione egli può contribuire a riorganizzare il comportamento sul piano strumentale volgendosi ad altri aspetti significativi dell’ambiente. Non tutto avviene dunque attraverso il terapeuta. B-La corrente pedagogica in psicomotricità La corrente pedagogica in psicomotricità è nata dalle insufficienze di un’educazione fisica che non riesca a rispondere ai bisogni di un educazione reale del corpo. L’obiettivo dell’educazione fisica era la padronanza del corpo fino ad arrivare alla destrezza che corrispondeva allo sviluppo delle funzioni psicomotorie. Se l’educazione fisica poteva svolgere il ruolo di educazione fondamentale,essa doveva tendere a indirizzare la sua azione principale all’organizzazione delle funzioni neuro-psicologiche. Il terzo tempo pedagogico rappresentava la speranza di un rinnovamento della pedagogia e dell’introduzione di una vera educazione psicomotoria nella scuola elementare. Ciò che è riuscito bene con i portatori di deficit si imporrà tanto più per i soggetti normali durante tutto il periodo di maturazione del loro schema corporeo. La realizzazione delle strutture non è sufficiente e non sono in grado di esprimere i contenuti. Per quanto concerne i contenuti,essi furono elaborati da due ministri: il ministro dell’educazione nazionale e il ministro della Gioventù e degli Sport. Mentre il ministro dell’educazione nazionale sottolineava l’importanza dell’educazione psicomotoria nella formazione del bambino,l’ispettore generale della gioventù e degli sport, principale responsabile dela programmazione dell’educazione fisica nella scuola primaria, era di opposto avviso,perché per lui l’educazione psicomotoria è un’attività che si rivolge ai portatori di deficit ed è priva di interesse per l’educazione del bambino normale. Gli obiettivi del ministero della gioventù e degli sport è quello di migliorare i risultati in vista dei grandi incontri internazionali. Questa preoccupazione basata su obiettivi immediati che consistono nel ricercare dei risultati rapidi sul piano sportivo , è purtoppo in contraddizione con una formazione fondamentale dell’uomo attraverso il movimento. Essa non fa che ricondurre tra l’equilibrio mentale e fisico. Anche se il maggior numero di insegnanti di educazione fisica confluissero nella corrente sportiva resterebbe un nucleo di insegnanti convinti dell’importanza dell’educazione psicomotoria. Alcuni di essi provengono dagli ex centri di rieducazione fisica. Molti professori di educazione fisica che lavoravano nella scuola di primo grado erano poco motivati verso l’orientamento sportivo,militarono per qualche anno in seno a quest’organizzazione. Sotto l’influsso delle teorie psicanalitiche la

dimensione terapeutica centrata sull’aspetto affettivo si è a poco a poco sostituita all’aspetto rieducativo.

3-IL NOSTRO CAMMINO METODOLOGICO IN EDUCAZIONE PSICOMOTORIA La psicocinetica assume la forma di un’educazione psicomotoria quando si applica all’età prescolare e a quella della scuola elementare. A-Aspetti relazionali e sviluppo funzionale Il bambino e poi l’adolescente sono i soli a dipendere dall’ambito umano in cui vengono a trovarsi fin dalla nascita. Alla nascita esistono potenzialità che per svilupparsi ed espandersi non necessitano soltanto della maturazione del processo organico. L’importanza della relazione investe in ogni aspetto. Nel corso della prima infanzia la sua qualità ha certamente un’influenza determinante per quanto riguarda l’orientamento del temperamento e della personalità. La scoperta dell’essere avviene poco alla volta conoscendo anche gli altri. L’aiuto dell’educatore seguirà due direzioni: una valorizzando l’attitudine e la qualità affettiva della sua partecipazione personale , invece , dall’altra con la sua competenza tecnica ,egli dovrà consentire di proporre o introdurre le situazioni educative. B-I nostri obiettivi funzionali specifici Esistono due gruppi di funzioni psicomotorie : l’accomodamento e l’assimilazione. L’assimilazione è l’integrazione di ciò che è esterno alle strutture proprie del soggetto,mentre l’accomodamento è la trasformazione delle strutture proprie in funzione delle variazioni dell’ambiente esterno. Esiste poi l’aggiustamento che non è altro che l’aspetto che assume l’accomodamento allorquando interessa la risposta motoria agli stimoli dell’ambiente. L’organizzazione percettiva rappresenta uno degli aspetti che assume il processo di assimilazione per ciò che riguarda la presa d’informazione a partire dai recettori sensoriali. La funzione di aggiustamento,grazie ai numerosi studi scientifici offrono argomenti inconfutabili. Si è studiato il cervello di un bambino di 11 mesi e si evidenzia che l’area motoria primaria è la più completa. Il lobo frontale si sviluppa anche più tardi,solo a quattro anni il processo acquisterebbe uno sviluppo paragonabile a quello dell’area motoria a undici mesi. Il sistema nervoso umano possiede quindi un grado diplasticità superiore a quello osservato a livello degli altri organi....


Similar Free PDFs