Psicologia, educazione, apprendimento riassunto PDF

Title Psicologia, educazione, apprendimento riassunto
Author Adriano Donato La Vitola
Course Psicologia 24 CFA
Institution Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
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Psicologia (discorso sull’anima) é lo studio della psiche umana, o meglio del comportamento dell’individuo in relazione all’ambiente.! Il comportamento é sia interiore che esteriore, e risponde a stimoli.! Pedagogia (educazione del fanciullo) é lo studio dei metodi didattici applicabili al fanciullo in modo scientifico. Fino a 100 anni fa, il bambino era cosndeirato un uomo in miniatura, da allevare fino al momento in cui può entrare nel mondo lavorativo. Il bambino poteva anche essere abbandonato. Nascevano così veri e propri “bambini-lupo”, incapaci di interagire con altri uomini e di differenziarsi dalle bestie. ! Nel 1700 Condillac ipotizzò il primo sistema psicopedagogico detto sensista. Il bambino era una tabula rasa che apprendeva a vivere tramite i sensi. (Derivazione da Aristotele). Importante perché: trova nella sensazione il punto di partenza dell’apprendimento/dà importanza all’esperienza nel sistema psicopedagogico.! Struttura portante dell’uomo: sistema nervoso.! Sistema nervoso centrale (SNC): cervello e midollo spinale. Centri superiori controllano funzioni volontarie e complesse come il pensiero che comandano aree inferiori con attività parziali e di autoconservazione.! Sistema nervoso periferico: fa parte del SNC, ma é autonomo. Si occupa di controllare centri riflessi e collegamento nervoso fra cervello e periferia del corpo.! Sistema nervoso periferico (SNP): Composto da fibre nervoso afferenti (sensitive) e efferenti (motorie). Ne fanno parte: il sistema nervoso somatico, che controlla il movimento della muscolatura scheletrica a creare movimenti armonici e di dispendio minimo di energie; il sistema neurovegetativo (o autonomo) che controlla attività riflesse e autoregolazione degli organi interni.! Attività del SNP divise in simpatico (che stimola l’azione) e parasimpatico (che induce al riposo).! Riflesso: risposta automatica che trasforma uno stimolo nervoso in una risposta motoria.! Arco riflesso come la più piccola unità del comportamento umano e animale.! Arco riflesso diviso in 3 dispositivi nervosi:! 1)entrata per via sensoriale.! 2)via centripeta. Dai nervi al centro del riflesso;! 3) via centrifuga: risposta motoria che parte dal centro e arriva all’organo o alla parte che ha dato l’avvio all’arco riflesso.! Il centro che si occupa della risposta riflessa automatica di trova nel sistema nervoso cerebrospinale.! L’attività riflessa regola molti aspetti della vita dell’individuo.! I riflessi sono il retaggio della specie, e sono indipendenti dalla volontà dell’individuo, ovvero non vengono filtrati dal cervello (SNC).! Cervello: frutto di evoluzione millenaria. Diviso in strati o stadi:! 1)inferiore regola la sopravvivenza di individuo e specie (topi)! 2)reazioni emotive e memoria (gatti, cani)! 3) l’uomo può elaborare la memoria e prevedere le conseguenze delle sue azioni.! 1)tronco cerebrale:parte più antica e interna. Collegato al midollo spinale, parte dalla base della scatola cranica e si allarga, diventando midollo allungato. Regola funzioni relative alla sopravvivenza (battito cardiaco, respirazione).! In esso si trovano anche:! Il cervelletto: che regola il coordinamento dei movimenti volontari e l’equilibrio; il talamo: che regola i messaggi sensoriali da far elaborare al cervello;ipotalamo: controlla attività ormonali e vegetative, come la regolazione termica, ricambio idrico ed emozioni.! 2) sistema limbico: ‘cervello viscerale’. É collegato al resto del cervello tramite le fibre nervose. Parte intermedia fra arcaico e moderno. Regola sistema endocrino, vegetativo e psichico. Nel sistema limbico ha sede l’amigdala, che presiede alla regolazione endocrina, e soprattutto si occupa delle reazioni di aggressività e paura.! 3)la corteccia cerebrale: i primi due sistemi sono chiusi e protetti da un corpo calloso. Questo corpo é composto da due emisferi è suddiviso in 4 lobi:! Frontale, parietale, occipitale e temporale.! Per quanto ogni lobo abbia una funzione specifica, in generale l’apprendimento tocca arie differenti del cervello. Tutte le aree del cervello, per quanto specializzate, sono equipotenziali.

Ovvero un’area può svolgere l’azione di un altra. Nel caso di lesioni cerebrali, non é importante la posizione della lesione per il recupero, quanto l’estensione dell’area danneggiata.! Linguaggio e cervello: la zona del cervello deh si occupa del linguaggio é l’emisfero sinistro.! Nel momento in cui una lesione al cervello provoca problemi con il ! Iinguaggio, si parla di afasia. Ci sono afasie diverse a seconda della zona del cervello interessata.! Afasia di Broca: il malato parla molto lentamente e con fatica. Questo perché la zona del cervello interessata si occupa dell’articolazione delle parole.! Afasia di Wernicke: il paziente parla fluentemente, ma ciò che dice non a senso. Il cervello, non riuscendo a ricordare una data parola, la sostituisce con un’altra.! Nei casi più gravi il paziente non capisce il linguaggio.! Percezione visiva:per quanto sembri che gli occhi guardino fissamente un punto, in realtà sono in costante movimento. Questo perché le informazioni dell’occhio passano attraverso la fovea, una piccola parte di retina del diametro di una capocchia di spillo. Quindi l’occhio si muove costantemente, a scatti (saccade) per prendere più informazioni possibile e unirle in un’informazione unitaria.! Si guarda a blocchi e si osserva a punti.! Lettura: si riescono a leggere con un solo scatto solo 3/4 parole, poi l’occhio fa un altro scatto.! L’intervallo degli scatti e la velocità di lettura cambia a seconda della conoscenza del testo da parte del lettore, del font usato, etc... Più lentamente una parola viene capita più l’occhio si fissa su quella.! Nei testi scolastici, é preferibile utilizzare un grassetto maiuscolo rispetto a un corsivo per evidenziare le parole. Questo perché, nel primo caso, le lettere sono ben distanziate fra loro. Nel caso del corsivo, invece, risultano un blocco unico.! Il bambino impara a leggere e a scrivere quando comprende che:! 1)una scritta gli trasmette informazioni utili (aspetto sociale);! 2)a ogni parola corrisponde un suono (aspetto psicologico);! Emotività:! L’emotività é una scarica di energia nervosa atta a mantenere l’equilibrio organico.! Se, tramite i recettori esterni, notiamo un pericolo, il corpo reagisce con reazioni emotive atte a organizzazione difensiva (batticuore, sudorazione). L’informazione perturbatrice può provenire anche dall’interno.! Il neonato ha solo stimolazioni interne, atte al controllo del proprio stato fisico.! Dalla possibilità di mantenere l’equilibrio interno dipende la sopravvivenza dell’individuo.! Ci sono anche i riflessi, risposte elementari dell’organismo.! Il neonato ha alcuni riflessi: grasping reflex (se si stimola il palmo della mano, il neonato la chiude), suzione (se introduciamo un oggetto nella bocca del neonato, quello inizia a succhiare). ! La corretta scomparsa di questi riflessi dopo il terzo mese di vita é indicativo dello stato neurologico del bambino.! Questi riflessi fanno parte delle strutture innate alla sopravvivenza del singolo e della specie (fame, sonno, sesso).! Ci sono molti disturbi psicofisici che si manifestano tramite lo scorretto funzionamento delle reazioni del soggetto: soprattutto legati all’alimentazione (bulimia, anoressia...).! Il neonato, all’inizio, conosce solo stato di quiete e di eccitamento.! Lo stato di eccitamento, dai 3 mesi, si divide in sofferenza e piacere.! Sono sensazioni legati al soddisfacimento di bisogni elementari.! Il bambino non percepisce all’inizio la Made come persona, il primo legame con la madre é con la voce, poi con lo sguardo. Al terzo mese il bambino sorride quando vede la madre e si dispera quando se ne va.! Il sorriso é molto importante.! A 3 mesi sorride e si dispera.! A 6 mesi si arrabbia quando non ha i suoi giocattoli.! A 8 mesi distingue i volti noti e ha paura degli estranei.! A 18 mesi il legame emotivo con la madre e gli adulti diventa un legame affettivo. Amore.! Quando il benessere perdura nel tempo e si fissa su una persona, si costituisce un sentimento affettivo.!

La capacità affettiva dell’individuo dipende dal rapporto originario madre-figlio.! Freud:la carica energetica che spinge l’organismo a soddisfare un bisogno primario é della pulsione o forza pulsionale.! Nel momento in cui questa carica si rivolge all’ambiente, diventa libido.! La libido sensibilizza di piacere i canali organici del soddisfacimento del bisogno primario.! La carica di una parte del corpo tramite cui si può soddisfare un piacere é detta zona esogena,! La zona orale soddisfa la fame.! Il primo nucleo dell’Io consiste nella presa di coscienza delle varie parti del corpo, indirizzato dalla libido. ! Solo più avanti il bambino percepisce il corpo come un tutt’uno.! L’ultima fase di coscienza é quella genitale. Ovvero il riconoscimento sociale dell’altro per la riproduzione.! Quando si ha paura, si può scappare. Ma quando ciò é impossibile e la paura si protrae nel tempo, allora c’é uno stato di ansia.! Si ha ansia nel momento in cui il soggetto sa o crede di non poter dominare la minaccia.! 3 vie d’uscita dall’ansia:! 1)sublimazione: il soggetto si libera dall’ansia immettendosi nella vita sociale, nel lavoro, nello studio, nella creatività.! 2)somatizzazione: il soggetto trasforma lo stato psichico in un disturbo fisiologico.! 3)nevrosi: nel momento in cui le ansie investono stati profondi della psiche, si alterano comportamento e rapporto interpersonale. Si crea una nevrosi.! L’aggressività é la risposta al bisogno di sopravvivenza. É una reazione istintiva.! Si diventa aggressivi quando lo spazio personale di sicurezza viene ridotto.! Oltre all’aggressività c’é la remissività, ovvero la sottomissione volontaria.! In uno stato d’ansia, ovvero in cui non si può uscire da uno stato di minaccia, nasce la frustrazione. La frustrazione crea aggressività.! Il bambino piccolo, a due anni, si sente si separato dall’ambiente circostante, ma ha un costante meccanismo di proiezione di sé enll’ambiente che lo circonda. Tutto viene percepito come simile a sé. Piaget chiama questo meccanismo egocentrismo. ! In particolare, l’animismo é il caricare oggetti inanimati di vita propria. Da questo punto di vista, l’oggetto inanimato ha anche una sua intenzionalità.! Il bambino a contatto con le cose ha poteri magici su esse.! Il bambino piccolo, dai 3 anni, non dice bugie volontariamente. Dire il falso rappresenta una mancata separazione fra reale e immaginato nella realtà. É anche un’esternazione di un desiderio o timore. Il bambino inizia a dire bugie intenzionali dagli 8 anni.! Ciò che determina la fine dell’egocentrismo é l’esperienza è il linguaggio.! C’é relazione fra emotività e apprendimento.! In classe si deve avere sempre una tensione media. Una tensione maggiore o minore influisce negativamente sull’apprendimento.! Ospitalismo: effetti negativi della separazione del lattante dalla madre durante il primo anno di vita. Spitz spiega che il bambino, dopo essere stato abbandonato, prova angoscia nel vedere di nuovo il volto della madre, temendo che lo abbandoni ancora. Poi subentra diffidenza e rifiuto. Questo accade soprattutto nei bambini ospedalizzati.! L’emotività é una reazione organica all’ambiente. La psiche é l’insieme delle forme di comportamento atte a salvaguardare la sopravvivenza dell’organismo e dell’ io.! Per memoria si intende la capacità di mantenere traccia delle modificazioni.! Si fissa nella mente un’esperienza regressa (traccia mnestica).! Ci sono due modi di ricordare:! Richiamo-ricordo limpido e completo (una poesia, un numero di telefono)! Riconoscimento: si riconosce fra molte cose una nota (riconosci una persona fra tante)! La perdita del ricordo non avviene in modo omogeneo:! La curva di Ebbinghaus (curva di ritenzione/curva dell’oblio) mostra che si dimentica tantissimo nei primi 20 minuti, e poi rimane costante in tempi più lunghi.!

Il riconoscimento ha una curva che si mantiene a livello più alto rispetto all’oblio.! Stern-3 stadi dell’evoluzione dell’organizzazione della memoria:! 1-memoria motoria. Il bambino impara da ciò che gli é attorno. Imitando, sperimentando, toccando. Il bambino distingue le cose e reagisce ad esse. Non c’é il concetto di prima e dopo.! 2- a 2/3 anni, la memoria conserva situazioni già sperimentate in precedenza. Si può imitare un modello anche quando il modello non é presente (imitazione differita). Il ricordo non é più legato alla cosa in sé, ma all’immagine di essa. Aiuto da parte del linguaggio.! 3-a 4-5 anni, il bambino ha coscienza del proprio Io, riesce a disntiguere il prima e il dopo.! 4 tipi di oblio:! 1)decadimento spontaneo: disintegrazione della traccia mnestica attraverso il disuso.! 2)decadimento qualitativo:la traccia mnestica é distorta a causa del contesto in cui si é costituita.! 3))interferenze di altre attività, che si sovrappongono e sostituiscono parzialmente al ricordo.! 4)rimozione: eliminazione inconscia di ricordi traumatici per debellarne l’azione nociva.! Come si ricorda:! 1)La disposizione a ricordare é legata all’interesse di ciò che si vuole ricordare (se una cosa non ti interessa non te la ricordi). La capacità di ricordare é legata anche alla considerazione che uno ha di sé.! 2)la natura del materiale incide sul ricordo. Effetto con Restoff: un elemento diverso, in una serie di elementi uguali, viene ricordato con maggiore evidenza.! 3)la tonalità emotiva: si ricorda più un’informazione che dà una sensazione piacevole che una che crea ansia.! 4) effetto Zeigarnik: quando si é quasi finito, ma non concluso un compito, la persona ricorda il compito insoluto con facilità.! 5) posizione seriale. Ci si ricorda più facilmente alcune parti di una determinata cosa. In un testo, ci si ricorda facilmente inizio e fine, ma non la parte centrale.! 6)materiali ben organizzati e quelli con un senso si ricordano meglio che insiemi disordinati. É un caso di strategia della memoria.! Distorsione del ricordo: un individuo ha un’interpretazione di ciò che vede che distorce il ricordo. Un momento traumatico legato al ricordo lo imprime e lo distorce.! Rapport fra memoria, emotività e apprendimento.! I vuoti di memoria sono molto comuni. Con la fatica mentale nascono i lapsus, l’inconscio, in u momento di debolezza, lascia trapelare al conscio elementi rimossi.! L’apprendimento mnemonico é identico a quello dell’oblio. Si impara molto all’inizio, poi sempre più lentamente.! Giova spezzare l’apprendimento in tante parti da unificare in seguito.! A scuola, le informazioni vengono date in modo continuo, lasciando spazio a continue interferenze.! Non é consigliabile apprendere contemporaneamente due attività simili. Giova invece riprendere attività identiche alla precedente (anche parzialmente).! La memoria organica, al contrario di quella psichica, non ha oblio (camminare, andare in bici).! Forse perché la prima é più legata a strutture organiche,! La memoria a breve termine é utile per ricordare cose nell’immediato. Quella a lungo termine nel lungo periodo.! Memoria organica:! Concetto di funzionalità: ogni movimento rispondente a una determinata situazione non é fine a sè stesso, ma risulta operativamente utile al relativo comportamento.! Concetto di struttura: l’insieme degli elementi che costituiscono il movimento é una struttura unica irreversibile.! L’intelligenza é un complesso di funzioni.! Intelligenza deriva dal latino intelligere, composto da Inter (tra, in mezzo), e legere (cogliere, scegliere, leggere). Quindi “leggere dentro”, comprendere.! Anticamente era considerata una qualità ereditaria.! Ora si pensa che lo sviluppo intellettuale derivi dalla quantità di stimoli culturali che L’ individuo ha nell’ambiente in cui cresce.!

L’intelligenza comporta la realizzazione del patrimonio genetico nel rapporto dinamico con l’ambiente.! Serve ad uscire dai sistemi di ragionamento tipici dell’istinto.! L’istinto é un meccanismo genetico innato che prova nell’individuo una serie di movimenti coordinati in risposta a uno stimolo.! Gli stadi dell’intelligenza:! 7 stadi secondo Piaget, divisi in 3 gruppi:! 1)Intelligenza sensomotoria (0-2 anni). ! Prevale l’attività sensoriale e motoria. La motricità nasce come risposta istintiva all’ambiente circostante. É generalizzata, ma indirizzata ai bisogni base di fame e freddo.! L’atto della suzione é stato visto anche come un meccanismo di conoscimento dell’ambiente tramite l’atto orale del succhiare.! Organizzazione della percezione e prime abitudini: dai 3 ai 6-9 mesi. Riconosce cose e oggetti. Inizia a sviluppare abitudini nell’utilizzo di oggetti.! Esplode l’intelligenza sensomotoria: 9-24 mesi. Sperimenta con gli oggetti battendoli, lanciandoli etc... associa i mezzi con i fini dimostrando di poter prevedere il risultato di un’azione senza compierla. É in questa fase che si interiorizza l’azione.! Momento fondamentale é la nascita dell’immagine mentale. Tramite il movimento del corpo e ai successi che tramite questo il bambino interiorizza che si arriva all’immagine mentale.! L’immagine mentale si sviluppa prima dal moto, poi dall’imitazione (prima semplice poi differita) .! L’imitazione differita é l’interiorizzazione di schemi sensomotori sperimentati in precedenza. Il ricordo dell’azione compiuta e delle sue conseguenze.! Il linguaggio forma e deforma l’immagine mentale incapsulandola in una parola.! L’immagine si sviluppa traimite diversi aspetti:! 1-imitazione (soprattutto differita)! 2-memoria, quindi ricostruzione di eventi passati;! 3-funzione semiotica, ovvero sostituire a una cosa il suo significa te esterno (parola, segno)! 4-funzione simbolica, trasformare situazioni note e vissute in gioco, per sperimentare le sue implicazioni emotive;! 5-linguaggio. Permette l’articolazione del pensiero e di anticipare eventi futuri tramite il ragionamento;! 2)pensiero simbolico (2-4 anni)! Il pensiero vero e proprio é la sostituzione del processo mentale all’azione immediata. Si sviluppa tramite il linguaggio e la socializzazione.! Il soggetto può rappresentarsi un’azione già svolta o da svolgere. ! Se prima imitava solo ciò che vedeva nell’immediato, ora imita anche azioni passate.! 3)pensiero intuitivo (4-7 anni):! Il bambino crede a ciò che afferma e alle parole. Il pensiero segue la logica del linguaggio. Parla spesso anche se non coglie il significato di tutto ciò che dice.! Il bambino però coglie la realtà come qualcosa di immodificabile. Non può invertire l’ordine di una sequenza. Segue l’andamento del reale con la sua sequenza logica pre-ordinata,! Nel momento in cui ila bambino non riesce a dare ordine astratto alle cose, si rifugia nel precedente pensiero animistico.! 4)pensiero operatorio concreto (7-11 anni):! In età scolare. Meno rigidità. I pensieri possono svolgere attività articolate.! Ovvero i termini del pensiero divengono componibili e reversibili. Operazioni matematiche.! Capacità di decentrare, ovvero uscire dalla visione rigida della fase intuitiva.! 5)pensiero operativo formale o astratto (dopo gli 11 anni).! Capacità di pensare in astratto. Tramite la sintassi, si può legare presente, passato e futuro nel pensiero.! É più importante cercare di elaborare processi di pensiero che realizzarli.! Non c’è ulteriore evoluzione. Solo necessità di pratica.!

L’intelligenza potrebbe derivare da fattori genetici o ambientali. Gli studiosi si dividono in genetisti e ambientalisti.! Eysenck e Monod sono dell’opinione che i due fattori intervengano parallelamente. Sembra anche che carenze nella dieta nel primo anno di età, deprivazione sensoriale e altro influiscano negativamente sull’intelligenza. In più, un ambiente culturale stimolante stimola l’intelligenza più di un ambiente in cui avvengono solo azioni ripetitive.! L’intelligenza é per l’uomo l’unico mezzo a sua disposizione per organizzare un equilibrio intelligente con l’ambiente, nonché per trasformare l’ambiente ed adeguarlo ai suoi bisogni.! L’intelligenza é un estensione delle capacità dell’organismo nel momento in cui si espande nello spazio circostante.! L’intelligenza si sviluppa el momento in cui c’é la necessità. Ad esempio, la capacità di eleggere e scrivere si sviluppa perché il bambino é bombardato di segni grafici di cui non conosce il significato ma di cui ha bisogno di sapere il senso,! L’intelligenza organizza la coscienza su basi logiche.! Una conoscenza é valida quando può essere usata sia per la coscienza individuale che p...


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