riassunto dal cap 1 al cap 8 del libro \"Storia della psicoanalisi\" di silvia vegetti finzi PDF

Title riassunto dal cap 1 al cap 8 del libro \"Storia della psicoanalisi\" di silvia vegetti finzi
Author ombretta arneri
Course Psicologia Dinamica
Institution Università degli Studi di Pavia
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riassunto dal cap 1 al cap 8...


Description

I-LA PSICOANALISI COME SOVVERSIONE DEL SAPERE un nuovo punto di vista la vita di Freud è strettamente connessa al suo pensiero e quindi trattata unitamente alla sua opera.le sue scoperte non si possono né negare né nascondere , in tutti i campi delle scienze ha lasciato un'impronta profonda, ha penetrato le profondità dell'animo umano. la psicoanalisi (la cui comparsa si fa risalire al 1900 ) difficilmente si lascia imprigionare in una definizione , ha la particolarità di saper dubitare della certezza, di abbandonare la sicurezza del noto per l'ignoto, di tentare l'impossibile , è la prova della debolezza e della forza della razionalità, ma testimonia anche il fallimento del sapere scientifico nella sua pretesa di possedere e dominare la realtà. la psichiatria classica cerca la causa organica , l'effetto patologico, agente di questa operazione è il medico, strumento è lo sguardo clinico, oggetto è il corpo frammentato del paziente, luogo è l'ospedale psichiatrico.quindi abbiamo da una parte lo psichiatra dotato di sapere e potere, dall'altro il pazzo, insipiente e impotente.tra l'uno e l'altro la barriera del sapere. Freud abbandona , su ingiunzione di una sua paziente (“stia zitto, non mi parli, non mi tocchi!”) la parola per l'ascolto, muta il rapporto con la malattia , si dispone all'ascolto , si rende passivo nei confronti del malato che parla, si lascia invadere dal suo discorso, abbandona i metodi tradizionali. Freud inizia la sua ricerca ponendo al centro l'inconscio, rompe gli schemi delle conoscenze istituzionali, trasgredisce ai loro divieti e organizza un nuovo campo di sapere. La psicoanalisi nasce come terapia dell'isteria e da ciò deriva la convinzione che tutto l'agire umano, anche il meno intenzionale, sia dotato di senso, questo significato nascosto va ricercato con opportune strategie. Ogni manifestazione umana può essere letta come un discorso manifesto che rimanda a un discorso latente che ne detiene il senso.la psicoanalisi fa emergere la presenza dell'inconscio; solo se ammettiamo la sua esistenza possiamo capire ciò che sembra privo di significato , irrazionale. L'inconscio però resta inconoscibile, possiamo coglierlo solo nei suoi derivati (sogno, sintomo, lapsus, motto di spirito, gioco) . Frued definisce la psicoanalisi:1) procedimento per indagare i processi psichici cui altrimenti non si potrebbe accedere 2)metodo terapeutico per il trattamento dei disturbi nevrotici 3)serie di conoscenze psicologiche che convergono in una nuova disciplina scientifica. In queste definizioni troviamo due cardini fondamentali: primo la psicoanalisi è sempre riferita alla sua pratica, secondo è un punto di rottura nei confronti della tradizione scientifica precedente. La psicoanalisi non si occupa solo di disturbi psicologici ma può estendersi a vari ambiti come arte,filosofia e religione dando un contributo prezioso come codice di lettura delle produzioni culturali. Crisi dell'umanesimo classico La psicoanalisi sovverte l'antropologia classica. pensare l'uomo al centro del mondo e il mondo a misura di uomo è consolatorio e autogratificante ma queste certezze vengono minate da copernico, darwin e freud. la scoperta copernicana infatti priva l'uomo della sua posizione privilegiata nell'universo; darwin colpisce l'immagine dell'uomo che non discende più da dio ma dal regno animale; infine la psicoanalisi mette in crisi l'ultima presunzione dell'uomo, la superiorità della sua interiorità, l'Io non è padrone neppure in casa propria. Accadono nella mente molte più cose di quanto il fragile Io ne controlli e ne conosca .la complessità della vita non può essere ridotta ai soli aspetti coscienti. Fin da aristotele la psicologia riconosce la presenza dell'inconscio ma lo considera inesplorabile, per cartesio invece esiste un ego unitario e fondante (“cogito ergo sum”), infine kant e comte negano che la psicologia sia una scienza.contro questo bando sorge nei laboratori delle università di lingua tedesca la psicologia scientifica sperimentale ma anche in quest'ambito vengono individuate

attività mentali inintenzionali non misurabili, definite “l'altra scena” espressione che freud riprenderà per definire l'inconscio. L'inconscio all'inizio dell'indagine rivela un materiale difficilmente inventariabile, esperienza senza sapere, avvenimenti senza storia, assenza di spazio e di causa, poi svela il coinvolgimento della sessualità e questa scoperta ammutolisce lo stesso freud. Sessualità e parola Ciò che scandalizza non è parlare di sessualità o patologia sessuale , anzi le perversioni erano oggetto di ricerca, si fatica ad accettare che per freud la sessualità sia questione di pensiero, parola, discorso. per la medicina la sessualità inizia con la pubertà e serve alla riproduzione , altrimenti è anormale. Per freud invece la sessualità è energia vitale, scambio di parole e affetti, riguarda il corpo e anche lo psichico, il sesso si trasforma da condotta animale a sessualità ,cioè sistema di discorsi. La camera dei genitori è il luogo che rappresenta la sessualità ciò che avviene fuori è illegittimo. La sessualità infantile è repressa anzi non esiste, il bambino non ha sesso .se insistono a rivelarsi sessualità pre-genitali allora anormalità da trattarsi con la psichiatria. Con la pratica della confessione la sessualità diventa parola, questo tipo di interrogazione viene ripresa anche fuori dal confessionale, a scuola, al manicomio, in tribunale ; una volta estorta la confessione sessuale si indaga per renderla comprensibile e accettabile; ma ciò che i discorsi non dicono e anzi celano è il sesso inconscio, frammentario, contraddittorio, immaginario. L'isterica (grande protagonista della clinica di fine secolo) rappresenta il sesso non traducibile in discorso.freud scrive che il neurologo dinanzi ai fenomeni isterici, viene abbandonato da tutta la sua scienza, infatti l'isteria mima tutte le malattie ed è uno scacco per la scienza. l'isterica parla col corpo, il suo discorso è il sintomo, da lì bisogna partire e così farà freud su intuizione di Charcot. Bisogna prendere il non detto, il non formulabile in parola e un ricercatore eccentrico che non appartiene al sapere tradizionale, un medico povero ed ebreo come freud. II-BIOGRAFIA DI UNA SCOPERTA il romanzo familiare di freud la celebre affermazione di freud “la mia vita è la psicoanalisi” dimostra l'esperienza unica di una disciplina ad opera di un solo ricercatore. Freud nacque nel 1856 in moravia (attuale cecoslovacchia) ai limiti dell'impero austriaco, da una famiglia di ebrei commercianti in lana. il padre si sposò tre volte , ebbe 10 figli, dal terzo nacque sigmund , il padre aveva 40 anni e la madre 20. era consuetudine che nelle famiglie ebree piu nuclei familiari vivessero sotto lo stesso tetto,questo modo di vivere spiega l'interesse di freud per i rapporti familiari. Quando aveva 4 anni,la famiglia si trasferì a vienna per problemi economici. Vienna era una città vivace ed intelligente in cui nascevano nuovi ceti borghesi e dove trovavano spazio anche gli ebrei. l'abolizione dei ghetti mise in crisi la loro lingua, cultura, mentalità e creò uno scarto tra la generazione dei padri che aveva vissuto nei ghetti e quella dei figli che assaporava libertà ed integrazione allontanandosi così dalla fede e dai saperi tradizionali. il materiale della psicoanalisi(racconti, sogni, motti di spirito, giochi di parole) proviene in buona parte dall'ambiente ebraico. Per quanto riguarda la religione freud ha due diversi atteggiamenti: da una parte rifiuto, si dice ateo, dall'altra, mostra accettazione, infatti fa parte dell'associazione ebrea liberale e vive all'interno della comunità ebraica viennese e ciò susciterà in lui una serie di conflitti. All'origine della psicoanalisi quindi c'è la cultura giudaica, il misticismo ebraico e il sapere della cabala, un sapere segreto, che non usa l'espressione diretta ma l'allusione, per consentire all'individuo di elaborare una propria interpretazione.

Storia di una formazione culturale la sua famiglia a vienna non raggiunse mai la sicurezza economica ma riuscì a garantire al figlio “eletto” la migliore istruzione. Freud seguì gli studi di medicina e venne molto influenzato da von Brucke. Si laureò con la qualifica di eccellente ma brucke gli consigliò di lasciare l'attività di ricercatore a causa delle sue modeste condizioni economiche e la sua appartenenza sociale.lui accettò il suggerimento perchè nel frattempo si era fidanzato e desiderava una posizione professionale, quindi cominciò l'esercizio ospedaliero.lavorò tre anni in vari reparti ma il periodo più proficuo fu la clinica psichiatrica di Meynert, dove si avvicinò ai pazienti psicotici .divenne specialista in malattie nervose e con una borsa di studio, grazie a brucke, andò a parigi per seguire le lezioni del celebre Charcot. Fu un incontro emblematico: si incontrarono due filoni , quello sperimentale dei laboratori delle università di lingua tedesca, e quello clinico dell'ospedale psichiatrico che utilizzava il metodo dell'ipnotismo.Il sapere di Freud sembrava vano di fronte alla varietà e complessità dei quadri clinici che si trovava ad affrontare nell'ambito della terapia.il suo interesse per la psichiatria è dovuto all'incapacità della scienza dell'uomo e della natura di rispondere agli enigmi del mondo a cui egli cercò di rispondere con rigore empirico, come fece Fechner fondando la psicologia scientifica (ma l'atto di nascita si deve a Wundt) .quindi esiste un terreno culturale comune tra psicologia e psicoanalisi, ma questa nuova psicologia scientifica , tentando di fissare in leggi il funzionamento della vita psichica umana, ha ridotto l'oggetto dell'indagine alla vita psichica dell'uomo maschio, adulto, sano borghese, escludendo così la fantasia, l'irrazionalità, la patologia, l'emarginazione sociale, la femminilità e l'isteria. L'isteria era una patologia tipicamente femminile (anche maschile) che la medicina classica attribuiva a malformazioni o disfunzioni uterine ma charcot osservandone i sintomi (fobie,contrazioni,paralisi,convulsioni,tremori) aveva abbandonato la causa neuropatologica e intuito l'incidenza della sessualità e le possibilità terapeutiche della parola accanto all'ipnosi. ma si trovò davanti a una contraddizione: non essendoci lesioni organiche , l'isteria poteva essere una simulazione ma anche un'affezione neurologica. freud superò questo problema cercandone le cause psichiche .tornato a vienna volle diffondere queste nuove teorie psichiatriche ma ottenne un netto rifiuto. Intanto nella sua professione capì presto che le terapie diffuse per la cura dei disturbi nervosi erano inefficaci, anche l' ipnotismo dava risultati temporanei. Freud dice che il medico non riesce a comprendere la malattia nervosa e che l'isterica trasgredisce le leggi della scienza ,è una fuorilegge. Nota che la paralisi isterica è diversa da quella organica e cerca di attaccarla con l'ipnosi; per migliorarsi in questa tecnica si reca a Nancy dal celebre bernheim che induce i pazienti a rievocare avvenimenti accaduti sotto ipnosi di cui non hanno consapevolezza . freud capisce così che è possibile recuperare contenuti psichici che si credevano perduti e rivolge il suo interesse al rapporto che si crea tra paziente e medico nel corso della terapia. Tre coppie sono importanti in questo nuovo scenario : breuer e anna o., breuer e freud, freud e fliess. III-UN PARADIGMA DI SPIEGAZIONE SCIENTIFICA: L'ISTERIA l'isterica e il linguaggio del sintomo Breuer ,medico importante della comunità ebraica di vienna, entra in contatto con freud nel laboratorio di brucke e ne diventa amico. Dalla narrazione che breuer fa a freud della terapia alla quale sta sottoponendo anna o. si fa discendere la psicoanalisi. Anna è intelligente, colta, facoltosa, colpita da molti sintomi isterici: paralisi del lato destro a tratti del lato sinistro, deficienze della vista,difficoltà a reggere il capo, tosse nervosa,stato di confusione,delirio,incapacità di comprendere la lingua materna ,anoressia e idrofobia(impossibilità di bere nonostante la sete intensa).questi sintomi sorgono dopo che anna si è dedicata alla cura del padre molto malato poi deceduto. Breuer

cerca di riprodurre con l'ipnosi una situazione simile in cui operare l'abreazione, cioè la scarica emozionale che libera dall'evento traumatico.breuer si reca da anna ogni sera e con lieve ipnosi si fa raccontare le sue esperienze e le sue fantasie.quasi per caso anna racconta come era nato un sintomo e ,al termine della seduta, il sintomo scompare. breuer scopre così che ogni sintomo ha la sua storia che ,se ripercorsa a ritroso, porta all'evento traumatico che lo ha provocato; il filo che porta alla causa è il discorso.tuttavia breuer abbandona la terapia con anna o. a causa dell'intenso legame affettivo che si era creato tra loro. ciò che breuer rifiuta è la sessualità, come anna non accetta le proprie pulsioni erotiche o aggressive perchè incompatibili con l'immagine angelicata che la società ha delle donne, breuer fugge per non essere coinvolto emotivamente ,per preservare la neutralità del medico. per freud invece questa relazione affettiva è l'asse portante del processo terapeutico .freud chiama il rapporto medico/paziente “traslazione” o TRANSFERT: il paziente abbandona le proprie difese costruite attorno all'evento traumatico per tenerlo isolato e così l'affettività ritorna in circolo.il sintomo comunica simbolicamente un'impossibilità di espressione. Freud chiama il sintomo “discorso d'organo”. dopo 20 anni l' amicizia tra breuer e freud si interrompe a causa di dissidi sul ruolo della sessualità nella genesi dei disturbi nervosi. per freud alla base dell'isteria ci sono fattori sessuali , mentre breuer rifiuta il primato della sessualità (è la ripetizione della rottura avvenuta con anna o.). freud allora evoca un'altra figura ideale Fliess che diventa suo interlocutore e amico e con cui avrà un intenso scambio epistolare. freud e il suo “altro” l'epistolario freud/fliess (1887-1902) permette di ricostruire le origini delle più importanti scoperte psicoanalitiche: complesso edipico, interpretazione dei sogni,le nevrosi, la sessualità infantile. Fliess rappresenta una sorta di alter ego di freud, tra loro c'è un atteggiamento di reciproca ammirazione e affetto (caratteristiche del rapporto di transfert positivo). In comune hanno l'appartenenza ebraica, gli studi di medicina, la formazione scientifica. All'inizio della collaborazione, il rapporto del terapeuta col paziente è manipolatorio perchè il medico con l'ipnosi riattiva i processi psichici connessi a stati morbosi sino a scaricarli, quindi figura del medico tradizionale che opera su un paziente reso inerte e passivo.il primo distacco freud lo mette in atto con la rinuncia all'ipnosi ma sollecita il ricordo mettendo la mano sulla fronte del paziente e fornendogli interpretazioni razionali.il campo indagato è quello del ricordo.freud dice che le isteriche soffrono di ricordi. hanno sofferto nell'infanzia un trauma di natura sessuale(tentativi di seduzione da parte del padre) avvenuto in età così precoce che non diventa subito patologico perchè il bambino non è ancora in grado di recepirlo come tale ma rimane incistato come un corpo estraneo e diventerà nocivo solo con la pubertà (teoria del trauma). Freud così resta fedele alla natura sessuale del trauma continuando a sostenere l'innocenza della prima infanzia. Si scorge una prima intuizione del rapporto erotico che lega il figlio al genitore di sesso opposto (complesso di edipo). Presto freud capisce che i pazienti mentono(“non credo più ai miei neurotica” scrive a fliess), il ricordo non è un vero ricordo,gli avvenimenti non sono necessariamnente accaduti ma sono stati pensati,immaginati e hanno prodotto effetti. traumatizzante è il ricordo non l'evento.è una realtà psichica che si raggiunge seguendo la “regola fondamentale” : lasciare parlare il paziente liberamente e il filo del discorso porterà di parola in parola sino al blocco. questo è il compito della psicoanalisi (ricordare ,ripetere, elaborare).freud conduce questa analisi anche su se stesso (analisi originaria). IV-LA PRATICA FREUDIANA: NOSOGRAFIA E TECNICA nosografia e delimitazione di competenza l'inizio della terapia analitica coincide con l'abbandono dell'ipnosi ma non è un ripudio.l'ipnotismo è stato molto importante e ha permesso la prima esperienza concreta dell'inconscio. È però con l'adozione della regola fondamentale(ognuno deve comunicare ,senza sottoporre a critica, tutto ciò

che gli viene in mente) che la psicoanalisi costruisce il proprio oggetto.ma per delimitare il proprio campo disciplinare si deve confrontare con le altre scienze, in particolare con la psichiatria. Partendo dalla definizione psichiatrica di nevrastenia, freud fa una grande distinzione tra nevrosi e psiconevrosi. La prima è caratterizzata da sintomatologia organica e deriva da disfunzioni della sessualità, nella seconda invece determinante è il conflitto psichico.la psicoanalisi si occupa delle psiconevrosi considerando le nevrosi di competenza neurologica. tra le nevrosi freud indica la nevrosi d'angoscia (sessualità insoddisfatta per il ricorso prolungato a pratiche anticoncezionali come il coitus interruptus, accumulo di eccitamento che non trova la naturale scarica) che non è di derivazione psichica ma corporea e si manifesta con rossori, brividi, vertigini, sintomi che mimano l'orgasmo mancato. Quindi il sintomo prende il posto di un atto mancato , è il simbolo di qualcosa che non ha trovato espressione. Nell'isteria invece è il conflitto psichico che diventa sintomo. La rimozione o il desiderio di non sapere Studiando i fenomeni di resistenza (blocco delle associazioni libere, dimenticanze,distrazioni, opposività verso il terapeuta) freud formula la teoria della rimozione che è un processo attivo, non passivo , in cui una barriera viene opposta alla libera circolazione del ricordo(gli isterici non sanno quello che non vogliono sapere) e quindi si oppone al lavoro analitico.la rimozione non solo produce il vuoto dell'amnesia ma crea un nuovo ricordo che serve da copertura al primo che si vuole dimenticare. L'amnesia nella forma della cancellazione o della copertura, che colpisce le vicende della prima infanzia, tanto nei soggetti nevrotici che in quelli normali, è la modalità con cui appare la prima volta la sessualità infantile. questi processi inconsci non saranno mai interamente tradotti in consci, quindi il compito della analisi è interminabile, si analizzano gli elementi , si scoprono le resistenze e si scopre così che il sintomo è il simbolo di un conflitto che non ha trovato espressione.il sintomo esprime la parte positiva(il desiderio) e la parte negativa (la rimozione) del conflitto. spesso il paziente si rifiuta di abbandonare il sintomo, come se non volesse guarire, perchè il sintomo ha una funzione di soddisfacimento sostitutivo e il suo abbandono provoca frustrazione. Il transfert come dimensione dello scambio analitico frued formula un famoso principio per cui la cura analitica deve essere condotta in stato di privazione, di astinenza. il paziente infatti investe le energie psichiche liberate durante l'analisi su oggetti sostitutivi (la cura stessa) sottraendole al conseguimento della guarigione. perciò andrà realizzato lo stato di astinenza, cioè il terapeuta deve sottrarsi alle richieste di amore, aiuto,approvazione che il paziente avanza durante il transfert, si deve rifiutare di plasmarlo, di imporgli i suoi ideali,deve solo fare in modo che si liberi, deve essere neutro nel suo intervento senza abbandonarsi a fantasie di onnipotenza.di fronte a questo rifiuto il paziente reagirà con la nevrosi da transfert (patologia provvisoria ). il transfert dunque è contraddittorio perchè da una parte è una resistenza alla cura ma dall'altra è necessario per raggiungere il conflitto infantile. Durante il transfert il paziente non solo rievoca ma rivive il rimosso, più un contenuto si sottrae alla rievocazione tanto più ricomparirà come atto, spinto da una coazione a ripetere. nel transfert si materializza il rapporto con gli oggetti , anche i più precoci ,come quelli parziali, ma soprattutto la relazione con il padre, cardine del conflitto edipico e identificazione del Super-io.anche il terapeuta è coinvolto nel transfert, e ciò è un ostacolo alla cura (vedi breuer e anna o.) quindi deve essere a...


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