Riassunto le tre culture - Jerome Kagan PDF

Title Riassunto le tre culture - Jerome Kagan
Course Idoneita' Informatica
Institution Università degli Studi di Parma
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Le tre culture, Jerome Kagan INTRODUZIONE: MONDO SCIENTIFICO E UMANISTICO, E’ ANCORA FRATTURA? QUALI ALTRE FRATTURE? Snow partiva dalla convinzione che la classe dirigente di metà novecento si caratterizzava per una mentalità largamente determinata dalla tradizione umanistica, poco propensa alla ricognizione della condizione sociale. D’altra parte, a metà del secolo scorso, gli Stati Uniti e l’Unione sovietica hanno cominciato a correggere i propri metodi e percorsi educativi, aggravando l’handicap del Regno unito, ancora lontano dalla consapevolezza che soltanto un nuovo equilibrio tra il mondo degli umanisti & scienziati, fra di loro sempre più distanti, avrebbe potuto consentire di affrontare al meglio i problemi I GRANDI PROBLEMI dell’epoca. In questo quadro, la cultura tradizionale continuava a governare il mondo occidentale (senza cedere all’ottimismo sulle possibilità in mano al gruppo degli intellettuali. Oggi pur permanendo una marcata antinomia tra scientismo e antiscientismo, il campo dove avviene il maggior confronto è quello dei COMPORTAMENTI DI MASSA e le loro RAPPRESENTAZIONI MEDIATICHE CONTRAPPOSTE.

1. Le tre culture: una caratterizzazione Snow, influente romanziere e amministratore scientifico, nel 1959 pubblicò un testo di una conferenza tenuta alla Cambridge University con il titolo Le due culture: la conferenza provocò un accesa discussione per la brusca liquidazione delle discipline umanistiche come iniziativa intellettuale priva di rigore e incapace di dare un contributo al benessere di quanti vivono in regioni economicamente sottosviluppate. Non fa meraviglia che gli umanisti si siano offesi davanti alle affermazioni di Snow per cui la pace e la prosperità mondiale avrebbero guadagnato dalla formazione di un maggior numero di scienziati e ingeneri e da un MINOR numero di filosofi, e critici letterari. Tre anni dopo, Leavis, un critico letterario ha pubblicato una confutazione feroce che dipingeva Snow come un chimico fallito che ignorava i problemi del mondo. Snow ha scritto il suo saggio quando l’America stava per vedere uno straordinario allargamento dell’istruzione superiore, che ha portato a un aumento di quattro volte del numero dei docenti e di sette volte quello degli studenti. Questi cambiamenti erano dovuti alla fondazione dei community colleges e all’aumento di iscrizioni alle università statali che cercavano di accogliere i veterani della seconda guerra mondiale, i quali sostenuti dalla decisione del governo di finanziarne l’istruzione come riconoscimento del loro servizio, sceglievano di frequentare studi universitari invece di tornare alle occupazioni da classe lavoratrice dei loro padri. In parallelo c’è stato un incremento dei fondi disponibili per la ricerca e il numero degli scienziati, 1

insegnanti, ricercatori ecc.. che insegnavano & diffondevano i prodotti della scienza. Questi fatti invitano a riesaminare la forza della tesi di Snow, anche se gli interessi principali, le fonti di evidenza e i concetti restano i nodi più importanti che differenziano gli scienziati naturali (fisici, biologi, chimici), gli scienziati sociali & umanisti, le tre comunità variano rispetto a sei ulteriori dimensioni, meno pertinenti alle loro epistemologie. Le nove dimensioni sono: 1) Le domande fondamentali che si pongono nonché il grado di previsione spiegazione o descrizione di un fenomeno sono il prodotto principale di una ricerca 2) Le fonti di evidenza su cui si basano le inferenze e il grado di controllo sotto le quali viene raccolta l’evidenza 3) Il vocabolario utilizzato per presentare osservazioni, concetti e conclusioni, compreso l’equilibrio tra proprietà e categorie continue e il grado a cui si presume che una relazione funzionale venga generalizzata tra contesti diversi o ristretta al contesto di osservazione 4) La misura in cui le condizioni sociali, prodotte da eventi storici influenzano le domande che vengono poste 5) La misura in cui i valori etici penetrano le domande formulate e le conclusioni inferite o dedotte 6) Il grado di dipendenza dal sostegno finanziario esterno erogato da enti pubblici o dall’industria 7) La probabilità che lo studioso lavori da solo, con uno o altri, o che sia membro di una grande equipe 8) Il contributo dell’economia nazionale 9) I criteri applicati dai membri di ciascun gruppo quando giudicano elegante un corpus di ricerca La maggior parte delle imprese intellettuali è costituita da tre componenti: - un insieme di premesse, non messe in dubbio, che creano preferenze per particolari domande e per risposte altrettanto particolari - una collezione di strumenti analitici per la raccolta di evidenze - un insieme elettivo di concetti che costituiscono il nocciolo delle spiegazioni

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Gli scienziati sociali e umanisti condividono più premesse, strumenti analitici e concetti, di quanto non abbiano in comune con gli scienziati naturali che mettono in primo piano i processi naturali, minimizzando le influenze dei contesti storici e si occupano principalmente delle relazioni tra un concetto e un insieme di osservazioni. Gli scienziati sociali e umanisti sono restii a riconoscere troppa influenza alla biologia e perciò sono più interessati alle relazioni tra membri di un insieme e spesso cercano risposte che affermino o rifiutino un ideale etico. I significati dei concetti utilizzati dai tre gruppi richiedono un’attenzione speciale perché le comunità utilizzano fonti di evidenza diverse. DIMENSIONE

SCIENZIATI NATURALI

SCIENZIATI SOCIALI

UMANISTI

Interessi principali

Previsione e spiegazione di tutti i fenomeni naturali

Spiegazione di comportamenti stati psicologici degli esseri umani

Comprensione delle relazioni umane a eventi e significati in funzione dell’epoca storica, storia personale e cultura

Fonti principali di evidenza e controllo delle condizioni

Osservazioni controllate sperimentalmente di enti materiali

Vocabolario principale

Concetti semantici e matematici i cui riferimenti sono gli enti della fisica, biologia e chimica

Testi scritti e comportamenti umani raccolti in condizioni su cui il controllo è minimo Concetti che si riferiscono al comportamento umano ed eventi che li provocano

influenza di condizioni storiche

Minima

Comportamenti espressioni verbali raccolti in contesti non sempre controllati Costrutti che si riferiscono a caratteristiche psicologiche, stati e comportamenti dei singoli o gruppi Modesta

Influenze etiche

Minime

Importanti

Importanti

Dipendenza dal sostegno esterno

Fortemente dipendenti

Moderatamente dipendenti

Relativamente indipendenti

Condizioni di lavoro

Collaborazioni in piccoli o grandi gruppi

Lavoro isolato

Contributo all'economia nazionale

Importante

Collaborazioni in piccoli gruppi & lavoro isolato Modesto

Criteri di bellezza

Conclusioni che chiamano in causa le componenti materiali in natura e descrizioni matematiche

Conclusioni che sostengono una concezione teorica ampia del comportamento umano

Argomenti semanticamente coerenti presentati in prosa elegante

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Forte

Minimo

Tre vocabolari: Il significato di una frase, per chi la pronuncia e per chi l’ascolta si basa sugli eventi effettivi nominati, così come sulla rete di idee alla base di quell’enunciato. Le tre culture rappresentano comunità linguistiche che impongono ai loro concetti importanti reti di significati distinte. I SIGNIFICATI della maggior parte degli enunciati NON sono trasparenti: il significato dipende da osservazioni specifiche cui un enunciato fa riferimento e dalla procedura che ha generato l’evidenza e dalla rete dei significati che definisce una teoria. I vocabolari di ciascuna cultura contengono molti concetti con definizioni tecniche che sono di interesse primario solo per un gruppo solamente (es. trasposoni per scienziati naturali, epoca storica per gli umanisti). Le tre culture usano però anche termini che si pronunciano e si scrivono allo stesso modo ma hanno SIGNIFICATI DIVERSI per ciascuna cultura. Per chiarire, possiamo pensare a come descrivere una persona chiamata Max: o Scienziato naturale: vocabolario che fa riferimento a caratteristiche come densità ossea, livello di glucosio, circolazione sanguigna o // Sociale: identificazioni come famiglia, etnia, genere, ricordi infantili o // Umanista: appartenenza a una famiglia emigrata, impotenza di quando riflette sull’invecchiamento del padre, nostalgia per l’estate quando gli alberi sono spogli Molti predicati assumono significati diversi quando sono associati a nomi diversi, la validità di ogni affermazione quindi dipende dalla frase nel suo contesto e non dalla singola parola. Anche alcuni termini del vocabolario scientifico naturale hanno significati diversi, come ad es. i significati di massa, spazio e tempo nelle equazioni di Newton non sono identici ai significati che aveva in mente Einstein. Una tolleranza nei confronti di più significati per parole che appartengono a sistemi linguistici distinti ci consente di credere, allo stesso tempo, che i fisici scrivono nel linguaggio matematico della meccanica quantistica sono corretti quando dichiarano che non esistono oggetti stabili nel mondo e gli psicologi sono corretti quando affermano che il mondo è costruito da oggetti solidi come tazze che si possono toccare e riempire. Accettiamo entrambe affermazioni come vere senza quel senso di dissonanza cognitiva che accompagna le idee in contraddizione logica perché appartengono a sistemi linguistici diversi. La cascata degli eventi Il punto critico è che il vocabolario utilizzato dai biologi per descrivere le caratteristiche del cervello non risponde strettamente, dal punto di vista del 4

significato, ai vocabolari utilizzati da scienziati sociali e umanisti: questi descrivono le fasi tarde di una cascata che inizia con una serie di brevi eventi neuronali e si conclude con una percezione, pensiero o un comportamento che dura per un tempo più lungo -> l’intenzione di andare al frigorifero per prendere qualcosa da mangiare è molto di più di qualsiasi stato celebrale che si verifichi nel lasso di tempo che trascorre tra idea iniziale e l’apertura del frigo. Il punto importante è che il vocabolario che descrive ciascuna delle frasi in qualsiasi cascata, che inizia con un comportamento GENERICO o CELEBRALE e si conclude con un comportamento che ha un certo grado di autonomia Anche un comportamento grave come il suicidio di un adolescente è influenzato (almeno in America) dalla classe sociale (più comune tra i poveri) dalla regione del paese (più comune dove la popolazione è minore), e dal giorno della settimana (lunedì). I neuroscienziati non chiariscono molto il concetto psicologico di sé quando dicono che ci sia uno schema di coerenza nell’attività neuronale. Non si può vedere una foresta mentre ci si trova al suo interno, non si può capire lo stato psicologico di una persona depressa che descrive il proprio mondo interiore come oscuro, privo di energia, restando all’interno di un vocabolario che richiama solo processi biologici. I concetti delle scienze sociali e discipline umanistiche non possono essere descritti con il vocabolario utilizzato dagli scienziati naturali. Il significato che gli psicologi attribuiscono ai termini ricordare, contare o paura non possono essere sostituiti da enunciati che richiamano a strutture celebrali. Le tre culture, quindi pensano lo stesso evento in modo diverso. Tropi e metafore Gli esseri umani hanno la tendenza automatica a mettere in relazione due o più reti concettuali diversi & a identificare un nodo semantico comune. Quando il nodo condiviso dota il concetto di un significato non letterale, si parla di tropi. La maggior parte dei tropi o delle metafore è soddisfacente quando una proprietà definitoria del secondo termine è una proprietà secondaria del primo termine. Quindi la metafora “gli esseri umani sono gorilla” è accettabile perché la capacità di aggressione è primaria nei gorilla ma secondaria negli esseri umani. I tropi possono essere classificati come soddisfacenti o non, coerenti o non coerenti ma non come veri o falsi. Possediamo nodi semantici “debole” o “inerme” come caratteristiche definitorie della rete BAMBINO pertanto, un adulto che viene definito bambino lo percepisce come un insulto perché le caratteristiche di debolezza/mancanza di controllo non sono coerenti con i nodi che rappresentano la comprensione letterale di adulto.

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Gli scienziati spesso trattano un nuovo progresso scientifico come un tropo fruttuoso, una metafora per il corpo e la mente. (Freud ha usato la metafora dell’energia per i processi emotivi, Descartes considerava la macchina come una metafora per il funzionamento dell’organismo..) Le metafore sono affascinanti ma gli scienziati devono sempre prestare attenzione al rischio di lasciarsi sedurre dal loro fascino. Gli scienziati naturali solitamente ignorano i significati non letterali poiché non possono essere verificati come veri o falsi. Le frasi che vengono interpretate alla lettera, sono accompagnate da schemi di attività celebrale diversi dai profili che accompagnano una lettura metaforica delle stesse frasi. Molti neuroscienziati che misurano le reazioni del cervello di fronte ad immagini di bambini o scimmie assumono che tutti i partecipanti percepiscano le cose allo stesso modo ma le cose non stanno così in quanto c’è una variabilità straordinaria nei profili celebrali provocati dalla maggior parte degli stimoli. Gli scienziati naturali assegnano questa variabilità a differenze materiali nei cervelli dei partecipanti, anziché a significati di tropi che potrebbero aver soprapposto agli stimoli. L’influsso della storia L’equilibrio tra indagini guidate da una ricerca di generalizzazioni che trascendono il momento storico corrente e quelle seriamente influenzate dalle condizioni temporanee da eventi storici caratterizza in modo diverso le tre culture La narrazione più antica è iniziata miliardi di anni fa con i primi esseri viventi: anche se i fisici credono che le relazioni fra i costituenti della materia presenti subito dopo il Big Bang fossero diverse da quelle di oggi e biologia e i fisici ammettono che i genomi degli esseri umani vissuti 10mila anni fa erano diversi e meno soggetti a variabilità rispetto agli esseri umani attuali, la maggior parte dei problemi che gli scienziati naturali si pongono è MENO GRAVE rispetto a quelli che si pongono scienziati sociali & umanisti. La successione più tarda ha avuto inizio circa 10.000 anni fa, quando le popolazioni umane hanno cominciato a crescere e lasciare qualche documento in merito alla loro organizzazione sociale, competenze ed esperienze. Molti scienziati sociali cercano di comprendere i fenomeni umani di percezione, memoria, linguaggio…con principi che non sono ristretti al momento storico corrente, ma un gruppo numeroso esplora fenomeni influenzati più seriamente dalle condizioni sociali attuali. Le trasformazioni più importanti avvenute in Europa e in America nei cento anni dal 1760 al 1860 sono state l’emergere dell’industrializzazione, delle economie capitalistiche e una forte crescita delle città e del numero dei poveri negli ambienti urbani: di conseguenza le proposte di riforma erano 6

centrate o su cambiamenti volontari nella struttura politica ed economica o sull’agenda rivoluzionaria più radicale di Marx. La maggior parte dei cittadini si rendeva conto della difficoltà di creare un ambiente più favorevole perciò creava un’interpretazione alternativa che potesse ridurre al silenzio la sensazione sgradevole prodotta dalla violazione del loro senso di giustizia sociale. L’idea Darwiniana della selezione naturale ha messo a disposizione la terapia necessaria e gli alfieri delle teorie dell’evoluzione hanno cominciato a sostenere, dopo il 1800 che i poveri, i pazzi, le prostitute erano biologicamente meno adatti. Questa razionalizzazione ha perso la sua attrattività in America dopo che un gruppo di eugenisti propose la sterilizzazione dei pazzi e restrizioni severe all’immigrazione. Alle speranze degli americani liberali in cerca di una risposta razionale al movimento dell’eugenetica hanno dato risposta Pavlov, i comportamentisti americani e i discepoli di Freud: questi studiosi hanno fatto risorgere l’esperienza sociale come spiegazione alternativa delle conseguenze psicologiche indesiderate di un economia di laissez-faire sostenuta dall’assunto che il darwinismo sociale fosse coerente con gli intenti di natura. La scienza sociale americana è nata nelle università verso la fine del diciannovesimo secolo, sotto le idee darwiniane, e solo pochi decenni dopo che gli scienziati avevano scoperto l’esistenza di relazione fra la localizzazione di una lesione al cervello di un animale e la natura delle successive variazioni nel suo comportamento. Questi studiosi potevano scegliere fra guardare all’interno, alle singole funzioni psicologiche che emergevano dall’attività celebrale e potevano essere anche ereditate o all’esterno alle mutevoli forze ambientali & sociali che richiedevano nuove forme di adattamento. Anche il gruppo iniziale di psicologi tedeschi, aveva scelto il primo tema per i propri studi della natura della coscienza umana: in particolare dello stato che si crea quando una persona rileva un cambiamento negli stimoli circostanti e aveva ipotizzato che questo processo fosse governato da leggi collegate a schemi di attività cerebrale che ancora non era in grado di misurare. La generazione successiva di ricercatori americani però ha avuto interessi più pragmatici e ha saputo onorare l’atteggiamento di obiettività richiesto dagli scienziati naturali studiando l’apprendimento di nuove abitudini attraverso la formazione di associazioni fra stimoli e risposte. Questa svolta ha consentito ai ricercatori di seguire Pavlov e di progettare esperimenti con animali che non potevano essere realizzati con umani. Questo movimento, chiamato comportamentismo (behaviorismo) è durato fino agli anni 60, fino a quando non è stato sostituito da un ritorno dello studio delle funzioni mentali umane. Questa volta però la strategia di ricerca ha evitato la fenomenologia soggettiva utilizzando sonde analitiche della percezione, della memoria e dei processi decisionali. 7

Negli anni 70 gli scienziati potevano sfruttare i progressi tecnologici che mancavano all'epoca di William James e molti hanno ritenuto che scoprire la correlazione fra processi psicologici e attività celebrale avrebbe gettato una luce sui primi. L'intervallo fra i primi esperimenti psicologici e le ricerche attuali ha visto tre cambiamenti ideologici importanti: • Gli stimoli fisici sono diventati informazione psicologica • Il concetto di volontà umana insieme a comprensione ed emozione sono stati analizzati nelle funzioni distinte di percezione, attenzione pianificazione, regolazione e anticipazione • L’ipotesi di differenze minime fra animali ed esseri umani per quanto riguarda proprietà psicologiche complesse è diventata un dogma Fra il 1890-1920 si è verificato un cambiamento significativo della visione di mondo quando gli scienziati e il pubblico istruito hanno cominciato ad accettare l’idea che indeterminazione ed esiti probabilistici erano nel piano della natura e la credenza tradizionale nel determinismo era una visione idealistica ingenua. La variazione delle probabilità di eventi rari offre un esempio convincente del cambiamento storico: la probabilità che un gruppo di terroristi che vivono in città a migliaia di km dall’obiettivo di un attacco potesse coordinare con successo le proprie attività, come è accaduto l’11/09/01 era più grande nel 2001 di quanto sarebbe stata cento anni prima, grazie all’esistenza di aerei, internet e dei cellulari. Gli effetti della storia sui temi di ricerca degli scienziati sociali sono visibili nel modo in cui varia la popolarità degli argomenti sulle riviste accademiche: alla fine del 19esimo secolo alcuni medici & psicologici inglesi credeva...


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