Riassunto Lo sguardo della memoria PDF

Title Riassunto Lo sguardo della memoria
Course Storia dei servizi educativi e dell'immaginario infantile
Institution Università di Bologna
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Riassunto libro...


Description

Riassunto: Lo sguardo della memoriaEmy Beseghi e Cosimo Laneve Prefazione Il piccolo principe stimola ad una avventura conoscitiva che invita al dialogo tra diversi approcci teorici -> contiene enigmi la cui profondità attende di essere maggiormente disvelata, mentre lascia aperte insoddisfatte domande, curiosità, suggestioni che sollecitano integrazioni e approfondimenti. La ricchezza del testo (il linguaggio visionario, l’intensità delle metafore, la forza espressiva dei simboli) spinge continuamente ad uno scavo in cui le domande e le risposte si stimolano a vicenda. -> è un volume che intende offrire una riflessione a più voci sempre attuale, con l’intento di ripercorrere i significati più nascosti. In questo viaggio l’occhio interiore del lettore si incontra con lo sguardo carico di stupore del piccolo principe: è uno sguardo insolito da accendere interrogativi sempre nuovi. Il blasone del Principino – Antonio Faeti - 1. nella malinconia c’è un rifugio - 2. Richiami politici: i 6 pianeti si riferiscono a categorie dell’umano: l’inutile Re che non regna se non sull’arbitrio della propria astratta vaghezza rimanda ai signori del Palazzo pasoliano: icona di un potere supponente, ridicolo, privo di rapporti con il popolo -> denuncia delle varie fazioni della destra francese contro i radicali. Geografo= è l’accademico-> un ideologo della destra francese. L’autore precisa in questo modo l’avversione sua e dei suoi seguaci per l’Accademia e per i “geografi”. L’ubriacone è il francese tipico - 3. Solitudine e tendenza a vedere nell’infanzia non solo un rifugio, ma perfino una trincea, un luogo da usare per combattere. La solitudine, come fondamento esistenziale del principino, è uno dei modi che il bambino di Saint- Exupéry usa per farsi intendere, per dire chi è. Il pilota e il bambino. Itinerari ermeneutici – Emy Beseghi La cifra filosofica del racconto: 4. il piccolo principe ci stupisce con domande sempre nuove bandite da un mondo adulto che diviene metafora di un’umanità risucchiata in un universo arido, ripetitivo e massificato. Sembra così condurci oltre il guscio delle apparenze e delle sue ingannevoli maschere accendendo interrogativi sempre nuovi o stimolando a cogliere quei dettagli che producono cambiamenti di sguardo. 5. Temi: Un mondo incarnato dai grandi, dagli adulti, che si vedono importanti come dei Baobab, di cui l’autore fa una severa e carica ironia critica: dall’adulto che adora il denaro a quello che insegue un potere inesistente o coltiva vanità senza ammiratori. 6. Tema del surrealismo: più vite condotte in una volta. Il piccolo principe è nello stesso tempo, osservatore, viandante, giardiniere, astronomo. 7: Pascal: anche per Pascal la ragione è impotente di fronte al mistero dell’uomo, un mistero che richiede altri strumenti di conoscenza come il sentimento capace di cogliere la contraddittorietà dell’esperienza umana. Carica di echi pascaliani è dunque la frase “non si vede bene che col cuore”. Strette sono le connessioni che si trovano tra i pensieri di Pascal e il piccolo principe: alcune riflessioni di Pascal sembrano rappresentare una sorta di premessa a cui Saint- Exupery ha attinto nell’ideare il libro. 8. il tempo è per Sait- Exupèry, il centro intorno al quale si viene elaborando la questione e il senso del nostro vivere. L’invito ad addomesticare comporta quello della gradualità e pazienza che

esigono il dono del tempo. Il tempo è necessario per cercare, conoscere, amare e avviare un lento e progressivo processo di familiarizzazione. Così il simbolo del tempo si collega alla conoscenza: le cose e gli uomini acquistano il loro valore per il tempo che è stato loro dedicato. (richiamo alla Rosa) I vari personaggi adulti sembrano incarnare la dimensione artificiale di un tempo dove tutto è misurato, diviso, calcolato, standardizzato secondo il metro della quantità: emblematico è il mercante di pillole preconfezionate dedito a un risparmio insensato del tempo. 9. il colloquio con la volpe recherà al PP una comprensione di sé del tutto nuova e lo renderà consapevole del significato dell’unicità della sua rosa => unicità della persona umana: espressione poetica alta. 10. i segni esteriori così rivestono l’individuo e lo definiscono, divengono simbolo di status ora barriera o marchio a seconda delle attribuzioni sociali, contribuiscono alla formazione di un immaginario a partire dai modelli dominanti fino a svalutare una diversità troppo estranea ai propri schemi culturali. Il problema dell’incontro e del dialogo tra culture non è nuovo per Saint- Exupèryche col suo aereo attraversava le frontiere superando barriere e fili spinati- si è in un certo senso realizzato perché il PP si è offerto a tutti, al di là delle differenze visibili di razza, lingua e condizione sociale. Con le ali del “puer” tra simboli e metafore - 11. è nel deserto che saint- Exupèry ha avuto i suoi miraggi interiori, il rinnovarsi dell’infanzia. Il deserto diviene anche luogo della prova e della ricerca, tappa della vita interiore opposto alla Disumanità degli spazi vuoti, possibile teatro della rinascita come indica la vicinanza e la scoperta del pozzo a cui attingere -> collegamento con il racconto biblico. - Interpretazione psicoanalitica: la storia del pp rappresenta un ricordo dell’infanzia, una sorta di sogno personale di rigenerazione. Questo sogno infantile è attraversato dal desiderio di ritornare al mondo della madre da cui SE non si seppe mai liberare. Questo spiega la presenza della rosa misteriosa, simbolo di una figura materna, esigente e incombente, il cui richiamo è costellato da ambivalenze. Secondo vari autori il tormento della nostalgia della madre l’ha bloccato in una sorta di complesso materno a cui i vari simboli del libro rimandano. - Interpretazione Pascoliana: PP come il fanciullino di Pascoli, metafora d’infanzia che riesce a cogliere l’alterità del mondo infantile, nascosto dal mondo adulto. Il fanciullino deve essere custodito dagli adulti (fanciullino dentro l’uomo). Quindi mantenere un sentimento di meraviglia, stupore e scoperta nonostante l’essere adulto, uno sguardo che va in profondità. Si può custodire un fanciullino nell’animo e rimanere adulti. Il pp è l’altra parte di se stesso incontrata nell’infanzia. - Collegamento con l’archetipo del Puer Aeternus, il fanciullo divino sospeso nel tempo che abita le religioni, i miti, i sogni di tante culture diverse, sottolineandone tratti carichi di provocazione. Puer: si riferisce a una specie di alba del mondo, rendendosi emblema del rinnovamento della vita e di nuove possibilità esistenziali , con uno sguardo di stupore e di desiderio di capire. Ma allude anche al futuro, al mutamento, crescita, all’abbandono fa riferimento anche allo strappo doloroso dell’infanzia. Necessità di vedere sempre la possibilità di nuovi inizi. - Gli abitanti dei diversi pianeti (dal re vanitoso, dall’ubriacone, all’uomo d’affari) incarnano diverse possibilità del divenire adulto in modo sbagliato. Mettono in scena il triste e sconcertante ritratto di un’umanità distratta, in un’ottica convenzionale del mondo. Hanno tutti smarrito la capacità di vedere. Il segreto del libro risiede in gran parte nella poetica

dello sguardo-> scandaglia le contraddizioni del reale, non si accontenta della superficie, la penetra in profondità e ci restituisce il mistero della condizione umana....


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