Rocco e i sui fratelli - analisi chiara e dettagliata del libro: trama, analisi dei personaggi, ambiente, PDF

Title Rocco e i sui fratelli - analisi chiara e dettagliata del libro: trama, analisi dei personaggi, ambiente,
Course Scienze della formazione primaria
Institution Università di Bologna
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analisi chiara e dettagliata del libro: trama, analisi dei personaggi, ambiente, genere letterario ecc....


Description

“Rocco e i suo suoii fratelli” di Luchino Visconti (1960) Dal cinema neorealista italiano, il film è la trasposizione de “Il ponte della Ghisolfa” di Testori. Ci sono varie analogie con “I Malavoglia” di Verga e, nella figura di Roco, con Anguilla. Ambientato nell’Italia del Boom Econo Economico mico mico, approfondisce il tema della migrazione dal sud al nord e dimostra come, in un secolo di unificazione, la situazione della gente comune del meridione non sia cambiata molto -> stessa situazione della Sicilia di Verga. La storia della famiglia Prandi che lascia la Lucania Lucania, terra di una povertà estrema, per recarsi a Milano in cerca di lavoro, inseguendo un progresso illusorio. A Miano, città moderna ed industrializzata, anche la neve è fonte di guadagno occasionale, ma pur sempre lavoro, occasione dell’immigrato di riscatto dalla miseria da cui proviene. -Personaggi: > donna Rosaria Prandi = tipica donna del sud vestita di nero, che porta sul petto il ritratto del defunto marito, nutre per i figli un grande orgoglio, i ragazzi sono la sua occasione di riscatto per poter essere una donna rispettata. È il corrispondente di Padron ‘Ntoni, una matriarca amorevole, autoritaria e invadente che impone i bisogni della famiglia ai figli (prima a Vincenzo e poi a Rocco), bisogni che devono avere la precedenza su ogni altro progetto. Nella scena in cui è seduta con 4 dei figli, utilizza un proverbio di Padron ‘Ntoni: la famiglia deve restare unita come le dita della mano. > Rocco = corrispondente di Alessi in quanto incarna la religione della famig famiglia lia lia, la quale richiede un’incondizionata solidarietà e secondo la quale gli errori di Simone ricadono sulla famiglia e devono essere espiati da tutti. Appunto per espiare le colpe del fratello intraprende la carriera di puglie (andando contro la sua natura mite e sensibile) e per la stessa ragione rinuncia all’amore di Nadia. Spesso ricorda con nostalgia la terra natale, soffrendo la condizione dello sradicato = consapevole degli enormi limiti della propria terra ma convinto che sia comunque meglio vivere dove si è nati e cresciuti. Diversamente dai fratelli, non si lascia abbagliare dalle luci delle vetrine milanesi che promettono un progresso fatto di soldi facili -> prova pietà per Nadia e per la sua famiglia, pronta a svendersi per un progresso illusorio. Si rende così conto che, sia in paese che in città, le persone non cambiano = restano immutati i desideri di ricchezza, amore e fortuna, come immutata è la paura di non soddisfarli => arriva alla stessa conclusione e alla stessa sconfitta di Anguilla. A chi segue la religio religione ne della roba roba, appare come un illuso mosso da sogni irrealizzabili.

Ha una visione fatalista del progresso progresso, conscio del fatto che richieda, come ogni cambiamento, il sacrificio di qualcuno -> richiamo all’usanza della Lucania secondo cui, perché la casa in costruzione sia solida, il capomastro deve gettare una pietra sull’ombra della prima persona che passa. Rocco è un vinto rassegnatosi ad una vita di sacrifici, di rinuncia e di espiazione per le colpe del fratello. > Simone = pigro, incostante ed egoista, è il personaggio più dinamico dinamico, corrispondente di ‘Ntoni: si ribella al sistema vigente nel suo paese cercando di cambiare la sua vita. Tuttavia in questo processo, inseguendo il successo facile, dimentica i suoi doveri (verso la famiglia) -> s’incammina su una strada di degrado = tramite il furto e l’omicidio, determina la sua esclusione dalla società, restando vittima della fiumana del progresso. (Simone è la vittima sacrificale, l’ombra su cui viene scagliata la pietra. Il sacrificio di Simone deve espiare il senso di trasgressione, di lontananza dall’ideale dell’ostrica, che accomuna tutta la fam.) NB: anche Nadia ha tentato di riscattarsi, ma è stata sacrificata come Simone. > Vincenzo = figlio maggiore, pone la fidanzata e la camera in affitto sullo stesso piano di valori. Persegue i suoi obiettivi senza ascoltare i vecchi e la sua famiglia d’origine, dimostrando così la sua modernità. Tuttavia mantiene la presunzione maschilista di chi prende la donna senza chiedere il permesso a nessuno, tantomeno a lei. > Ciro = il figlio più “nordizzato”, lavora all’Alfa Romeo, ha una fidanzata del nord e frequenta la scuola serale. Arriva a ripudiare la religione della famiglia, non essendo più disposto a pagare per il fratello delinquente (mentalità ormai lontana da quella del paese). Ha dimenticato il diletto ed è nel limbo linguistico dell’e dell’emigrante migrante migrante, rappresentato da Pascoli nel poemetto “Italy”. Nell’ultima scena dell’ultimo capitolo, dedicato a Luca, Ciro si confida con il fratello minore, affermando di differire dalla visione di Rocco: per Ciro la storia ed il progresso cambieranno anche il loro paese, una marea che travolgerà tutto e tutti. È conscio che il mondo da cui proviene si dis disgregherà gregherà a contatt contatto o con la modernità modernità, come la sua famiglia. Esprime la necessità che il mondo cambi e che Luca possa vivere in una società migliore e più giusta. -> un possibile riscatto viene quindi allontanato nel tempo e riversato sul futuro di Luca. Come per gli altri fratelli (Luca escluso) è avvolto da un insanabile pessimismo -> come Rocco (rassegnato a dover stare lontano dal proprio paese) esprime la speranza

che Luca possa un giorno tornare realizzato, come la madre si augurava per loro e per sé stessa. Ultima scena = fischio prolungato della sirena della fabbrica che scandisce il tempo e che accompagna dolente la coscienza di una perdita, di un esilio irreparabile. Luca s’incammina per una strada enorme (non a misura di bambino) deserta, carico delle speranze di riscatto una volta tornato al paese (speranze dei suoi fratelli). Nell’ultima scena ci si rende conto di come in una città affollata, ricca di vetrine e merci, l’uomo sia solo.

NB: ➢ Allegoria = corrispondenza univoca tra significante (immagine che il poeta utilizza) e significato. Es: la Selva e le Fiere nell’Inferno dantesco. ➢ Correlativo oggettivo = la valenza pluralistica del significante....


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