Sindrome da Disconnessione Interemisferica PDF

Title Sindrome da Disconnessione Interemisferica
Course Psicologia Fisiologica
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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appunti prof Proverbio integrati con libro di testo...


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SINDROME DA DISCONNESSIONE INTEREMISFERICA: Nella sindrome da disconnessione interemisferica si verifica un danno selettivo delle commessure encefaliche: corpo calloso, commessura anteriore e commessura posteriore. È necessario presentare lo stimolo in maniera tachistoscopica in modo da lateralizzare gli stimoli ed evitare l'effetto dei movimenti oculari.

a) Quando i campi recettivi (1 e 2) su entrambi i lati del punto di fissazione vengono stimolati da due separate barre di luce che si muovo in direzioni diverse (come indicato dalle frecce), i tassi di scarica delle due cellule non sono correlati b) Negli animali con il corpo calloso integro, le cellule con i campi recettivi spazialmente segregati scaricano in modo sincrono quando sono stimolati da un oggetto comune, come una lunga barra di luce che si estende in entrambi i campi recettivi. c) Negli animali il cui corpo calloso è stato reciso, raramente viene osservata una sincronia di scarica. Fenomeni noti come: Emianomia = incapacità di dare un nome Emialessia = incapacità di leggere lo stimolo presentato I soggetti sono in grado di denominare correttamente gli stimoli presentai nel campo visivo destro (emisfero sinistro), ma ciò non avviene quando lo stimolo è presentato nel campo visivo sinistro (emisfero destro). Mediante l'utilizzo di un metodo non verbale è possibile dimostrare che anche l'emisfero destro ha riconosciuto l'oggetto. Oltre a questi fenomeni si verifica la cosiddetta perdita dell'equivalenza visuo-percettiva, un soggetto non è in grado di fare confronti tra oggetti presentati ai due diversi emisferi. Se si chiede al paziente di descrivere verbalmente un oggetto, il paziente descrive la faccia vista dall'emisfero sinistro; se invece si chiede al paziente di descrivere un oggetto non verbalmente, esso descrive la faccia vista dall'emisfero destro. Il paziente più famoso di Gazzanica è J.W., il quale ha subito la resezione del corpo calloso all'età di 25 anni a causa di una forma di epilessia intrattabile, lasciando intatto un piccolissimo tratto di fibre callosali. Linguaggio: Abbiamo già detto che l'emisfero destro non sa leggere, perciò le parole presentate all'emisfero destro vengono trasferite mediante il corpo calloso all'emisfero sinistro, il quel è l'unico ad essere in grado di leggere. In caso di corpo calloso reciso parzialmente, le informazioni di tipo ortografico non possono

essere trasferite, vengono trasferite solo le informazioni di tipo concettuale. In caso di resezione totale, non può essere trasferita alcuna informazione dall'ED all'ES. L'emisfero destro non sa denominare gli oggetti, ma tali oggetti possono essere usati in modo appropriato, perciò sono solo le capacità verbali ad essere compromesse. Tuttavia esso è in grado di leggere parole molto comuni, ad alta frequenza, concrete e non astratte. Non ha nessuna capacità sintattica, non ha consapevolezza fonologica. La capacità linguistica dell'emisfero destro è limitata a: • lettura di parole concrete ma non astratte • automatismi verbali e frasi fatte • comprensione di grammatica semplice ma non complessa • nessuna abilità di spelling Zaidel: 1) Il lessico dell'emisfero destro è ricco e corrisponde a quello di un individuo maggiorenne 2) la comprensione delle frasi è limitata a frasi brevi e sintatticamente semplici 3) lo span di memoria dell'emisfero destro è 3 + o - 1, quello dell'emisfero sinistro è equivalente a 7 + o - 2 4) L'e misfero destro non ha alcuna capacità fonologica Gazzaniga: 1) Le abilità cognitive dell'emisfero destro sono nettamente inferiori a quelle di uno scimpanzé 5) è completamente inetto nel ragionamento matematico e logico 6) L'e misfero destro ha qualche competenza semantica Noi non abbiamo la percezione che l'emisfero destro sia inetto dal punto di vista di alcune facoltà cognitive, dal momento che il nostro cervello lavora in maniera unificata. La percezione dei volti: Nel nostro cervello c'è una regione che è in grado di riconoscere i volti; anche in questo caso i due emisferi sono specializzati in maniera differente. È stato osservato che un individuo è in grado riconoscere la propria foro se viene stimolato maggiormente l'emisfero sinistro, perciò questo è specializzato nel riconoscimento della propria immagine. Se si presenta una foto chimerica ad un soggetto con emisferi divisi e si chiede verbalmente che soggetto c'è nella foto, esso risponderà con le informazioni provenienti dall'emisfero sinistro. Questa tecnica è stata proposta per la prima volta da Sperry. Se si chiede al paziente perché ha risposto in un certo modo, il paziente appare non consapevole della risposta fornita allo sperimentatore, esso crea delle storie per giustificare la sua risposta. Capacità di ricostruire le forme tridimensionali: Anche in questo caso emerge una specializzazione emisferica. Infatti se si chiede di costruire con dei cubetti una figura presentata in modo bidimensionale, l'individuo appare più bravo se utilizza la mano sinistra piuttosto che la mano destra. L'emisfero destro è più abile nel ricostruire una figura bidimensionale in figura tridimensionale. Abilità ortografica: L'emisfero sinistro è specializzato nella capacità ortografica. L'emisfero destro di J.W. non si dimostra sensibile al priming ortografico. Per dimostrare ciò i ricercatori si sono avvalsi di test basati su un compito di priming di lettere. Il compito consisteva semplicemente nel dire se una lettera maiuscola che appariva per pochi istanti su uno schermo era una H oppure una T. A ogni prova la co parsa della lettera maiuscola era preceduta da una lettera minuscola, che poteva una h oppure una t. Di norma i soggetti erano significativamente più veloci, ovvero rivelavano un effetto di priming, quando la H maiuscola era preceduta da una h minuscola, rispetto a quando era preceduta da una t minuscola. La differenza nei tempi di latenza della risposta fra prove compatibili (h-H) e incompatibili (t-H) è una misura dell'effetto di priming della lettera.

J.W. fu sottoposto a una versione lateralizzata del compito di priming, in cui la lettera di innesco veniva presentata per 100 ms nel campo visivo destro oppure sinistro, poi dopo 400 ms, nel campo visivo destro o sinistro appariva la lettera target. I tempi di latenza per entrambi i tipi di lettere sono molto più lunghi per il campo visivo sinistro (emisfero destro). Gli effetti di priming, ossia di facilitazione si osservano maggiormente se gli stimoli vengono presentati nel capo visivo destro di J.W., dal momento che le informazioni sono destinate ad arrivare nell'emisfero sinistro. Vigilanza e attenzione selettiva: L'andamento del ciclo sonno/veglia e il controllo dei diversi stati di arousal non è intaccato dalla resezione del corpo calloso, a causa della distribuzione bilaterale dei sistemi regolatori ascendenti come la formazione reticolare. La vigilanza non ha alcuna compromissione nel momento in cui vado a recidere il copro calloso. Il fatto straordinario è che si nota un vantaggio nel paziente split brain rispetto ad un paziente di controllo in compiti di ricerca selettiva. Infatti ciascun sistema attentivo deve monitorare un numero di item pari alla metà. In realtà si è notata una certa connessione tra i due emisferi, infatti si pensa che ci siano strutture sottocorticali che potrebbero aiutare un paziente a mantenere una certa comunicazione tra i due emisferi, per esempio Abbiamo due componenti all'interno del compito: la posizione di un cerchietto luminoso e gli stimoli contrassegnati come X. Compito 1: sposta lo sguardo sul cerchietto luminoso (A) oppure sulla posizione corrispondente nell'altro campo (B). ––>SPACE-BASED Compito 2: sposta lo sguardo sulla forma evidenziata dal cerchietto luminoso (C) oppure sulla forma corrispondente nell'altro campo (D). ––>OBJECT-BASED a questi fenomeni si verifica la cosiddetta perdita dell'equivalenza visuo-percettiva, un soggetto non è in grado di fare confronti tra oggetti presentati ai due diversi emisferi. Memoria: Al paziente viene chiesto di premere un tasto con la mano destra e ciò lo farà sulla base di ciò che ha visto l'emisfero sinistro e viceversa premerà il tasto con la mano sinistra sulla base di ciò che ha visto l'emisfero destro. La condizione ridondante, ossia quella in cui lo stesso stimolo è presentato ad entrambi gli emisferi è più vantaggiosa rispetto alla condizione non ridondante, condizione nella quale i due emisferi sono soggetti a stimoli differenti. La commessurotomia nell'uomo non riduce disturbi cinici persistenti della memoria . Semmai impedisce la cooperazione interemisferica necessaria a formare ed utilizzare e grammi compisti che integrano le abilità differenziate dei 2 emisferi. I movimenti prossimali (come alzare spalla), possono essere eseguiti anche con l'emisfero ipsilaterale. Elaborazione globale e locale: David Navon ha sviluppato un compito per indagare la struttura gerarchica. Navon ha ideato stimoli che possono essere identificati su due diversi livelli. A ogni livello lo stimolo è costituito da lettere identificabili. La caratteristica critica è che la lettera grande, cioè il risultato globale della composizione è formata da lettere più piccole (la forma locale). Lo scopo di Navon era quello di capire come vengono percepiti gli stimoli gerarchici. Successivamente si notò come pazienti con una lesione all'emisfero sinistro erano lenti nell'identificare i target locali, mentre i pazienti con lesioni all'emisfero destro erano lenti nel riconoscere i target globali; ciò dimostra che l'emisfero sinistro è più abile nel rappresentare informazioni locali mentre l'emisfero destro è più portato nel rappresentare le informazioni globali. Perciò i pazienti con cervello diviso sono più rapidi quando devono identificare target locali presentati al campo visivo destro (cioè, all'emisfero sinistro) e target globali presentati al campo visivo sinistro (cioè, all'emisfero destro). L'essere umano presenta la capacità di andare interpretazioni causali del mondo circostante, di formulare ipotesi e predizioni sugli eventi e le azioni delle nostre vite e di dare luogo a una continua e ragionevole narrativa sulla nostra esistenza nel mondo; questa capacità ci consente di adattarci a un mondo in costante cambiamento ed è una componente implicita essenziale del nostro intelletto.

Nel corso degli anni, l'interprete si è rivelato in molti esperimenti classici. Un'osservazione tipica si verifica quando l'emisfero sinistro, parlante, offre qualche sorta di razionalizzazione per spiegare le azioni iniziate dall'emisfero destro, le cui motivazioni per tali azioni sono ignote a quello sinistro. Inoltre l'emisfero sinistro percepisce la valenza di un'emozione, ma non è in grado di spiegare la vera causa di essa, cosicché l'interprete costruisce una teoria a partire dalle informazioni disponibili. Capacità logica: Se si chiede al paziente di unificare un concetto che viene presentato con due diverse diapositive o all’emisfero sinistro, quindi al campo destro o all’emisfero destro , quindi al campo sinistro si vede che l’emisfero destro non è molto bravo nella costruzione di una rappresentazione concettuale. Per esempio se si presenta la parola “padella” e la parola “acqua”, il concetto che riassume queste due informazioni e una padella colma di acqua, invece il paziente sceglie con la mano sinistra (controllata dall’emisfero destro), come “riassunto” logico la padella con i pesci. Gazzaniga conclude che se io disegno con la mano destra o con la mano sinistra qualcosa che mi viene indicato da parole presentate nel campo sinistro o nel campo destro, ci sono delle sorte di battaglie di informazioni che fanno supporre un controllo biemisferico. Nell’esempio riportato nella slide n° 24 possiamo notare che il paziente ha disegnato con la mano sinistra un rospo; a questo soggetto erano state presentate due differenti parole, nel campo visivo sinistro la parola “sgabello”, nel campo visivo destro la parola “rospo”, quindi la mano comandata dall’emisfero destro ha disegnato un rospo. Nell’esempio successivo invece all’emisfero destro è stata presentata la parola “se” mentre all’emisfero sinistro è stata presentata la parola “saw”, in questo caso la mano sinistra ha disegnato qualcosa che ha visto l’emisfero sinistro. Nell’ultimo caso invece all’emisfero sinistro è stata presentata la parola “raschietto” mentre all’emisfero destro la parola “cielo”, in questo caso la mano sinistra ha disegnato tutte e due le parole. Teoria dell’interprete: Abbiamo detto più volte che nonostante quest’apparente scissione di capacità, all’interno dei soggetti split-brain c’è un io narrativo edificante, una coscienza unitaria, non vi è una scissione della personalità. Secondo Gazzaniga la coscienza si trova materialmente nella parte prefrontale dell’emisfero sinistro. In un esperimento condotto da Gazzaniga, a un soggetto erano presentate due differenti situazioni, nel primo caso all’emisfero destro veniva presentato un paesaggio innevato, se si chiede al paziente di scegliere con la mano sinistra, controllata dall’emisfero destro un oggetto o un’immagine collegata all’immagine vista, la mano sinistra del paziente sceglie la pala utilizzata per spalare la neve. Invece all’emisfero sinistro è stata presentata una zampa di gallina e perciò dovendo scegliere qualcosa di associato semanticamente, il soggetto sceglie con la mano destra la testa di una gallina. Perciò si può notare come ciascun emisfero vede soltanto una cosa e la mano sceglie correttamente il disegno più appropriato e adatto. Ma se si chiede al paziente il motivo per il quale ha scelto la pala, egli sulla base delle informazioni di cui dispone si crea una credenza in questo caso falsa. Infatti, il paziente risponderà che ha scelto la pala dal per pulire il pollaio dagli escrementi di gallina. Il soggetto non inventa delle storie senza senso, ma semplicemente verifica le informazioni a sua disposizione. Quindi l’emisfero sinistro agisce come un interprete e costruisce delle credenze sulle motivazioni delle nostre azioni. Anche noi pur non avendo il corpo calloso reciso ci costruiamo delle credenze a giustificazione delle nostre azioni. È stato fatto recentemente da Gazzaniga uno studio proprio per verificare questa ipotesi. Il paziente split-brain studia una storia composta di fotografie che ritraggono una scena di vita, in una fase successiva vengono mostrate o all’emisfero sinistro o all’emisfero destro (separatamente), immagini già viste o immagini mai viste prima. L’emisfero destro è molto accurato nel decidere se l’immagine si tratta di una foto vecchia oppure nuova e non dice mai che una foto è vecchia solo perché si lega molto bene alla storia; l’emisfero sinistro invece che ha una tendenza a costruire una narrazione, tende a considerare le foto in base alla compatibilità o meno con la storia, perciò si crea una percezione illusoria di famigliarità. Si stimola l’emisfero destro, poi si chiede al paziente, quindi al suo emisfero sinistro giustificazioni riguardo la propria scelta, tuttavia l’emisfero sinistro non è cosciente delle motivazioni sottostanti la propria scelta e quini è costretto ad inventarsi una storia ragionevole e plausibile.

Per esempio all’emisfero destro di un soggetto split-brain viene presentata la parola “ridere”, il soggetto emette una risata tuttavia nel momento in cui si chiede al soggetto la ragione per la quale si è messo a ridere, l’emisfero sinistro, non avendo visto la parola scritta sullo schermo, non sa rispondere e quindi va alla ricerca di situazioni o fenomeni buffi o divertenti che potrebbero aver scatenato questo tipo di risposta comportamentale. L’emisfero sinistro ignaro della parola riportata sullo schermo fa rispondere il soggetto nel seguente modo. “Rido perché voi mi state molto simpatici!”. L'essere umano presenta la capacità di andare interpretazioni causali del mondo circostante, di formulare ipotesi e predizioni sugli eventi e le azioni delle nostre vite e di dare luogo a una continua e ragionevole narrativa sulla nostra esistenza nel mondo; questa capacità ci consente di adattarci a un mondo in costante cambiamento ed è una componente implicita essenziale del nostro intelletto. Nel corso degli anni, l'interprete si è rivelato in molti esperimenti classici. Un'osservazione tipica si verifica quando l'emisfero sinistro, parlante, offre qualche sorta di razionalizzazione per spiegare le azioni iniziate dall'emisfero destro, le cui motivazioni per tali azioni sono ignote a quello sinistro. Inoltre l'emisfero sinistro percepisce la valenza di un'emozione, ma non è in grado di spiegare la vera causa di essa, cosicché l'interprete costruisce una teoria a partire dalle informazioni disponibili....


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