Sociologia pina lalli PDF

Title Sociologia pina lalli
Course Scienze della comunicazione
Institution Università di Bologna
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SOCIOLOGIA 1. E. Goffman, L’ordine dell’interazione, Roma, Armando, 1998 2. S. Moscovici, Le rappresentazioni sociali, Bologna, Il Mulino, 2005 3. A. Schütz, Saggio sulla distribuzione sociale della conoscenza, ovvero il cittadino bene informato, in Id, Saggi sociologici, Torino, Utet, 1979, pp. 404-418 4. J.B. Thompson, La nascita dell’interazione mediata, in Id., Mezzi di comunicazione e modernità, Bologna, Il Mulino, 1998, cap. 3, pp. 121-168 5. P. Lalli, Le arene comunicative del senso comune, in QuotidianaMente. Studi sull’intorno teorico di Alfred Schütz, a cura di M. Protti, Lecce, Pensa Multimedia, 2001, pp. 167-200

6. M. Horkheimer, T. W. Adorno, L'industria culturale, in Id. La dialettica dell'illuminismo (1947), trad. it. Torino, Einaudi, 1966, pp. 130-180. 7. P. Lalli (a cura di), Cosa resta dell'informazione. Kosovo e oltre, Faenza, Homeless Book, 2002, pp. 7-63 (cliccando sul titolo si accede alle pp. 7-63, suggerite in lettura). 8.P. Lalli, Giochi di significato, visibilità e infomediazione: i sentieri interrotti della comunicazione oggi, in «Sociologia della comunicazione», n. 50, 2016, pp. 191-201 (preprint) 9. P. Lalli, C. Gius, Raccontare il femminicidio: semplice cronaca o nuove responsabilità?, in «Comunicazionepuntodoc», n. 15, 2016, pp. 82-101 (preprint) 10. AGCOM, Autorità per le garanzie delle comunicazioni, Rapporto sul consumo di informazione, 2018. (lettura)

Schutz, suggio sul cittadino ben informato 1 L’uomo moderno è convinto che il suo mondo della vita come totalità non è comprensibile L’esperienza pratica, la scienza e la tecnologia sono un complesso di conoscenze teoricamente aperto a tutti , ma tale complesso non è integrato. Esso consiste in un accostamento di sistemi di conoscenza non coerenti e compatibili fra loro Ci serviamo degli strumenti più complessi prodotti prodotti da una tecnologia più avanzata senza sapere come funzionino i loro meccanismi Ciò vale anche nei confronti del

in cui viviamo:

secondo ciò che le istituzioni ci hanno trasmesso. In relazione al possiamo dire, come Sheler, che _ è chiaro che non tutti i membri di un gruppo accettano lo stesso settore del mondo come dato per scontato al di là di ogni questione e che anzi, ogni singolo gruppo sceglie diversi elementi di tale mondo come oggetto di ulteriori ricerche. : la sociologia della conoscenza ha affrontato questo tema esaminando il fondamento ideologico della verità nella sua dipendenza dalle condizioni sociali e soprattutto economiche, le conseguenze sociali dell’educazione, il ruolo sociale dell’uomo di cultura. Sono stati gli economisti e i filosofi a studiare gli aspetti teorici del problema della distribuzione sociale della conoscenza.

: certi concetti dell’economia presuppongono che i vari attori nel mondo dell’economia siano in possesso delle conoscenze dei mezzi, dei fini, delle procedure, delle possibilità e dei rischi economici presenti in una situa. : hanno trattato il

-

Tutti questi problemi appartengono alla scienza teorica che tratta della distribuzione sociale della conoscenza Lo scopo della ricerca di Schutz consiste nell’individuare quali motivi spingono gli uomini ad accettare senza discussione alcune parti della concezione del mondo e metterne altre in discussione 2 al fine della ricerca escogita : la sua Le sue opinioni si basano su asserzioni verificate. I suoi giudizi non sono congetture o supposizioni. ha una fatta di ricette che gli indicano come raggiungere risultati tipici in situa tipiche. Tali ricette indicano procedimenti sui quali si può fare affidamento pur non capendoli chiaramente. . Tale conoscenza è tuttavia sufficiente per lo scopo pratico da raggiungere . in altre questioni non relative a fini pratici l’uomo di strada assume come guida le proprie passioni, i propri sentimenti cittadino ben informato: Per lui essere bene informato significa giungere a opinioni fondate ragionevolmente nei campi che gli interessano, sebbene non abbiano attinenza con il suo fine da raggiungere. Nonostante questa distinzione tutti noi siamo contemporaneamente esperti, uomini della strada e cittadini ben informati e consapevoli che questo vale per tutti. Proprio questo fattore codetermina il tipo di conoscenza impiegata- es. all’uomo di strada basta sapere che ci sono esperti da poter consultare per raggiungere il suo scopo pratico, ovvero le sue ricette gli indicano in quali situazioni deve andare da un medico o da un avvocato. Allo stesso tempo l’esperto sa che solo un altro esperto comprenderà il suo campo e non accetta un non esperto come giudice delle attività. Ma è il cittadino ben informato a qualificarsi capace di decidere chi è un esperto di più Molti fenomeni sociali possono essere compresi solo se messi in relazione con la struttura di base della distribuzione sociale della conoscenza così abbozzata. Solo questa fonte rende possibile una teoria sociologica delle professioni 3 i tre tipi ideali differiscono tra loro per la rapidità con cui danno le cose per scontate. L’ambito delle cose date per scontate può essere definito come il settore del mondo che non sembra richiedere ulteriori indagini, sebbene non si abbiano idee chiare della sua struttura. Ogni nostra possibile domanda di chiarimento su ciò che non conosciamo sorge solo entro il settore delle cose che supponiamo di conoscere già

naturalmente ciò che è dato per scontato oggi può diventare oggetto di discussione domani, se siamo indotti a spostare i nostri interessi e a rendere le cose precedentemente date per scontate campo di ulteriori indagini lo spostamento dei nostri interessi è il punto cruciale. Chiariamo il rapporto tra interesse e distribuzione della conoscenza. Il nostro interesse in atto motiva il nostro pensare, agire, progettare. I

Quattro zona di primaria importanza:è quella parte del mondo che possiamo osservare e parzialmente dominare. Possiamo mutarla e riorganizzarla attraverso le nostre azioni. È quel settore in cui possiamo concretizzare e realizzare i nostri progetti. Richiede la comprensione chiara e distinta della sua struttura. per esempio questi campi forniscono strumenti già pronti per raggiungere lo scopo prefissato o stabiliscono le condizioni da cui dipendono la nostra pianificazione o la sua esecuzione. Per queste zone è sufficiente una conoscenza superficiale per sapere cosa possono comportare rispetto al nostro interesse principale zone relativamente irrilevanti fintanto che in esse non si verifichino mutamenti che possano influenzare i settori rilevanti. : in esse non possono verificarsi mutamenti che influenzino l’obbiettivo in questione. di un “interesse in questione” che determina il nostro sistema di attribuzioni di importanza. Non esiste però un interesse in questione isolato: il singolo interesse in questione è solo un elemento entro un sistema gerarchico di interessi che nella nostra vita quotidiana chiamiamo i nostri piani (per il presente o per tutta la vita). Tale sistema di interessi non è ne costante ne omogeneo, poiché col passare del tempo il singolo interesse può assumere un peso diverso e poiché nella simultaneità di un singolo momento possiamo avere più interessi. Gli interessi che ho nella stessa sita come padre, cittadino o membro della chiesa possono essere diversi o incompatibili. Devo quindi scegliere un interesse per definire le situa da sottoporre a ulteriori ricerche. Questa scelta definirà come la nostra conoscenza del mondo si distribuirà in zone di diversa rilevanza.

Questi vari settori sono infatti contatti con altre zone.

ognuno separato dagli altri da linee di confine. e manifestano molteplici inter-penetrazioni e

In terzo luogo vi sono 1)

(all’interesse scelto): le attribuzioni di importanza intrinseche sono il Noi siamo liberi di scegliere ciò per cui avere interesse, ma tale interesse una volta stabilito, determina il sistema di attribuzioni di importanza intrinseco all’interesse scelto. Visto che le attribuzioni di importanza intrinseche dipendono dall’interesse che noi abbiamo scelto spontaneamente, possiamo spostare in ogni momento il fuoco di questo interesse e modificare così le attribuzioni d’importanza intrinseche ad esso.

2) Sis re ad essere centri di spontaneità, siamo anche recipienti passivi di eventi che non possiamo controllare o a cui non partecipiamo. Vi sono situa ed eventi che ci vengono imposti nonostante non centrino con gli interessi da noi scelti. Ebbene li dobbiamo prendere così come sono, senza poterli modificare se non trasformando le attribuzioni di importanza così imposteci in attribuzioni di importanza intrinseche. In quanto imposte su di noi, tali attribuzioni rimangono chiare e piuttosto comprensibili. Le attribuzioni di importanza imposte hanno un’importante funzione nell’ambito della sfera sociale, il cui studio ci ricondurrà al nostro problema principale. 4 . Esso è n quanto può tornare a mia attuale portata -

È a mia portata raggiungibile- ciò che è a portata attuale di qualcuno, sarebbe anche a mia portata attuale se io fossi al posto di quel qualcuno.

Quindi, attualmente o potenzialmente un settore del mondo è contemporaneamente a mia portata e di qualcun altro, ammesso che l’altro abbia un posto definito entro il mondo a mia portata così come io lo ho nel suo. In questo caso abbiamo un comune contesto da definire in base ai nostri comuni interessi, in cui io posso stabilire rapporti sociali con l’altro individualizzato; l’altro è parzialmente sotto il mio controllo così come io sono sotto al suo. Volgendoci l’uno all’altro spontaneamente, abbiamo almeno alcune attribuzioni di importanza in comune. Ma solo alcune, poichè in ogni interazione rimane sempre una porzione del sistema di attribuzioni di importanza di ogni singolo interlocutore non condivisa dall’altro. Ciò ha due conseguenze: -

Nei limiti in cui Pietro è l’oggetto dell’azione di Paolo e deve prendere in considerazione le specifiche mete di Paolo che lui non condivide, le intrinseche attribuzioni di importanza di Paolo sono per Pietro attribuzioni d’importanza imposte, e viceversa. (sembra che il grado di disponibilità ad accettare le attribuzioni d’importanza imposte potrebbe essere usato vantaggiosamente per una classificazione dei vari rapporti sociali).

-

Ogni singolo individuo ha piena conoscenza solo del proprio sistema di attribuzioni intrinseche, che non è pienamente accessibile agli altri. Le attribuzioni di importanza imposte rimangono vuote, irrealizzate anticipazioni.

Questa è la distribuzione sociale della conoscenza se ogni individuo è sotto il controllo dell’altro. Entro certi limiti ciò vale anche per il rapporto tra gruppi di appartenenza e gruppi esterni se ognuno di essi è conosciuto dall’altro nella sua specificità. Ma più l’altro diventa anonimo, più si restringono le comuni attribuzioni di importanza intrinseche e aumentano le comuni attribuzioni di importanza imposte. L’estendersi del reciproco anonimato delle parti è un tratto caratteristico della nostra civiltà moderna: siamo sempre meno determinati da rapporti con individui che si trovano a nostra portata attuale o potenziale, e sempre più determinati da tipi fortemente anonimi che non hanno posizione specifica nel cosmo sociale. Abbiamo sempre meno possibilità di scegliere i nostri interlocutori e siamo soggetti potenzialmente al controllo remoto di tutti. Il nostro stesso contesto sociale è a portata di tutti, dovunque: un anonimo altro può mettere sotto controllo noi insieme al nostro sistema di interessi e di attribuzioni di importanza. Siamo sempre meno padroni del

nostro diritto di definire che cosa e cosa non è rilevante per noi. Attribuzioni d’importanza imposteci politicamente e socialmente devono da noi essere prese in considerazione così come sono. Pertanto le dobbiamo conoscere, ma entro quali limiti? 5

Per lui le attribuzioni di importanza imposta sono solo elementi della situa da definire o dati e condizioni del proprio corso d’azione. Esse sono semplicemente date e non vale la pena capire la loro origine e struttura.

e. Attraverso la sua decisione di diventare esperto egli ha accettato le attribuzioni di importanza imposte entro il suo campo come le attribuzioni di importanza intrinseche del suo agire e del suo pensare. Egli muove dal presupposto che non solo il sistema di problemi posti nell’ambito del suo campo sia rilevante, ma che esso sia l’unico sistema rilevante. Ogni sua conoscenza si rifà a questo schema di riferimento che è stato stabilito una volta per tutte. Colui che non lo accetta non condivide con l’esperto un universo di discorso e può aspettarsi dal consiglio dell’esperto solo l’indicazione dei mezzi adatti per raggiungere fini prestabiliti, non la determinazione degli stessi fini.

È situato in un ambito che appartiene a un numero infinito di possibili schemi di riferimento. deve ispezionare le zone di attribuzione di importanza che si adattano a esse, e deve raccogliere più conoscenze possibili sulle origini e le fonti delle attribuzioni di importanza a lui imposte attualmente o potenzialmente. Il cittadino ben informato restringerà la zona di ciò che è irrilevante, consapevole c ggi, Egli deve formarsi opinioni ragionevoli e tenersi informato. Quali sono però le fonti delle sue informazioni e per quali motivi il cittadino può considerarle sufficienti a consentirgli di formarsi un’opinione sua personale? 6 L’insieme delle nostre conoscenze consiste di esperienze che i nostri simili (predecessori o contemporanei) hanno avuto, e che essi ci hanno comunicato o tramandato per eredità. Questo genere di conoscenza può essere chiamato . Ogni conoscenza socialmente derivata è basata su un’implicita idealizzazione: ciò che per il mio simile è (o è stato) un ogg realmente esistente della sua effettiva esperienza è per me un ogg potenzialmente esistente di un’esistenza possibile. La conoscenza socialmente derivata può avere origine in 4 modi diversi: 1.

- egli fa un’ Generalmente noi crediamo al suo racconto poiché

e me la comunica.

a: tale fede presuppone una certa conformità dei nostri sistemi di attribuzioni di importanza. In caso contrario penseremmo che noi al suo posto avremmo osservato certi aspetti dell’evento raccontato rimasti a lui inosservati. 2.

- la sua ed è organizzata in un sistema di ni di importanza simile al mio.

3.

- ci comunica una sua

aep

Gli credo perché egli, facendo esperienza di un episodio raccontato in un contesto unico e tipico di attribuzione di importanza, lo “conosce meglio” di come lo conoscerei io se osservassi lo stesso evento e non fossi consapevole del suo significato intrinseco. 4.

ci comunica la sua opinione, che è basata sulle stesse fonti dell’analista, ma in la capacità rilevanza.

Nessuna di queste fonti può essere trovata allo stato puro. Per classificare le persone che comunicano il mess secondo queste tipologie non è importante se si tratti di esperti o meno, quale sistema di segni usino per comunicare, se la comunicazione avvenga faccia a faccia o a distanza, se l’informatore sia da noi conosciuto o pe noi anonimo. Tutti questi fattori sono però importanti per il peso che noi attribuiamo alla fonte della nostra conoscenza socialmente derivata. Ogni conoscenza assume un peso maggiore se è accettata non solo da noi ma anche da altri. Io considero le mie esperienze corrette se anche altri le approvano ( in seguito alla loro stesse esperienze o semplicemente perché hanno fiducia in me). Se io considero una persona autorevole, allora le sue opinioni hanno per me un peso particolare e questo stesso peso ha il carattere di un’attribuzione di importanza imposta. Il potere della conoscenza approvata socialmente è così esteso che ciò che approva un gruppo nel suo insieme, viene semplicemente dato per scontato, sebbene la fonte di tale conoscenza rimanga nascosta nell’anonimato. Così, l’ambito di ciò che è dato per scontato diventa la sedimentazione di esperienze Interrelazione tra conoscenza socialmente derivata e socialmente approvata. La conoscenza socialmente approvata è la fonte del prestigio e dell’autorità, la sede solo ato come tale, e solo una volta raggiunto questo grado di prestigio, le sue opinioni ricevono un ulteriore peso nell’ambito della conoscenza socialmente derivata. Al giorno d’oggi, la conoscenza socialmente approvata tende a sostituire il sottostante sistema di attribuzioni di importanza intrinseche e imposte.

La tendenza ad interpretare la democrazia come un’istituzione in cui predomina l’opinione dell’uomo della strada disinformato, aumenta il pericolo. È quindi dovere e privilegio del cittadino bene informato quello di far prevalere la sua o

Cosa ne dice la Pina Il cittadino meta-informato Tipi di rilevanza • •

• •

): : rende attivo ciò che è sedimentato nel fondo di conoscenza a disposizione, filtro che rende produttiva l’informazione, scompone-disarticola e riconduce gli elementi dell’info agli schemi di riferimento del sogg, dipende dalla possibilità/capacità di disporre di tali schemi, gli schemi consentono di distinguere e separare il rilevante dall’irrivelante : : ciò che viene imposto al sogg dalle strutture di realtà esterna, nessun potere di modifica, salvo trasformando la rilevanza imposta in rilevanza intrinseca

” Uomo della strada—cerca di portarla all’interno del suo universo di familiarità Cittadino ben informato—attore più flessibile : •

e

• • •

;

• per altri campi sa che ci sono altri esperti •



:

si considera qualificato per decidere chi è un esperto ato opinioni ritenute esperte

per Schutz la grande differenza tra questi tre tipi di attori è la rapidità con cui si danno per scontate le cose (la sospensione del dubbio) . ciò mi consente di non problematizzare troppo quello che è già dato Erlebnisse (irruzione di un’esperienza vissuta) richiede un’inedita suddivisione in termini

Se l’esperto e il cittadino ben informato sono tali solo se socialmente riconosciuti e legittimati ad esserlo, la duplice tendenza all’anonimato e alla rilevazione quantitativa e casuale delle opinioni dell’uomo della strada finisce per imporre invece come rilevante una conoscenza disinformata e stereotipica, semplificata, impersonale e guidata da tematizzazioni frettolose che troppo rapidamente giungono a conclusioni imposte, poco flessibili rispetto alla molteplicità di risorse e fonti di significati ed interpretazioni possibili Secondo Shutz dunque non è tanto l’esistenza di un fondo comune di conoscenza a rendere prestabilita e routinaria la portata conoscitiva e narrativa delle informazioni, quanto piuttosto l’impersonalità e l’anonimato che i contesti sociali di massa rischiano di far assurgere a criterio predominante di approvazione sociale.

Per Schutz tutto questo significa un “ ”: la conoscenza dell’uomo di strada (disinformato) viene confusa con la sede dell’opinione pubblica, a spese dell’opinione informata e s’impone come rilevante sui membri meglio informati. Quando invece sarebbe compito del cittadino ben informato far prevalere la sua

. Appare quindi obsoleta l’immaginazione tradizionale che anche nella tradizione shutziana intende il senso comune in quanto puro insieme di conoscenze condivise e consolidate tale da costituire un “dato per scontato” indiscutibile e difficilmente tematizzabile nell’esperienza quotidiana.

L’implicazione del senso comune nel contesto pratico dell’interazione comporta una possibilità di negoziazione e di trasformazione, andando oltre una sua semplice riproduzione replicante. Pur all’interno di frames simbolici presenti già al momento della messa in situazione, la comunicabilità è resa praticabile non tanto dalla pura condivisione del pre-dato, quanto

olazione immaginaria dei

e o

Tutto ciò comporta l’esporsi della pratica quotidiana ad una possibile fluttuazione dinamica che, nel contesto intersoggettivo, incontra l’eventualità (il kairos) di una n...


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