Storia europea della letteratura francese dalle origini al Seicento PDF

Title Storia europea della letteratura francese dalle origini al Seicento
Author Aurora Costanzini
Course Letteratura Francese I
Institution Università degli Studi di Parma
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Storia europea della letteratura francese (parte inerente al Seicento)...


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Storia europea della letteratura francese: dalle origini al Seicento Parte relativa al Seicento 1. Il mito del “Grand siècle” Il Seicento = mito storiografico → “Le siècle de Louis XIV”, Voltaire : importanza data ad Enrico IV e Richelieu per far uscire la Francia dalle “barbarie del Cinquecento”, ma il ruolo centrale lo assume il regno di Louis XIV. Il “secondo Seicento” = epoca di maturazione di un processo che avrebbe portano ad una perfezione “classica” Il termine “Classicismo” si impone per definire la letteratura di questo periodo e “classiques” sono considerati gli autori del Seicento. Non viene praticata alcuna dicotomia tra il periodo “precedente” alla cosiddetta epoca classica (1640-1700), definita come epoca barocca (1600-1640) Prima della Grande Epoca si individua un periodo di faticosa preparazione a quei risultati che avranno compimento nel grand siècle. Boileau definisce questi sforzi del primo Seicento come diretti verso una normalizzazione del linguaggio e di stile tipici della regola classica → elogio a Malherbe: rinnovamento della poesia nella ricerca, sul piano del linguaggio, di semplicità, chiarezza, razionalità. … quindi … Preclassicismo: definizione dei tre/quattro decenni preparatori alla grande époque, caratterizzati dalla presenza di autori bizarres, attardés, égarés. Prefisso “pre” → connotazione cronologica → connotazione n  egativa, perché anche momento di confusione ed incertezza Termine “classicismo” affidato al Seicento, perché “i teorici dell’epoca affermavano di avere ritrovato le regole universali dell’arte, perché gli autori pensavano di essere gli eredi  di un’Antichità degna di ammirazione, e anche perché i secoli seguenti hanno riconosciuto in questi autori dei modelli artistici, psicologici e morali” Ovviamente si parla di una “pluralità di classicismi” → Pluralità per distinzione cronologica ex. Classicisme Richelieu ≠ Classicisme Louis XIV → Pluralità sul piano ideologico, politico, che si spiega in una  letteratura diversamente connotata. 2. L’osservanza della norma classica Osservanza delle regole = fondamento del classicismo Concetto di “norma” a partire dal Cinquecento: poetiche che miravano a stabilire regole precise concernenti l’imitazione. → Dibattito sull’approccio ai modelli classici tramite la traduzione e l’imitazione Anche nel Seicento: imitazione degli antichi, ripresa dalla Riforma di Malherbe, che prevedeva un’imitazione che non fosse celle du singe (=quella di una scimmia)

“Non si può ottenere nulla di grande, di esatto e regolare in opere che siano in qualche misura degne di considerazione, senza un qualche riferimento agli antichi” “Il rispetto che si ha per l’antichità non può essere di servitù, bensì deve essere di deferenza che esige il buon senso” L’imitazione non deve essere confusa con la riproduzione servile → Guez de Balzac: émulation opposta alla servitude de l’imitation → La Fontaine: “Mon imitation n’est point un esclavage, je ne prends que l’idée et le tours et les lois, que nos maîtres suivaient eux-mêmes autrefois.” Le regole che governano l’imitazione sono riprese dalla Poetica di Aristotele: → “normativa più giusta che ci sia per formare la mente”, Rapin → “la sua Poetica non è altro che la natura trasformata in un metodo, e il buon senso ridotto in principi: si raggiunge la perfezione soltanto mediante queste regole e si va fuori strada nel momento in cui non le si segue. In quali errori non sono caduti la maggior parte dei poeti spagnoli e italiani per averle ignorate?”, Rapin 1. Poetica di Aristotele considerata come mezzo di differenziazione tra la cultura francese e quella italiana, spagnola. 2. I francesi si servono della Poetica per assumere quell’etichetta di “classicità”, grazie alla quale vantano un primato europeo 3. “classicità” con la quale contraddistinguono anche il “grand siècle” → “... . (Queste regole) sono state concepite soltanto per ridurre la natura a metodo, per seguirla passo a passo, e per non lasciarne sfuggire alcun aspetto. Soltanto attraverso queste regole è possibile stabilire la verosimiglianza in quella finzione che è l’anima della poesia: infatti, se non c’è unità di luogo, di tempo e di azione … , non c’è neppure verosimiglianza. Infatti, è mediante queste regole che tutto diventa esatto, proporzionato, naturale, dal momento che esse si basano sul buon senso e sulla ragione.”, Rapin 1. “Buon senso” → raison = progetto letterario caratterizzato da una ragionevolezza oraziana 2. Aristotelico è il richiamo alla “nature”: imitare gli antichi = imitare la natura, secondo la concezione classica dell’arte come mimesis della natura = dell’arte come imitazione del reale.

3. “Vraisemblance” e “bienséance” Adeguamento alla raison e alla nature che si incarna nella nozione di vraisemblance, connessa a quella di bienséance (convenienze mondane, decenza, decoro) Costruzione della teoria drammatica classica che fa della vraisemblance il suo cuore. ex. Jean Chapelain, Pierre Corneille, Jean Mairet → discorso sulla centralità della vraisemblance = “essenza della composizione drammatica, senza la quale non si può nulla fare e nulla dire di ragionevole sulla scena”, d’Aubignac Le unità aristoteliche stesse tendono alla vraisemblance, in quanto mediante tale regola si vuole offrire un’immagine dove lo scarto tra tempo e spazio della realtà e tempo e luogo della rappresentazione sia ridotto al minimo.

Secondo Chapelain, l’opera letteraria offrirà un’imitazione perfetta della realtà quando indurrà il lettore o lo spettatore a credere che essa sia stata riprodotta con esattezza. Il verosimile è superiore al vero, perché la valutazione estetica si basa sulla credibilità dell’opera d’arte agli occhi del suo fruitore. → “Non offrite mai nulla di incredibile allo spettatore: talvolta il vero può non essere verosimile. Una meraviglia assurda non ha per me attrattiva: l’animo non è commosso da ciò in cui non crede”, Boileau → “il verosimile è tutto ciò che è conforme all’opinione del pubblico”, Père Rapin La vraisemblance “serve per infondere di quanto dice il poeta un’aria di perfezione ben più grande di quanto non possa fare la verità stessa, sebbene la verosimiglianza ne sia la copia. La verità rappresenta le cose soltanto come esse sono, la verosimiglianza le rappresenta come dovrebbero essere”, Père Rapin La vraisemblance e la sua superiorità sono connessi al principio estetico che è la necessità di piacere, che trova alimento nella conformità  all’opinione pubblica. → “la poesia è utile solo nella misura in cui è piacevole: la sua importanza sta nel piacere. E per certo non si può piacere se non mediante delle regole.”, Père Rapin - Prima regola per eccellenza della classicità e quella di imitazione della natura - La regola di vraisemblance è in stretto rapporto con quella di bienséance.  Oltre alle regole evidenziate da Aristotele, ce n’è una di Orazio alla quale tutte le altre devono sottomettersi: la regola della bienséance = “essa è il fondamento più solido di quella verosimiglianza che è così essenziale a quest’arte. soltanto tramite il rispetto della bienséance la verosimiglianza ottiene il suo effetto: tutto diventa verosimile a patto che la bienséance conservi il suo carattere in ogni circostanza. Tutto ciò che è contro le regole del tempo, dei costumi, dei sentimenti, dell’espressione, è contrario alla bienséance, che è la più universale di tutte le regole” Bienséance come centro e sostanza della poetica. → non intesa come una riduzione al codice morale, sul quale prevale generalmente la politesse. → Definizione di bienséance di Furetière “Ciò che è conveniente a una cosa e le dona grazia, piacevolezza. Proprio della bienséance stare a capo scoperto e in un atteggiamento decoroso davanti ai grandi e alle dame. La bienséance esige da noi parecchi omaggi doverosi e gesti di buona creanza. In ogni cosa bisogna rispettare le bienséance.” Vraisemblance= conformità alla plausibilità e credibilità Bienséance= attenzione ad adattare i comportamenti dei personaggi alle esigenze di formazione mondana e ai valori morali del pubblico, oltre al gusto di quest’ultimo. esempio: Querelle du Cid (1637-1638) → problema della condotta immorale di Chimène, la quale non rispetta la bienséance del suo sesso, venendo meno alla pietà filiale e alle esigenze del diritto familiare = Chimène è la figlia snaturata (=personaggio che imita male la natura) → “Non bisogna mai mettere in scena qualcosa di totalmente contrario alla sensibilità degli spettatori, e le ragioni storiche non sono mai abbastanza forti per modificare le convinzioni che abbiamo assorbito” = la bienséance esige comportamenti differenti a seconda della condizione sociale dei personaggi. esempio: Phèdre, Racine

Alla base della bienséance c’è un’esigenza di moralità (honnêté) e di convenienza (convenance) → Bisogna fare attenzione “a far parlare ciascun personaggio secondo la propria condizione sociale, età, sesso, e chiamiamo bienséance ciò che si addice ai personaggi.”, Chapelain La convenienza va intesa in rapporto ai soggetti e alle concezioni del pubblico. La bienséance a livello comportamentale ne esige una a livello linguistico esempio: interventi autocensori di C  orneille sui propri testi giovanili → Tutti termini che alludono a realtà sessuali o fisiche, depennati e sostituiti con un sentimentalismo. A livello del linguaggio ci sono gli interventi su quei soggetti e miti che hanno fornito il materiale per la drammaturgia classica: azioni violente, come assassinii, suicidi, stupri … Nel rispetto della bienséance “non è il caso di mettere in scena un’azione che sta bene dietro le quinte; molte cose dovranno essere tenute lontane dagli occhi.”, Orazio esempio: riflessione sviluppata da Corneille su Edipo → “sarebbe una provocazione per la delicatezza delle nostre dame, il cui disgusto si tira dietro con facilità quello del resto dell’uditorio” 4. La “Querelle des Anciens et des Modernes” La Querelle des Anciens et des Modernes = discussione sul valore e funzione dei classici. → Celebrazione del secolo di Louis XIV, il quale ha raggiunto e superato l’Antichità. Querelles sul teatro a partire dagli anni ‘20 del Seicento esempio: “Le Cid”, Corneille - Successo / opposizione a quest’opera - Prima ad essere etichettata come “querelle” - Mairet e George de Scudéry: critica a Corneille per aver copiato l’opera da un autore spagnolo e per altre ragioni - Replica di Corneille, il quale è lieto del suo successo e si rifiuta di replicare - Coinvolgimento dell’Académie Française (Jean Chapelain) Académie Française fondata nel 1634 da Richelieu, in seguito all’esortazione di Desmarets, il quale fu il primo a coniare la nozione di “grand siècle” e a proporre una superiorità francese non solo militare, ma anche culturale = m  ecenatismo Grandeur moderna francese: superare e perfezionare la grandezza classica presa come modello esempio: Guez de Balzac, che si congratula per il successo di “Cinna” di Corneille = Roma ideale che rivive nella Parigi moderna → “Là dove Roma è mattoni, voi la ricostruite in marmo” Il superamento del modello antico avviene grazie al rispetto della bienséance. Bienséance = ripresa del decorum latino = ripresa della modernità tramite l’urbanité ( o politesse) L’adeguamento al modello classico deve rivestire le forme della modernità a livello di atteggiamenti e di sensibilità sociale. = il prodotto moderno che si vuole “classico” assume delle caratteristiche che ne fanno qualcosa di diverso dai modelli antichi proposti come normativi. Due posizioni critiche:

“Art Poétique”, Boileau → l’ancoraggio alla tradizione antica garantisce le caratteristiche di raison e bon sens, in cui si riassumono l’equilibrio e l’armonia della classicità. - “Discours de la Poésie”, Desmarets → superiorità del secolo di Louis XIV, superiorità della letteratura francese su quella latina, superiorità della lingua dei vivi sulla lingua dei morti, moderno sull’antico. Filo conduttore delle opere di Desmarets è la concezione di letteratura in funzione della ragion di stato. → Desmarets incoraggia i progetti propagandistici e accetta il controllo dell’attività intellettuale dall’Académie. → Polemista e difensore della causa dei Modernes = querelle in difesa del meraviglioso cristiano = si tratta di una polemica sul piano delle arti poetiche → disputa sulla moralità della letteratura e del teatro “Clovis, ou la France chrétienne” (1657): si celebra una Francia cristiana destinata a succedere l’impero romano nel ruolo europeo. Desmarets afferma che l’eredità pagana deve essere rinnegata, perché indegna della Francia cristiana. Questa deve essere addirittura superata per poter accedere a quella poesia cristiana infinitamente superiore alla poesia degli Antichi. Dibattito sul “merveilleux” con componenti e motivazioni diverse: problema di un modello che non può non essere classico, ma che al contempo si vuole superare e da cui si vuole ottenere una certa autonomia. “La Querelle des Anciens et des Modernes” formalizzata da Perrault,  il quale farà leggere un componimento celebrativo su Louis XIV. L’Académie Française era nata per tutelare la norma classica, mentre ora è percepita come il luogo della modernità. “Solo i moderni possono rendere giustizia alla grandezza senza precedenti di Louis XIV, poiché essi soli sanno ricollocarlo in una giusta prospettiva, … , ma è quella di un progresso di quei lumi di cui il secolo dell’attuale re rappresenta il momento più alto” → Perrault nega l’inattingibile superiorità degli Antichi Fontanelle si schiera dalla parte di Perrault: i grandi autori contemporanei hanno preso il posto dei classici. ≠ Boileau ripropone il modello classico come modello assoluto → “Réflexion sur Longin” Anciens: la fedeltà all’antichità non li rende passatisti, perché questa porta rinnovamento del goût. Esempio: Racine che pronunciò il discorso di ricevimento all’Académie di Thomas Corneille, fratello di Pierre Corneille da poco scomparso. Racine fa un elogio a quest’ultimo come colui che maggiormente ha lottato contro il cattivo gusto del secolo, studiano gli Anciens e favorendo l’innovazione → “ Ispirato da un genio straordinario e aiutato dalla lettura degli antichi … “ Caratteri di  intercambiabilità del dibattito: - Nello stesso autore si riscontra una depurazione  del gusto, ma anche l’evidenza della funzione del modello antico - La lettura dei classici  e l’innovazione  del linguaggio - Verosimiglianza e meraviglioso -

 Consapevolezza di come fosse impossibile separare nettamente i due gruppi e di come fosse ancora più complesso determinare i limiti del classicismo e della modernità. esempio: L  a Fontaine → “ Alcuni imitatori seguono come pecore il pastore di Mantova; io mi comporto altrimenti, e, pur lasciandomi guidare, spesso ho il coraggio di tentare di procedere da solo.” → “ Il mio modo di imitare non è schiavitù; io riprendo soltanto l’idea, le strutture retoriche e le regole che i nostri maestri seguivano essi stessi in passato” → “ Cerco di far mia quella patina di antichità” → “ Io lodo questo secolo, e so che non è privo di meriti, ma al confronto di questi grandi nomi la nostra gloria è piccola. Uno qualunque di noi, sprovvisto del loro solido sostegno, ha soltanto un po’ di piacevolezza, senza nessuna bellezza di fondo.”  5. Barocco e Classicismo: dibattito sulla periodizzazione  La riflessione sul Classicismo → dibattito  storiografico Nozione di Barocco: categoria storiografica nettamente delimitata = affermazione di una nuova categoria: il Barocco, che definisce la letteratura della prima parte del Seicento. Lungo itinerario critico del Novecento che rivendica l’originalità del Barocco, che è a pari dignità col periodo classico successivo. Due tendenze: - Eugenio d’Ors: Barocco interno allo spirito umano come costante - Nozione di Barocco ancorata ad un periodo storico nettamente definito Jean Rousset impone la nuova periodizzazione → “incline a fissare nel XVII secolo la massima fioritura del Barocco” Approssimativamente il secolo Barocco è preceduto da un breve classicismo rinascimentale e seguito da un “ classicismo di colorazione barocca” Il secolo barocco non è un periodo omogeneo. Maggior corrispondenza con lo spirito dell’epoca si ritrova i n quegli autori di non grande rilievo. Difficoltà: necessità di fare i conti con il classicismo e di utilizzare una terminologia definitoria. Delimitazione Barocca: 1  580-1640 ! Introduzione del Manierismo: corrente che si propone tra Rinascimento e Barocco, o che tenta di sostituirsi al Barocco, tra Rinascimento e Classicismo. Dibattito sull’inserimento di categorie storiografiche nuove: i mprecisioni di fondo Tuttavia, questo dibattito ha portato elementi utili per comprendere le poetiche del seicento, mettendo in evidenza: gusto e sensibilità Gusto e sensibilità trovano corrispondenza in due categorie illustrate da Rousset: 1. Ostentazione: ricerca di eccesso e di effetto → si preferiscono tematiche violente, con attenzione al sangue, alla lussuria, all’oscenità, all’orrido. 2. Tendenza all’ostentazione: concettismo e realismo espressionista, oltre al preziosismo in reazione alla sregolatezza. 3. Metamorfosi: Weltanschauung di un’epoca in crisi → guerre di religione, sommosse della Fronda, crisi politica ed economica. Inquietudine di una civiltà instabile.

Corrispondenza in un immaginario che esprime illusorietà, falsità e dissolvenza, finzione ed inganno. La nozione di Barocco ha aiutato a chiarire il q  uadro complessivo della letteratura del Seicento, a comprendere l’evoluzione  delle poetiche e a definire quella nozione  di Classicismo considerata metro imprescindibile di giudizio critico nei confronti del Grand Siècle.  6. Classicismo come celebrazione del potere monarchico Nozione di Classicismo: polisemica ed in movimento → individuazione di un’evoluzione. Riprodursi sotto forme diverse di una nozione centrale e definitoria, con il moltiplicarsi dei dibattiti letterari e il richiamo a contrapposizioni di gusto, da essere inteso con il rapporto che intercorre tra produzione letteraria ed il quadro istituzionale ideologico. → dopo Enrico IV : operazione tesa a riportare l’attenzione internazionale sul re di Francia e sul suo regno → Francia che vive un periodo estremamente precario: guerre di religione, Fronda, guerra contro la Spagna, contro gli Asburgo e l’Olanda, carestie gravissime, debiti della corona … … ma → mitizzazione del regno di Luigi XIV per diffondere un immaginario ossessivo di gloire. Le arti sono messe al servizio del re: - architettura: palazzi dalla struttura classicheggiante, realizzazione nelle piazze di statue del sovrano (ex. statue equestri), dimore reali (ex. palazzine di caccia) e ovviamente la reggia di Versailles ( = simbolo del potere regio, di una società eletta che si distingueva dal resto della società, paragonato all’Olimpo mondano) → continuo paragone con l’Antichità classica per evidenziare la superiorità - esaltazione guerriera di Luigi XIV e mitizzazione della sua persona e del suo “coraggio, magnanimità, eroismo, … “ - feste di corte, “divertissements”, come spettacoli propagandistici del potere ex. pièces à machines, commedia-balletto, tragedia per musica → Mecenatismo = protezione agli artisti, ma al contempo mezzo di propaganda Stile di Luigi XIV = classico di colorazione barocca → riferimento all’Antico, ma al contempo tendenze al gigantismo e all’eccesso. = Re rappresentato secondo un immaginario mitologico classico, ma si pensi alla pomposità di Versailles

7. La Chiesa e la vita intellettuale La Francia esce dalle guerre di religione del ‘500 cercando un assestamento a livello di istituzione, che si accompagna al progetto di una riconquista spirituale susseguente alla grande crisi della Riforma. → letteratura religiosa Pace di Enrico IV non  sufficiente a risolvere la crisi religiosa → Lega Cattolica che chiede una politica interna ed estera antiprotestante.

= partito  dei “devoti” ≠ partito dei “politici” intorno a Richelieu (disposto ad accettare alleanze con gli stati protestanti in funzione anti-Asburgo) Letteratura apologetica → Bossuet “Exposition de la doctrine catholique” “Histoire...


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