terza guerra sannitica PDF

Title terza guerra sannitica
Author teresa magliocca
Course Storia romana
Institution Università degli Studi di Siena
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Summary

riassunti storia romana...


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SECONDA E TERZA GUERRA SANNITICA La seconda guerra sannitica viene combattuta tra il 326 e il 304 a.C. e la sua causa fu prettamente la città di Napoli, ovvero l’ultima città greca della Campania rimasta indipendente. A Napoli si fronteggiavano le masse popolari favorevoli ai Sanniti e le classi più agiate favorevoli ai Romani. Ad un certo punto l’intervento era divenuto d’obbligo: i Romani sconfiggono la guarnigione sannita e conquistano la città. Purtroppo però, da qui i Romani non riescono a penetrare nel Sannio, e infatti nel 321 a.C. abbiamo la famosa sconfitta delle Forche Caudine. Dopo questo episodio, si ha una pace o tregua momentanea, durante la quale i Romani approfittano per creare delle relazioni con le popolazioni dell’Apulia e della Lucaniasperando così di isolare e circondare la Lega Sannitica. Nel 316 a.C. ricomincia lo scontro: i Romani attaccano Saticula, ai confini tra la Campania e il Sannio. All’inizio i Sanniti hanno la meglio riuscendo ad interrompere le comunicazioni fra Roma e la Campania prendendo la città di Latulae, ma successivamente i Romani recuperano riconquistando Saticula, ristabilendo le comunicazioni con la Campania ed iniziando a costruire quella che poi sarà la Via Appia. Inoltre, le colonie latine iniziarono a stringere un assedio nel Sannio. Sotto il punto di vista di tattica militare, i Romani avevano incontrato alcune difficoltà con la falange, poiché era complicato riuscire ad adattarsi al terreno accidentato del Sannio; così l’esercito venne suddiviso in manipoli (ogni legione veniva suddivisa in 30 manipoli, ognuno composto da 120 uomini) e la legione venne schierata su 3 linee(principes, hastati, triarii). In questo modo, l’ordinamento manipolare permettevamaggiore flessibilità. Ci sarebbe anche da ricordare che è in questo periodo che cambia anche l’equipaggiamento dei soldati Romani che lo ereditano proprio dai Sanniti, composto dascudo triangolare e giavellotto. Alla fine di questi scontri, Roma stringe una tregua con gli stati etruschi a nord e si rinnova ancora una volta la pace del 354 a.C. con i Sanniti. Per quanto riguarda gli Ernici, essi vennero accusati da Roma di ribellione ed inglobaticon la formula della civitas sine suffragio; mentre gli Equi vennero completamente sterminati.

Nel 298 a.C. si riaprono per la terza ed ultima volta i conflitti fra i Romani ed i Sanniti perché il Sannio decide di attaccare i Lucani e Roma corre ovviamente in soccorso degli aggrediti. → III guerra sannitica. Il comandante dei Sanniti, Gellio Egnazio, costituisce una coalizione antiromana formata da Etruschi, Galli e Umbri. Nonostante questo, Roma prevale su Sanniti e Galli approfittando dell’assenza delle altre due popolazioni. Nel 290 a.C. i Sanniti sono ancora una volta obbligati a chiedere lapace. Successivamente i Romani sconfiggono sistematicamente Galli, Etruschi, Sabini, Petruzzi e Piceni. E quello che era stato l’Ager Gallicus finisce per diventare la nuovacolonia romana di Rimini. In 30 anni, Roma era riuscita ad ottenere sotto il suo controllo tutta la zona che va dall’Arno a Rimini....


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