4-Aia cardiaca - medicina PDF

Title 4-Aia cardiaca - medicina
Course Giurisprudenza
Institution Sapienza - Università di Roma
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Description

AIA CARDIACA La delimitazione dell’aia cardiaca può essere eseguita nel vivente mediante adeguate manovre semeiologiche o ricorrendo a metodiche strumentali, come la radiografia in proiezione posteroanteriore (teleradiogramma) o quella con ultrasuoni (elettrocardiogramma) L’aia cardiaca presenta un contorno trapezoidale a base maggiore inferiore, base minore inferiore, un lato o margine destro e uno sinistro. La base maggiore è rappresentata da una linea orizzontale che si estende dal 5°spazio intercostale sinistro ad 1cm dalla linea emiclaveare, corrispondente alla punta del cuore, fino alla 6° cartilagine costale destra ad 1cm dalla linea marginosternale. Il margine destro inizia da questo punto e sale in alto per raggiungere la 3° cartilagine costale destra nei pressi della sua articolazione con lo sterno. Il margine sinistro è rappresentato da una linea obliqua verso sinistra che sale in alto per raggiungere il 2° spazio intercostale sinistro ad 1-2 cm dalla linea marginosternale. La base minore congiunge le estremità superiori dei margini destro e sinistro ed è in gran parte situata in corrispondenza del limite fra manubrio e corpo dello sterno. Riassumendo: - La base maggiore dell’aia cardiaca è costituita in massima parte dal margine acuto del cuore appartenente al ventricolo destro; solo in prossimità della sua estremità sinistra si affaccia il ventricolo sinistro che costituisce la punta del cuore - Il margine destro corrisponde all’atrio destro mentre l’estremità superiore è formata dallo sbocco della vena cava superiore e quella inferiore dallo sbocco della vena cava inferiore - Il margine sinistro è costituito dal margine ottuso del ventricolo sinistro e dall’auricola sinistra - La base minore corrisponde al peduncolo vascolare ed è formata dalla vena cava superiore, dall’aorta e dal tronco polmonare All’interno dell’aia cardiaca si possono collocare le quattro valvole cardiache che in linea di massima sono collocate su di una linea obliqua che corrisponde al piano valvolare e che dall’estremità sternale della 3° cartilagine costale o del 2° spazio intercostale di sinistra raggiunge la 6° articolazione condrosternale destra. La proiezione delle singole valvole sulla parete toracica anteriore è rappresentata dai focolai anatomici. La valvola polmonare è la superiore e si proietta sul margine superiore della 3° cartilagine costale sinistra vicino alla linea marginosternale. La valvola aortica si proietta subito al di sotto della valvola polmonare corrispondendo perciò alla 3° cartilagine costale sinistra e alla faccia posteriore dello sterno. La valvola tricuspide invece corrisponde ad una linea obliqua che congiunge il 5° spazio intercostale destro nei pressi della linea marginosternale al corpo dello sterno all’altezza della 4° cartilagine costale a sinistra della linea mediosternale. La valvola mitrale si proietta sul prolungamento della linea suddetta che partendo dallo sterno a livello della 4° cartilagine costale a sinistra della linea mediosternale raggiunge il margine inferiore della 3° cartilagine costale sinistra ad 1 cm dalla linea marginosternale. I rumori fisiologici (toni) e quelli patologici (soffi) sono generati dagli eventi che si svolgono all’interno delle singole valvole e sono apprezzabili tramite i focolai di ascoltazione che non corrispondono in genere ai focolai anatomici. Infatti i focolai anatomici sono spesso vicini l’uno all’altro e ciò rende difficile una differenziazione fra i suoni emessi da ciascuna valvola. I focolai di ascoltazione rappresentano dunque le zone nelle quali i fenomeni acustici derivati dai movimenti valvolari si ascoltano con maggiore intensità. Questi focolai sono: - Per la valvola polmonare il 2° spazio intercostale sinistro in vicinanza dello sterno e sede corrispondente del focolaio anatomico - Per la valvola aortica il 2° spazio intercostale destro in vicinanza dello sterno - Per la valvola tricuspide la faccia anteriore dello sterno in corrispondenza del 4° spazio intercostale e talvolta anche più in basso fino al processo xifoideo - Per la valvola mitrale la sede dell’itto della punta del cuore Inoltre gli eventi muscolari e valvolari che si verificano ritmicamente nel cuore determinano vibrazioni acustiche che possono essere apprezzate nei focolai di ascoltazione mediante appositi strumenti. In condizioni normali ogni ciclo cardiaco si accompagna a due toni distinti (primo e secondo tono) separati da una breve intervallo (piccola pausa). Fra un ciclo e l’altro cioè fra il secondo tono ed il successivo primo tono, esiste un intervallo più lungo (grande pausa). Il primo tono corrisponde all’inizio della sistole

ventricolare ed è causato dalla quasi contemporanea chiusura delle valvole tricuspide e mitrale. Il secondo tono corrisponde all0inizio della diastole ventricolare ed è causato da vibrazioni delle strutture cardiache e vascolari consecutive alla quasi simultanea chiusura delle valvole semilunari aortica e polmonare.

SCHELETRO FIBROSO DEL CUORE LO scheletro fibroso del cuore è rappresentato da un insieme di robuste formazioni connettivali aventi il compito di dare attacco ai fasci muscolari che costituiscono le pareti degli atri e dei ventricoli. E’ importante perché realizza anche una separazione fra muscolatura atriale e quella ventricolare e perché realizza un valido supporto per le valvole cardiache. Lo scheletro fibroso è formato da tessuto connettivo fibroso denso con scarse fibre elastiche e i suoi fasci sono variamente orientati nelle diverse componenti dello scheletro osseo. Dello scheletro fibroso fanno parte: gli anelli fibrosi, in corrispondenza degli orifizi atrioventricolari, gli anelli fibrosi localizzati a livello dell’origine dei grossi vasi arteriosi, i trigoni fibrosi destro e sinistro e la parte membranacea del setto interventricolare. Si possono osservare i due anelli fibrosi corrispondenti agli orifizi atrioventricolari destro e sinistro con al davanti l’anello dell’orifizio aortico, mentre ancora più anteriormente l’anello fibroso dell’orifizio polmonare. Tra gli anelli fibrosi si interpongono i trigoni fibrosi che mantengono la coesione fra le diverse strutture. Il trigono fibroso destro (corpo fibroso centrale) appare come una robusta massa fibrosa triangolare situata fra gli orifizi atrioventricolari e l’antistante orifizio aortico con cui l’anello fibroso si salda; in basso si prolunga nella parte membranacea del setto interventricolare ed è attraversato dal fascio atrioventricolare del sistema di conduzione del cuore. IL trigono fibroso sinistro ha anche esso forma triangolare ma è meno sviluppato ed è rappresentato da una sorta di cuneo fibroso tra gli anelli fibrosi degli orifizi atrioventricolare sinistro e aortico, collegandoli tra di loro. Si prolunga poi medialmente per saldarsi con il trigono destro. L’anello fibroso dell’orifizio polmonare non partecipa direttamente alla costituzione dello scheletro cardiaco ma dal suo contorno posteriore si diparte una sottile striscia fibrosa (tendine del cono) che si dirige obliquamente all’indietro. Anche sul tendine del cono si inseriscono i fascetti muscolari del miocardio....


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