Auscultazione cardiaca PDF

Title Auscultazione cardiaca
Course Metodologia Clinica e Semeiotica
Institution Università degli Studi di Sassari
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Summary

trattazione sull'esame obiettivo cardiaco...


Description

Auscultazione cardiaca la ascoltazione del cuore È FONDAMENTALE PER IL CONTROLLO DELLA ATTIVITÀ CARDIACA E DELLE CARDIOPATIE soprattutto di origine valvolare, presenta, come ogni fase dell'esame obiettivo, la caratteristica fondamentale di essere eseguibile praticamente in ogni momento. TECNICA DELLA ASCOLTAZIONE: -in ogni caso di esegue l'operatore si pone ALLA DESTRA DEL PAZIENTE. -il paziente deve stare in posizione semi assisa per l’auscultazione dei focolai della base e in posizione clinostatica per quelli dell’apice. -l’auscultazione deve essere eseguita al termine dell’espirazione. - si utilizzano entrambi gli strumenti, diaframma e campana: - LA CAMPANA amplifica frequenze basse: si utilizza appoggiata alla cute e non va mai eseguita una pressione durante il suo utilizzo. Con la campana si auscultano: CENTRUM CORDIS, APICE, TRICUSPIDE - IL DIAFRAMMA amplifica le frequenze alte: si preme sulla superficie toracica in modo abbastanza deciso, la adesione del diaframma alla superficie è fondamentale per il suo corretto uso. -mai ascoltare attraverso tessuti magliette o simili, il torace deve essere nudo. - Il decubito del paziente VARIA IN RELAZIONE ALL'OBIETTIVO DELLA ASCOLTAZIONE. - Massima attenzione a non creare interferenze per esempio toccando il tubo.

Dobbiamo andare a ricercare i focolai di auscultazione che sono differenti da quelli anatomici, tranne che nel caso del punto di Erb, focolaio anatomico e di auscultazione della valvola aortica. Le aree di auscultazione sono dei distretti di superficie raggiunti per primi dai suoni cardiaci    

Are ausc aortica II spazio intercostale dx, sulla parasternale. Area ausc polmonare  II spazio intercostale sn sulla parasternale Area tricuspide  IV spazio intercostale ai lati dello sterno Area mitrale  punta del cuore, V spazio intercostale sn, 2 cm all’interno dell’emiclaveare.



Centrum cordis  a metà tra la linea parasternale e l’emiclaveare

Con il fonendo poi ci si sposta sempre più lateralmente verso sinistra per sentire ii cosiddetti rumorri di irradiazione fino a che non scompaiono( se si apprezzano dei rumori a livello dell’ascellare anteriore ci si sposta sull’ascellare media e cosi via). Ci sono anche dei rumori che irradiano anche verso l’alto e in questo caso sarà necessario auscultare i vasi del collo. È necessario auscultare i rumori per tutto il ciclo respiratorio, in particolare fine espirazione, dopodiché dovremo far effettuare al paziente delle manovre espiratorie precisamente profonda espirazione per sentire cosa accade ai toni. Ritmi di galoppo Dovuti all’aumento della FC in presenza di un tono aggiunto, il cuore non presenta più l’abituale ritmo a due tempi ma assume un ritmo a tre tempi. Il tono aggiunto può essere il terzo tono e si parla di galoppo tele diastolico tumtatù oppure può essere il quarto tono e si parla di galoppo presistolico  tùtumta Galoppo tele diastolico o ventricolare è l’espressione patologica del III tono, che sussegue alla componente aortica del II tono. Questo tono è dovuto probabilmente a varie componenti (apparato valvolare, muscolare e sangue). Il galoppo ventricolare si può riscontrare in varie condizioni -in seguito a un sovraccarico ventricolare da aumentato flusso (rigurgito valvolare, shunt, ipertiroidismo) -in presenza di un’insufficenza miocardica (cardiopatia ischemica, ipertensiva, miocardiopatie) Il galoppo ventricolare può essere sia destro che sinistro, nel primo caso è maggiormente presente in inspirazione

Rumori cardiaci Si tratta di rumori aggiunti ai toni cardiaci normali che nella maggioranza dei casi sono indicativi di eventi patologici. I rumori hanno diverse cause -rumori di apertura valvolare (schiocco di apertura della mitrale) . nel passare dalla posizione sistolica a quella diastolica (aperta) i lembi valvolari sotto l’urto della corrente di sangue prodotto dalla sistole atriale e ostacolato dall’ostio stenotico, si rigonfiano a cupola. A causa dell’improvvisa tenzione si genera lo stesso rumore prodotto quando si tende una vela di uno scafo in virata, un rumore secco e rapido. La sede di questo rumore è il iV spazio intercostale -rumori di riempimento (3 tono) -rumosri di contrazione atriale (IV tono) -rumori sistolici

-Soffi sistolici o diastolici

Soffi Sono dei rumori accessori di durata maggiore rispetto ai toni cardiaci rilevabili all’auscultazione del cuore. La distinzione tra soffi e toni è data dalla lunghezza, i toni sono brevi sequenze di vibrazioni ben distinte mentre i soffi sono rumori caratterizzati soprattutto da numerose vibrazioni che durano nel tempo. I soffi possono essere classificati in base a -

Frequenza : alta, media, bassa Qualità: rude, aspro, sibilante, pigolante, dolce, musicale) Correlazione temporale (sistolico o diastolico, mesosistolico, proto sistolico, olosistolico) Localizzazione (aree di auscultazione della parete toracica)

I soffi sistolici possono essere anche di natura funzionale ad esempio in caso di aumento di velocita del circolo, ipertiroidismo, sindrome ipercinetica cardiovascolare oppure situazioni in cui si ha una riduzione della viscosità o dell’aumento della velocità del sangue come un’espansione del volume ematico (talassemia) I soffi diastolici sono sempre patologici ....


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