9) Appunti 6.04.21 lezione professore tuozzolo PDF

Title 9) Appunti 6.04.21 lezione professore tuozzolo
Course Filosofia della storia
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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appunti di una lezione professore tuozzolo, parlando di kant ecc...


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Metodologia 6.04.21 Le scale di atteggiamento Lo scopo delle tecniche di scaling è quello di rilevare atteggiamenti sottoponendo agli individui una serie di affermazioni relative all'atteggiamento studiato e chiedendo loro di esprimere delle opinioni su tali affermazioni. Combinando le risposte si otterrà un punteggio individuale che stima la posizione del soggetto sull'atteggiamento oggetto di studio. Tecniche di scaling L'oggetto di studio delle scienze sociali è complesso e ha un livello di generalità e astrazione così elevato che sono difficilmente traducibili nel linguaggio tra variabili. Tipo di variabili La tecnica delle scale ha prodotto delle variabili chiamate quasi-cardinali, per le quali in "quasi" indica l'irraggiungibilità dell'obiettivo di attribuire pieno significato numerico ai punteggi delle scale. Le principali sono: 1. Likert 2. Guttman 3. Coombs 4. Rash 5. Osgood Il risultato finale di una scala è un punteggio basato sulle singole risposte e assegnato ad ogni singolo individuo. La misura degli atteggiamenti è la principale applicazione della tecnica delle scale: 1. L'unità di analisi è l'individuo. 2. Il concetto generale un atteggiamento. 3. I concetti specifici sono delle opinioni. Le opinioni sono le espressioni verbali di un atteggiamento. Atteggiamenti e opinioni Con atteggiamento si intende l'insieme di tendenze e sentimenti, pregiudizi ecc. di una persona nei confronti di un particolare argomento. L'atteggiamento è una credenza di fondo che non è direttamente rilevabile. Al contrario l'opinione è considerabile come uno dei modi in cui questa credenza emerge e perciò risulta empiricamente rilevabile. L'opinione è quindi espressione verbale dell'atteggiamento. Tecniche di Scaling Attraverso la tecnica delle scale, si prova a operativizzare un concetto con un insieme coerente e organico di indicatori. Una scala di atteggiamento è quindi un insieme coerente di elementi che sono considerati indicatori di un concetto generale. L'applicazione più frequente nel campo delle scienze sociali è rappresentata dalla necessità di attribuire dei valori ad atteggiamenti o a opinioni degli individui. Elementi dalla scala

L'elemento della scala è il singolo componente. La scala è l'insieme degli elementi. Il concetto sottostante è la variabile latente. Variabile latente Che tipo di variabile produciamo utilizzando le scale di atteggiamento? Soggiace alla costruzione di una scala l'immagine della proprietà che si intende rilevare come continua. Tuttavia tali proprietà non si traducono in variabili cardinali per via dell'incapacità di effettuare una vera e propria misurazione. Le variabili ottenute dalle tecniche di scaling sono variabili ordinali o quasi cardinali. Il differenziale semantico Fu inventato da C. Osgood alla fine del 1950. L'intenzione era quella di creare uno strumento che fosse utile nella rilevazione della componente affettiva dell'atteggiamento e che fosse in grado di rilevare le proprietà che attengono a sentimenti inconsci. Tale strumento si basa sulle associazioni di concetti e una serie di altri concetti proposti in maniera standardizzata agli intervistati. L'obiettivo è di rilevare un significato che i concetti assumono per gli individui senza basarsi sulla descrizione soggettiva e diretta del significato da parte dell'intervistato. Il differenziale semantico, le modalità di risposta Per ogni stimolo è prevista una serie di scale bipolari, i cui estremi sono interpretati da aggettivi opposti. Solo i due estremi della scala sono interpretati semanticamente: le posizioni intermedie, indicate di norma con un trattino/casella sono le posizioni nelle quali l'intervistato ha la possibilità di collocarsi. Il concetto da studiare La procedura di selezione dei concetti/stimoli deve seguire delle particolari procedure. Gli stimoli selezionati devono essere univocamente identificati da tutti i soggetti coinvolti nella rilevazione e devono risultare: -familiari a tutti i soggetti che devono eseguire le valutazioni. -chiaramente distinguibili. -rappresentativi del fenomeno che si intende studiare. Il differenziale semantico: le modalità di somministrazione Sul foglio prima deve essere presentato l'oggetto/stimolo da valutare, seguito dalle scale di aggettivi. Le coppie di aggettivi devono essere disposte casualmente. Ciò per individuare meglio fenomeni di respose set (risposta identica ad ogni domanda) o di acquiescenza. Il soggetto deve rispondere d'istinto per evitare il fenomeno della desiderabilità sociale delle risposte. La costruzione dell'indice A ciascuna delle 7 posizioni (caselle) viene attribuito un valore. Effettuando la media dei punteggi ottenuti si ottiene il valore di ciascun intervistato.

Generalmente le caselle hanno un valore che va da 1 a 7. In alternativa da -3 a +3, con la casella centrale avente valore pari a zero (atteggiamento neutrale). Le dimensioni sottostanti le coppie di aggettivi Osgood identificò 3 dimensioni fondamentali in cui è possibile articolare le reazioni emotive dei soggetti: - La valutazione: la più rilevante, ha funzione di distinguere ciò che è apprezzato da ciò che non lo è. - La potenza: esprime invece la forza dei concetti giudicati. - L'attività: è una espressione del grado di attivazione suscitato nell'organismo dai concetti stessi. Scala Likert Tale tecnica di scaling proposta da Likert mira alla rilevazione di valori in una scala ordinale, che produce variabili in categorie ordinate. La scala è di facile costruzione ed è lo strumento più conosciuto e utilizzato per la rilevazione di valori ed atteggiamenti. Sotto la denominazione Scala Likert collochiamo una ampia varietà di scale che possiamo anche chiamare scale additive. La procedura è semplice e intuitiva: si tratta di attribuire un punteggio complessivo agli intervistati sulla base di punteggi ottenuti rispetto le opinioni sui singoli elementi. Costruzione della scala La costruzione della scala deve seguire delle rigorose procedure che, già tenute sotto controllo dal ricercatore, gestiranno la validità dello strumento. Le fasi della costruzione e l'analisi di una scala Likert sono 4: 1. La formulazione degli elementi della scala (item) 2. La somministrazione 3. La selezione degli item e la determinazione del grado di coerenza interna della scala (item analysis) 4. Il controllo della validità e dell'unidimensionalitá della scala. Formulazione degli item Si deve individuare le dimensioni dell'atteggiamento studiato e di formulare delle affermazioni che coprano i veri aspetti del concetto generale che si vuole rilevare verso le quali l'intervistato esprimerà il proprio grado di accordo. Il compito di selezionare le affermazioni attinenti e di scartare quelle poco congruenti al tema oggetto di studio, garantirà summa maggiore validità della scala. Controllo della validità e dell'unidimensionalitá della scala Una tecnica efficace al fine del controllo dell'unidimensionalitá della scala è l'analisi fattoriale. Lo scopo è quello di ridurre una serie di variabili, tra loro correlate, ad un numero inferiore di variabili. L'analisi fattoriale può essere utilizzata per vedere se effettivamente vi sia uno o più fattori. Lo scalogramma di Guttman Si tratta di un metodi elaborato da Guttman tra il '44 e il '47 per la misurazione degli atteggiamenti e delle opinioni.

Consiste in una serie di domande su un determinato problema per il quale si intenda conoscere l'atteggiamento del soggetto. È una scala cumulativa poiché le domande sono disposte secondo una scala gerarchica stabilita in modo che la risposta positiva a una domanda porti a una risposta positiva per quelle gerarchicamente superiori, ma non necessariamente per quelle inferiori. Le principali caratteristiche sono: -modalità di risposta dicotomica (si o no). -il risultato è un ordinamento di risposte e di individui -il punteggio di ogni individuo è dato sommando i punti ottenuti su ciascun elemento. Test sociometrico Le tecniche sociometriche rilevano le relazioni interpersonali esistenti all'interno di gruppi di individui. Il test sociometrico nasce tra il 1940 e il 1950, inventato da J. Moreno, che cercava di studiare con sistematicità e procedure standardizzate le relazioni interpersonali instaurate in piccoli gruppi. Nella sua formulazione più semplice, il testo sociometrico consiste in un questionario fatto di poche domande, che ruotano intorno al tema della preferenza/rifiuto nei confronti di altri appartenenti al gruppo. L'elaborazione dei dati è simile all'indagine campionaria. Si costruisce infatti una matrice quadrata e si registrano nelle celle le preferenze/rifiuti. Una prima elaborazione è data dall'analisi dello status sociometrico individuale, compiuto analizzando per ogni individuo le scelte effettuate e i rifiuti ottenuti. Tale test si presta in generale allo studio di gruppi strutturati in quanto è necessario che sia delimitato esattamente il raggio di scelta del soggetto. I legami che si possono studiare sono legami affettivi basati su simpatia, amicizia, ammirazione, ma anche relazioni funzionali basati su stima delle capacità, delle competenze, oppure per studiare i processi comunicativi esistenti all'interno delle organizzazioni formali. Più recentemente l'approccio dello studio sistematico delle reti di relazioni sociali ha preso vigore all'interno del network analysis, che ha ricevuto un forte impulso anche dagli sviluppi dell'informatica e dalle nuove possibilità di gestione dati offerte dai computer....


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