Agnese libro riassunto PDF

Title Agnese libro riassunto
Course Sociologia
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

AGNESE – HAROLD GARFINKELAgnese è il primo saggio sul transessualismo, un fenomeno recente ma di grande impatto culturale. Garfinkel non cerca le cause del transessualismo nel soggetto, ma cerca di fornire un quadro dei presupposti culturali in base ai quali vengono organizzate e negoziate le identi...


Description

AGNESE – HAROLD GARFINKEL Agnese è il primo saggio sul transessualismo, un fenomeno recente ma di grande impatto culturale. Garfinkel non cerca le cause del transessualismo nel soggetto, ma cerca di fornire un quadro dei presupposti culturali in base ai quali vengono organizzate e negoziate le identità sessuali. Con questo saggio Garfinkel ci mostra che la femminilità e la mascolinità sono costituzioni sociali continuamente prodotte dall’interazione. Il genere è un costrutto, Agnese non solo mette in pratica con azioni il suo essere donna, ma ne da delle spiegazioni. Nel momento in cui spiega il suo essere donna conferma il suo essere donna. Osservare Agnese e le sue insicurezze su competenze per essere donna; ci fa capire quanto sia scontato per chi ha uno status sessuale corrispondente al genere l’essere parte di quel mondo. L’essere uomo per chi ha attributi sessuali maschili è scontato perché c’è una sorta di corrispondenza, premessa (gli organi sono premessa del genere). Garfinkel usa Agnese per etnometodologia perché le cose non sono scontate, vi è una cornice di senso diversa, come citato prima quando c’è qualcosa di insolito c’è più sforzo, infatti esce fuori l’etnometodologia nel momento in cui c’è qualcosa di insolito. Divisione maschio/femmina Non solo biologico ma anche morale, ogni membro della società si racchiude in uno dei due ambiti. Io vivo in una società divisa biologicamente e moralmente in due generi. Se io mi racchiudo in uno dei due, quello che tra l'altro corrisponde con i miei organi, allora evito rischi. “normale“ conforme alla consuetudine, al senso comune. In questa situazione non era immaginabile un passaggio da uno all'altro (da m. a f. o viceversa) Agnese vuole andarsi a collocare in un gruppo di appartenenza non biologicamente dato ma sa che ciò che fa è considerato bizzarro, e pensa che nessuno può capirla. Agnese cerca account che rendano accountable i suoi comportamenti. Agnese non solo afferma “sono sempre stata una ragazza” ma raccontava ed esagerava le prove della sua femminilità E sopprimeva quelle della sua mascolinità. (es. giocavo con maschi ma non mi piaceva, ero la più debole). Queste spiegazioni sono account della sua femminilità che diventa accountable grazie alle spiegazioni stesse, il suo essere donna per essere accountable deve essere spiegato agli altri. Agnes e non sente di essere un uomo che vuole essere donna ma sente che natura le abbia dato organi sessuali sbagliati, lei è donna. PRESENTAZIONE Con questo saggio Garfinkel si discosta dal paradigma medico. Studia le pratiche e i discorsi che Agnese – una persona nata maschio che sceglie di vivere donna – mette in atto per rivendicare il diritto a un’operazione di cambiamento di sesso. L’etnometodologia di Garfinkel Per Garfinkel etnometodologia significa tentare di descrivere le risorse che i membri di gruppi e organizzazioni sociali hanno a disposizione per portare a termine i propri compiti e far sì che gli altri possano riconoscere il lavoro da essi compiuto. L’etnometodologia negli anni ‘80 da un lato viene riconosciuta come normale (canonizzata) e dall’altro tende a stemperarsi (“disfarsi”), divenendo fonte di ispirazione per diversi approcci sociologici. Il termine riflessività: Garfinkel sostiene che la sua proposta centrale è il carattere riflessivo o incarnato delle pratiche di spiegazione e delle spiegazioni (account) è cioè il fatto che i procedimenti usati dai membri per rendere spiegabili (accountable) le azioni e le situazioni sono identici alle attività attraverso cui i membri della società producono e gestiscono tali situazioni. Tra azioni e racconti vi è una relazione di reciproca elaborazione. Il termine indicalità: ossia l’essere legato a un contesto. Per Garfinkel è un fatto primario di tutto il linguaggio naturale. Sono famosi i suoi esperimenti di rottura (breaching) con i quali vuole dimostrare non solo che ogni domanda, ogni affermazione è relativa al suo contesto, ma anche che questo contesto opacizza la contestualità delle azioni che avvengono al suo interno. Per spiegare questo

punto si può prendere in esempio la definizione di Go f man, il FRAME -> ogni contesto incornicia gli scambi che avvengono al suo interno. Garfinkel cerca di risolvere il problema dell’ordine, mostrando che l’ordine è una proprietà emergente dei contesti locali di interazione. Gli elementi rituali sono cruciali per mantenere l’ordine nella società. Per Garfinkel la degradazione è un lavoro comunicativo che avviene mediante la denuncia. L’ordine sociale è per Garfinkel il risultato del continuo lavoro degli attori per rendere i fatti osservabili e spiegabili nella vita quotidiana.

La storia di Agnese tra sesso, genere e sessualità Vi è una varietà di cornici istituzionali medianti le quali viene portato a termine il nostro “essere sessuati” come fatto “naturale”, “normale”, come ad esempio la suddivisione dei bagni pubblici in base al sesso, anziché sottolineare l’espulsione di sostanze simili in modo simile, allude al funzionamento di organi sessuali diversi. Nel 1958 Agnese si presenta come una bella donna sui 20 anni che pur avendo seno, capelli lunghi e tratti femminili aveva un pene e testicoli. Agnese voleva essere operata della sua anomalia. L’equipe di esperti di Los Angeles, psichiatrica, psicologo e Garfinkel decide di operare Agnese per creare una vagina artificiale. In cambio dell’operazione Agnese accetta di farsi studiare come caso clinico. Dal 1958 al 1959 Garfinkel registra 35 ore di colloqui con Agnese. Nella nostra cultura suddividiamo le persone in maschi e femmine. Bisogna essere maschi o femmine per tutta la vita. Agnese invece PASSA dall’essere maschio all’essere donna e per farlo deve poter PASSARE per donna. E’ consapevole dei rischi di degradazione che corre. Per passare come una donna, mette in atto un gioco strategico: gestisce le informazioni su di sé, rinnegando ogni esperienza maschile, si aggrappa ai lineamenti femminili del suo corpo e rinnega di aver assunto estrogeni per modificare il proprio corpo. Agnese IMPARA ad essere donna: non interpreta la parte della donna, ma impara come si comporta una donna in ogni situazione. E’ bene distinguere i termini:  Sesso: insieme dei criteri biologici in cui le persone vengono distinte in categorie sessuali.  Sessualità: desideri erotici  Genere: complesso degli attributi culturalmente stabilizzati. (cosa ci si aspetta da persone di sesso diverso). Noi agiamo con la certezza morale che esistono solo due sessi: uomo e donna. Per cui se una persona riesce a comportarsi da donna, allora è donna e non pensiamo di andare a controllare i suoi organi. Agnese vuole un corpo femminile e dopo aver imparato a comportarsi da donna, vuole anche cambiare i suoi organi sperando di modificare per sempre i suoi connotati primari (sesso). Impara a gestire la propria sessualità, traendo piacere dall’essere guardata dagli uomini. Impara a gestire il proprio genere adottando caratteristiche tipicamente femminili (timidezza ecc..). 8 anni dopo l’operazione Agnese si presenta nuovamente a Stoller, confessando di aver assunto estrogeni dall’età di 12 anni. Per Garfinkel non è importante scoprire le bugie di Agnese, ma studiare le giustificazioni che utilizzava per aver successo, ovvero la rilevanza strutturale dei suoi segreti. La lotta di Agnese per il cambiamento di sesso aveva anche lo scopo di soddisfare il suo fidanzato Bill, Agnese ha bisogno di cucirsi addosso la capacità di avere relazioni sessuali normali cioè eterosessuali e femminili con il suo compagno, Bill è fondamentale nel processo di femminilizzazione per essere convincentemente donna. Agnese ha bisogno di un uomo normale. Egli ospita Agnese per la convalescenza e con lei vive tutti i problemi del dopo operazione e Agnese lo descrive come la cosa migliore che le sia capitata. Il rapporto tra Bill e Agnese e la loro biografia reciproca consente a Garfinkel di sottolineare il caposaldo dell' etnometodologia e cioè la carica creatrice delle spiegazioni incarnate.

L’attualità di Agnese Nasce l’idea che la scienza medica influenzi pesantemente la costruzione e la trasformazione delle identità sessuali. Per analizzare questa idea possiamo fare riferimento agli studi di Foucault di Herculine Barbin: una persona vissuta in Francia dell’Ottocento, riconosciuta femmina alla nascita e che è stata poi dichiarata uomo in età adultà. Herculine viene riconosciuta come ermafrodita con predominanza di sesso maschile. Questi studi dimostrano come la medicina influenzi le identità sessuali.Questo approccio ha influenzato numerosi studi. Accostando il caso di Agnese con Herculine, ci rendiamo conto che la svolta endocrinologica (gli ormoni cambiano il corpo) ha messo in discussione il genitalismo. Il corpo è visto ai giorni nostri come un oggetto plastico anche per quanto riguarda l’identità sessuale; i soggetti si mostrano capaci di sostenere psicologicamente la nuova identità sessuale. Vi sono giochi di potere tra paziente e medico. Tutto questo contribuisce a spostare i confini e le forme dell’allineamento tra sesso, genere e sessualità, sfidando l’idea che il sesso biologico sia naturale e ra forzando la visione dualistica del genere. Negli anni ‘80 il femminismo ha cominciato a sostenere che il sesso biologico è ovvio solo in apparenza. Judith Butler (femminista contemporanea) a ferma, come Garfinkel, che il genere è un performativo, un insieme di azioni considerate indicative per un’identità di fondo. A diferenza di Garfinkel però, Butler asserisce che il genere ha una forza compulsiva derivante dal fatto che le persone scambino le azioni con l’essenza. Non c’è alcun dato biologico essenziale a cui far riferimento come punto di partenza. Vi è quindi la possibilità di essere ALTRO rispetto l’ideale (uomo/donna), possibilità che viene rappresentata come fallimento e deviazione. Per molte femministe il transessualismo mostra che il genere è una costruzione culturale instabile. Il caso di Agnese è particolare però perché Agnese non lascia spazio a un transessuale di successo. Per Agnese avere successo significa diventare invisibile, non essere più un transessuale. Per Garfinkel lo status sessuale non è un oggetto di analisi importante in sé, ma è un esempio per individuare un ordine di fenomeni sociali nuovo: i metodi usati dagli attori per rendere le proprie circostanze ordinate e intellegibili. L’eredità di Garfinkel è proprio questa: etnometodologia impone ai suoi praticanti di porre i propri risultati di ricerca come una serie di problemi aperti: “che cosa abbiamo fatto?”, “che cosa abbiamo imparato, che possiamo insegnare?”

AGNESE (saggio) Ogni società controlla rigidamente la transizione di una persona da uno status all’altro. Le transizioni sono permesse unicamente in occasioni temporanee, cerimoniali e giocose (es. Carnevale travestirsi da donna). Per le persone che si considerano di sesso normale, l’ambiente è percepito con una composizione sessuale normale. Cioè suddiviso in entità naturali, morali, maschio e femmina. I cambiamenti nella distribuzione di queste identità possono avvenire in tre percorsi legittimi: nascita, morte, emigrazione. A parte la modifica legale dell’atto di nascita, non esiste alcun percorso legittimo fra status di maschio e femmina. Con questo saggio si studia il caso di Agnese che ritiene di non poter essere accomunata né agli omosessuali né ai transessuali. In Agnese non vi è nulla di grossolano, non ci sono le caricature dei transessuali. Agnese credeva che rivelare il proprio segreto avrebbe portato una rovina rapida e certa, sotto forma di degradazione di status. Aveva il compito di ottenere il diritto di essere trattata e di trattare gli altri secondo le prerogative predefinite dello status sessuale scelto. Il caso di Agnese 1958 Agnese fece la sua comparsa nel Dipartimento di psichiatria dell’UCLA, dove prestava servizio il dottor Stoller. Agnese era una diciannovenne nubile e bianca, che lavorava come dattilografa. Agnese era convincentemente femminile: spalle esili, seno abbondante, capelli lunghi, senza barba,voce alta, mani e piedi un po’ grandi. Non c’era nulla di cattivo gusto. Particolari delle caratteristiche mediche: non aveva utero o ovaie, alto livello di attività

ormonale femminile. Agnese era di nascita un ragazzo con genitali maschili, di aspetto normale. Fino all’età di 17 anni fu noto a tutti come un ragazzo. Agnese riferì di aver sempre interpretato male il ruolo maschile. Al penultimo di superiori si rifiutò di continuare gli studi. Andò a casa della nonna a Midwest City, poi l’abbandonò e si rifugiò in un albergo dove assunse un aspetto femminile. Nel 1956 trovò lavoro come dattilografa. Nel 1958 conobbe Bill, il suo ragazzo e dopo gravi litigi, per le crescenti richieste di rapporti sessuali Agnese rivelò la sua vera condizione nel 1958 al suo ragazzo e la relazione continua su quella base e poi con lui si presentò all’UCLA. Qui nel Marzo del 1958 fu eseguita un operazione di castrazione nella quale fu asportata la pelle del pene e dello scroto, furono amputati il pene e testicoli, e la pelle del pene amputato fu utilizzato per costruire una vagina le cui labbra furono ricostruite utilizzando la pelle dello scroto. Durante questo periodo fu visitata regolarmente dal dottor Stoller lo psichiatra, lo psicanalista il dottor Rosen, lo psicologo e naturalmente da Garfinkel.

Agnese, la femmina naturale e normale Il mondo degli individui sessuati viene percepito come popolato da maschi naturali e femmine naturali e in persone in contrasto morale con essi; criminali, malati e peccatori. Questo che segue è un elenco delle proprietà delle persone “sessuate” naturalmente e normalmente (“dal punto di vista di un membro adulto della nostra società…”): 1. L’ambiente delle persone sessuate normalmente è percepito come popolato da due sessi (maschio e femmina) 2. La popolazione delle persone normali è divisa moralmente in due. 3. Il membro adulto include se stesso come appartenente all’una o all’altra metà. 4. I membri della popolazione sono sempre stati e sempre saranno essenzialmente, originariamente maschi o femmine. 5. Per i normali il possesso di un pene da parte dei maschi e della vagina per le femmine sono caratteri essenziali. Sentimenti, attività, obblighi appropriati sono attribuiti alle persone che possiedono un pene o una vagina. 6. I nuovi membri sono riconosciuti come maschi o femmine dai normali non solo alla nascita, ma anche prima. 7. Un normale trova strane le a fermazioni della zoologia, biologia e psichiatria, cioè che i caratteri sia maschili che femminili siano distribuiti fra le persone. 8. La nostra società impedisce gli spostamenti casuali o volontari da uno status sessuale all’altro. Questi cambiamenti possono essere fatti solo in determinate circostanze (es carnevale) e limitati dall’orologio (smettere di recitare dopo il gioco). 9. Le persone sessuate normalmente hanno il pene (maschi) e la vagina (femmine). Devono appartenere a un campo o all’altro. 10. Le persone a fermano che deve esistere o una vagina naturale o una vagina che avrebbe dovuto esserci tutto il tempo(chirurgo corregge l’errore), cioè a fermano il possesso LEGITTIMO (vagina di cui la persona ha il diritto). Secondo la zia di Agnese, dopo l’operazione, la vagina appariva adesso come un qualcosa di cui Agnese aveva sempre avuto il diritto. Agnese aveva delle caratteristiche come femmina naturale: non amava i giochi rudi quando era piccola, preferiva le bambole e le piaceva cucinare. Agnese presenta sé stessa come una femmina al 120% e il suo ragazzo Bill come uomo al 120%. Il pene di Agnese non aveva mai avuto erezioni (secondo i suoi racconti), non si era mai mosso volontariamente. Lo considerava come un’appendice di un crudele scherzo del destino, un’escrescenza anomala. Agnese per tutta la vita ha avuto il desiderio di essere donna, ma la natura la costringeva al contrario. Ha passato un periodo di depressione a scuola, stava alla larga dagli omosessuali e non voleva essere classificata come loro. Considerava il suo seno come un contrassegno essenziale e in molte occasioni dimostrò che le attenzioni di Garfinkel la lusingavano (aprire la portiera, ecc..pag 69). Per lei essere una femmina era come aver ricevuto un regalo meraviglioso.

Conseguire le proprietà ascrittive della femmina naturale e normale L’obiettivo di Agnese era l’essere femmina normale e naturale, ascrittiva. Dicendo che Agnese ottenne uno status di femmina si fa riferimento a 2 significati di ottenere: 1. Essere diventata femmina per lei era un’elevazione di status (da quello di maschio che aveva per lei meno valore a quello di femmina) 2. “Ottenere” si riferisce al compito di assicurarsi e garantirsi i diritti e gli obblighi ascrittivi di una femmina adulta mediante l’acquisizione e l’uso di capacità e talenti, comportamenti femminili. Tuttavia, l'operazione a sua volta sostituì nuove difficoltà a quelle precedenti. Ad esempio, dopo l'operazione era una femmina con una vagina artificiale. Come diceva con ansia, “niente che sia fatto dall'uomo può essere mai così buono come qualcosa fatto dalla natura”. Quali erano le circostanze che Agnese era tenuta a nascondere prima e dopo l’operazione? 1. Prima dell’operazione i genitali maschili 2. Che era stata cresciuta come un ragazzo 3. Che aveva fatto il cambiamento solo 3 anni prima 4. Che non poteva fare le cose che si aspettavano da lei quei maschi che erano attratti da lei 5. Che c’era una vagina artificiale 6. Che voleva la rimozione del pene e dello scroto per la costruzione della vagina 7. I rapporti sessuali che il suo ragazzo voleva in qualche modo con lei 8. Quello che aveva fatto e con l’aiuto di chi 9. L’aiuto medico ricevuto Agnese attribuiva grande importanza al modo di comportarsi, alle buone maniere ecc… La preoccupazione di non farsi scoprire era un valore prioritario. Il passare Per passare si intende quel lavoro diretto ad ottenere e a garantirsi il diritto di vivere come una femmina normale e naturale, lavoro che essa svolgeva entro condizioni socialmente strutturate e tenendo conto della possibilità di essere scoperta e rovinata. Passare non era un desiderio per Agnese, ma una necessità,Agnese doveva essere una femmina, che le piacesse o no doveva passare. Era felice dei suoi successi e le situazioni belle erano quelle in cui tutto il lavoro fatto per passare le permetteva di avere i sentimenti di una ragazza normale. Le brutte situazioni per lei erano quelle in cui non riusciva. Circostanze del passare Per ordinare le riflessioni sulle circostanze del passare, Garfinkel provò a immaginarle usando il modello del gioco. Ma solo una piccola parte del materiale che aveva a disposizione poteva essere in realtà paragonata alle strutture del gioco. Proprietà dei giochi: 1. Peculiare struttura temporale, nei giochi il giocatore sa che a un certo punto il gioco finisce 2. Se le cose vanno male il giocatore può lasciare il gioco 3. Essere in gioco significa stare in un mondo micro artificiale 4. Le regole del gioco stabilite dai giocatori nell’effettivo giocare e costituiscono un precedente per le interazioni di quel gioco. 5. Una volta terminato il gioco consiste di un episodio incapsulato. 6. Insuccesso e successo possono essere stabiliti in modo chiaro. 7. Le regole del gioco costituiscono coerenza e azione razionale. 8. Le regole sono note ai giocatori. 9. Entro le regole del gioco, i giocatori possono adottare altre procedure senza impoverire la padronanza del gioco.

Il gioco si applica ad esempio ad alcune situazioni problematiche per Agnese come ad esempio andare in spiaggia in costume con amici senza far scoprire il pene. Fare una visita medica per il lavoro fornendo le urine della sua coinquilina per evitare di farsi scoprire. Essere operata senza destare sospetti al lavoro con la sua mancanza prolungata (fece telefonare i medici al lavoro dicendo che doveva essere operata a una grave infezione). Telefonare a sua madre dopo l’operazione e raccontarle cosa aveva fatto.

Le circostanze del “passare” che il modello di gioco non descrive in modo adeguato Vi sono circostanze invece in cui il modello del gioco non poteva essere applicato. Apprendere continuamente come comportarsi da signora, un continuo auto miglioramento. Agnese doveva anche creare 17 anni di vita passati da femmina visto che doveva nascondere la sua vita passata da masch...


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