Appunti di letteratura italiana, corso da 12 cfu : lezione sul Confronto tasso vs ariosto PDF

Title Appunti di letteratura italiana, corso da 12 cfu : lezione sul Confronto tasso vs ariosto
Course Filologia romanza
Institution Università degli Studi di Trieste
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Appunti di letteratura italiana, corso da 12 cfu : lezione sul Confronto tasso vs ariosto....


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LA TRAMA: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO Vicende narrate: ARIOSTO: L’ORLANDO FURIOSO: la vicenda narrata si svolge nel periodo di tempo in cui gli arabi passarono lo stretto di Gibilterra e occuparono la Spagna, insediando anche Parigi. Orlando, il protagonista, torna in Occidente con Angelica e combatte con Rinaldo, dal momento che entrambi sono innamorati della donna, che non corrisponde il loro amore e scappa. Ferraù e Rinaldo si scontrano e, intanto, Angelica fugge nuovamente; i paladini decidono quindi di inseguirla e di rimandare il duello a quando l ’avranno ritrovata. Bradamante è, anche lei, alla ricerca del suo amore, Ruggiero, che nel frattempo è trattenuto nel castello di Atlante, dove si sta recando anche Orlando, che, grazie ad un ’illusione, pensa di trovarci Angelica. Una notte Cloridano e Medoro escono dall ’accampamento per riprendere la salma del loro re, ma vengono sorpresi dai soldati di Carlo Magno. Cloridano muore e Medoro resta ferito; egli viene soccorso da Angelica, che lo cura nella casa di un pastore. Angelica e Medoro s ’innamorano e dichiarano il loro amore incidendo i loro nomi sugli alberi e su una roccia situati vicino all ’abitazione. Quando Medoro guarisce, i due vanno nel Catai, paese d’origine di Angelica. Un giorno, per caso, Orlando arriva nel boschetto di Angelica e Medoro, e vede le scritte fatte sugli alberi; non comprendendo o non volendo capire, chiede ospitalità allo stesso pastore che aveva ospitato i due innamorati. Nella capanna trova incisi nuovamente i nomi di Angelica e Medoro: continuando a non capire, chiede spiegazione al pastore, che gli racconta la storia dei due ragazzi. Il mattino seguente trova di nuovo la roccia su cui era incisa la dichiarazione d ’amore di Angelica e Medoro e, annebbiato dalla rabbia, la distrugge con la spada; subito dopo si spoglia, si corica ai piedi di un albero e vi resta per tre giorni e tre notti, immobile. Il quarto giorno impazzisce completamente, distruggendo e inquinando il paesaggio circostante. Astolfo, per aiutarlo a recuperare la ragione, scende negli Inferi, sale nel Paradiso Terrestre e poi va sulla luna con San Giovanni Evangelista; in quest ’ultimo luogo viene condotto in una valle dove si trova tutto ciò che viene perso sulla Terra a causa della fortuna o del tempo. In questa valle giunge ad un monte dove vengono conservati i senni delle persone e vi preleva l ’ampolla di Orlando. TASSO: GERUSALEMME LIBERATA : nel sesto anno della crociata, Goffredo di Buglione, per ispirazione divina, raduna i cavalieri cristiani e li guida contro i musulmani a Gerusalemme. Segue l'assedio della città difesa da re Aladino, Clorinda, Argante e Solimano. Fra i crociati si distinguono maggiormente Tancredi e Rinaldo, il capostipite della casa d'Este. Cielo e inferno partecipano costantemente alla vicenda: i demoni seminano discordie e tentazioni fra i crociati. In questo delirio di violenza s ’inserisce anche l ’episodio di Erminia, ragazza pagana che, spinta da amore verso Tancredi, s ’infiltra nel campo nemico, ma, a causa di un equivoco, deve fuggire e rifugiarsi tra i pastori. Infine si verifica una tremenda siccità e il mago Ismeno lancia un incantesimo sulla selva dalla quale i crociati traggono il legname per le macchine da guerra, le quali, incendiate da Clorinda, saranno il pretesto per il duello tra lei e Tancredi. In seguito i crociati sferrano l'assalto decisivo a Gerusalemme e sbaragliano l'esercito egiziano venuto in aiuto alla città, liberando il sepolcro di Cristo. Ispirazione: ARIOSTO: prosegue la storia dell ’ “Orlando innamorato” di Boiardo. TASSO: s ’ispira all’ “Iliade”. Stile poetico: ARIOSTO: stile MEDIO (realistico, quotidiano e comico). TASSO: stile SUBLIME. Fine dell’opera: ARIOSTO: dilettare il pubblico, ironizzare sul decadentismo dei costumi. TASSO: celebrare la chiesa cattolica, l ’eroismo guerresco e le idealità religiose. Trama: ARIOSTO: trama intrecciata; il titolo parla del personaggio principale (Orlando). TASSO: trama lineare; utilizza la riforma di Aristotele, che prevede tre unità: 1. tempo: deve essere abbastanza breve, uno o due giorni al massimo; 2. luogo: deve essere prevalentemente uno; 3. azione: ci deve essere un’azione fondamentale → anche il titolo deve essere basato su questa azione. Protagonista: ARIOSTO: il protagonista della vicenda (Orlando) non è il personaggio storicamente più importante (che sarebbe re Carlo). TASSO: il personaggio storicamente più importante è l ’eroe del poema (Goffredo).

Veridicità dei fatti narrati: ARIOSTO: vicende quasi sempre impossibili, talora assurde (Astolfo sulla luna). TASSO: vicende verosimili, anche se ci sono delle imprecisioni storiche (la capitale dell ’Egitto è il Cairo, non Menfi). Casualità degli eventi: ARIOSTO: domina la fortuna, che è imprevedibile. TASSO: domina Dio. Invocazione: Mentre per Ariosto lavorare di fantasia è normale licenza poetica, Tasso lo sente come peccato, ma è obbligato a farlo per la funzione educativa del poema e per renderlo più leggero; per questo chiede scusa.

LA GUERRA: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO L’importanza della guerra nel poema: ARIOSTO: è parte non fondamentale, è scenografia della vicenda (prologo). TASSO: è il motore di tutto. La guerra dal punto di vista della trama: ARIOSTO: è lo scenario delle vicende (6^ ottava, vengono utilizzati pochi versi per descrivere la guerra). TASSO: la guerra è soprattutto lo scopo del poema, il motivo reale degli eroi. La guerra come motivazione per gli eroi: ARIOSTO: gli eroi sono motivati quasi soltanto dai propri amori e desideri (6^ ottava, vv. 7-8); ● Ferraù combatte solo per l ’elmo; ● per Angelica, tutti mettono da parte i rancori. TASSO: la guerra muove tutto (Clorinda va al campo per bruciare la torre; gli amori sono divisi dalla guerra); ● anche l’amore si dimostra con le armi (Tancredi e Clorinda) o curando le loro conseguenze (Erminia e Tancredi). Scopi degli eroi: ARIOSTO: conquistare l ’oggetto da loro desiderato (Castello di Atlante). TASSO: c ’è una maggiore coralità verso la guerra (i richiami del capitano); lo scopo del capitano è di scogliere il voto verso il sepolcro. Sorte e caso in guerra: ARIOSTO: non per forza favorevole ai cristiani (10^ ottava, I° canto). TASSO: c ’è uno scambio ontologico fra bene e male. Eroi: ARIOSTO: anche i pagani possono essere nobili d ’animo (Ferraù). TASSO: solo i cristiani sono depositari di qualità umane; le qualità pagane sono animalesche (Argante e Tancredi). Duelli: ARIOSTO: sono poco descritti, perchè l ’interesse maggiore è verso la trama; lo stile è quello dei tornei (63^64^); forse per l’ambiente di corte non si sofferma sulle scene cruente; (17^ ottava del I° canto solo 4 righe di duello tra Rinaldo e Ferraù). TASSO: i duelli sono molto dettagliati e realistici; in essi si nota anche la funzione educativa; gli scontri vengono descritti come cruenti; si combatte onorando la cavalleria, ma non vengono risparmiati colpi a nessuno. Guerra spirituale e reale: ARIOSTO: si combattono più guerre: contro i Mori (pagani) e per conquistare Angelica; tra la follia e la ragione di Orlando; il conflitto tra anima e corpo non è st ruggente, i due si sovrappongono. TASSO: c ’è un forte conflitto tra anima e corpo (Tancredi e Clorinda); interiormente Tasso combatte la sua lotto per l’ortodossia, esteriormente combatte per prevalere a corte.

Rapporto tra nemici: ARIOSTO: lo scopo comune unisce (22^ ottava, I° canto) Ferraù-Rinaldo. TASSO: totale avversione e mancanza di pietà per l ’avversario. Guerra reale- idealizzare. ARIOSTO: idealizza e ingentilisce la guerra; la rende bella, poetica e cavalleresca (per donne e cortigiani); più grande individualismo. TASSO: la guerra è vera e violenta; durante le ottave di duello, sembra di vedere un vero combattimento. Individualismo: ARIOSTO: grandi azioni individuali, inseguimenti singoli. TASSO: l ’esercito insegue insieme (ricerca di coralità) (es. i fuggitivi dopo l ’attentato); c ’è unità (Lutero) tra i cattolici. Nei due concioni pronunciati da Goffredo e Argante, Tasso esprime due concezioni di guerra opposte: Goffredo invoca la coralità e la fede, Argante, capitano violento e animales co, incita ad una guerra individualistica che notiamo negativa nella visione tassesca ma che è invece il filo conduttore dell ’“Orlando Furioso” (diverso clima storico). Guerra: durante il periodo di Ariosto non c ’erano conflitti con l ’Islam  i pagani possono essere buoni. Durante il 1500 si risveglia il conflitto Turco (1572 Leponto)  Tasso interpreta i tempi e si scaglia contro gli infedeli. L’immensa dualità tra i cattolici e le città musulmane  parallelismo con la tendenza inquisitoria a rinchiudere e ghettizzare il male tutto da una parte, con cui i puri si ergono liberatori.

L’AMORE: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO Visione della donna: ARIOSTO - TASSO: ogni donna rappresenta una categoria di sentimenti umani; la donna è sia femminile sia forte (per Ariosto è anche più romantica); le donne possono essere anche guerriere (Principessa Bianca, Clorinda) La donna oggetto-soggetto (spessore psicologico): ARIOSTO: le donne (Angelica) non hanno spessore psicologico, sono solo oggetti di desideri. TASSO: le donne hanno un profilo psicologico definito (Erminia tra i pastori, la conversione di Clorinda). Le eroine: ARIOSTO: appare solo un’eroina cristiana, che è irrealmente più forte dell ’uomo. TASSO: le eroine che appaiono sono tutte pagane (figure negative), e sono, giustamente, più deboli fisicamente degli uomini; quando Clorinda si converte, passa dall ’essere considerata una figura negativa (perchè pagana) ad una positiva, diventando da feroce (virtù animalesca tipica dei pagani) a buona (virtù cristiana). “Amor est machina”: ARIOSTO: conquistare l ’oggetto da loro desiderato (Castello di Atlante). TASSO: c ’è una maggiore coralità verso la guerra (i richiami del capitano); lo scopo del capitano è di scogliere il voto verso il sepolcro. Sorte e caso in guerra: ARIOSTO: tutto è sottomesso all ’amore (si combatte e si uccide per conquistare l ’amore di Angelica, I° canto; tutti i personaggi abbandonano la guerra per Angelica, i nemici si riappacificano: Ferraù, Rinaldo). TASSO: l ’amore non è primo motore della storia; spesso il sentimento non è corrisposto perchè ignoto ad uno dei due (Erminia-Tancredi, Tancredi-Clorinda). “Utilizzo” stilistico della donna: ARIOSTO: la donna, senza soggettività, viene descritta unicamente per la sua bellezza. TASSO: la donna viene utilizzata per esprimere giudizi “sovra partes ” riguardo a realtà del mondo.

Concezione dell’amore: ARIOSTO: l’amore cortese viene descritto come negativo (Orlando = istinto), mentre l ’amore coniugale positivamente (percorso di maturazione di Ruggero). TASSO: l ’amore è l ’unica cosa che utopicamente si oppone alla guerra. Amore e realtà: ARIOSTO: l’amore cortese coincide con la vita reale. TASSO: l ’amore diverge molto dalla vita reale, ma viene espresso come un ’alternativa alla guerra santa, che, tuttavia, prevale.

LA FEDE: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO La fede nel poema: ARIOSTO: la fede non è fondamentale; essa è solo un “dato storico” che ha visto contrapposti i Mori ai Francesi. La guerra narrata non è una guerra santa ma un conflitto territoriale. TASSO: la fede è l’argomento centrale del poema, il quale si articola attorno alla narrazione della una guerra santa, argomento in quel tempo attuale (es. Lepanto). La fede è ciò che dirige le azioni del protagonista (Goffredo doveva sciogliere un voto) e di tutti gli eroi. Fede nell’invocazione: ARIOSTO: nell’invocazione si tratta solo della donna amata, che deve concedere all ’autore il senno necessario per comporre l’opera. TASSO: nell’invocazione non solo si chiede l ’aiuto di Dio per l’ispirazione, ma vengono svilite le muse pagane (anche per paura dell ’Inquisizione), distaccandosi così da un’antica prassi poetica. La fede nel contesto storico: ARIOSTO: la fede non riflette un ruolo fondamentale nella vita del poeta, quindi neanche nel poema; infatti, durante l ’umanesimo, con la riscoperta della letteratura greca, non c ’era un rigore “ideologico” opprimente come durante l ’epoca della controriforma. TASSO: a causa della controriforma cattolica, avvenimento che incide molto sulla vita di Tas so, il poema è intriso della più ortodossa e rigida fede cattolica romana. Ciò accade sia perché il poeta interpretava i suoi tempi, sia perché l ’opera doveva essere approvata dall ’inquisizione papale. Impatto della fede sui pagani: ARIOSTO: possiamo notare un certo “relativismo di fede ” che si manifesta sia dall ’apprezzamento di alcuni paladini Mori (Ferraù) e sia dal fatto che non viene mai trattato l ’argomento delle conversioni. TASSO: la fede e la sua autenticità sono fondamentali; la fede cristiana (per Tasso cattolica) è la sola e vera, l ’unica che nobilita l’animo (il battesimo di Clorinda), l ’unica che rende umani (caratteri di Argante = pagano = animale), l ’unica che porta alla vittoria (scelta della prima crociata). La fede nell’epoca degli autori: Ariosto vive poco dopo la caduta dell ’Impero Romano d’Oriente, quindi dopo l ’ondata antiturca che aveva coinvolto l ’Europa con l ’arrivo dei letterati bizantini; nel suo tempo non avvengono grossi scontri tra cristiani e pagani, quindi nel suo poema non si deduce il grande scontro di civiltà che si avverte in Tasso. Tasso vive a cavallo tra Carlo V e Filippo II, sovrani appartenenti a famiglie cattoliche (rispettivamente: Spagna e Asburgo). In quel tempo, inoltre, ci fu il penultimo grande scontro di religione tra i turchi e la coalizione cattolica a Lepanto (1574), nel quale combatté anche Venezia; possiamo quindi intuire da questi avvenimenti quanto il problema della religione fosse pressante per Tasso, minacciato anche dalla Controriforma e sotto l ’incombente pericolo dei turchi, tanto da farlo addirittura impazzire. Conclusione: In Tasso la fede è il motore e il nucleo della vicenda: spinge l ’eroe (Goffredo) a combattere a causa del voto e gli uomini ad intraprendere una crociata unicamente per difendere il proprio credo religioso. Egli, tramite il poema, non si limita ad esortare il duca Alfonso d ’Este (dedicatario dell ’opera) ad intraprendere una spedizione antimusulmana, ma invita ogni lettore a rispettare la fede cristiana e a vivere senza pecc ato....


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