Appunti, Vita e opere di Cicerone - a.a. 2015/2016 PDF

Title Appunti, Vita e opere di Cicerone - a.a. 2015/2016
Course Letteratura latina
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CICERONE (106 a. C.- 43 a. C.) LA VITA -

Nasce nel 106 a. C. ad Arpino (Lazio meridionale) da una famiglia del ceto equestre Fu educato a Roma

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Lezioni del filosofo accademico Filone di Larissa

80 a. C.

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In contatto con famosi oratori e giuristi del tempo

Pubblicò il suo primo scritto retorico: De invenzione Esordì come avvocato

79-77 a. C. in Grecia (Atene e Rodi) per completare studi retorici e filosofici Torna e Roma, sposa Terenzia e intraprende la carriera politica

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75 a. C. questore nella Sicilia Occidentale

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Il tribuno della plebe Clodio, fece approvare una legge con validità retroattiva che prevedeva la condanna all’esilio per chi avesse indetto delle condanne capitali contro cittadini romani senza aver concesso il diritto di appellarsi al popolo

69 a. C. edile curule 66 a. C. pretore

63 a C. console  Si oppose ai progetti di riforma agraria del tribuno Rullo  Represse la congiura di Catilina facendo condannare a morte i principali responsabili senza concedere loro da provocatio ad popolum 58 a. C. esiliato e va in Grecia

57 a. C. fu richiamato in Italia per volere di Pompeo 56 a. C. appoggiò gli accordi triumvirali di Lucca (nel 60 a. C. non aveva approvato il triumvirato) con l’orazione De provinciis consularibus 52 a. C. Clodio fu ucciso in uno scontro tra la propria banda armata e quella dell’avversario Milone. Cicerone difende senza successo quest’ultimo con la sua famosa orazione Pro Milone 51 a. C. proconsole della provincia di Cilicia. Si procura successo militare ma non il trionfo Torna a Roma e cerca di scongiurare lo scoppio della guerra civile tra Cesare e Pompeo. Dopo si schiererà dalla parte di Pompeo, considerato il meno pericoloso per le istituzioni repubblicane 49 a. C. segue Pompeo in Epiro ma non prese parte alla battaglia di Farsalo del 48 a. C. Attende a Brindisi il perdono di Cesare e, ottenutolo, rientra a Roma nel 47 a. C. Cercò di ritagliarsi un ruolo politico (orazioni cesariane) ma, di fronte al consolidarsi della dittatura di Cesare e affranto dalle disgrazie familiari (45 a. C. muore figlia Tullia), si immerse nell’attività letteraria 46-44 a. C. compone la maggior parte delle sue opere retoriche e filosofiche Dopo morte di Cesare, tornò alla vita politica: 14 orazioni delle Filippiche contro Antonio 43 a. C. secondo triumvirato tra Antonio, Ottaviano e Lepido 43 a. C. ucciso dai sicari di Antonio mentre cercava di scappare nella sua villa di Formia

LE OPERE - LE OPERE RETORICHE o Cicerone aveva buone competenze retoriche (=teoria dell’eloquenza cfr. documento la o

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“la retorica e l’oratoria”) e si interrogava costantemente sulla teoria degli elementi costitutivi dell’eloquenza Competenze acquisite dalla scuole greche e trasmesse da lui nel mondo romano. NB! Le sue opere rappresentano uno dei più grandi tentativi di sintesi culturale e hanno il merito di aver latinizzato il sistema retorico a cui farà riferimento l’Occidente europeo Elenco:





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DE INVENTIONE (81 a. C.)  Dedicato alla prima delle cinque parti in cui era suddiviso tradizionalmente l’insegnamento dell’eloquenza = inventio (reperimento dei materiali)  Necessità che l’eloquenza tragga alimento dalla cultura filosofica DE ORATORE (55 a. C.)  Struttura del dialogo (cfr. dialogo platonico-aristotelico). Dialogo tra il padrone di casa (Crasso che incarna tesi Ciceroniana) e un altro illustre oratore (Marco Antonio) ed altri personaggi minori  Ambientato nel 91 a. C. nella villa truscolana dell’oratore Lucio Licinio Crasso  3 libri: o Primo libro. Vengono tratteggiati due diversi tipi di oratore: Antonio (talento naturale e pratica forense) VS Crasso (sostiene la necessità di un’ampia formazione, soprattutto filosofica). Qui si dà spessore culturale all’eloquenza e si prefigge un uso eticamente e politicamente corretto dell’abilità oratoria. Oratore ideale = vir bonus (uomo onesto) che pone la sua abilità al servizio di una gestione dello stato che assicuri il predominio delle classi dominanti (ha valenza politica). o Secondo libro. Questioni su inventio (scelta degli argomenti), dispositio (ordine dei materiali) e memoria (memorizzazione del discorso) o Terzo libro. Questioni su elocutio (elaborazione formale del discorso) e actio (pronuncia e gestualità) PARTITIONES ORATORIAE (54 a. C.)  Manualetto scolastico in forma di questionario indirizzato al figlio  Parla delle 5 parti della retorica ORATOR (46 a. C.)  Problemi di stile (elocutio)  Formula la teoria dei 3 stili: o Esile o tenue

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Medio o temperato Elevato o sublime

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L’oratore deve sapere quale scegliere a seconda dell’argomento, dell’uditorio e delle circostanze del discorso Triplice obiettivo dell’oratore o Probare o fidem facere (persuadere con il rigore argomentativo) o Delectare (intrattenere piacevolmente l’uditorio)

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Flectere o animum movere (suscitare negli ascoltatori reazioni emotive) BRUTUS (46 a. C.)  Storia dell’eloquenza romana che ha come punto d’arrivo la produzione di Cicerone (da adesione ad asianesimo ad oratoria più matura che ha come modello Demostene) DE OPTIMO GENERE ORATORUM (46 a. C.)  Doveva fare da introduzione alla traduzione ciceroniana (fatta davvero?) di due orazioni con cui i due oratori attici Demostene ed Eschine si erano affrontati in tribunale nel IV sec a. C.  Demostene ed Eschine sono indicati come due oratori eccellenti TOPICA (44 a. C.)  Il titolo si rifà all’omonimo trattato aristotelico  Repertorio di luoghi comuni a cui l’oratore possa attingere a seconda del tema da svolgere

LE ORAZIONI o L’attività oratoria accompagnò tutta la vita di Cicerone o 58 orazioni a noi pervenute (trentina di discorsi non conservati) o Genere giudiziario o politico (distinzione formale, ma molte mescolano elementi di entrambi i generi)

o Oratoria alimentata da vasta cultura umanistica  La storia gli offre gli exempla  La letteratura greca e latina gli suggeriscono le citazioni per impreziosire il testo  La filosofia gli dà abilità dialettica e rigore logico al suo argomentare  Grande cultura che gli permette di ampliare i discorsi o Stile presenta la varietà dei toni. E’ essenziale per l’oratore ideale sapere passare da un stile a un altro in base all’argomento, al fine e all’uditorio  In narrationes informa (docere) con chiarezza, semplicità e stringateza  Nelle descrizioni e negli aneddoti sa intrattenere l’uditorio (delectare)  Sa essere persuasivo (fidem facere) argomentando e difendendo i suoi ideali (patria, libertà, giustizia e la pace sociale)  Crea effetti patetici (sensus movere) negli exordia e nelle perorationes o L’architettura dei periodi  Costruita su nessi ipotattici  Spesso complessa  Equilibrata grazie alla simmetria delle diverse parti, fondata sul parallelismo sintattico e ritmico (concinnitas= cum+cano, prosa concertante)  All’occorrenza il periodo si spezza e si fa concitato grazie all’uso della coordinazione con asindeto o Lessico

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Vario (abbondano i sinonimi) e appropriato Ricorso ad abbellimenti retorici con varie finalità Ricerca dell’armonia nelle clausole (le sequenze sillabiche che chiudono i periodi)

o Elenco: 













PRO QUINCTIO (81 a. C.) e PRO SEXTO ROSCIO AMERINO (80 a. C.)  Pro Quinctio = orazione giudiziaria che segna il suo esordio  Esuberanza stilistica dell’indirizzo asiano. NB! Dopo aver frequentato a Rodi la scuola del retore Apollonio Molone, seguì l’indirizzo “rodiota”, ispirato a un maggior controllo dei mezzi espressivi e a un uso più moderato degli artifici retorici VERRINE (70 a. C.)  Genere giudiziario  Indirizzo rodiota  Chiamato dai siciliani (lo apprezzavano dopo la questura del 75 a. C.) per patrocinare l’accusa di concussione intentata da Verre, che come propretore dal 73 al 71 a. C. aveva spogliato la Sicilia con ogni sorta di ruberie  Sette orazioni: pronunciate solo le prime due orazioni (Verre preferì partire per l’esilio senza attendere l’esito del processo) ma scritte tutte. NB! Differenza tra scrittura e pronuncia di orazioni  Nota orazione De signis sui furti degli oggetti artistici PRO LEGE MANILIA, DE IMPERO CN. POMPEI (66 a. C.)  Genere politico  Indirizzo rodiota  Sostiene la proposta del tribuno Manilio di conferire a Pompeo poteri eccezionali per risolvere la guerra contro Mitridate, re del Ponto (conflitto lungo che era un rischio per le finanze dello stato e quindi per il ceto equestre a cui lui apparteneva) DE LEGE AGRARIA (63 a. C.)  Genere politico  Indirizzo rodiota  4 orazioni  Attacca il processo di riforma della proprietà terriera presentato dal tribuno della plebe Rullo a vantaggio dei ceti meno abbienti  Manifestava il proprio orientamento politico conservatore CATILINARIE (63 a. C.)  Genere politico  Indirizzo rodiota  3 orazioni (due pronunciate davanti al senato e due davanti al popolo)  Denunciò ed ottenne i mezzi per reprimere la congiura di Catilina: fece condannare a morte i principali responsabili  PAG 452 PRO ARCHIA (62 a. C.)  Genere giudiziario  Indirizzo rodiota  Difende il poeta greco accusato di aver usurpato la cittadinanza romana + elogio della poesia e della cultura umanistica POST REDITUM, tra cui PRO DOMO SUA AD PONTIFICES (57-56 a. C.)

Genere politico (Pro Domo giudiziario) Indirizzo rodiota 4 orazioni Con Pro Domo chiese ed ottenne la restituzione del terreno su cui sorgeva la sua casa fatta abbattere da Clodio DE PROVINCIIS CONSULARIBUS (56 a. C.)  Genere politico  Indirizzo rodiota  Appoggia la proroga del comando proconsolare di Cesare nelle Gallie prevista dagli accordi di Lucca PRO SESTIO (56 a. C.)  Genere giudiziario  Indirizzo rodiota  Difende e fa assolvere dall’accusa di costituzione di bande armate  Sestio= tribuno avversario di Clodio PRO CAELIO (56 a. C.)  Genere giudiziario  Indirizzo rodiota  Patrocinò Celio, accusato di reati ai danni di Clodia (la sorella di Clodio, la Lesbia di Catullo)  Tratteggia un ritratto fortemente denigratorio di Clodia PRO MILONE (52 a. C.)  Genere giudiziario  Indirizzo rodiota  Per difendere Milone accusato dell’uccisione di Clodio  Perse, l’orazione effettivamente pronunciata fu fiacca MA l’orazione scritta è il capolavoro dell’oratoria ciceroniana  Chiarezza espositiva, logica stringente, equilibrata disposizione, splendore dello stile = versione ampliata e rimaneggiata rispetto a quella pronunciata ORAZIONI CESARIANE (46-45 a. C.)  Genere politico  Pausa dovuta a proconsolato in Cilicia e a guerra civile tra Cesare e Pompeo  3 orazioni o PRO MARCELLO    











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PRO LIGARIO

PRO REGE DEIOTARO  Invoca la clemenza del dittatore verso gli ex pompeiani  Indirizzo atticista (forme stilistiche semplici) = il prediletto di Cesare PHILIPPICAE (44-43 a. C.)  Genere politico  Dopo la morte di Cesare si schiera contro Antonio  14 orazioni (tutte pronunciate difronte al senato, tranne la seconda che fu fatta circolare per iscritto)  Accostate alle 4 orazioni di Demostone Filippiche contro Filippo II di Macedonia (stessa veemenza politica nei confronti del desposta)  La virulenza dell’attacco gli costò la vita



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Indirizzo “demostenico”

LE OPERE FILOSOFICHE o Concezione pratica della filosofia: prerequisito per l’oratore e per il politico ideale + maestra di vita e di moralità per ogni uomo

o Si dedica ad esse nei periodi di amarezza causati dall’emarginazione politica e dalle

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disgrazie familiari. Due scopi  Cercare un conforto alle disgrazie pubbliche e private  Rendersi utile alla comunità attraverso la creazione di una letteratura filosofica in lingua latina, rielaborando il pensiero greco in funzione della cultura della società romana Quasi tutte hanno la forma del dialogo (modello platonico- aristotelico; più vicino al secondo per la lunghezza dei monologhi) Struttura dialogica facilita il metodo dossografico: esporre e confutare ordinatamente le opinioni delle principali scuole filosofiche (doxai = opinioni) Scopo: divulgare in ambiente romano la filosofia greca (dà cittadinanza latina al pensiero filosofico). Intento divulgativo. Eclettismo (= accogliere di volta in volta dalle varie scuole, in particolar modo dallo stoicismo, singoli elementi dottrinali) + probabilismo neoaccademico di Filone di Larissa e di Antioco di Ascalona (relegavano il problema della conoscenza del vero e del falso nell’ambito della semplice probabilità) Avverso all’ epicureismo  Determinismo abbandono il mondo e l’uomo a una cieca casualità  Etica, fondata sul piacere inteso come atarassia (imperturbabilità), conduce all’individualismo e al rifiuto dell’impegno politico, inevitabile fonte di forti emozioni  Pensieri che derivano da pregiudizi Predilezione per la concinnitas Minore varietà di toni e più modesto apparato di ornamenti retorici rispetto alle altre opere (eccezione: stile elevato in alcune sezioni di Tusculanae disputationes e Somnium Scipionis) Crea un lessico settoriale in grado di rendere in lingua latina i corrispondenti termini e concetti greci. NB! Prima di lui non esisteva a Roma una letteratura filosofica. Lui conia neologismi (es. qualitas) e piega a nuove accezioni specialistiche vocaboli già esistenti, molto raramente usa grecismi Elenco:  DE RE PUBLICA (54-51 a. C.)  Si rifà alla Repubblica di Platone  Dialogo in sei libri sul tema dello stato ideale o Libro I: parla delle 3 forme di governo (monarchia, aristocrazia e democrazia) e della necessità di una costituzione mista o Libro II: parla della costituzione romana

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Libro III: tema della giustizia Libro IV e V: uomo di governo ideale che sappia sacrificare ogni interesse personale per il bene della comunità, assicurando la stabilità dello stato

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Libro V: l’Emiliano rievoca l’apparizione in un sogno del nono Africano che gli addita la piccolezza della terra e la conseguente futilità delle cose umane e gli rivela la ricompensa di eterna beatitudine destinata nell’aldilà alle anime di chi si è prodigato per il bene della patria  Dialogo si immagina avvenuto nel 129 a. C. tra Scipione Emiliano, Lelio e altri personaggi minori  Nella villa suburbana di Emiliano  Il libro VI fin dall’antichità aveva iniziato a circolare in modo autonomo sotto il titolo di Somnium Scipionis  I primi 5 libri sono stati ritrovati, solo parzialmente, nel 1819 DE LEGIBUS (inizio 52/51 a. C., ripresa nel 46 a. C. e pubblicata postuma)  Ci sono giunti i primi 3 libri e frammenti del IV e del V  Si ispira a Platone “Le leggi”  Dialogo tra Cicerone, il fratello Quinto e l’amico Attico  Nella villa ad Arpino PARADOXA STOICORUM (46 a. C.)  Delineano, attraverso l’esame di sette opinioni paradossali, la figura del saggio stoico HORTENSIUS (45 a. C.)  Perduto  Protrettico (scritto di esortazione alla filosofia)  Intitolato all’oratore Ortensio Ortalo ACADEMICA (45 a. C.)  Dialogo sul problema della conoscenza  Aderisce alla dottrina probabilistica dei filosofico neoaccademici, secondo cui la verità esiste, ma non è sempre scientificamente raggiungibile, mentre di volta in volta si può pervenire a individuare la dottrina più probabile DE FINIBUS BONORUM ET MALORUM (45 a. C.)  Dialogo in 5 libri sul problema del sommo bene  Esposte e confutate le varie teorie filosofiche: o Epicurea sommo bene = piacere (I-II)

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Stoica sommo bene = virtù (III-IV)

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II sopportazione del dolore

Eclettica (Antioco di Ascalona = maestro di Cicerone) sommo bene = virtù + alcuni beni esteriori quali la fortuna e la salute (V) TUSCULANAE DISPUTATIONES (45 a. C.)  Ambientate nella sua villa di Tusculum  Problema della felicità  5 libri o I disprezzo della morte III come alleviare la tristezza IV altre passioni V la virtù come condizione necessaria e sufficiente per raggiungere la felicità







 Funzione pratica della filosofia CATO MAIOR DE SENECTUTE (44 a. C.)  Ambientato nel 150 a. C., pochi mesi prima la morte del protagonista  Catone Censore = simbolo di una vecchiaia operosa in ambito politico e letterario  Rivendica l’utilità sociale e le gioie private della vecchiaia LAELIUS DE AMICITIA (44 a. C.)  Ambientato nel 129 a. C.  Gaio Lelio discute sull’origine e sulla natura dell’amicizia  Sostiene concezione disinteressata di amicizia (respinge tesi epicurea)  Ambiente del circolo scipionico  Sentimento che nella sua forma perfetta può sussistere solo tra i boni (aristocratici)  Merito di aver cercato di superare la concezione dell’amicizia come fedeltà a una parte politica  Grande bisogno di affetti sinceri: ideale di un’amicizia spirituale DE NATURA DEORUM (45 a. C.)  Dialogo in 3 libri  Discute differenti concezioni della divinità o Epicurea: dei non si curano degli uomini

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Stoica: la divinità consiste nel principio razionale che governa il mondo (idea panteista) o Neoaccademica: esistenza degli dei è incerta, religione = strumento di governo DE FATO (44 a. C.)  Espone e confuta la dottrina provvidenzialistica degli stoici (tutto è determinato da un fato immutabile che si identifica con la ragione divina che governa il mondo). Essa annulla il libero arbitrio dell’uomo ed esclude ogni comportamento che non rientra in questo piano provvidenzialistico DE DIVINATIONE (45-44 a. C.)  Dialogo in 2 libri  Fratello Quinto (difesa delle pratiche divinatorie) VS Cicerone (nega ad esse ogni fondamento scientifico ma ne sostiene l’utilità come strumento di esercizio del potere) DE OFFICIIS (44 a. C.)  Trattato etico-politico  3 libri o Libro I honestum (ciò che è moralmente doveroso e decoroso)

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Libro II utile

Libro III conflitto tra honestum e utile (conflitto solo apparente, infatti non è veramente utile se non ciò che è eticamente conveniente) Indirizzato al figlio Marco Base = “Sul conveniente” del filosofo stoico Panezio di Rodi Esaminati i diversi doveri privati e pubblici del cittadino romano ideale Necessità impegno politico

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Problemi di convenienza e di etichetta nei rapporti sociali: costituisce una sorta di galateo del cittadino romano della classe dirigente Considerato il suo testamento spirituale (trasmette altissime idealità, grande libro morale)

LE EPISTOLE o 900 lettere o Dal 68 al 43 a. C. o Il più antico epistolario a noi pervenuto o Pubblicato postumo, probabilmente per volontà di Ottaviano e a cura di Tirone (liberto segretario di Cicerone)

o 4 raccolte a seconda dei destinatari Ad Atticum  16 libri  68-44 a. C.  Ad familiares  16 libri  62-43 a. C.  A moglie Terenzia, al liberto Tirone…  Ad Quintum fratrem  3 libri  60-54 a. C.  Ad Mercum Brutum  2 libri  43 a. C. Epistolario reale, composto di lettere effettivamente inviate o ricevute con autentiche finalità comunicative (solo piccola parte scritte per pubblicazione). Questo fa sì che ci siano parti caratterizzate da una franchezza sconcertante Criteri di selezione e organizzazione del materiale sono opera dei curatori postumi (non Cicerone) Esce personalità di Cicerone  Aspetti pubblici:  Ideologia politica e sociale tesa alla conservazione dei privilegi della nobilitas attraverso un’alleanza tra la classe senatoria e il ceto equestre = concordia ordinum  Smisurata ambizione personale  Profondo senso dello stato (si nota molto quando cerca di fer...


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