Billy wilder appunti lezioni PDF

Title Billy wilder appunti lezioni
Course Storia del cinema
Institution Università degli Studi di Ferrara
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Tutte le lezioni prof. Boschi anno 2019/2020...


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STORIA DEL CINEMA Biografia di Billy Wilder (1906-2002) • Vero nome: Samuel, Billie: in omaggio a Buffalo Bill, poi modifica il suo nome d’arte in Billy. • Regista e sceneggiatore importante negli anni 40, 50 e 60. • Nel 1942 ha iniziato la carriera da regista con il suo primo film e in totale ha prodotto 26 film (1942-81) tra commedie e film drammatici. • Nasce nel 1906 a Sucha Beskidzka da una famiglia ebrea (non praticante) di lingua tedesca (piccola cittadina che attualmente si trova nel sud della Polonia). All’epoca si chiamava solo Sucha e si trovava nell’impero austro-ungarico, in particolare nella Galizia, zona arretrata e depressa con una popolazione dedita all’agricoltura e molto povera). • La famiglia Wilder è relativamente benestante (piccola-media borghesia), in particolare la madre Eugenia Dittler che aveva anche vissuto a New York ospite di alcuni parenti e si appassiona alla cultura americana. Invece il padre Max Wilder appartiene a una famiglia più modesta e quando conosce Eugenia faceva il capo-cameriere al ristorante. Il fratello maggiore Wilhelm (Willie) ha una carriera nel cinema, ma con un successo inferiore rispetto a Billie. • Dopo la nascita di Willie, Max Wilder prende in gestione dei caffè situati nelle stazioni locali, per migliorare la sua condizione sociale. • Mentre dopo la nascita di Billy il padre si trasferisce a Cracovia dove apre un hotel-ristorante e dove Billy trascorre l’infanzia e l’adolescenza (bambino vivace e irrequieto con una tendenza a mettersi nei guai, grande intrattenitore: raccontava storielle, barzellette e amava essere intervistato, però aveva anche una tendenza ad abbellire le sue storie, talvolta inventandole). • Nel 1916 si trasferisce a Vienna e frequenta un ginnasio statale (non era uno studente brillante, in particolare era interessato alla storia e alle materie letterarie, mentre detestava le materie scientifiche e le lingue). In questo periodo la famiglia ha problemi economici (dovuti a ragioni storiche: fine della prima guerra mondiale, impero austro-ungarico sconfitto e non più esistente, rovesciata la monarchia e istaurata la Repubblica). • Subito dopo si iscrive alla facoltà di legge spinto dalla madre, ma presto la abbandona. Dati i problemi economici la famiglia deve trasferirsi in periferia e Billy sente l’esigenza di rendersi indipendente sul piano economico. La sua prima idea è quella di fare il giornalista. B. scrive una lettera per collaborare nelle riviste dell’epoca (Die Stunde e e Die Buhne, di proprietà di Imre Békessy: imprenditore ungherese), inizialmente riceve un no, ma poi riesce ad introdursi. Inizia a scrivere articoli dedicati a spettacoli di secondo piano, poi

conquistando la stima dei suoi superiori, riesce a pubblicare articoli importanti su queste riviste. • 1926: la sua condizione economica migliora e può permettersi un appartamento. Però in questi anni esplode uno scandalo che mette a repentaglio le due riviste e anche la sua carriera da giornalista: Békessy viene accusato di utilizzare le sue testate giornalistiche a scopo di ricatto (soprattutto nel mondo della ristorazione). Per questo Billy sente l’esigenza di cambiare aria. • A Vienna arriva in tourné un jazzista americano prestigioso: Paul Whiteman. Billy realizza un servizio su questi spettacoli e conquista la sua fiducia tanto che W. gli chiede di accompagnarlo nella tappa successiva: Berlino, dove Billy decide di rimanere. Si tratta di una città moderna, dinamica, aperta e tollerante a differenza di Vienna che è raffinata ma immobile (Karl Kraus: intellettuale viennese scrisse degli aforismi riguardo questa contrapposizione). Film dedicati a Berlino: • 1927: “Berlino sinfonia di una grande città” (Walter Ruttman), film muto con una partitura musicale che mostra la città dall’alba al tramonto. Si apre con un treno in corsa che arriva a Berlino. • 1930: “L’angelo azzurro” (Sternberg), storia di un severo professore di liceo che finisce in un cabaret chiamato “l’angelo azzurro” e si innamora della cantante Lolalola (interpretata da Marlene Dietrich*). Quest’amore porterà il protagonista all’umiliazione. Berlino era anche un luogo di divertimento (cinema, teatri, cabaret/ prostituzione e droga) vista dai moralisti come la città del peccato. *M.D. : si trasferisce negli USA. e diventa una diva di Hollywood, amica di Billy, comparirà in suoi due film. Inoltre Berlino era anche un grande centro di produzione culturale in Europa negli anni 20/30 ed era la capitale tedesca del cinema. Vicino Berlino si trovavano gli stabilimenti dell’UFA, casa di produzione importante. • Quando Billy arriva a Berlino cerca di vivere facendo il giornalista, però qui non riesce a vivere con questo lavoro. Quindi conduce una vita da bohémien e frequenta i caffè in cerca di incontri che gli offrissero nuove possibilità lavorative. Per la prima volta entra a contatto con il mondo del cinema. • Nel 1927 inizia a lavorare come sceneggiatore, ma in forma anonima. La prima sceneggiatura firmata da Billy Wilder risale al 1929 scritta per “Il giornalista del diavolo: nella nebbia della metropoli”. Questo film nasce casualmente grazie al produttore Laemmle. Il protagonista è Eddie Polo e contiene elementi autobiografici. • 2º film: “Uomini di domenica” (1930) = film muto che nasce dalla collaborazione di un gruppo di giovani aspiranti registi, in primo luogo Robert e Curt

Siodmack (fratelli), poi Edgar Ulmar, Fred Zinnemann e il direttore della fotografia Eugen Schufftan (noto per aver inventato l’effetto Schufftan). Fu Curt Siodmack ad avere l’idea di filmare le azioni quotidiane di alcune persone in una domenica qualunque a Berlino, facendo affidamento sulla disponibilità di alcuni cittadini anonimi a recitare il ruolo di sé stessi. Questo film è considerato il precursore del neorealismo italiano perchè è caratterizzato da un realismo quotidiano e ha un successo inaspettato perchè era un film originale e in quel periodo non erano più in voga i film muti, tanto che la UFA decide di assumere Wilder, il quale comincia a prendere in considerazione l’ipotesi di diventare regista. • 1931: Scrive la sceneggiatura per “L’uomo che cerca il suo assassino” di Robert Siodmack = mix thriller, commedia e musical/insuccesso. • Lavora con Enrich Pommer: produttore dell’UFA. • 1931-33: Scrive la sceneggiatura per 10 film. Il più interessante è “La terribile armata (1931) di Gerhard Lamprecht, tratto da un libro per ragazzi. • 1932: “C’era una volta un valzer” di Victor Janson “Scampolo” di Malasomma. “Sogno biondo” di Paul Martin => commedie musicali • Man mano che si perfeziona come sceneggiatore abbandona il giornalismo, gli ultimi articoli riguardano il mondo del cinema. A 28 anni per la prima volta comincia a guadagnare parecchio denaro, acquista un bell’appartamento, un’automobile sportiva e molti vestiti e frequenta la vita notturna. • In questo periodo si fidanza con Ella Hartwig, prima relazione stabile e duratura. • Tutto questo viene interrotto dall’avvento del nazismo il 31/01/1933, mentre è in montagna con la fidanzata B. apprende via radio che Hitler è stato nominato cancelliere. • Dunque torna a Berlino, fa le valigie e fugge a Parigi con la fidanzata (attorno a questa vicenda ci sono dei punti oscuri perchè egli non era impegnato politicamente, tuttavia era ebreo). Si stabilisce in un hotel (“Hotel Ansonia”) occupato da altri esuli provenienti dalla Germania e personaggi del mondo del cinema. • Qui inizia a lavorare alla sceneggiatura di “Amore che redime” (1934) con Alexandre Esway (regista ungherese di origine ungherese), importante perchè è il primo film diretto e sceneggiato da Billy Wilder. Interprete principale femminile: Danielle Darrieux. È la storia di un ragazzo di buona famiglia, figlio di un medico, appassionato di automobili. Il padre decide di vendere la sua automobile e il ragazzo decide di rubare un’auto e poi entra in una banda organizzata di ladri di automobili (il film diventa poliziesco, criminale).

La troupe aveva poco denaro per realizzarlo quindi il film fu girato in ambienti reali con le macchine realmente in movimento. Inoltre non c’è l’utilizzo della tecnica “back projection” che era all’epoca in voga (consiste nella sovrapposizione di scene di azioni a sfondi precedentemente ripresi). • Dopo questa esperienza Wilder abbandona la Francia e attraversa l’Atlantico. • 1933: “Mauvaise Graine” • 22/01/1934: Billy Wilder si imbarca nel transatlantico Aquitania diretto negli Stati Uniti. • Tra i rifugiati c’era un regista famoso e ricco: Joe May, che rimase per pochi mesi a Parigi prima di partire negli USA e lavorare con la Columbia. Egli prima di partire aveva consigliato a Wilder di scrivere dei soggetti e di spedirglieli. Egli scrisse “Pam Pam”, lo spedì a Hollywood e Joe May lo propose ai dirigenti dello studio. Wilder fu chiamato a Hollywood per scrivere la sceneggiatura di questo film e gli fu pagato anche il viaggio in transatlantico. • Prima si fermò a New York dal fratello Wilhelm. • I dirigenti della Columbia restarono negativamente sorpresi quando scoprirono che Billy non conosceva l’inglese. Quindi si mette a scrivere la sceneggiatura di “Pam Pam” facendosi aiutare da altri immigrati tedeschi. La sceneggiatura non piacque e quindi la produzione del film venne cancellata. • Wilder si ritrovò senza lavoro e, avendo il problema del permesso di soggiorno, dovette trasferirsi a Mexicali, in Messico al confine con la California. Rimase qui per un breve periodo e non è chiaro come riuscì a tornare in California (in un’intervista ha raccontato che un funzionario lo fece passare in quanto regista). • Tornato negli USA B. inizia a lavorare per la 20th Century Fox e scrive la sceneggiatura di due film diretti da due registi tedeschi (“Musica nell’aria” e “Lottery Lover”) che però non hanno successo. • Nel 1935 decide di tornare in Europa per un viaggio. Si reca a Vienna dove incontra la madre che si era risposata dopo la morte del marito e Billy cerca di convincerla a trasferirsi in America ma non riesce. • Tornato negli USA nel 1936 Wilder si sposa con Judith Coppicus (matrimonio di 10 anni), da cui ha due gemelli: Victoria e Vincent (che muore poco dopo la nascita) nati nel 1939. Periodo difficile anche perchè non ha più notizie della sua famiglia dato che l’Austria è stata annessa alla Germania nazista e la professione di sceneggiatore è frustrante. • Sempre nel ’36 Billy inizia a lavorare con la Paramount (casa di produzione con cui lavorerà stabilmente per molti anni). • 1937: “Champagne Waltz”: scarsa importanza. • Poi un produttore della Paramount mette Billy in coppia con un altro sceneggiatore: Charles Brackett (più anziano e molto diverso da Wilder, ma tra i due si crea un’intesa professionale) ✴.

✴ Breve biografia: Dopo la laurea aveva iniziato a lavorare come avvocato e intanto come scrittore, poi abbandona la professione di avvocato ed entra in contatto con il mondo di Hollywood. Diventa uno sceneggiatore professionista sotto la Paramount. • Il primo film a cui i due collaborano è “L’ottava moglie di Barbablù” (1938, commedia di Lubitsch ✴). ✴ Regista nato in Germania da una famiglia ebrea, si trasferisce in America. È considerato uno dei maestri della commedia sonora degli anni ’30. Il film ha successo e i due sceneggiatori cominciano a diventare famosi. Nel 1939 scrivono la sceneggiatura di “La signora di mezzanotte” (commedia, successo) di Mitchell Leisen. • Tra il 1938 e il 1942 la coppia firma otto sceneggiature di commedie (come “Arrivederci in Francia”). Un altro tema inizia ad essere la guerra (come “Colpo di fulmine” di Howard Hawks). Diventano autori molto apprezzati, in virtù della loro capacità di introdurre il dramma nella commedia, per i dialoghi ricchi di doppi sensi e di modernizzare il genere. • 1939: “Ninotchka” = commedia romantica di Wilder e Brackett, diretta da Lubitsch. Il film nasce per rilanciare la carriera dell’attrice Greta Garbo, che recita per la prima volta in una commedia. Si tratta di una commedia insolita perchè contiene forti elementi di satira politica. Trama: Il governo sovietico invia a Parigi tre agenti per rivendere dei preziosi gioielli confiscati ad una duchessa e procurare così denaro per il popolo russo. La donna si oppone e incarica il proprio amante, il conte Leon, di impedirne la vendita e permetterle di riappropriarsene. Leo avvicina i tre uomini e li avvia ai piaceri della vita parigina. Il governo russo reagisce inviando a a Parigi Ninotchka, un’ispettrice. Personaggio di Ninotchka: donna rigida, severa, che non ride mai e che disprezza la società occidentale. Però durante il soggiorno a Parigi si trasforma perchè inizia a frequentare un giovane francese e i locali. • Ultima sceneggiatura scritta insieme: “La porta d’oro” (film drammatico diretto da M. Leisen). Il film inizia in uno studio di Hollywood dove troviamo il regista Leisen. Wilder non aveva un buon rapporto perchè egli non voleva lo sceneggiatore sul set e modificava pezzi di sceneggiatura. Al contrario Howard Hawks gli permette di seguire le riprese del film sul set e il suo modo di lavorare lo impressiona a tal punto che decide di tornare alla regia. Storia autobiografica di Leisen: un immigrato rumeno vuole entrare a tutti i costi negli USA e intanto si trasferisce in Messico al confine (come Wilder). • Altra analogia, con Preston Struges: sceneggiatore di successo che nel ’40 passò alla regia e lavorava alla Paramount, come Wilder. La decisione di Billy di passare alla regia fu ostacolata dai produttori dello studio.

• Primo film diretto: “Frutto proibito” (“The Major and the Minor”, 1942) = commedia divertente in cui una ragazza finge di avere 12 anni per pagare un biglietto ferroviario ridotto e si innamora di un soldato che viaggia con lei nello stesso treno. La ragazza è interpretata da Ginger Rogers, divenuta famosa negli anni ’30 con Fred Astaire (come coppia nei musical). Poi aveva iniziato a recitare da sola con successo, infatti ha vinto il premio Oscar come attrice protagonista nel ’42. L’attore è Ray Milland. Questo film ebbe problemi di tipo morale: ci furono proposte di modiche nel prologo perchè non rispettava il codice Hays (dato che sfiorava la pedofilia). Wilder si rifiutò e alla fine il film fu approvato e distribuito nelle sale, ebbe successo a tal punto che la Paramount fu costretta a offrire un contratto al regista, che gira come uno dei contributi alla causa della guerra che il governo impone alle case cinematografiche: • “I cinque segreti del deserto” (1943): film drammatico a metà strada tra film bellico e di spionaggio. È ambientato in Nord Africa durante la seconda guerra mondiale e si svolge in un hotel in Egitto. I tre personaggi principali sono un soldato britannico, una cameriera francese e il generale Erwin Rommel. La guerra era una tematica ricorrente all’epoca e univa intrattenimento con propaganda. Per avere il pieno controllo del film chiede a Brackett di esserne il produttore. È un film minore con delle imprecisioni: azione confusa e un po’ noiosa, personaggi non caratterizzati psicologicamente. Un elemento importante è la presenza di Erich von Stroheim (il generale Rommel): personaggio leggendario nato a Vienna e poi emigrato negli Stati Uniti. È stato uno dei più grandi registi del cinema muto degli anni ’20 e il suo film più famoso è “Femmine folli” (1921). I suoi film erano costosi perchè pretendeva ricostruzioni cinematografiche reali e in generale era un perfezionista. Faceva anche l’attore e interpretava spesso dei personaggi di militari. Era dotato anche di fascino (slogan rivolto alle donne: “l’uomo che amereste odiare”). All’inizio del film vediamo un carro armato andare alla deriva nel deserto dopo una battaglia. Poi l’azione si sposta in un albergo, spazio chiuso in cui ognuno mente. L’atmosfera è sporca, morbosa e realista. • Nel 1944 nasce una nuova tendenza: il noir. Queste opere ricorrono spesso a una struttura narrativa simile a quella usata in “Quarto potere” di Orson Welles: con voci fuori campo e flashback. • Wilder adotta questa impostazione per “La fiamma del peccato”.

• “Billy, ma come hai fatto?”: documentario del 1992 diretto dal regista tedesco Volker Schlöndorff che intervista Wilder sulla sua carriera. È in ordine cronologico e Wilder è intervistato su tutti suoi film. • 1945: “Giorni perduti” • Germania: Wilder si dedica al documentario “I mulini della morte”, sulla scoperta dei campi di concentramento nazisti. • Nel 1948, tra “Giorni perduti” e “Viale del tramonto”, escono altri due film: “Il valzer dell’imperatore” e “Scandalo internazionale”. Sono due film molto diversi ma presentano due elementi in comune: sono entrambi commedie con canzoni (non si possono definire musical perchè i numeri musical non sono abbastanza) e rimandano al contesto mitteleuropeo in cui Wilder è nato e cresciuto. La critica ha messo in relazione la produzione di questi due film con il viaggio di Wilder in Europa nel 1945. 1. “Il valzer dell’imperatore”: commedia musicale a colori in costume, genere di moda. Wilder decide di seguire la corrente per nascondere lo smarrimento dovuto a ciò che ha visto in Europa. Questo film è ambientato in Austria all’inizio del ‘900. Racconta la storia di un americano che si reca alla corte dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria per vendergli un grammofono, qui conosce una giovane e ricca vedova austriaca di cui si innamora ed è ricambiato. Il personaggio è interpretato da Bing Crosby: famoso attore e cantante (“White Christmas”). Egli aveva recitato in molti film e nel ’45 aveva vinto un Oscar come migliore attore protagonista in cui interpretava un sacerdote. Quando lavora nel film di Wilder è all’apice della sua carriera, qui è accompagnato dall’attrice Joan Fontaine: diva hollywoodiana di successo nei primi anni ’40 che aveva collaborato con Hitchcock. In questa commedia i cani hanno una grande importanza: sia il protagonista che la protagonista sono accompagnati da un cane, i quali si innamorano come i padroni. Si tratta di un film non di grande importanza, considerato uno dei peggiori diretti da Wilder, ma molto costoso perché le star del film vennero pagate molto, per le ricostruzioni fotografiche e i costumi e perché il film venne girato in technicolor (primo film a colori diretto da Wilder). ★ TECHNICOLOR: sistema in cui il cinema a colori è entrato a Hollywood. Nasce già nel muto ma è molto rudimentale, si sviluppa poi in maniera più avanzata nel 1935, ma nei primi anni il colore fa fatica ad imporsi. Infatti fino alla fine della seconda guerra mondiale i film hollywoodiani a colori sono un’esigua minoranza. Questo deriva dai costi troppo alti che richiedeva il technicolor. Uno dei film più famosi girato in questo periodo è “Via col vento”. Verso la fine degli anni ’40 il colore inizia ad affermarsi di più e per tutti gli anni ’50 e ’60 bianco e nero e colore convivono nel cinema americano.

2. “Scandalo internazionale”: film non perfetto sul piano della sceneggiatura. Riprende l’intreccio di Ninotchka adattandolo al contesto della Berlino postbellica. È una commedia amara con risvolti drammatici e racconta la storia di un militare americano che ha una relazione con una cantante tedesca exnazista: Erica, interpretata da Marlene Dietrich ✴. Questa donna viene presentata come una persona umana, come spesso accade con i personaggi crudeli di Wilder. ✴ Attrice berlinese, una delle più grandi star della storia del cinema. Nel 1930 aveva raggiunto un enorme successo con il film “L’angelo azzurro”, era partita per l’America ed era diventata una diva hollywoodiana. Non era partita per ragioni politiche ma comunque era anti-nazista. Era anche una cantante e il film contiene anche suoi numeri musicali, le canzoni che canta sono composte da Friedrich Hollaender (lo stesso del “L’angelo azzurro”), l’uomo compare anche nel film nelle vesti del pianista. Due aspetti importanti del film sono: la presenza di Marlene Dietrich con le sue canzoni e l’ambientazione nella Berlino con le sue rovine (tema ricorrente, come nei film “Gli assassini sono tra noi”, “Germania anno zero” e “Il treno ferma a Berlino”). Sono presenti temi come mercato nero, truffe, comportamenti avidi ed egoistici. • 1950: “Viale del tramonto” (dramma profondamente pessimista). • Nel 1945 Wilder aveva divorziato dalla prima moglie Judith Coppicus. Nel 1949, alcuni anni dopo il divorzio, Billy si sposa per la seconda e ultima volta con Audrey Young: cantante e attrice in piccole parti. Il loro mat...


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