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Title Docsity l economia comprendere il mondo che cambia the core team 2018
Course Economia politica
Institution Università degli Studi di Milano
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L'economia - comprendere ilmondo che cambia - The coreteam (2018)Economia Università degli Studi di Milano-Bicocca 83 pag.Document shared on docsityCapitolo 1Per confrontare il tenore di vita di ciascun paese, usiamo una misura chiamata PIL pro capite. Il PIL ( prodotto interno lordo ) è il valore t...


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L'economia - comprendere il mondo che cambia - The core team (2018) Economia Università degli Studi di Milano-Bicocca 83 pag.

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Capitolo 1 Per interno lordo) è il

. Il PIL (prodotto . Quest’ultimo, però, non

corrisponde al reddito disponibile di un individuo. Il (es pensione) ricevuti solitamente in un anno→Rappresenta una buona misura del tenore di vita perché rappresenta il massimo ammontare dei beni. Ma molti aspetti del nostro benessere non dipendono da ciò che possiamo acquistare, infatti il reddito disponibile tralascia: la qualità dell’ambiente sociale e fisico, il tempo libero, i beni e servizi prodotti all’interno della famiglia (cura dei figli, ect..). La disuguaglianza del reddito Mille anni fa economicamente parlando il mondo era piatto come mostra il bastone da Hockey nel grafico; le differenze erano molto esigue. Nessuno oggi pensa che il mondo sia ancora così, considerando le differenze di reddito nei paesi.

Il bastone da hockey della storia: PIL pro capite in cinque paesi negli ultimi 1000 anni Per molti anni il tenore di vita è rimasto stabile. La crescita sostenuta del tenore di vita è avvenuta in tempi diversi -

Gran Bretagna 1650 Giappone 1870 Cina e India, seconda metà del secolo scorso

I paesi che hanno avuto il loro decollo economico un secolo fa (Gran Bretagna, Giappone, Italia) oggi sono ricchi. In ogni paese i ricchi hanno molto più dei poveri. Una semplice misura della disuguaglianza è il rapporto 90/10 nel mondo, che definiamo come il reddito medio del 10% più ricco diviso per il 10% più povero. In Norvegia il rapporto è 5,4; Stati Uniti è 16; India: 20; Botswana: 145. Esiste un’enorme differenza tra paesi→ il reddito medio della Norvegia è 19 volte il reddito medio della Nigeria. Il 10% più povero in Norvegia ha un reddito più che doppio rispetto al reddito del 10% più ricco in Nigeria (vedi grafico p 20). . Quali sono le cause? E le conseguenze?

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: 1.Progresso tecnologico: Il punto di svolta di tale progresso fu la , caratterizzata da importanti (macchina a vapore). Il processo di innovazione non si arresta con la rivoluzione industriale ma prosegue con l’ - elettricità, ferrovie, automobile, ITC, ecc… Grazie al progresso tecnologico il tempo richiesto per produrre la maggior parte dei beni si riduce di generazione in generazione consentendo una . Un esempio è l’illuminazione, la «quantità» di illuminazione (lumen-ora) che si può generare oggi in un’ora di lavoro è mezzo milione di volte maggiore di quella dei nostri antenati intorno ai loro fuochi da campo. La relazione tra economia e ambiente è bi-direzionale: •

Usiamo le risorse naturali per la produzione

• •

La produzione influenza l’ambiente naturale e la sua capacità di garantire la produzione futura. Progresso tecnologico: energia rinnovabile

2.Capitalismo: . Un nell’economia, considerata nel suo insieme. Per i , tra operatori economici privati, nell’azione del governo. Sono istituzioni «chiave» di un sistema economico capitalista: la In un’economia capitalista, un’importante forma di proprietà privata è quella degli impianti, degli edifici, delle materie prime e degli altri input utilizzati nella produzione di beni e servizi, ovvero i beni capitali. Proprietà privata = . Nelle economie capitaliste assume un particolare rilievo la proprietà privata dei beni capitali che sono impianti, edifici, materie prime e altri input (escluso il lavoro) utilizzati nella produzione. Vi sono cose che non possono essere possedute, vendute o comprate (es. l’aria, gran parte della nostra conoscenza, …) Mercati = A differenza di altri tipi di trasferimento (furto, dono, obbligo legale…) comportano: -

.

, il trasferimento di un bene e servizio da parte di una persona a un’altra è ricambiato in denaro o in pagamenti futuri sia per il venditore sia per il compratore.

Imprese = (compra e vende beni e servizi)

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; nascono, si

espandono, si contraggono e muoiono molto più rapidamente di altre istituzioni (famiglie, stati); genera profitti. ,i supermercati, i fornitori di servizi telefonici, le TV private … Non sono imprese capitaliste l’impresa familiare, l’impresa non-profit, le cooperative, l’impresa pubblica che gestisce i servizi di pubblica utilità. La rilevanza dell’impresa capitalistica portò alla rapida espansione del mercato del lavoro (istituzione), in quest’ultimo i datori di lavoro sono il lato domanda mentre i lavoratori rappresentano il lato offerta. Il capitalismo come sistema economico I mercati e la proprietà privata sono condizioni essenziali per l’operare dell’impresa per due ragioni: gli input e gli output dell’impresa sono proprietà privata; le imprese vendono i loro prodotti attraverso il mercato.

. Ma allo stesso (il proprietario è uno dei tanti

tempo in competizione per vendere il prodotto).

: 1)La tecnologia: familiari. 2)La specializzazione:

(in termini . La

divisione dei compiti consente enormi vantaggi quali: -

L’acquisizione di maggiori abilità (learning-by-doing) perché ci si concentra nel produrre un insieme limitato di attività Lo sfruttamento delle economie di scala: all’aumentare della quantità prodotta, il costo di produrre ciascuna unità può risultare inferiore

Il capitalismo ha incoraggiato la specializzazione aumentando l’importanza di imprese e mercati. Capitolo 2 È possibile illustrare attraverso un esempio come i mercati consentono la specializzazione a persone con una diversa capacità di produrre beni differenti. Immaginiamo un mondo in cui ci sono solo 2 individui, Carlos e Greta, che per vivere necessitano solo di grano e mele. Questi due hanno diversa produttività: se G. impiegasse tutto il suo tempo nella produzione si ritroverebbe con 1200 mele e 50 tonnellate di grano; mentre C con 1000 mele e 20 di grano. Benché la terra di C sia di peggiore qualità per la produzione di

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entrambi i beni, il suo svantaggio è inferiore, relativamente a G, nella produzione di mele rispetto a quella di grano. Gli economisti distinguono a questo riguardo nella produzione tra: -

vantaggio assoluto: un individuo (o paese) ha un

-

vantaggio comparato: quando .

Rispetto a C, G ha un vantaggio assoluto visto che può produrre una quantità maggiore di entrambi i beni. G ha un vantaggio comparato nella produzione di grano e C nella produzione di mele. Supponiamo che sia possibile vendere e comprare mele e grano sul mercato, e che sia possibile acquistare 40 mele al prezzo di una tonnellata di grano. Se G si specializza a produrre solo grano otterrà 50 tonnellate, se C si specializza a produrre mele la sua produzione sarà maggiore rispetto al caso di autosufficienza (1000 mele). Ciò consente ad entrambi di vendere parte della produzione sul mercato per acquistare l’altro bene. Quindi entrambi hanno tratto beneficio grazie alla specializzazione che ha aumentato la quantità del prodotto.

3.Istituzioni e economia Non tutti i paesi capitalisti condividono la stessa storia di successo di Gran Bretagna, Italia o Giappone. (il capitalismo non funziona se le istituzioni sono deboli). Al dinamismo contribuiscono le: Condizioni economiche: -

La proprietà privata di espropriazione); I mercati

(applicazione incerta di leggi e contratti, rischio

gestione delle imprese è

Condizioni politiche:

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Capitolo 3 L’economia , e di come tale interazione cambi nel tempo e sia influenzata dalle Istituzioni e dai Governi. L’economia politica scelte scarsità Lavoro e produzione

In questo capitolo, costruiremo un modello di scelta di uno studente su quante ore studiare ogni giorno, basato sull’ipotesi che il voto conseguito sia tanto maggiore quanto è più il tempo dedicato allo studio. Assumiamo l’esistenza di una relazione positiva fra ore di studio e voto finale. Relazione tra ore dedicate allo studio (input) e voto finale (output): Stuy 0 hours grade 0

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15or more 90

Immaginiamo che uno studente Alex può scegliere il numero di ore settimanali da dedicare allo studio. Con («a parità di ogni altra condizione»). La tabella mostra come cambia il voto al variare delle ore di studio e rappresenta la funzione di produzione.

La funzione di produzione (es. luogo dove studio) -

4 ore di studio → 50/100 10 ore di studio → 80/100 15 ore di studio → 90/100 >15 ore di studio → 90/100. Studiare più di 15 ore non influisce sul voto e la curva diventa piatta.

Produttività media (inclinazione = distanza verticale/ distanza orizzontale): quando Alex studia 4 ore, la sua produttività media è 50/4= 12,5 che è l’inclinazione della retta che congiunge quel punto all’origine degli assi. Quando studia 10 ore è minore (81/10= 8,1), la produttività quindi diminuisce muovendosi lungo la curva. Produttività marginale: . Da 4 a 5 ore di studio al giorno: il voto passa da 50 a 57; quindi

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la prod. marg. è pari a 7; da 10 a 11 ore di studio al giorno: il voto aumenta di 3 punti (da 81 a 84). Anche la produttività marginale è decrescente perché la curva diventa più piatta quante più ore Alex passa studiando. Un’ora di studio in più aiuta molto se studio poco, ma aiuta poco se sto già studiando molto. Una funzione di produzione che mostra tali caratteristiche è concava. media (inclinazione della retta che congiunge il punto con l’origine) marginale (inclinazione della tangente alla funzione di produzione). Il valore preciso della produttività marginale è il coefficiente angolare della tangente. Le preferenze Data la funzione di produzione, quante ore studio? preferenze, . Se i voti fossero l’unica cosa importante, Alex studierebbe 15 ore al giorno, ma se non fossero così importanti potrebbe studiare meno per dormire di più o avere più ore di tempo libero. trade-off: a quanti punti percentuali di voto sono disposto a rinunciare per trascorrere tempo facendo cose diverse dallo studio. Rappresentiamo le preferenze, tenendo presente che la scelta è tra ore di tempo libero e voto finale.

Le combinazioni A e B comportano lo stesso voto, 84, ma Alex preferirà A perché prevede più ore di tempo libero. A parità di tempo libero (20 ore), voglio un voto alto o un voto basso (C o D)? La risposta è D. se invece confrontiamo A e D supponiamo che egli sia indifferente, ovvero che sia soddisfatto di entrambi i voti allora A e D forniscono la stessa utilità. curva di indifferenza. Possiamo tracciare altre curve di indifferenza che passano per ogni punto del piano e uniscono i punti che generano lo stesso livello di utilità. Ovviamente quella che passa per B dà un’utilità minore. Quella che passa per C ancora minore. Per descrivere la preferenza basta sapere quale combinazione fornisce più o meno utilità delle altre. Caratteristiche delle curve di indifferenza: •

Le curve di indifferenza sono inclinate negativamente a causa del trade-offs: Se si è indifferenti tra due combinazioni, la combinazione che contiene più di un bene deve necessariamente averne meno dell'altro.





Le curve di indifferenza non si intersecano: Perché? (la soluzione durante le esercitazioni)

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Muovendosi verso destra lungo una curva di indifferenza la pendenza si riduce, essa diventa più piatta.

Il saggio marginale di sostituzione: scambio che una persona è disposta a fare tra due beni per avere la stessa utilità. Graficamente è dato dall'inclinazione della curva di indifferenza.

In A, (15;84) per un’ora di tempo libero (16) in più egli sarebbe disposto a muoversi da A a E rinunciando a 9 punti. Il saggio marginale di sost. è 9. La curva è sempre più piatta quando aumenta il tempo libero e più ripida se si aumenta il voto. Sulla più bassa curva di indifferenza il voto è basso e il SMS è ridotto, perciò si è meno disposti a rinunciare ad altri voti per un’ora di tempo libero in più. Sulla curva più alta l’SMS è alto, i voti sono alti e si è disposti a rinunciare ai voti.

.

(voto più alto all’esame). Questa rinuncia misura il Andare allo stadio: costo del biglietto (costo monetario) + costo della migliore alternativa possibile (quanto vale una serata con la mia compagna?). Svolgendo una azione otteniamo una rendita economica quando i benefici associati a tale azione sono superiori al costo economico (costo monetario + costo opportunità). L’insieme possibile

. Tutte le combinazioni di tempo e voto all’interno della frontiera sono possibili, quelli all’esterno impossibili date le capacità e le condizioni di studio di Alex. Con 24 ore di tempo libero il voto è 0; studiando di più si ottiene un voto più alto, con 13 ore arrivo a 90.

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A è una scelta possibile: se studio 11 ore al giorno prendo un voto pari a 84. B non è una scelta possibile perché date le mie capacità e le condizioni di studio, non posso sperare di studiare 4 ore e ottenere 70. D è possibile, posso studiare 14 ore e ottenere un voto pari a 70, ma mi conviene? No, perché potrei ottenere voti più alti studiando la stessa quantità di ore o lo stesso voto avendo però più tempo libero. Tutti i punti sulla frontiera (A) o all’interno della frontiera (D) compongono l’insieme possibile, ma solo i primi indicano soluzioni efficienti. La frontiera rappresenta un «vincolo»: essa definisce l’alternativa (trade off) tra tempo libero e voto. In ciascun punto della frontiera, aumentare la quantità di tempo libero ha un «costo opportunità», dato dalla rinuncia a qualche punto di voto. Tale «rinuncia» viene identificata dal Saggio Marginale di Trasformazione (SMT), ovvero il saggio al quale posso trasformare tempo libero in voti d’esame. Il SMT è l’inclinazione della frontiera fra due punti; quindi varia lungo la frontiera Considerando l’inclinazione fra A e E: l’inclinazione è -3. In A un’ora in più di tempo libero implica rinunciare a 3 punti di voto. Il costo opportunità del tempo libero in termini di voto è 3. Ma, in E, posso «trasformare» un’ora di tempo libero in 3 punti di voto in più all’esame. Il SMT è 3. Considerando l’inclinazione fra C e F, in C un’ora in più di tempo libero implica rinunciare a 7 punti di voto. Il costo opportunità del tempo libero in termini di voto è 7, SMT=7. Ricapitolando Abbiamo identificato due trade-off (margini di scelta): -

Saggio marginale di sostituzione (SMS): all’esame e tempo libero per mantenere invariata la mia utilità. Saggio marginale di trasformazione (SMT): frontiera delle possibilità di produzione.

tra voto a fare data la

Il modello spiega come le persone prendono le decisioni, date le loro preferenze e i vincoli che hanno, quando le cose che preferiscono sono scarse. Scelta e scarsità Per capire quale combinazione di tempo libero e voto all’esame scegliere, non ci resta che mettere insieme la frontiera delle possibilità produttive con la struttura delle preferenze (curve di indifferenza). Tra tutte le combinazioni possibili (sulla frontiera) sceglieremo quella che garantisce la massima utilità.

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La figura mostra 4 curve di indifferenza, IC4 corrisponde al più alto livello di utilità perché più distante dall’origine, però nessuna combinazione su questa curva è ottenibile perché sta fuori dalla frontiera. A e B, sono indifferenti: sono sulla stessa curva di indifferenza e si trovano sulla frontiera. C e D assicurano una utilità maggiore, ma D è più efficiente perchè sulla frontiera, quindi meglio D. E è preferibile a D perché si trova su una curva di indifferenza più alta, qui la sua utilità è massima perché la frontiera possibile e la curva di indifferenza più alta che possiamo raggiungere sono tangenti, quindi hanno la stessa pendenza →SMS = SMT ciò implica che il rapporto al quale sono disposto a scambiare voti e tempo libero è uguale al rapporto di scambio che sono costretto ad accettare perché non posso andare oltre la frontiera fattibile. Con il nostro modello abbiamo rappresentato la decisione dello studente come un problema di ottimizzazione vincolata: chi decide persegue un obiettivo sotto un vincolo. Scelta ottima: combinazione voto/tempo libero sulla frontiera possibile che mi consente di ottenere la massima utilità. Crescita economica e tempo di lavoro Il progresso tecnologico ha aumentato la produttività del lavoro. Con quali effetti sul tenore di vita (reddito e tempo libero) dei lavoratori? Usiamo il modello di scelta vincolata per analizzare questo tema. Che cosa sappiamo: -

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Funzione di produzione (FP): Relazione tra ore di lavoro (input) e produzione di grano (output), data la tecnologia disponibile. La produttività marginale si riduce al crescere delle ore di lavoro. Un miglioramento della tecnologia implica che, data la quantità di lavoro, riesco a produrre più grano (punti B e C). Oppure: posso lavorare meno (e avere più tempo libero) per produrre la stessa quantità di grano (punti B e D). Il progresso tecnologico «sposta» la funzione di produzione verso l’alto (da FP a FPnew) FPnew è più ripida di FP: la nuova tecnologia ha aumentato il prodotto marginale del lavoro

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funzione di produzione. Il progresso tecnologico «sposta» verso l’esterno anche la frontiera possibile, che segnala tutte le combinazioni tempo libero e grano ottenibili, data la tecnologia. 12 ore di tempo libero sono compatibili con 74 unità di grano (invece che 64). 64 unità di grano sono ora compatibili con 16 ore di tempo libero (invece che 12)

frontiera possibile. L’equilibrio iniziale si ha in A con SMS=SMT e max utilità data la tecnologia. Il Progresso tecnologico (PT) spostando la PF verso l’esterno, consente di scegliere una combinazione di grano tempo libero che garantisce una utilità maggiore (E), ciò è dovuto a due effetti contrastanti: -

Un maggior incentivo a lavorare dovuto all’aumento del costo opportunità del tempo libero (ogni ora di tempo libero implica una maggiore perdita di grano!) (effetto di sostituzione) Un maggiore desiderio di tempo libero indotto dalla maggiore quantità di grano che ottengo per ogni ora lavorata (effetto reddito)

. MA, è una buona approssimazione: nel corso della loro vita, gli individui imparano quale combinazione di ore di lavoro e tempo libero funziona meglio per loro. Ci aiuta a comprendere fenomeni reali : Le preferenze e l'effetto reddito/sostituzione riescono a spiegare le differenze osservate nelle ore lavorate nel tempo e tra paesi.

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