EGI De\'Longhi tesina PDF

Title EGI De\'Longhi tesina
Author simone favot
Course Economia E Gestione Delle Imprese
Institution Università degli Studi di Trieste
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Summary

1. Company Profile 2 2. Breve presentazione: 3 2 PRODOTTI 3 2 MERCATI 4 2 CLIENTI 5 2 CANALI DISTRIBUTIVI 5 3. Descrizione struttura istituzionale : 6 3 AZIONISTI/SOCI 6 3 ORGANI DI GOVERNO 6 3 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 7 3 STRUTTURA DEL MANAGEMENT 8 4. Analisi dei modelli creazi...


Description

DE’LONGHI GROUP CANDIDATO: Simone Favot Matricola: EC1200402

TESINA DEL CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (024EC)

1. Company Profile

2

2. Breve presentazione:

3

2.1

PRODOTTI

3

2.2

MERCATI

4

2.3

CLIENTI

5

2.4

CANALI DISTRIBUTIVI

5

3. Descrizione struttura istituzionale:

6

3.1

AZIONISTI/SOCI

6

3.2

ORGANI DI GOVERNO

6

3.3

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

7

3.4

STRUTTURA DEL MANAGEMENT

8

4. Analisi dei modelli creazione del valore:

8

4.1

ANALISI E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE ECONOMICHE E DEI FATTI AZIENDALI PIÙ RECENTI 8

4.2

SUDDIVISIONE ANALITICA DELLE COMPONENTI DI REDDITO IN FISSE E VARIABILI 9

4.3

ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI ECONOMICI

11

4.4

SCOMPOSIZIONE DEL R.O.E. CON FORMULA DUPONT

12

4.5

ANALISI DEI CICLI ECONOMICI E MONETARI

14

4.6

LIMITI DELL’ANALISI

15

5. Concorrenza:

15

6. SWOT Analysis:

18

7. Elenco fonti utilizzate:

19

8. Nota Metodologica:

20

1. COMPANY PROFILE La De' Longhi S.p.a. è un'azienda italiana che opera in diversi settori, quali preparazione del caffè, preparazione e cottura dei cibi, climatizzazione e riscaldamento. Ha sede a Treviso ed è quotata alla Borsa di Milano. L’anno di fondazione risale al 1902, con la produzione di stufe a legna. Solo nel 1974 inizia la produzione con il proprio marchio, un radiatore a olio. Successivamente la produzione di radiatori verrà scorporata sotto la controllata DL Radiators. Nel 1994 De’Longhi grazie all’acquisizione di Climaveneta entra nel settore del comfort e climatizzazione. Il 2001 segna un anno importante, in quanto 3 eventi caratterizzano la storia del gruppo: acquisizione della britannica Kenwood Limited, azienda specializzata negli elettrodomestici per la preparazione del cibo; acquisizione dell’italiana Ariete S.p.A., specializzata in prodotti per la cucina, la pulizia della casa e lo stiro e annuncio della quotazione del titolo De’ Longhi alla borsa di Milano. Nel 2012 la De'Longhi acquisisce da Procter & Gamble il marchio tedesco Braun con perpetuo diritto di sfruttamento dello stesso nei settori degli elettrodomestici e altri prodotti per la casa (ferri da stiro, climatizzatori, frullatori, aspirapolvere ecc.), mentre P&G manterrà l'uso esclusivo del marchio nel settore dei rasoi e dell'health care. Nell'aprile 2017 De'Longhi entra nel settore delle macchine professionali del caffè espresso acquisendo il 40% del gruppo svizzero Eversys e il restante 60% a inizio 2021. A fine 2020 la società acquisisce la californiana Capital Brands, azienda di frullatori con sede a Los Angeles e in portafoglio due marchi di piccoli elettrodomestici, Magic Bullet e Nutribullet.

2. BREVE PRESENTAZIONE 2.1

PRODOTTI:

2

La tabella riporta i diversi prodotti del Gruppo ripartiti per settori di appartenenza, quali settore delle macchine da caffè, preparazione cibi e comfort e home care con le relative percentuali sul fatturato del 2020, pari a circa 2.368 milioni di € (es. il 30% del fatturato consolidato è rappresentato dalla vendita di macchine per il caffè automatiche). La tabella mette in evidenza che il Gruppo vende principalmente macchine da caffè, a seguire elettrodomestici per la preparazione e cottura cibi e infine apparecchi per climatizzazione e cura della casa.

La tabella sopra riportata, invece, mostra i vari prodotti nei vari settori commercializzati in base ai marchi De’Longhi, Kenwood, Braun, Ariete, Magicbullet, Nutribullet ed Eversys.

2.2

MERCATI:

3

Fonte dati: report finanziario 2020 e presentazione

Partiamo con il definire i 3 acronimi/termini utilizzati:  



EUROPA identifico Europa come continente; A.P.A. acronimo di Asia, Pacific e Americhe, identifica l’area geografica Asia Pacifico, comprendente l'insieme delle nazioni asiatiche ed oceaniane le cui coste sono bagnate dall'Oceano Pacifico, e le Americhe, Nord America e Centro-sud America. M.E.I.A. acronimo di Middle East, India ed Africa, comprendente il Medio Oriente, l’India e l’Africa.

Come si nota, il Gruppo opera in diverse regioni geografiche, principalmente Europa, realizzando in quest’area circa il 70% del fatturato. Il restante 30% è diviso tra A.P.A. (25%) e M.E.I.A. (5%). Confrontando i dati relativi all’esercizio precedente 2019, tutti i principali mercati hanno evidenziato un andamento positivo, eccezion fatta per l’area M.E.I.A.. Nel 2020, i ricavi a livello europeo sono stati pari a 1.644 milioni, in crescita del 15% rispetto all’anno 2019 che ha visto i ricavi pari a 1.424 milioni, considerando l’attuale crisi sanitaria che ha portato a misure di contenimento che hanno colpito in maniera differente l’area Europa, pur mantenendo un andamento complessivo positivo. Stessa cosa per l’area A.P.A. che ha realizzato ricavi per 601 milioni, in crescita dell’11% rispetto al 2019. Come specificato prima, l’area MEIA ha chiuso l’esercizio in diminuzione rispetto al 2019 del 12% circa, con ricavi pari a 123 milioni di €.

Volendo scendere più nel dettaglio, l’area Europa la possiamo così articolare:

Ho deciso di suddividere l’area Europa sulla base dei dati del documento di presentazione al bilancio 2020. La zona in cui il Gruppo vende maggiormente è quella del nord-est Europa dove realizza ricavi pari a 379 milioni di €. A seguire la Germania con ricavi complessivi pari a circa 332 milioni di €. L’Italia invece rappresenta il 9% del totale fatturato, pari a 4

213 milioni di €, del Gruppo, dunque più del 90% delle vendite si fanno su mercati esteri. In linea di massima, il fatturato a livello di Gruppo risulta più alto nel sud-ovest dell’area europea, rispetto al nord-est, e la variazione dei ricavi è stata maggiore, +17% contro +13% dell’area nord-est. Passando all’area geografica A.P.A., essa è così articolata:

Fonte dati: presentazione 2020 *con il termine Grande Cina ci si riferisce ai territori amministrati dalla Cina e Taiwan.

L’area Nord America è quella dove il Gruppo realizza i ricavi maggiori, circa 260 milioni di €. Il resto delle zone invece si attesta tra il 5% e il 3%, quote molto simili tra loro. Per quanto riguarda l’ultima zona, M.E.I.A., il bilancio ci fornisce solo il dato aggregato senza specificare le zone in cui il Gruppo vende. 2.3

CLIENTI

Per quanto riguarda i clienti, da quanto si evince dai bilanci, il Gruppo sembra vendere principalmente a dettaglianti che poi andranno a distribuire i prodotti sul mercato. Esempi sono MediaWorld, Unieuro ed Euronics, per citarne alcuni. La tecnologia delle macchine da caffè riscuote successo sia dalla parte dei consumatori che no. Infatti, nel 2004, il Gruppo sigla un accordo con Nespresso, società del gruppo multinazionale, per la distribuzione delle macchine da caffè a capsula. Nespresso, quindi, ad oggi rappresenta uno dei principali clienti per il Gruppo. 2.4

CANALI DISTRIBUTIVI

Anche se il Gruppo vende tanto attraverso il canale retail quanto il canale wholesale, il bilancio non fornisce informazioni dettagliate sui canali distributivi. Dalla lettura di diversi bilanci e documenti finanziari, però, ho dedotto che il Gruppo commercializza prevalentemente attraverso il canale wholesale, anche se negli ultimi anni, specie in questo periodo di pandemia, si è spinto molto sul canale retail, attraverso l’e-commerce. Per retail, tradotto dall’inglese in vendita al dettaglio, ci riferiamo alla vendita di un prodotto direttamente al consumatore/utilizzatore del bene o servizio; per contro, con il termine wholesale, tradotto in vendita all’ingrosso, ci riferiamo alla vendita di un prodotto non direttamente al consumatore finale, ma bensì a un intermediario che poi distribuisce nel mercato. Per quanto riguarda gli stabilimenti produttivi, il Gruppo possiede cinque impianti di produzione in Italia, Romania e Cina. Quest’ultima rappresenta il “polo produttivo principale per la produzione della prevalenza dei suoi prodotti. Circa il 78% dell’intera produzione è prodotta in Cina” [1]. Possiede inoltre tre siti di assemblaggio in Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. Dagli stabilimenti produttivi il prodotto viene poi trasferito in uno dei due hub logistici presenti in territorio europeo, uno dei quali situato a Mignagola di Carbonera, a Treviso, nato nel 1990 (e ampliato successivamente nel 2002-2003). Il motivo legato alla sua collocazione in territorio italiano è legato principalmente alla vicinanza ad alcuni

1

Fonte: Euromerci, https://www.euromerci.it/siteimg/DELONGHI.pdf. 5

importanti mercati di sbocco europei. Difatti, dopo essere trasferiti nell’hub logistico, se non sono stati già spediti nei relativi mercati europei ed extra-europei, vengono trasferiti nei diversi magazzini periferici sparsi in tutta Europa.

3. DESCRIZIONE STRUTTURA ISTITUZIONALE 3.1

AZIONISTI/SOCI

La struttura del capitale sociale risulta composta da 150.548.564 azioni ordinarie. La DE LONGHI INDUSTRIAL SA, società anonima con sede in Lussemburgo, rappresenta il socio di controllo con in portafoglio 85.199.660 azioni ordinarie, pari a circa al 56,6% del capitale, di De’Longhi S.p.a.. APG Asset Management N.V. è un fondo pensione olandese che opera nel mercato pensionistico collettivo e che offre servizi quali amministrazione dei fondi, gestione degli assets, supporto alla gestione e di comunicazione a fondi pensione localizzati nei Paesi Bassi. Detiene 10.000.000 azioni ordinarie, 6,6% del capitale. Il restante è detenuto dal mercato.

3.2

ORGANI DI GOVERNO

Il sistema di governo societario è quello tradizionale, che si contrappone al modello monistico e dualistico, e prevede una gestione aziendale affidata al Consiglio di Amministrazione. Le funzioni di vigilanza sono in capo al Collegio Sindacale, composto da cinque membri, Cesare Conti, Paola Mignani, Alberto Villani, Laura Braga e Alberta Gervasio, mentre la revisione legale dei conti è assicurata da una società di revisione esterna, PricewaterhouseCoopers S.p.A.. All’interno del Consiglio di Amministrazione sono presenti il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Remunerazioni e Nomine e il Comitato Indipendenti.

3.3

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

6

Fonte: Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2020

Per quanto riguarda la composizione interna del Consiglio di Amministrazione, esso è formato da 12 amministratori, 4 dei quali esecutivi, di cui Massimo Garavaglia amministratore delegato della società, 8 amministratori non esecutivi, dei quali 5 ricoprono il ruolo di amministratori indipendenti (gli amministratori non esecutivi e non indipendenti sono 3). Il ruolo di presidente del Consiglio di Amministrazione è affidato a Giuseppe de’ Longhi che ricopre dalla data di quotazione della società. Il figlio, Fabio de’ Longhi, è vicepresidente e amministratore esecutivo e presiede il CdA dalla data di quotazione. Dal 2005 al 2020 è stato amministratore delegato, sostituito poi a inizio maggio da Massimo Garavaglia. La figlia, Silvia de’ Longhi, è amministratore esecutivo in carica dal 2007 e dal 2016 ricopre il ruolo di Chief Services Officer (Direttore dei Servizi). Dal lato degli amministratori non esecutivi: Massimiliano Benedetti, amministratore indipendente della società dal 2018; Ferruccio Borsani, amministratore indipendente dal 2019; Luisa Maria Virginia Collina, consigliere indipendente dal 2016; Cristina Pagni e Stefania Petruccioli in carica come amministratori indipendenti dal 2013; gli amministratori non esecutivi e non indipendenti sono Renato Corrada, Carlo Garavaglia e Giorgio Sandri.

3.4

STRUTTURA DEL MANAGEMENT

Di seguito vengono individuati i principali soggetti che ricoprono la carica di manager all’interno del gruppo:

7

Osservando la colonna “nomine”, si nota come nel 2016 il Gruppo abbia avviato una modifica del proprio assetto organizzativo del top management che era rimasto invariato per diverso tempo. Massimo Garavaglia ha sostituito Fabio de’ Longhi nel ruolo di C.E.O. a inizio maggio, il quale rimane amministratore esecutivo e vicepresidente del Consiglio di Amministrazione. La nomina del nuovo C.E.O. prevede un periodo di affiancamento con Fabio de’ Longhi al termine del quale il nuovo amministratore delegato assumerà in prima persona tutte le funzioni.

Fonte: sito del Gruppo De’Longhi, Governance, Management

4. ANALISI MODELLI CREAZIONE DEL VALORE 4.1 ANALISI E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE ECONOMICHE E DEI FATTI AZIENDALI PIÙ RECENTI Diamo ora alcuni dei principali margini di conto economico del primo trimestre 2021 e li confrontiamo con quelli relativi al primo trimestre del 2020.

Il Gruppo ha chiuso il primo trimestre del 2021 in forte crescita, in uno scenario comunque complesso, influenzato dalla crisi sanitaria. Tale crescita, inoltre, è stata influenzata anche dall’acquisizione di Capital Brands, con i marchi Nutribullet e Magicbullet, finalizzata a fine 2020. I ricavi del primo trimestre del 2021 sono stati pari a euro 678 milioni, in aumento del 73% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Da un punto di vista geografico, tutte le aree in cui il Gruppo opera hanno contribuito positivamente alla crescita dei ricavi. In particolare, in Europa i ricavi sono stati pari a euro 450 milioni, più che raddoppiati rispetto al corrispondente trimestre del 2020. Stessa tendenza per America, Asia Pacifica e M.E.I.A.. 8

Per quanto riguarda gli eventi recenti, a inizio maggio è avvenuto il perfezionamento dell’acquisto della totalità della partecipazione nel gruppo svizzero Eversys, operante nella progettazione e commercializzazione di macchine automatiche per il caffè espresso. Il Gruppo ne aveva rilevato il 40% nell’aprile del 2017.

4.2

SUDDIVISIONE ANALITICA DELLE COMPONENTI DI REDDITO IN FISSE E VARIABILI

Occupiamoci, ora, della suddivisione analitica dei costi e ricavi. Le lettere A, B, C, ecc. stanno a indicare le categorie delle diverse voci, quali: A) B) C) D) E) F) G) H) I)

Ricavi di vendita Altri ricavi e proventi Variazioni nelle rimanenze di prodotti e fattori produttivi Costi di acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Costo del lavoro Costi per servizi Oneri diversi di gestione Ammortamenti Accantonamenti.

Suddivisione analitica dei Ricavi: (valori in migliaia di € e relativi al bilancio 2020)

Le note n.1 e n.2 riportano le variazioni complessive intervenute nelle rimanenze di prodotti e di fattori produttivi. In quanto variazioni complessive e non ricavi o costi, ho comunque deciso di considerarli come tali al fine dell’analisi costi-volumi e risultati (esempio, la variazione netta dei prodotti finiti l’ho considerata quale ricavo di 41.190). Inoltre, ritengo che la classe “Altri ricavi e proventi”, voce B, non abbia natura variabile, bensì fissa, trattasi di componenti che scaturiscono dalla gestione accessoria, plusvalenze da realizzo immobilizzazioni, componenti straordinarie, ecc., che dunque ho preferito collocare nei Ricavi Fissi.

9

Suddivisione analitica dei Costi:

Nella categoria “D”, costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, troviamo diverse voci, quali: Componentistica: materiali il cui processo di lavorazione è già iniziato; Materie prime: materiali il cui processo di lavorazione ancora deve iniziare; Prodotti finiti: materiali acquistati col fine di essere successivamente rivenduti, dunque merci; Altri acquisti diversi: voce residuale che comprende tutte le altre componenti diverse. Per quanto riguarda i costi per servizi, “F”, non mi è stato possibile individuare le componenti che costituiscono la voce “altri servizi diversi”. Dunque, la sua collocazione all’interno della classe dei Costi Fissi non è da considerarsi certa. Stessa cosa per quanto riguarda la voce “altri oneri diversi”, appartenente alla categoria successiva, lettera G.

4.3

ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI ECONOMICI

Occupiamoci, ora, dell’analisi costi volumi risultati. Propongo un riepilogo dei dati utilizzati per l’analisi:

10

GLI INDICATORI UTILIZZATI SONO: Leve di elasticità:

DEFINIZIONE ELASTICITÀ DEI COSTI

Elasticità dei costi totali al variare delle quantità

LEVA OPERATIVA

Elasticità dell’EBIT al variare delle quantità

LEVA DEI PREZZI

Elasticità dell’EBIT al variare dei prezzi

LEVA DEGLI

Elasticità dell’EBIT al variare

ACQUISTI

degli acquisti di beni e servizi

FORMULA

VALORE

𝐶𝑉 1.263.516 = 𝐶𝑇 2.156.622

0,59

𝐿𝑂 =

𝑀𝐶𝑇 1.136.424 = 262.008 𝐸𝐵𝐼𝑇

4,34

𝐿𝑝𝑟𝑧 =

𝑅𝑉 2.399.940 € = 𝐸𝐵𝐼𝑇 262.008 €

9,16

𝑐𝑑𝑎 𝑏𝑒𝑛𝑖/𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖 1.991.557 € = 𝐸𝐵𝐼𝑇 262 .008 €

7,6

𝑒𝑐 =

𝐿𝑎𝑐𝑞 =

Una variazione incrementativa nelle quantità prodotte e vendute del 10% comporta un incremento del 5,9% dei costi totali e un incremento del risultato operativo del 43,4%. Una variazione incrementativa dei prezzi del 10% comporta una variazione incrementativa dell’EBIT del 91,6% e un incremento dei costi di acquisto di beni e servizi del 10%, comporta un decremento dell’EBIT del 76%.

Indice del grado di integrazione verticale: 11

Fatturato di pareggio: Fatturato di pareggio = 4.4

CF−RF MCT RV

= 1.846.622.000€

SCOMPOSIZIONE DEL R.O.E. CON FORMULA DUPONT

La redditività di un’azienda può essere misurata in diversi modi, uno di questi è attraverso il r.o.e. (return on equity), cioè la redditività netta del capitale netto. Matematicamente, assume la seguente espressione: Risultato Netto r.o.e =

Capitale Netto

Nel caso specifico, nel 2020 il r.o.e. di De’Longhi assume il seguente valore: r.o.e =

200.130.000 1.267.354.000

=

0,158

15,8%

Una questione che non va tralasciata è il limite di tale indicatore di redditività, infatti “la stretta dipendenza del livello del ROE dalla leva finanziaria ne rappresenta il limite principale come indicatore di redditività. In altri termini, un ROE elevato può dipendere da un’elevata leva finanziaria (con conseguente maggiore rischio d’impresa) e quindi rappresentare una redditività di qualità inferiore a quella ottenuta con livelli di indebitamento inferiori” (2).

ANDREA TRACOGNA, “Relazione costi-volumi-risultati e creazione di valore economico: i meccanismi e le logiche di funzionamento delle imprese”, slide 57. 12

2

Dunque, la soluzione la si può ritrovare nella formula Dupont di scomposizione del r.o.e. in tre fattori, così formulata:

r.o.e. =

Risultato Netto Ricavi di vendita

Ricavi di vendita ×

Redditività netta

Indice di rotazione dell’attivo

delle vendite

=

200.130 2.332.570

Totale Attività

Totale Attività ×

Indice di Leva Finanziaria

2.332.570 ×

2.881.680

=

Capitale Net...


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