Fragile e spavaldo - riassunto PDF

Title Fragile e spavaldo - riassunto
Author Flavia Migliaccio
Course Psicologia dello sviluppo
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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riassunto completo del libro...


Description

FRAGILE E SPAVALDO – RITRATTO DELL'ADOLESCENTE DI OGGI CAPITOLO 1 – COME NASCE NARCISO Gli adolescenti di oggi sono convinti che il proprio sé sia più importante di quello degli altri: hanno sdoganato il narcisismo. Non ritengono sbagliato coltivare le loro passioni o scegliere valori di vita coerenti con il proprio stile. Il successo, cioè il riconoscimento del loro valore, è l'obiettivo a breve termine posto; essi non ne hanno solo bisogno, ma hanno la certezza di averne diritto. Gli adulti non vengono più visti come portatori di una verità assoluta, sono delle risorse potenziali, che possono o no collaborare: gli adolescenti non contestano l'autorità perchè non le danno importanza primaria, ma secondaria: è utile fin quando non intralcia la loro strada. Viene quindi dato il nome di narcisismo ai pensieri, comportamenti e valori derivanti dalla scoperta di come il sé sia molto importante e, non assecondandolo, si andrebbe contro sé stessi. Il nuovo adolescente viene cosi definito Narciso, perchè ha bisogno di vedere la propria immagine riflessa nello specchio sociale (nel gruppo di pari, nella famiglia, nella scuola). Il contesto educativo è ancora critico nei suoi confronti e privilegia piuttosto la sottomissione masochista e la rinuncia dei propri interessi, a favore di valori condivisi. Ciò significa che gli adulti non guardano bene Narciso e lo denigra: li disprezzano, gli attribuiscono demeriti, ma in realtà il narcisismo ha successo ovunque (televisione, pubblicità e mercato sono al suo servizio, consapevoli che essi muovono il denaro). La debolezza di Narciso è la sua dipendenza di ricevere consenso dal mondo in cui vive, e se non avviene, lui soffre, diventando violento, cattivo e avvertendo l'umiliazione intollerabile. Narciso è molto permaloso e considera molto la bellezza dell'arte e delle espressioni umane che gli comunicano qualcosa: è attraverso la creatività che esprime le sue verità. Il cambiamento del modello educativo familiare è stato fondamentale in questo processo verso il narcisismo: Narciso nasce e si forma in famiglia, nella relazione con i genitori che, negli ultimi anni, hanno modificato le linee guida delle funzioni genitoriali. Essi non vogliono farsi obbedire per paura, ma con l'amore; i bambini crescono bene e sono contenti se si sentono capiti dai loro genitori, che li accettano per come sono e li assecondano nei loro desideri. È stato abbandonato il modello educativo della colpa e del castigo, che creava nei figli solo un sentimento di colpa verso un loro desiderio naturale di natura sessuale o aggressiva. Da questo modello educativo nasce il figlio portatore del complesso edipico, cioè spaventato dai suoi impulsi e dalla minaccia di castrazione. Edipo adolescente doveva affrontare i suoi problemi e desideri di natura sessuale o legati alla sua autonomia: doveva quindi decidere se sottomettersi alla legge del padre o seguire la sua vera natura, ma se falliva in quest'ultima poteva andare incontro all'uccisione simbolica del padre o ad una sofferenza nevrotica. Con la crisi dell'autorità del padre, le nuove donne madri, è arrivato il narcisismo. Narciso è geneticamente predisposto a socializzare velocemente, (Edipo invece voleva stare solo con la madre): va a scuola volentieri, gioca con i coetanei, tutto perchè ha bisogno di diventare famoso e importante, è un animale sociale precoce. Il suo paradosso è il suo grande bisogno dell'altro, di uno specchio sociale che confermi la sua unicità. Narciso è fondamentale per la fondazione della sua famiglia, ha bisogno di essere apprezzato in profondità e crea insieme ai genitori un clima affettivo (Edipo invece doveva solo rispettare le regole imposte dai genitori); i genitori di Narciso ritengono che non abbia bisogno di regole rigide, gli lasciano una certa autonomia e sperano che obbedisca per amore a quelle poche regole decise insieme: ciò è definito familismo morale, dove ogni famiglia crea le sue regole, valide solo nello spazio domestico. Narciso è contento cosi, si sente libero di esplorare la sua natura senza rigidi paletti e capisce che la sua famiglia è dalla sua parte. L'assenza di modelli di riferimento forti gli permette di cercare, senza influenze, il suo sé: lo cerca nelle sue emozioni, procede per tentativi ed errori e si corregge. Narciso inoltre è doppiamente libero, poiché non solo il suo contesto quotidiano, ma anche il Super-Io, tacciono; quest'ultimo non minaccia castighi e non lo fa sentire in colpa. Narciso cerca quindi successo, visibilità, una realizzazione personale, ma questi obiettivi sono anche crudeli perchè se non vengono raggiunti, egli sperimenta vergogna per il proprio fallimento, causando una ferita che brucerà sempre. CAPITOLO 2 – L'ADOLESCENTE DI OGGI: UN ANIMALE SIMBOLICO L'aumento delle pulsioni sessuali ed aggressive influenza il funzionamento della mente degli adolescenti e le loro nuove capacità cognitive gli permettono di generare astrazioni. L'adolescente avverte un forte bisogno di simbolizzare, cioè di trasformare pensieri e parole confuse per chiarire ciò che succede: quindi prende la trasformazione del suo corpo, sia interna che esterna e dargli un senso mentale. Quasi mai è soddisfatto della sua capacità di simbolizzare il corpo e ciò produce confusione e depressione. L'adolescente è quindi un animale simbolico, costretto a creare nuove rappresentazioni mentali di sé e del mondo. L'insuccesso nei processi di simbolizzazione è un'esperienza drammatica, un'afasia simbolica, che può generare in violenza o bullismo. Ciò può sfociare nel formarsi di una fantasia di recupero maturativo, cioè l'idea di poter ottenere potere e fama con la forza o la violenza, oppure modificando violentemente il proprio corpo. Gli adolescenti mettono in atto comportamenti a rischio, perchè colpiscono l'integrità fisica o il certificato penale, non riuscendo a simbolizzare la propria morte, la cercano fino a guardarla negli occhi. La capacità di assumersi responsabilità verso il proprio corpo, talento e futuro sono l'esito positivo di molte crisi adolescenziali. CAPITOLO 3 – LA CREATIVITÀ DI NARCISO Con il termine “nuovi adolescenti” si intendono quelli che in questi anni stanno percorrendo un percorso molto diverso rispetto quelli delle vecchie generazioni. Tutto ciò è dovuto ai cambiamenti nei contesti di crescita. La creatività è l'emozione che prova il soggetto quando ha una nuova idea, che prima non c'era e ha l'impressione di essere stato lui a produrre; non proviene quindi dall'esterno ma è nata da lui. Gli adulti, nel caso in cui non prendono la giusta consapevolezza di questa creatività, possono causare un distacco tra le due culture. Sono due i processi creativi che colpiscono in adolescenza: la grande diffusione di comunicare attraverso prodotti culturali e artistici e l'intenzione che promuove quest'impegno. Gli adolescenti non sono creativi per protestare (come una volta), sono più vicini al mondo estetico e non a quello etico. Rispetto ai tempi di Freud, dove l'arte era spinta da impulsi sessuali come sublimazione, oggi non è più cosi; né l'arte è ispirata dal senso di colpa per i danni prodotti ai genitori nella mente. La creatività serve a dare vita ad un nuovo soggetto, l'obiettivo è il futuro. Gli adolescenti spesso si allenano per creare un sé eroico, sono interessati a ciò che diventeranno, vogliono saperlo e si allenano per esserlo; chi invece non lo fa, vuol dire che si è bloccato in un eterno presente, ha cancellato la magia del futuro, è infelice.

CAPITOLO 4 – LA DISTRUZIONE DEI LEGAMI Capita che Narciso non sia capace di rendersi autonomo senza causare danni alle menti dei genitori. Egli non ha problemi col passato o con i suoi genitori, è solo diventato chi è e non può cambiare il suo destino. La distruzione narcisistica è crudele ed è caratterizzata da un'ambivalenza: Narciso deve affermare la sua supremazia, ma ha aspettative troppo alte che non vengono quasi mai realizzate a causa proprio delle sue istanze narcisistiche. Deve quindi distruggere ciò che lo minaccia: la dipendenza amorosa. Fragile e spavaldo, deve annullare l'importanza che hanno le persone intorno a lui, che non lo merita. I coetanei sono la maggiore preoccupazione perchè sono il suo rifornimento narcisistico e sono a volte riesce a conquistare il comando del gruppo. Narciso ha inoltre bisogno del nuovo amore eterosessuale, ma spesso distrugge le idee e le aspettative da lui stesso fondate per non esserne dipendente. Narciso è quindi distruttivo, ma è una distruzione autoreferenziale che avviene in uno scenario intrapsichico. Il disinteresse è suo tipico, ma può restare intrappolato nella noia perchè non ha più motivazioni. Non è innamorato dei genitori, non teme disapprovazione né abbandono; sente il bisogno di svalutare la sua relazione con la madre a causa delle aspettative del bambino che era, per la nostalgia troppo forte di quello che non è mai successo, eppure stava per succedere. Madre e figlio si appartengono, sono legati, ma fanno finta di nulla. Narciso adolescente pensa al futuro ma è consapevole di dover rifornire spesso il suo narcisismo, quindi crea le condizioni per ottenere fama e successo: il narcisismo infantile diventa egoismo adolescenziale. CAPITOLO 5 – NARCISO E LA NOIA La caratteristica principale di Narciso è quella di dare un valore quasi nullo a tutto: per un periodo è condannato a restare solo e non desiderare nulla, perciò si annoia. Distrugge l'importanza del suo passato e delle aspettative verso l'altro, innalzando un monumento al sé futuro. Il veloce e facile accesso ai rapporti sessuali lo mettono in crisi, perchè non è sicuro di quanto sia vero il suo desiderio e considera pericoloso assecondarlo troppo. Da quest'indagine sul suo desiderio ottiene la capacità di ben definire i propri gusti e bisogni. La prima parte dell'adolescenza è segnata dalla noia perchè non ci sono ancora attività sessuali: Narciso quindi disprezza le attività dipendenti e vive una vita priva di interessi e mete. In questa fase però inizia un processo creativo in cui, mescolando insieme esperienze passate, progetti futuri e l'amico d'infanzia, viene fuori l'amico del cuore, che lo tira fuori dalla noia e spesso diventa il suo doppio. L'amico gli mostra il mondo e risveglia l'interesse per il desiderio. Grazie a lui immagina il futuro e crea una protesi mentale. CAPITOLO 6 – NARCISO E LA VERGOGNA Narciso si espone molto al mondo per ottenere consenso e favore, ma si mette anche a rischio vergogna. Quando viene umiliato da essa, inizialmente cerca di sparire, ma poi nasce in lui il desiderio di vendetta, cosi da ridurre il dolore della ferita narcisistica ed essere risarcito. Per la sua permalosità, rumina molto sulla vendetta, la perfeziona, la arricchisce, ma non cancella il dolore. È un tipo di dolore che non diminuisce col tempo, anzi aumenta solo e spinge verso una vendetta terribile. Spesso i destinatari della vendetta non sono neanche consapevoli di esserlo. C'è un legame tra il processo creativo e quello vendicativo, entrambi legati infatti dalla costruzione di un futuro sé eroico. La vendetta è spesso approvata dai coetanei, perchè è vista come una rivendicazione per tutti. Il corpo adolescenziale ha un ruolo centrale, specialmente per l'uso che ne fanno per esprimersi socialmente e mostrare le proprie idee. Il corpo inoltre viene anche usato per la costruzione lenta e progressiva della propria immagine mentale. Narciso crea una relazione molto intensa con il suo corpo postpuberale, aiutato dal fatto che non si era mai completamente sentito espresso in un corpo prima troppo piccolo per contenere la sua grandezza e splendore. Soprattutto nelle ragazze, si crea spesso un corpo alimentare, grasso o magro; il corpo può poi apparire dismorfofobico, che vergognoso, porta a condotte auto-lesive. Comunque non sempre viene accettato questo corpo. Il corpo peggiore è quello del non sé, che spesso diventa l'oggetto delle condotte autodistruttive. La vergogna è un sentimento sociale inevitabile e il corpo ne è spesso la causa. La sofferenza principale degli adolescenti è narcisistica, causata da un tentativo di controllare la vergogna: devono affrontare lo sguardo dell'altro, da cui si sentono negativamente giudicati. Manipolazioni violente del proprio corpo spesso rappresentano il tentativo per controllare il dolore causato dalla vergogna per piccoli traumi narcisistici....


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