Giacomo Leopardi - Vita, pessimismo storico, cosmico ed eroico, \"La Ginestra\", le opere letterarie, PDF

Title Giacomo Leopardi - Vita, pessimismo storico, cosmico ed eroico, \"La Ginestra\", le opere letterarie,
Author Giorgia Ferrari
Course Letteratura Italiana quinto anno
Institution Liceo (Italia)
Pages 7
File Size 452.7 KB
File Type PDF
Total Downloads 31
Total Views 125

Summary

Vita, pessimismo storico, cosmico ed eroico, "La Ginestra", le opere letterarie, lo Zibaldone, le Operette Morali...


Description

Giacomo Leopardi Vita (1798-1815) ➢ Nasce il 29 giugno 1798 in un piccolo centro dello Stato Pontificio,

Recanati ! politico, sentiva l’influenza retrograda e bigotta della Chiesa! ➢ Il padre, il conte Monaldo, è un fanatico bibliofilo (amante dei libri), molto colto: ha una biblioteca vastissima, fornita in particolare da testi classici e cristiani, d’erudizione e antiquaria, e pochi libri di letteratura moderna.! ➢ La madre, Adelaide Antici, era una donna dura e bigotta (descrizione di

Leopardi), cerca di amministrare il patrimonio famigliare! ➢ Dalla nascita è affetto da una grave malattia, nota come Spondilite

Anchilosante (Morbo di Berchtereu), che gli causa una malformazione alla spina dorsale → diventa sempre più deforme e ciò gli causa gravi disturbi alla schiena e poi ai polmoni e al cuore! ➢ Ha una mente e sensibilità straordinaria! ➢ Si chiude nella biblioteca del padre e, avido di cultura, legge più libri possibili, ciò non giova alla

sua già precaria salute:!

- Dai suoi studi da autodidatta acquisisce una cultura vastissima nel campo della filologia classica, cioè un esperto di tutti gli aspetti del mondo antico. Conosce in profondità la letteratura italiana, mentre è meno ampia la sua conoscenza delle letterature straniere moderne.!

- In una lettera a Giordani nel 1818 definisce la sua educazione “sette anni di studio matto e disperatissimo”!

- A causa di questa avidità di cultura rimane poco sviluppato e gracile e la vista gli si indebolisce → i suoi rapporti sociali vengono compromessi! ➢ Secondo Timpanaro, grande studioso di Leopardi, egli parte dalla sua deformità per riflettere sulla

condizione dell’uomo e la sua riflessione amara, disperata, ha un valore e una verità in se stessa, indipendentemente dalle condizioni nella quali Leopardi si è trovato a vivere! ➢ Nel 1813 e nel 1815 compone due opere che danno la misura delle sue conoscenze → opere di

pura erudizione! quelle razionali e sperimentali dei moderni!

(1816-1819) ➢ Nel 1816 matura il passaggio “dall’erudizione al bello”: desidera diventare uno scrittore/poeta !

➢ L’interesse per la poesia cresce: traduce in versi il libro I dell’Odissea e il libro II dell’Eneide e prova

a comporre versi! ➢ Cerca di inserirsi nel dibattito fra classicisti e romantici inviando una lettera alla Biblioteca

Italiana, organo del governo austriaco, che però non viene pubblicata! classicisti ! ➢ Fase del pessimismo storico: il male dell’uomo è causato dall’uomo stesso e dal processo di

civilizzazione, non dalla natura! ➢ Nel 1817 comincia a tenere lo Zibaldone, una sorta di diario/taccuino che contiene riflessione e

annotazioni di ogni genere (gli ultimi scritti risalgono intorno al 1832)! comune per indicare metaforicamente una mescolanza di informazioni diverse (dalle riflessioni personali dalle notazioni di critica letteraria), pare che provenga da zabaione, anch’esso una mescolanza di ingredienti! ➢ Sempre nel 1817 stampa a Milano la sua traduzione del libro II dell’Eneide e ne invia una copia a

Mai, a Monti e a Pietro Giordani → tutti e tre gli rispondono e Giordani è il più entusiasta,

Tra i due inizia una fitta corrispondenza che si trasforma in un’amicizia, infatti Leopardi trova in Giordani il suo primo interlocutore di livello, un maestro, ma anche un padre! religiosa e del liberalismo politico di Giacomo → in realtà in Leopardi il motivo anticlericale è poco

Dovuto probabilmente all’educazione bigotta e rigida, che rende l’adesione cattolica a cui viene educato molto superficiale fino ad un distacco totale della religione nel 1819! ➢ Nel 1818 pubblica le sue prime due poesie, delle canzoni civili: All’Italia e Sopra il monumento di

Dante, dedicate a Monti! ➢ Sempre nel ’18 scrive il Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, in cui riprende il

ragionamento sul rapporto fra Classicismo e Romanticismo, che rimane inedito fino al 1906!

(1819-1822/23) ➢ Nel 1819 cerca di fuggire da casa per andare a Milano riuscendo a procurarsi un passaporto per il

lombardo-veneto → il padre scopre della fuga, ma lo lascia libero di scegliere ma gli dice che non è opportuno (messaggio di doppio legame)!

Nella lettera si percepisce la rabbia e l’indignazione che Leopardi prova per chi lo ha tenuto tanto a lungo nel limbo di Recanati. La prima parte del brano è un’analisi del passato, che si conclude con la decisione di non cercare alleati in famiglia; la seconda è un programma per il futuro esaltante e commovente. Il “pessimista” Leopardi pensa che ogni essere umano dovrebbe essere ‘contento’! ➢ Nel 1819 scrive l’Infinito, trasposizione poetica della teoria del piacere, non ancora formulata!

➢ Le riflessioni concepite in questo periodo sono etichettate “passaggio dal bello al vero

filosofico” → Leopardi comincia a mettere su carta le sue riflessioni sulla propria esistenza e sul mondo! ➢ In una lettera a Giordani annuncia le prime prove delle Operette Morali, “prosette satiriche”! ➢ Il passaggio “dal bello al vero filosofico” coincide con l’abbandono della religione cattolica e la

maturazione di una visione del mondo atea e materialistica! ➢ La poesia acquisisce un ruolo specifico: il luogo in cui trovano spazio e voce le illusione ! ➢ Tra il 1819 e il 1821 scrive la serie degli Idilli, assieme ad essi vengono composte altre canzoni! ➢ La “scoperta del vero” e la conseguente “caduta delle illusioni” determinano la nascita di una

consapevolezza nuova, mediata da una visione ancora positiva della natura: l’idea dell’infelicità dell’uomo nella storia ➢ Tra il novembre del 1822 e il maggio del 1823 si trova a Roma presso gli zii materni!

contribuisce alla formazione del pessimismo cosmico!

(1824-1827) ➢ Fa di tutto per stare lontano da Recanati, fa varie tappe nelle città più importanti d’Italia chiamato

come curatore di alcune opere (si mantiene così economicamente) → tuttavia torna varie volte a Recanati (periodi molto tristi)! ➢ Nel 1824, di ritorno a Recanati, scrive il Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani,

pubblicato nel 1906! ➢ Sempre nel ’24 pubblica il volume delle Canzoni, alle quali si aggiunge Alla sua donna, esse sono

precedute dalla dedica a Monti e seguite da annotazioni linguistiche ! ➢ Leopardi abbandona temporaneamente la poesia: nel 1824 scrive le prime venti Operette Morali,

testi filosofici in prosa, pubblicate per la prima volta nel 1827 ! amorevole ma matrigna indifferente, e per l’uomo non esiste più alcuna speranza di affrancarsi dal male! ➢ Va a Milano nel 1825 su commissione dell’editore Stella per un’edizione di tutte le opere di

Cicerone! ➢ Nel 1826 è a Bologna, dove prepara un commetto alle Rime di Petrarca e pubblica una sua

raccolta di Versi! del filosofo greco Epitteto! ➢ Nel 1827 è a Firenze, dove entra in contatto con il gruppo dell’ “Antologia”, nel quale entrerà

anche Montale, a cui gli viene chiesto di collaborare, inoltre conosce Manzoni e Stendhal! Gabinetto scientifico-letterario, punto di ritrovo per la diffusione di libri e periodici, e insieme a Capponi aveva fondato l’”Antologia”!

(1828-1830) ➢ Soggiorna a Pisa fino al giugno 1828 e lì la sua salute migliora molto, uno dei momenti più felici

della sua vita, per poi tornare a Firenze!

Lì scrive Il risorgimento (1827) e A Silvia (1828), che è il manifesto del pessimismo cosmico poetico → i canti di questo periodo sono chiamati canti pisano-recanatesi! ➢ Alla fine del 1828 è costretto a tornare a Recanati a causa di problemi economici, il periodo che

trascorre nella città natale lo definisce il più brutto e buio della sua vita! ➢ Soggiorno fiorentino da fine aprile 1830, grazie a un sussidio offertogli da Colletta a nome degli

“amici di Toscana”!

(1831-1835) ➢ A Firenze si innamora di Fanny Targioni Tozzetti → il ciclo di Aspasia è basato su questa

delusione amorosa! (continuano anche a Napoli)! ➢ Sempre a Firenze stringe amicizia con Antonio Ranieri, suo amico fino alla morte! ➢ 1831 compare la prima edizione dei Canti e sempre durante il periodo fiorentino scrive altre due

operette! ➢ Tra il 1831 e il 1832 segue a Roma Ranieri, successivamente i due proseguono poi a Napoli nel

1833, dove resteranno fino alla morte di Giacomo! ➢ Nel 1835 pubblica la seconda edizione dei Canti e la terza edizione (parziale) delle Operette!

la Chiesa → soggette alla censura ecclesiastica, che ne vieta la distribuzione e la prosecuzione dell’opera!

(1836) ➢ A Napoli arriva il colera e Ranieri e Giacomo si rifugiano in una villa alle falde del Vesuvio!

questa immagine! ➢ Ultimi due canti, Il tramonto della luna e La ginestra o il fiore del deserto, vengono scritti nel 1836!

immagine finale di Leopardi, testamento leopardiano: la ginestra nasce su terreno impervio/arido, ma come lei resiste su questo territorio e alla lava e quando sa di dover cedere si piega con la stessa fierezza con cui ha resistito, allo stesso modo l’uomo dovrebbe essere! continua di esso perché Leopardi non crede nella vita ultraterrena e in Dio!

➢ A questo periodo risale la satira in terzine I nuovi credenti, esclusa dall’edizione postume dei Canti

(1845)! ➢ Ultimo componimento, aiutato da Ranieri: Paralipomeni alla Batracomiomachia, un poemetto di

otto canti in ottave di genere sia eroicomico che satirico → Leopardi si scaglia contro tutta la politica del suo tempo! ➢ Muore il 14 giugno 1837 → Ranieri riesce a seppellirlo nell’atrio della chiesa di San Vitale a

Fuorigrotta, ma la tomba nel 1939 viene spostata nel Parco Vergiliano a Piedigrotta!

OperE lEtteRariE ➢ Raccolta di componimenti lirici di Leopardi costruita nel corso di due decenni (1816-1837)! ➢ Dal 1831 vengono intitolati Canti! ➢ Sono un canzoniere alla maniera petrarchesca (diario testimonianza di una vita): le poesie si

susseguono secondo un ordine stabilito dall’autore, quindi provvisto di significato → l’ordine ai Canti viene dato da Ranieri che cerca di strutturarli sia in ordine cronologico che tematico! ➢ L’edizione definitiva è postuma: stampa del 1845 curata dall’amico Ranieri e integrata con i testi composti dopo il 1835!

➛ Alle canzoni, nel libro dei Canti, seguono gli idilli, cinque liriche scritte tra il 1819 e il 1821 e

pubblicate su una rivista milanese tra il 1825 e il 1826! ➛ Idillio proviene dal greco eidyllion, che significa ‘piccolo quadro’ (da éidos, ‘immagine’) → usato

per indicare una poesia breve di argomento agreste, pastorale o mitologico → più famoso scrittore di idilli fu Teocrito (a cui si rifà Catullo), modello di Leopardi insieme al poeta Mosco, di cui aveva tradotto gli idilli! ➛ Gli idilli leopardiani hanno un legame debole con la tradizione bucolica classica e con il cosiddetto idillio ‘borghese’, un tipo di poesia settecentesca che parlava della vita quotidiana delle persone comuni! ➛ La metrica si libera dalle strutture tradizionali, infatti utilizza l’endecasillabo sciolto (il più libero dei metri)! ➛ Il linguaggio si fa più piano e comprensibile e la sintassi si semplifica! ➛ I protagonisti sono l’io e la natura → il mondo naturale e campestre, la realtà esterna fa da contesto

e le riflessioni di Giacomo partono da questo contesto naturale in cui l’io è inserito naturale! ➛ La natura negli idilli è ancora benigna perché ci troviamo ancora nella fase del pessimismo storico

→ è madre benevola e misericordiosa con l’uomo, a cui offre l’immaginazione (l’uomo è ancora la causa della sua infelicità)! ➛ Alla base dei componimenti c’è la poetica del vago e indefinito, che collega la bellezza e il piacere

suscitato dalle sensazioni indeterminate dalle idee poco definite, dalle parole vaghe! ➛ Anche la poetica del ricordo è fondamentale all’interno degli idilli: mette in relazione l’esperienza del presente a quella vissuta nel passato ottenendo un’intensissima emozione poetica !

➛ Dopo il silenzio poetico inizia una nuova stagione nel 1828 con la poesia Il Risorgimento, primo

componimento dei canti pisano-recanatesi ! più bello della sua vita e lì compone solo Il Risorgimento e A Silvia, successivamente è costretto a

Leopardi annuncia il ‘nuovo inizio’ poetico nella primavera del 1828 alla sorella in una lettera, nella quale egli è talmente disilluso che dubita di questa nuova ispirazione perché non aveva più fiducia nello strumento poetico! ➛ In essi cambia la forma: i versi si raggruppano in lasse di lunghezza variabile, nelle quali

endecasillabi e settenari si alternano liberamente → canzone libera leopardiana! ➛ I componimenti si dividono strutturalmente in due parti:!

1. Parte Idillica, costituita dalla poetica del vago e indefinito → rimane quindi il lessico ‘vago e indefinito’ degli idilli giovanili! 2. Parte Filosofica, una riflessione personale sui temi del pessimismo cosmico!

Questo proliferare di interlocutori modifica e vivacizza le strutture dell’argomentazione → egli ricorre spesso ad apostrofi, esclamazioni e domande dirette! ➛ L’io sente e pensa, adoperando la poesia per esprimere la sua visione del mondo! ➛ Temi: !

-

Io come voce universale! Infelicità umana e indifferenza della natura! Poetica del ricordo: temi Idilli filtrati dalla memoria; recupero del passato tramite la poesia! Tema del piacere, che si divide nella cessazione del dolore (Quiete) e attesa del piacere (Sabato)! Poetica del vago e dell’indefinito!

➛ 5 componimenti scritti tra il 1831 e il 1825 → anni fiorentini: conosce Ranieri e prova un amore non

ricambiato per Fanny Targioni Tozzetti, che lo fa arrivare al punto estremo della sua condizione alla

tutte le cose che succedono in questo periodo lo portano ad una disillusione assoluta! ➛ Quelle per Aspasia sono poesie d’amore → la passione però è solo di leopardi: il suo amore e la

successione dei testi porta da un inizio apparentemente fiducioso a un finale amaro e disperato!

➢ I primi scritti risalgono al 1817, gli ultimi al 1832! ➢ Presenta una grande varietà di pensieri! ➢ Grazie alla datazione dei pensieri è possibile seguire il progresso del suo lavoro e della sua

concezione del mondo!

➢ Testo filosofico→ ‘Operette Morali’!

analizzano il comportamento degli uomini della sua epoca → si ha quindi una contrapposizione tra la forma (ironia, che rende accessibile e leggero il testo) e contenuto (che tratta argomenti importanti e pesanti)! ➢ Anima del pessimismo cosmico! ➢ Stile razionale degli illuministi francesi! ➢ Forma prevalentemente di dialogo ( modello: Luciano di Samosata e Platone), con un tono satirico/

ironia con una duplice valenza:! - da un lato corrosiva, serve a mettere in evidenza i comportamenti degli uomini del suo tempo! - dall’altro lato costruttiva, serve a far riflettere l’uomo in modo da apportare un cambiamento nei suoi cambiamenti! ↓! pars destruens (corrosiva) e pars costruens (costruttiva)! ➢ Argomenti connessi alla condizione umana in quanto tale e ai tempi nei quali si trovava a vivere

❶ temi filosofico-esistenziali: l’infelicità degli uomini, causata dall’indifferenza della natura nei loro confronti e dal fatto che la loro vita si concluderà con la morte; i loro «vizi e le infamie»; l’inesistenza di Dio; la noia alla quale tutti! ❷ «lo spirito generale del secolo» e le condizioni della «civiltà presente», condizioni nelle quali ravvisa insieme una drammatica decadenza nel paragone con l’età antica e uno sciocco orgoglio circa i presunti progressi compiuti dalla specie umana → polemizza quindi sulle «superbe fole» (v.154, Ginestra), le illusioni del suo tempo (corrente cattolico-progressista)! fiducia nel progresso, che pensano che l’uomo sia al centro! ➢ Dialoganti non sempre esseri umani → collauda infatti un’altra idea originale: personifica dei

concetti o degli esseri inanimati e li fa dialogare oppure recupera dal passato personaggi realmente esistiti e li usa per sviscerare i temi che gli stanno a cuore ! ↓! ottiene così un effetto di straniamento → affronta un problema filosofico-esistenziale già esistente da un nuovo punto di vista, da una nuova prospettiva! ➢ Prime 20 Operette scritte entro il 1824 e pubblicate nel 1827; altre tre Operette che risalgono al

triennio 1825-1827, in cui si vede la perdita di centralità dell’uomo (critica sull’antoropocentrismo), ultime due operette composte nel 1832! ➢ Edizione definitiva e postuma del 1845, curata da Ranieri secondo le indicazioni di Leopardi →

totale: 24 testi, disposti in un ordine che è diverso da quello cronologico di composizione...


Similar Free PDFs