Giornalismi e società - Francesco Giorgino PDF

Title Giornalismi e società - Francesco Giorgino
Course Marketing e comunicazione d'azienda
Institution Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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Riassunto del libro giornalismi e società del Professor Francesco Giorgino...


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IMPORTANTE – ESEMPI – COLLEGAMENTI CAP. 1 GIORNALISMI, NOTIZIA, NOTIZIABILITA’ 1.1 CHE COS’È UNA NOTIZIA?

Questo termine può essere definito in tanti modi ed è per questo complicato trovare una definizione univoca. Quel che è certo è che le notizie sono la materia prima dell’informazione e quindi del giornalismo. “la notizia è il racconto di un accadimento portato a conoscenza del pubblico di massa perché non ha lasciato indifferente il giornalista”. Le notizie più che uno specchio della realtà sono dunque ri-costruzioni con lo scopo di mettere a conoscenza persone che altrimenti non avrebbero modo di conoscere quella realtà. È qui che emerge la forte funzione sociale del giornalismo. La partita più importante si gioca dunque proprio nella fase di selezione delle informazioni. I tratti caratterizzanti le news sono: la tempestività (i fatti devono essere accaduti da poco); la non sistematicità (l’assenza di collegamenti tra gli eventi che deve infatti essere creata dal giornalista nella ricostruzione che forma la notizia); l’effimerità (la limitatezza temporale delle notizie). La notiziabilità cioè la capacità di un fatto di diventare notizia, dipende proprio da questo insieme di fattori. Vi è comunque una continua negoziazione all’interno delle testate giornalistiche per creare quel giusto compromesso tra tutti i settori che compongono l’assetto della testata. Queste scelte vengono influenzate sia dalla tipologia di contenuto da realizzare (articolo per tesata cartacea, online o radio) sia da fattori altri (le condizioni storiche, politiche e sociale in cui opera il giornalismo), è una continua ricerca di un equilibrio tra ciò che è giusto dire, ciò che non lo è, ciò che è interessante, ciò che non lo è, dire ciò che si può o anche ciò che non si può. -> BIG NEWS VALUE

1.2 GENERI GIORNALISTICI Ogni organizzazione newsmediale deve riuscire ogni giorno ad ogni ora a richiamare l’attenzione del pubblico e mantenerla costante il più allungo possibile, nonostante la ricchezza di contenuti e di mezzi di fruizione a tali contenuti. Così, spesso si tende a far prevalere la logica della preferenza, di ciò che è più accattivante, anziché di ciò che potrebbe rispondere di più ai parametri di rilevanza e notiziabilità. È così che vengono a crearsi i programmi di infotainment (COLLEGAMENTO ALTO VOLUME) in cui è difficile distinguere l’informazione dall’intrattenimento. Infatti, la crescente centralità della tv come mezzo d’informazione ha indotto ad una sorta di universalizzazione o ibridazione dei codici linguistici e generi narrativi, raccontando le storie in maniera più emotiva. Una delle conseguenze di tale approccio è quello di ricorrere alla distinzione tra: - Hard news: ‘notizie vere e proprie’: fatti di cronaca, attualità, politica, economia, che hanno una certa rilevanza per la popolazione e necessitano di essere comunicate tempestivamente e in modo dettagliato. Per la radio e la tv vengono infatti presentate al pubblico contemporaneamente o poco dopo l’evento, i quotidiani invece sono costretti a far prevalere sulla tempestività la logica dell’approfondimento. - Soft news: ‘notizie di alleggerimento’, riguardano aree tematiche meno importanti, come approfondimenti di fatti di gossip, cronaca rosa, curiosità sul mondo dello spettacolo. Se ben utilizzate possono fungere da esca per attirare il pubblico verso altri contenuti Il genere Ø è un’etichetta che si dà ad una tipologia mediale per essere riconosciuta sia dagli emittenti che dai riceventi. È possibile quindi classificare le notizie in base alle tematiche affrontate ma anche l’utilizzo di una forma linguistica o di un metodo narrativo specifico determinano l’area di competenza della notizia (anche se ci sono molteplici zone di intersezione).

1.3 IL GATEKEEPING NEI PROCESSI DI NEWSMAKING (gatekeeping: il meccanismo con cui avvengono le scelte nel lavoro mediale, come il lasciare filtrare una determinata notizia oppure no, attraverso i cancelli, gates, di un mezzo di informazione). Newsmaking significa “produzione di notizie” ma è anche una branca della sociologia della comunicazione che si occupa di studiare: l’influenza della società sul sistema mediale; l’organizzazione e prestazione del contenuto mediale; l’influenza dei media sulla società e sugli individui. Il newsmaking si articola in 4 fasi consequenziali: 1. La selezione: scelta del materiale notiziabile Il giornalista, per conto del proprio pubblico, opera delle scelte precise sottoponendo alla collettività quei fatti che lui o la testa per cui lavora, ritengono essere notiziabili. Il gatekeeper è proprio la figura del giornalista che seleziona i fatti destinati a diventare notizia, filtrando quindi ciò che dovrà diventare argomenti di discussione per l’opinione pubblica. Secondo McQuail il gatekeeper svolge un ruolo sociale: ha il potere di dare o negare l’accesso a voci differenti della società e per questo diventa luogo di conflitto. White studiò il lavoro dei caporedattori per capire meglio i meccanismi che influenzavano la selezione delle notizie e arrivò alla conclusione che i gatekeepers hanno un ruolo fondamentale. Tuttavia, dalle loro motivazioni emergevano + +di scelta ampiamente soggettivi, basati sulle loro esperienze e aspettative dunque si poneva il problema di una scelta individuale ma al tempo stesso collettiva. Infatti, con il passare del tempo quelle che erano state delle scelte individuali si istituzionalizzarono diventando dinamiche di gruppo, per questo Abrhaam Bass agli inizi degli anni ’60 ha diviso l’attività di gatekeeping in 2 fasi: - Il newsgathering: la selezione dei fatti notizia bili - Il newsprocessing: l’attività di assemblaggio delle notizie e adattamento per il pubblico Con il tempo si è passati da un gatekeeping tradizionale, nel quale il cittadino era solo il destinatario dell’informazione ad un gatekeeping a rete che stimola le attività cognitive delle persone che sono portate ad interessarsi solo a ciò che ritengono opportuno. 2. La gerarchizzazione: dare valore alla singola notizia 3. Il trattamento: il modo di presentare la notizia al pubblico

4.

La tematizzazione della notizia: de contestualizzazione e successiva ricontestualizzazione dei fatti

1.4 LA NOTIZIABILITÀ e i BIG NEWS VALUES Ogni notizia deve rispondere alle 5W: chi? Cosa? Dove? Quando? Perché? Nelle prime 10 righe dell’articolo, prima di passare a racconti più dettagliati o collegamenti con altre vicende. La notiziabilità –> è la potenzialità di un accadimento di diventare notizia: non è detto che ciò accada ma quel fatto presenta tutti i requisiti per essere portato dal giornalista all’attenzione del pubblico. Infatti, il giornalista deve avere la dote di saper cogliere nella realtà in movimento quel fatto che ha presa sul lettore. La scelta del giornalista non è però totalmente autonomia, ma segue la scia di principi guida generali, astratti e universalmente accettati da chi compie questo lavoro. Per diventare notizia un fatto deve avere 3 costanti (i big news values): 1. La singolarità: intesa come novità, eccezionalità rispetto al normale, cioè capacità di suscitare stupore e attenzione 2. L’attualità: capacità del fatto di essere al centro dell’attenzione e rimanerci. Ciò che si riferisce al presente o al recentissimo passato 3. L’interesse: da non confondere con l’importanza (COLLEGAMENTO ALTO VOLUME), l’interesse è un fatto soggettivo mentre l’importanza deve essere legittimata al livello sociale in qualche modo. I circuiti mediatici sono alla costante ricerca di un equilibrio tra interesse ed importanza che insieme formano la rilevanza intesa come capacità delle news di suscitare interesse rispondendo anche a criteri standard di importanza. La notiziabilità si articola poi su 3 piani: il piano assiologico (big news values), il piano ideologico (valori notizia intermedi e i fattori notizia) e il piano empirico (la totalità dei criteri di selezione del materiale notiziabile).

1.5 VALORI NOTIZIA INTERMEDI Nello studio dei processi di newsmaking, il polemologo scandinavo Ostagaard si è concentrato soprattutto sui valori notizia della semplificazione, dell’identificazione e del sensazionalismo. Altri elementi rilevanti, ma che non possono essere classificati come big values news si trovano ad uno stadio intermedio: La semplificazione: la tendenza a far diventare notizia ciò che può essere raccontato. Questo termine può anche essere considerato come il risultato di un’operazione giornalistica che riduce tutto a pochi ed essenziali concetti. - Identificazione: è un modo di procedere nella selezione e nel trattamento delle notizie che si fonda sulla ricerca di sintonia con il pubblico, con le sue aspettative e i suoi interessi. (valore notizia market oriented) - Sensazionalismo: ricerca di entrare in relazione con la sfera emotiva delle persone più che con quella cognitiva. Galtung e Ruge hanno invece analizzato altri valori intermedi rendendosi conto di quanto il contesto sociale influisse sulla notiziabilità di un evento: - La frequenza: la tempestività e la novità del fatto. Tenderanno a diventare notizia quei fatti accaduti da poco - La soglia: si riferisce al numero e alla tipologia di persone coinvolte nella vicenda. È un valore notizia relativo, perché si sottopone continuamente ad alcune variabili, fino a determinare una sorta di “effetto fisarmonica”. Il valore della soglia si divide in intensità assoluta e intensità relativa. - La non ambiguità consiste nel fatto che un evento o un episodio di vita vissuta dal significato chiaro è certamente destinato, più di altri, ad accedere nel cancello della notiziabilità. - La significatività significa che la notizia per essere notiziabile deve essere all’interno dei riferimenti culturali del pubblico. - La consonanza: quanto più quel fatto rispetta le aspettative del pubblico tanto più quel fatto sarà notiziabile - Novità: è l’opposto della consonanza ma è possibile una convivenza trai due: all’interno di ciò che è consonante può essere selezionato ciò che è inaspettato - La continuità: Ci sono notizie che seguono un lungo filo narrativo, che vengono scelte e trattate in base alla loro propensione naturale a proseguire nel tempo anche se per questo stesso motivo, rischiano di perdere l’aurea della novità. - La composizione tematica: si cerca di creare una diversificazione tematica degli argomenti Ci sono poi 4 fattori notizia: - Il riferimento a nazioni d’élite: ciò che succede nei Paesi più e grandi e sviluppati è destinato a fare notizia di più di ciò che accade nei Paesi in via di sviluppo. - Riferimento a persone d’élite: le azioni e dichiarazioni di persone note sono più notizia bili di quelle di altri - La personificazione: gioca un ruolo più importante nella notiziabilità che sia l’individuo al centro dell’attenzione e non la massa - La negatività delle conseguenze: uno scandalo fa notizia più di una buona azione, è qualcosa che rompe l’ordinario. Boone parla di conseguenze di questi principi potrebbero essere la contrazione della realtà: - Geografica: si favoriscono alcuni Paesi rispetto ad altri - Tematica: la variabilità in base al mezzo di comunicazione che richiama specificità culturali, tecnologiche e di contenuti. - Personale: la maggior concentrazione per le élite -

1.6 FATTORI IDEOLOGICI E RAPPRESENTATIVI I valori notizia devono dunque velocizzare e facilitare il processo di scelta delle notizie essendo flessibili ma universali. Ma nel processo di selezione gli elementi tirati in ballo sono tanti e c’è il rischio che i valori notizia diventino un’ideologia professionale che si allontanano dagli standard di notiziabilità di un evento. Infatti, i fattori che influenzano maggiormente sono ideologici: che nascono dal contesto sociale e culturale in cui si realizza l’attività giornalistica (Paesi laici svolgono un

giornalismo differente da quelli con una religione predominante), dipendenti anche dalle aspettative del pubblico; ci sono poi i fattori organizzativi: specifiche routine burocratiche e impostazioni di lavoro all’interno della redazione. Mc Quail semplifica i criteri di selezione delle notizie a 3 categorie: criterio relativo al luogo, al tempo e alla persona.

1.7 CRITERIO RELATIVO AL LUOGO Un fatto deve avere una localizzazione geografica: più un evento è vicino più è notiziabile. Il fattore spaziale è un elemento dal quale il newsmaking non può prescindere. Un primo approccio a tale criterio è quello della prossimità geografica. Più un evento è vicino al luogo in cui opera l’organizzazione mediale e vive il pubblico al quale quella notizia è destinata, più quel fatto diventa notiziabile e ha buone probabilità di finire in pagina, homepage o nel sommario di un giornale radio o tg. Un secondo approccio è la prossimità sociale e culturale: valutazioni geopolitiche, geoeconomiche. Infatti, pur essendo l’Albania vicina al sud Italia non si parla di questi Paesi ma piuttosto di altri Paesi europei più distanti geograficamente ma più affini da un punto di vista culturale. Ovviamente le testate giornalistiche tendono ad avere inviati proprio in quei luoghi che sono più importanti e interessanti per l’interesse pubblico. I fattori spaziali incidono anche sui fattori organizzativi della testata suddividendola in redazioni tematiche: redazione politica, redazione di cronaca, economica. Questo criterio è di grande importanza in quanto indica la possibilità materiale di una qualsiasi testata di comprendere la vera notiziabilità dell’evento e in seguito raccogliere immagini, video, testimonianze e informazioni così da poter costruire il prodotto notizia più adatto alla diffusione.

1.8 CRITERIO RELATIVO AL TEMPO Il tentativo è quello di ridurre al minimo la distanza cronologica tra l’accaduto e il momento in cui è reso noto (le nuove tecnologie hanno aiutato molto in questo). Si tratta della tempestività e velocità nel trasformare un fatto in notizia. I differenti mezzi di comunicazione che hanno modalità di fruizione differenti impongono che gli argomenti vengano trattati in modo diverso (i contenuti web sono aggiornati continuati e quindi puntano all’essenzialità della notizia; il giornale deve dunque puntare sull’approfondimento). Obiettivo è accorciare le distanze cronologiche dei fatti e con l’avvento delle nuove tecnologie si è riusciti a guadagnare tempestività, velocità e rapidità nel trasformare un fatto in notizia e valutare l’accadimento per diffonderla nell’opinione pubblica. Il criterio del tempo influenza anche la struttura narrativa degli articoli e dei servizi, soprattutto nelle hard news perché devono essere immediate e inaspettate, in grado di attirare l’attenzione del pubblico prima e dopo. Le soft news, invece, non hanno molta rilevanza nel fattore tempo perché non hanno un effetto immediato e si tratta di tematiche che possono essere comprese dal pubblico facilmente. Poi ci sono le notizie in via di sviluppo che il pubblico deve conoscere completamente, e le notizie continuative: quelle che si ripetono ciclicamente e che rappresentano un appuntamento fisso per il pubblico. L’applicazione del criterio tempo si basa su valori come la frequenza, novità o inaspettata. Teoria del tasso di violazione del tabù della ripetizione: sono 2 le possibili concretizzazioni di questa teoria. La prima è la notizia prevedibile (in base alla quale i giornalisti tendono a scegliere fatti che loro stessi si aspettano che accadano) la seconda è la notizia pianificata (fa riferimento alla tendenza a coprire giornalisticamente non solo quegli accadimenti che ci si aspetta che accadano, ma anche quegli accadimenti che sono stati pianificati per tempo, a volte generando un’aspettativa nel pubblico non corrispondente effettivamente alla realtà).

1.9 CRITERIO RELATIVO ALLA PERSONA Vi è la tendenza a mettere al centro dell’attenzione più che il fatto in sé, l’autore, creando la persona-notizia. La personalizzazione degli eventi è la tendenza ad estrapolare da un fatto notiziabile la storia di un singolo rappresentativa dell’intera vicenda. La personalizzazione è infatti la tendenza a estrapolare da un contesto notiziabile la storia di un soggetto che può portare il peso della rappresentanza dell’intera vicenda che si intende sottoporre a processo di rappresentazione. Per esempio, le Torri Gemelle 2001 scontro tra Bin Laden e Bush ha messo in secondo piano le reali problematiche della tragedia; oppure l’indagine per corruzione a carico di Silvio Berlusconi in contrapposizione con Di Pietro. Più recentemente gli scontri tra Grillo e Renzi sulle olimpiadi di Roma 2024. È la cronaca politica che più si presta al criterio relativo alla persona. Per esempio, le elezioni del 2004, mai si erano visti scontri duri come quelli successi tra centrosinistra e centrodestra sulla guerra in Iraq e sul sostegno dell’Italia alla politica estera degli USA. Il racconto politico è basato sulla presentazione dei leader più carismatici (COLLEGAMENTO ALTO VOLUME) e delle loro relazioni più che sulla presentazione di problemi e soluzioni. La logica dello star system: i media producono e riproducono notizie che ruotano attorno alla vita di personaggi famosi. Ovviamente gli aspetti positivi ci sono perché si semplifica la comprensione di fatti che sarebbero potuti rimanere in una zona d’ombra, quindi ben vengano i processi di personalizzazione in casi di femminicidi, negazioni di diritti, esperienze negative, regimi totalitari

1.10 I CRITERI SOSTANTIVI E RELATIVI AL PRODOTTO Mauro Wolf ha realizzato un ulteriore classificazione delle modalità di selezione delle notizie: - CRITERI SOSTANTIVI: ripropongono la contrapposizione tra l’importanza e l’interesse. Mentre le notizie importanti sono quelle che non possono mancare, quelle interessanti si limitano ad incuriosire, suscitare emozioni. L’importanza sembra derivare da 4 variabili: - il livello gerarchico degli individui coinvolti; - l’impatto della notizia sulla nazione e sull’interesse nazionale.; - la quantità di persone coinvolte - i possibili sviluppi futuri, quelle notizie che hanno più possibilità di restare al centro dell’attenzione

-

CRITERI RELATIVI AL PRODOTTO: meno la notizia è importante più è difficile la sua accessibilità nelle routine produttive. I criteri di notiziabilità in questo caso sono - brevità: Golding e Elliot, le notizie devono essere come le gonne delle donne cioè lunghe abbastanza per coprire l’essenziale, ma brevi per mantenere l’attenzione del pubblico. Dunque, bisogna limitare le notizie agli argomenti chiave che portano alla facile comprensione del testo; - novità: Galtung e Ruge, fa più notizia ciò che è in grado di alterare la routine quotidiana; - qualità della storia: della notizia corrisponde invece alla completezza di una notizia, alla chiarezza della sua esposizione, alla possibilità concreta di essere raccontata sotto forma di storia e, dunque, di essere sottratta a ogni possibile rischio di incomprensione. Può essere definita da 5 elementi che Gans individua in relazione al giornalismo televisivo: azione, ritmo, completezza, chiarezza del linguaggio, gli standard tecnici minimali. - bilanciamento: Un evento è tanto più notiziabile se esso fa parte di una categoria di eventi che non è già abbondantemente presente nel prodotto informativo e che, quindi, tiene conto delle diverse esigenze nella rappresentazione della realtà: coprire giornalisticamente la gran parte dei temi, interloquire con tutte le differenti classi sociali e le aree geografiche, che quello politiche e culturali, le fasce d’età e di sesso.

1.11 IL CRITERIO RELATIVO AL MEZZO I materiali relativi ad un fatto variano in base al mezzo di comunicazione scelto per comunicare la notizia (per la tv è importante avere materiale audiovisivo che dà azione ai fatti; per la radio ci vuole l’alternanza giornalista-soggetto coinvolto; per una testa online deve esserci ipertestualità). Sul quotidiano si hanno molte informazioni buone ma anche commenti, fotogrammi. In tv, la notizia deve avere ritmo e azione; in radio gli effetti sonori + insert dei protagonisti delle vicende narrate. Nella testata online, bisogna seguire la logica dell’ipertestualità e della cross-medialità. Il linguaggio fa la differenza, anche se non tutte le informazioni possono essere spendibili in tutti i mezzi d’informazione. Non ...


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