Guy Debord contro il Cinema PDF

Title Guy Debord contro il Cinema
Author Piero Passaro
Course Storia delle teorie del cinema
Institution Università di Bologna
Pages 3
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Summary

Riassunto del libro Guy Debord (contro) il cinema...


Description

Guy Debord Contro il cinema SULLA PSICOGEOGRAFIA E TEORIA DELLA DERIVA Con psicogeografia Debord intende lo studio delle leggi e degli effetti precisi dell’ambiente geografico sugli individui. “Le strade sono colme di macchine e questo è segnale della persuasione capitalistica” E’ dunque uno studio tra psiche e ambiente, poiché esattamente come nel cinema anche gli spazi devono essere de-costruit. Per l’esplorazione psicogeografica esiste una tecnica situazionista vera e propria, la deriva. Per Deriva si intende muoversi nell’ambiente psicogeografico in modo istintivo e aleatorio al fine di togliere delle linee di confine tra le diverse unità di atmosfera e abitazione. Esempi di Deriva: -

Debord e Gilles Ivan per giungere a place de la contrescarpe nel 1953

ISTRUZIONI SULL’USO DEL DETOURNEMENT (detuournamànt) Detournement: usare un frammento di un’altra opera letteraria per cambiare il senso, correggerlo o integrarne uno con un altro. Il detournment può essere -

Minore: è il detournament di un elemento che non ha un’importanza a sé, trae significato dalla sua semplice messa in presenza. Abusivo: Detournement di oggetto che ha un’importanza per sé, trae dal nuovo accostamento una portata differente Ultra-detournment: applicato alla vita quotidiana

Lo scopo del deto. È quello di opporsi alle tendenze delle classi dominanti per riappropriarsi della sperimentazione del cinema, servendosi dell’eredità artstca-letteraria dell’umanità. Il det è dunque un metodo de-costruttivo attraverso il quale si avanza un’ampia critica generale alla società, in questo contesto il cinema ha un ruolo importante tramite montaggio, far rivivere il passato con la funzione -

Dell’arresto tramite il quale l’immagine è sottratta dalla sua funzione narrativa. Della ripetzione, creando una memoria che moralizza il reale (tramite il quale mostra fatti già compiuti e che possono essere ripensati.

Il Det ripropone appunto sequenze rubate dando loro un nuovo significato, con un nuovo senso. “Il già dato” non si cambia ma lo si può ripensare usando il cinema, allo scopo di creare un nuovo popolo sensibile alla lotta di classe e al dominio totalizzante del capitalismo. I SITUAZIONISTI E LE NUOVE FORME D’AZIONE NELLA POLITICA O NELL’ARTE Il movimento situazionista si presenta come -

Un’avanguardia artistica atta a creare una libera vita quotidiana Un contributo all’edificazione pratica/teorica di una nuova contestazione rivoluzionaria

Come prima cosa l’IS propone nel rendersi conto che ogni rivoluzione avvenuta nel primo terzo di secolo è fallita. Sostengono alcuni atti di reazione a mano armata (tra cui un episodio di Bakunin). L’idea è quella di critcare tutti i contenut culturali della società spettacolare. Si fa riferimento alla precedente arte rivoluzionaria nel Dadaismo e nei suoi limiti ad essere divenuto poi solo una moda che accettava il mondo attuale. CON E CONTRO IL CINEMA Lo scopo del cinema è quello di propaganda nel periodo di transizione pre-situazionista, il suo uso poi varia nell’essere un elemento costitutivo di una situazione realizzata.

IL CINEMA DOPO ALAIN RESNAIS (Caso di esempio di nuova critca dell’IS) L’internazionale situazionista parla del film Hiroshima Mon Amour mettendo in luce elementi che vengono ammirati perché appartenenti alla nouvelle vague e ai suoi valori fintamente “rivoluzionari”. E’ una critica della critica. Tutti evidenziano l’elemento della memoria ma nessuno afferma che il film di Resnais afferma come lo spettacolo moderno sia una messa in scena della propria rovina. IL PROBLEMA DEL MALEDETTO Debord ha spazzato via tutte le estetiche del consenso in favore di un’azione che provoca; Con i suoi film Debord esegue un tentatvo di correzione di un modo di concepire lo spettacolo evitando ogni classificazione e ogni tentativo dei critici di relegarlo ad una triste episodio isolato e rivoluzionario del suo cinema. IL RUOLO DI GODARD Godard è aspramente critcato (oltre il caso delle cinesi su “Consumato dal fuoco”) poiché è considerato apparentemente libero; il suo intento di libertà dai dogmi cinematografici (libertà relativa) è una critica artistica che impedisce il situazionismo al cinema. Registi come Godard nascondono i veri problemi della critica dell’arte. IL CINEMA E LA RIVOLUZIONE Per i situazionisti Godard tende infatti ad una falsa rivoluzione (lui stesso afferma “Il cinema è l’arte della menzogna) e i situazionisti lo odiano per questo. Perché finge di essere qualcosa che realmente non è, evitando una vera rivoluzione tramite il cinema. IL CINEMA DI GUY DEBORD Giorgio Agamben afferma che il cinema è stato molto importante per i situazionisti rispetto alla poesia ed altre forme di arti per il suo stretto legame con il cinema. Agamben riflette su come il cinema di Debord sia basato su ripetzione e arresto -> contnua al paragrafo “ISTRUZIONI E USO DEL DETOURNEMENT” DEBORD AL CINEMA

“”La funzione del cinema di Debord è di presentare una forma coerente isolata come sostituzione di una comunicazione e un’attività assenti.”” DEBORD Secondo questo scopo dunque lo spettatore del cinema attuale è disprezzabile perché accetta passivamente la propria passività veicolata dal cinema del capitalismo, il quale crea un tempo modificato e di falsa coscienza che lo stesso spettacolo afferma. Lo spettacolo è l’affermazione di ogni vita umana come semplice apparenza....


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