IL Cinema Secondo Hitchcock PDF

Title IL Cinema Secondo Hitchcock
Course Comunicazione Media e Pubblicità
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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Summary

IL CINEMA SECONDO HITCHCOCKINTRODUZIONEL’intervista verte su: a) Le circostanze che circondano la nascita di ogni film b) L’elaborazione e la costruzione della sceneggiatura c) I problemi di regia di ogni film d) La stima fatta da lui stesso del risultato commerciale e artistico dei singoli filmQues...


Description

IL CINEMA SECONDO HITCHCOCK INTRODUZIONE L’intervista verte su: a) Le circostanze che circondano la nascita di ogni film b) L’elaborazione e la costruzione della sceneggiatura c) I problemi di regia di ogni film d) La stima fatta da lui stesso del risultato commerciale e artistico dei singoli film Quest’uomo che meglio di tutti ha filmato la paura è lui stesso un pauroso e suppongo che la sua riuscita sia legata a questo tratto del carattere. Lungo tutta la sua carriera Hitchcock ha provato il bisogno di proteggersi dagli attori, dai produttori, dai tecnici, perché le minime debolezze o i più piccoli capricci di uno di essi possono compromettere l’integrità di un film. Per lui il modo migliore per proteggersi era quello di diventare il regista da cui tutte le star sognano di essere dirette, diventare il produttore di se stesso, saperne di più, dal lato tecnico, degli stessi tecnici. Gli restava ancora da proteggersi dal pubblico e per questo Hitchcock ha cominciato ad affascinarlo terrificandolo, facendogli ritrovare tutte le forti emozioni dell’infanzia. Tutto questo ci porta alla suspense che certi considerano come una forma inferiore di spettacolo mentre è in sé lo spettacolo. La suspense è prima di tutto la drammatizzazione del materiale narrativo di un film. Grazie alla tensione creata dalla frenesia dell’immagine, l’urgenza dell’azione non potrà essere messa in dubbio. Una tale decisione di drammatizzazione non può funzionare senza arbitrarietà, ma l’arte di Hitchcock dice spesso di non curarsi della verosomiglianza, ma in realtà egli è raramente inverosimile. Organizza i suoi intrecci partendo da una straordinaria coincidenza che gli fornisce la situazione forte di cui ha bisogno. Poi, il suo lavoro consiste nel nutrire il dramma, nell’annodarlo sempre più stretto dandogli il massimo dell’intensità e plausibilità prima di scioglierlo molto rapidamente dopo che ha raggiunto il parossismo. Come regola generale le scene di suspense formano i momenti privilegiati di un film, quelli che la memoria trattiene. Ma guardando il lavoro di H, ci si accorge che lungo tutta la sua carriere egli ha cercato di costruire film in cui ogni momento fosse un momento privilegiato. Film come dice egli stesso, senza buchi né macchie. Questa volontà feroce di trattenere a qualsiasi costo l’attenzione e, come egli stesso dice, di creare e poi di preservare l’emozione al fine di mantenere la tensione, rende i suoi film molto particolari e inimitabili, perché H esercita la sua influenza e il suo dominio non soltanto nei momenti forti della storia, ma anche sulle scene di narrazione, di transizione e tutte le scene normalmente integrate dei film. Due scene di suspense non saranno da lui mai collegate tramite una scena comune, perché H ha orrore del comune. L’arte di creare la suspense è nello stesso tempo quella di mettere il pubblico nell’azione facendolo partecipare al film. Lo spettacolo, da questo punto di vista, non è più un gioco che si fa a due (regista + suo film) ma a tre (regista + suo film + pubblico) e la suspense, diventa un mezzo poetico perché il suo obiettivo è quello di commuoverci, di farci battere più forte il cuore. Legge essenziale del cinema: tutto ciò che viene detto invece di essere mostrato è perso per il pubblico. Ogni film di H contiene diverse scene basate sulla sfasatura tra l’immagine e il dialogo, in cui la prima situazione (evidente) e la seconda (segreta) vengono filmate simultaneamente allo scopo di ottenere un’efficacia drammatica e strettamente visiva. È così che H si trova a essere praticamente l’unico a filmare direttamente, cioè senza ricorrere al dialogo esplicativo, dei sentimenti come il sospetto, la gelosia, il desiderio, l’invida e questo ci porta al paradosso: H il cineasta più accessibile a ogni pubblico per la sua semplicità e la chiarezza del suo lavoro, è allo stesso tempo quello che eccelle nel filmare i rapporti più sottili tra gli individui.

CAPITOLO I L’infanzia – Il commissario mi chiuse in una cella – Le punizioni corporali – Ingegnere – Un film incompiuto Number Thirteen – Woman to Woman – La mia futura moglie – Michael Balcon mi chiese – The Plesaure Garden – Come si è svolto il mio primo giorno di riprese – The Mountain Eagle. Padre di H quando lui avevo 4 o 5 anni lo andò al commissariato e poliziotto lo rinchiuse in una cella. Da piccolo era silenzioso, osservava molto, non espansivo ma solitario, famiglia cattolica istruzione presso i Geusiti che infliggevano punizioni corporali, sviluppo di una paura morale, come di essere associato a tutto ciò che è male. Studi da ingegnere, leggeva riviste di cinema e andava alle prime. Lavora come pubblicitario e iniziò a disegnare. Lavorato al teatro di posa, reparto montaggio, diventa aiuta regista per la compagnia di Michael Balcon per il quale scrive una sceneggiatura. Primo film incompiuto Number Thirtheen. Poi Woman to Woman storia di un ufficiale dell’esercito inglese durante la Prima Guerra che ha una relazione con una ballerina e poi perde la memoria. La sua futura moglie Alma era la montatrice del film e segretaria di edizione. Nel 1925 Michael Balcon gli chiese “le piacerebbe dirigere un film?” e girò così Pleasure Garden (1’ film da regista). Primo giorno di riprese colmo di inconvenienti, mancanza di soldi. Secondo film The Mountain Eagle.

CAPITOLO 2 The Lodger primo vero film di H – Una forma puramente visiva – Una lastra di vetro – Le manette e il sesso – Perchè apparivo nei miei film – Downhill – Easy Virtue – Vinci per me! – Jack One Round – The Farmer’s Wife – Tabarin di lusso – Un po’ come Griffith – L’isola del peccato, ultimo film muto – Il rettangolo dello schermo deve essere caricato di emozione The Lodger primo film di H tratto da romanzo omonimo. L’azione si svolge nella casa di un’affittacamere e la proprietaria si chiede se il nuovo inquilino sia un assassino. Soggetto tratto in modo semplice dal punto di vista della donna. Il protagonista era innocente. Film nel quale ha messo in pratica ciò che aveva imparato in Germania, costantemente animato dalla volontà di presentare per la prima volta le sue idee in forma puramente visiva. Prima scena utilizza una lastra di vetro illuminata dal basso per fotografare la testa della ragazza morta annegata. Verso la fine del film il protagonista è ammanettato, per H psicologicamente l’idea delle manette sia molto forte, essere legati a qualcosa, idea di feticismo che si ritrova anche nei giornali nei criminali ammanettati. Manette rappresentano simbolo di perdita di libertà ma per H c’è anche una relazione col sesso. Tema che si ritrova in quasi tutti i suoi film: l’uomo accusato di un delitto che non ha commesso, che procura allo spettatore una sensazione di pericolo più forte, perché ci si immedesima facilmente. Tiene sempre presenti le reazioni del pubblico. Questo tema soddisfa nel pubblico il desiderio da una parte di assistere alla rappresentazione di avvenimenti oscuri e dall’altra di identificarsi con un personaggio della vita quotidiana. Il soggetto dei film di H è l’uomo qualunque che si trova a vivere avventure straordinarie. In The Lodger H appare per la prima volta in un suo film, in quel frangente era strettamente funzionale, poi è diventata una superstizione e infine una gag. Film successivo Downhill racconta la storia di uno studente accusato di un furto al liceo, sperimentazione con scene oniriche. Successivamente il film Easy Virtue e The Ring vinci per me storia di due pugili che amano la stessa donna, dopo The Lodger è stato il secondo film “di Hitchcock”. Conteneva molte innovazioni e riprese che ora non si fanno più, come durante una festa lo champagne che spuma, e si fa un brindisi alla protagonista che scompare con un altro uomo e lo champagne non spuma più. Il film inizia con una scena nella fiera con un pugile chiamato Jack One Round che metteva KO al primo round. Tutto il film è una storia di un adulterio piena di allusioni al peccato originale. C’è inoltre un braccialetto a forma di serpente dato in dono dal campione d’Australia alla protagonista che viene usato in modi diversi durante il film e diventa contorto come un serpente, usato anche come anello. The ring.

1928 film The Farmer’s Wife storia di un agricoltore che diventato vedovo passa in rassegna con la domestica possibili mogli per poi accorgersi che la domestica innamorata di lui è la moglie ideale, tratto da un lavoro teatrale, siamo in piena commedia, difficoltà era quello di evitare un uso troppo frequente di titoli. In questo film la macchina da presa è dentro l’azione, commedia ripresa come un thriller, la macchina non era mai dalla parte degli spettatori piuttosto sembrava fosse dietro le quinte. Poi Tabarin di lusso , H dichiara uno dei suoi film più brutti e senza trama, soggetto nato da qualcuno che gli ha detto “facciamo un film che si chiama Champagne”. Ricorda film di Griffith Agonia sui ghiacci. Ci sono molte gag nel film. L’isola del peccato ultimo film muto. H dichiara i film muti sono la forma più pura del cinema, e l’avvento del sonoro del cinema ha compromesso la perfezione tecnica che si era arrivata ad avere nel cinema muto. H dice quando si racconta una storia al cinema, non si dovrebbe ricorrere al dialogo se non quando è impossibile fare altrimenti. Mi sforzo sempre di cercare per prima cosa il modo cinematografico di raccontare una storia per mezzo della successione delle inquadrature e sequenze. Con l’avvento del sonoro il cinema si è bruscamente irrigidito in una forma teatrale. Il risultato è la perdita dello stile cinematografico e la perdita della fantasia. Quando si scrive un film è indispensabile tenere nettamente distinti gli elementi di dialogo e gli elementi visivi, e ogni volta che è possibile, dare la preferenza ai secondi sui primi. qualunque sia la scelta finale in rapporto allo sviluppo dell’azione, deve essere quella che con maggiore sicurezza tiene il pubblico in sospeso. Il rettangolo dello schermo deve essere caricato di emozione. CAPITOLO 3 Blackmail, primo film parlatp – Il procedimento Shuftan – Juno and the Paycock – perché non girerò mai Delitto e Castigo – cos’è la supense? – Murder – Gli idiomi americani – Fiamma d’amore – Rich and Strange – a Parigi con la signora H – Number Seventeen – Non un gatto… - Hitch produttore – Vienna di Strauss – “Sei finito, la tua carriera è in ribasso” – Un esame di coscienza molto serio 1929 Blackmail primo film sonoro, utilizzata la tecnica espositiva di The Lodger. Durante la caccia all’uomo nel British Museum H ha usato dei trucchi con un buon risultato, siccome la luce era insufficiente per le riprese all’interno del museo, hanno usato procedimento Shuftan. Si mette uno specchio a un angolo di quarantacinque gradi nel quale si riflette una foto dell’interno del museo. Sullo specchio si raschiava via l’argento in alcuni punti che corrispondevano a un elemento della scenografia realmente costruito nel teatro di posa. La scena in cui il pittore vuole violentare la ragazza che ha attirato nel suo appartamento, e che si conclude con un delitto, rivista spesso in seguito in diversi film americani di altri registi. In questa scena H ha fatto un addio al cinema muto in cui il cattivo era generalmente un uomo con i baffi, allora ha mostrato il pittore senza baffi ma l’ombra del candeliere di ferro disegnava al di sopra del suo labbro superiore dei baffi. Juno and the Paycock , si svolge a Dublino e racconta le stranezze a cui si lascia andare una famiglia povera che sta per ricevere un’eredità. Film girato con attori irlandesi, H non aveva voglia di girarlo perché non vedeva come trasportare cinematograficamente la commedia. È stato recensito bene ma H non era d’accordo perché pensava non avesse alcun rapporto col cinema. H non girerà mai capolavori letterari come Delitto e castigo perché è l’opera di un’altra persona. I cineasti di Hollywood deformano l’opera originale, la sua intenzione è non farlo mai. Se legge una storia e gli piace l’idea la fa sua dimenticando completamente il libro e facendo del cinema. H non accetta che uno si impadronisca dell’opera di qualcun altro che ha impiegato anni a scrivere, prendendo il libro manipolandolo circondandosi di tecnici e si ritrovano candidati all’Oscar mentre l’autore si dissolve. Inoltre nei romanzi di Dostoevskij ci sono molte parole e hanno tutte una funzione precisa. H gioca con il tempo contraendolo, ma più spesso dilatandolo, per questo per lui il lavoro di adattamento di un libro è molto diverso per H che per la maggior parte degli altri registi. H dice che il tempo al cinema non dovrebbe mai avere alcun rapporto con il tempo reale. H dice le sequenze di un film non devono mai procedere con lentezza, ma sempre in modo l’azione di sviluppi, proprio come un treno che avanza

incessantemente. Non bisognerebbe mai paragonare un film a un lavoro teatrale o romanzo. Quello che più si avvicina è il racconto, perché non ha mai punti morti. La suspense è il mezzo più potente per tenere viva l’attenzione dello spettatore, che si tratti di suspense della situazione o di quella che spinge lo spettatore a chiedere “ora cosa sta per succedere?”. Suspense non c’è solo quando si prova paura, esempio in Easy Virtue quando la centralinista ascolta il giovane e la ragazza mentre parlano di matrimonio, la ragazza accetterà la proposta? Per produrre supense è indispensabile che il pubblico sia perfettamente informato di tutti gli elementi in gioco, altrimenti non c’è suspense. Per H il mistero raramente crea suspense, come negli whodunit che genera curiosità ma priva di emozione, invece le emozioni sono necessarie per la suspense. Differenza tra sorpresa e suspense: noi stiamo parlando, c’è forse una bomba sotto il tavolo e la nostra conversazione è molto normale, non accade nulla e poi di colpo esplosione. Il pubblico è sorpreso, ma prima che lo diventi gli è stata mostrata una scena normale, priva di interesse. Invece suspense: la bomba è sotto il tavolo e il pubblico lo sa, pubblico sa che la bomba esploderà all’una e sa che è l’una meno un quarto- c’è un orologio nella stanza – la stessa conversazione insignificante diventa d’un tratto molto interessante perché il pubblico partecipa alla scena. Gli verrebbe da dire ai personaggi sullo schermo: “non dovreste parlare di cose banali, c’è una bomba!”. Nel primo caso si offre al pubblico 15 secondi di sorpresa, nel secondo quindici minuti di suspense. La conclusione di tutto questo è che bisogna informare il pubblico ogni volta che è possibile, tranne quando la sorpresa è un twist, cioè quando una conclusione imprevista costituisce il sale dell’aneddoto. Film successivo Murder è stato tratto da una commedia, storia di una giovane attrice accusata di aver ucciso una sua amica. Uno dei pochi whodunit che ha girato H. Hitch li ha sempre evitati perché generalmente l’interesse sta solo nel finale. Interesse nel film per H stava nel fatto che c’erano molte cose che si facevano per la prima volta. Era necessario far conoscere al pubblico i pensieri del personaggio, ed è ricorso quindi al monologo interiore, idea utilizzata in teatro da Shakespeare. Film audace per l’epoca perché si trattava di una storia di omosessualità appena dissimulata. Molti riferimenti ad Amleto, perché c’era una commedia dentro la commedia. Tutto il film legato strettamente al teatro. Inoltre Murder prima esperienza di film bilingue, difficoltà nell’adattare particolari divertenti in tedesco, perché ironia differente da inglese. Film successivo Fiamma d’amore tratto da una commedia, soggetto non scelto da H. Film successivo Rich and Strange del 1931, film pieno di brio, c’erano molte idee. Storia di una giovane coppia che ha vinto una grossa somma di denaro e decide di fare un viaggio intorno al mondo. Prima del film H e moglie vanno a Parigi per fare ricerche per la sceneggiatura, si ritrovano in un bordello, si comportavano esattamente come i protagonisti del film, due innocenti all’estero. No successo. 1932 Number Seventeen divertente ma con storia confusa. Scena in una casa che H voleva usare come rifugio di gatti randagi, che al colpo di fucile avrebbero sceso le scale, ma dopo vari tentativi impossibile da realizzare. Film breve, tratto da commedia e da un romanzo. 1933 Vienna di Strauss , per H non stava andando molto bene, musical senza musica. Durante questo periodo aveva una pessima reputazione a sua insaputa. Era stato molto deluso dall’insuccesso di Rich and Strange e Number Seventeen costituiva un chiaro segno indicatore del momento non felice che stava attraversando. Non esaminava con attenzione quello che doveva fare e dopo questo periodo ha imparato a essere molto critico verso se stesso e non imbarcarsi più in un progetto di cui non si sentiva sicuro. Errore che ha commesso con Rich and Strange è stato di non essersi assicurato che i due attori principali sarebbero stati graditi sia al pubblico che alla critica. CAPITOLO 4 The Man Who Wknew Too Much – Quando Churchill era capo della polizia – Come mi è venuta l’idea del colpo di piatti – Semplificare e chiarire – Il Club dei Trentanove – Influenza di Buchan – Che cos’è l’understatement? – Una vecchia storia licenziosa – Mister Memory – Pezzi di torta 1934 The Man Who Knew Too Much è stato il più grande successo inglese e ha riscosso molto successo anche in America. Coppia di turisti inglesi in viaggio con la bambina assistono all’omicidio di un francese che prima di morire svela il complotto per uccidere un ambasciatore straniero in visita a Londra. Spie

rapiscono bambina, la madre salva ambasciatore durante un concerto. Ispirato a storia vera, avvenimento del 1910 conosciuto come l’assedio di Sidney Street. Difficoltà con la censura perché la polizia inglese non ha mai portato le armi e il censore non voleva che la polizia inglese usasse armi nel film. Nella scena del concerto l’ambasciatore doveva venire ucciso quando ci sarebbe stato un colpo di piatti, l’idea del colpo di piatti è stata suggerita a H da un disegno umoristico di una rivista. Mostravano un uomo che si sveglia, si lava, si prepara, fa colazione, poi prende una custodia con uno strumento musicale, va all’Albert Hall quando comincia concerto aspetta il suo turno suona una nota e se ne torna a casa. La storia di questo omino che aspetta il momento di suonare una sola nota gli ha suggerito la suspense del colpo di piatti. Nel remake americano di questo film H ha preso molte precauzioni nei confronti del pubblico a proposito di questi piatti. Dopo i titoli di testa ha mostrato con molta evidenza un musicista con in mano i piatti e scritta che diceva “un colpo di piatti può sconvolgere la vita di una famiglia americana”. Più tardi nel film le spie ascoltano la registrazione della cantata prima di andare al concerto. Il fine era di ottenere la completa partecipazione del pubblico, magari molti non sapevano cosa cono i piatti per questo era bene mostrare lo strumento e la scritta, poi bisognava che il pubblico fosse capace non solo di identificare il suono ma anche di immaginarlo in anticipo, quindi attenderlo. Questo condizionamento del pubblico è la base essenziale per la creazione della suspense. H dice mi sono reso conto che spesso certe situazioni di suspense sono irrimediabilmente compromesse quando il pubblico non capisce chiaramente la situazione. Per esempio due attori sono vestiti uguali. Bisogna costantemente chiarire. H sempre dice bisogna provare in prima persona le emozioni che si vogliono suscitare nel pubblico, i registi che non sanno essere semplici non riescono ad avere il controllo del tempo che è loro concesso si preoccupano di problemi astratti e le loro inquietudini impedendo di concentrarsi su preoccupazioni precise. Film successo Club dei Trentanove storia di un giovane canadese che fugge da Londra per andare in Scozia, dove vuole ritrovare le tracce delle spie che hanno pugnalato una donna nel suo appartamento. Tratto da un romanzo di John Buchan, scrittore ammirato molto da H. Quello che H apprezza di Buchan è qualcosa di profondamente britannico che in Inghilterra chiamano understatement. È la sub-valutazione, la sub-estimazione, un modo di presentare avvenimenti molto drammatici in un tono leggero. È il tono della Congiura degli Innocenti. La scena in cui Robert Donat passa la notte nella casa dell’agricoltore e di sua moglie gli è stata suggerita da una vecchia storia licenziosa, parla di un agricoltore aust...


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