La Funzione Finanziaria e la valutaz economica delle strategie PDF

Title La Funzione Finanziaria e la valutaz economica delle strategie
Author Alessia Isnardi
Course Economia e gestione delle imprese
Institution Università degli Studi di Genova
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Riassunto cap. 8 del libro....


Description

LA FUNZIONE FINANZIARIA E LA VALUTAZIONE ECONOMICA DELLE STRATEGIE Nella sua accezione più tradizionale, la finanza aziendale è intesa come la disciplina che si occupa del reperimento delle risorse finanziarie sul mercato dei capitali; la funzione finanziaria è quindi intesa come l'inx delle attività strumentali al soddisfacim del fabbisogno finanziario (ordinario e straordinario). Abbiamo la finanza allargata, con la quale l'oggetto di studi viene esteso alle questioni relative all'efficace impiego delle risorse finanziarie; a questa concezione corrisponde quindi un ampliamento delle aree di competenza della funzione finanziaria nel sistema aziendale, che ricomprende ogni decisione che riguardi le risorse di capitale contemplate sia nella loro origine (fonti) sia nella loro destinazione. Coinvolge quindi non solo aree di esclusiva competenza della funz finanziaria, come la gestione delle fonti di finanziamento e la gestione della tesoreria e degli investim di natura finanziaria, ma richiama anche il coordinam con altre funzioni aziendali, come per la valutazione della convenienza economica di progetti (decisioni) d'investim. Più recentem nasce la concezione della nuova finanza, con essa l'ogg delle decisioni di competenza della funz finanziaria rimane inalterato, ma gli strum a supporto di quelle decisioni si arricchiscono di nuovi modelli, molti dei quali basati su metodologie matematiche e statistiche (nuove tecniche). Dalla definizione di funzione finanziaria come luogo di competenze-conoscenze discendono le principali dimensioni che caratteriz il ruolo e gli ambiti della finanza nell'impresa moderna: • Supporto alle decisioni → consiste nel fornire a tutte le aree aziendali il necessario supporto per la conversione dei dati economici collegati alle decisioni effettuate o da effettuare in parametri significativi che misurino la creaz o distruz di valore per gli azionisti dell'impresa. • Struttura ottimale del capitale → si vuole individuare un rapp tra capitale di credito e capitale proprio in corrisp del quale il valore dell'impresa risulta massimizzato (composiz ottimale fonti di finanziam dell'impresa). • Programmazione e controllo dei flussi finanziari → si divide in due fasi: 1 evidenziare le conseg prod sui flussi finanz dalle scelte strategiche delle altre aree aziendali, per det il fabbisogno complex di capitale (le eventuali eccedenze di liq che di prevede si manifesteranno); 2 predisposiz di interventi necessari a ottimizzare la gestione dei flussi finanz, cioè l'attivaz di fonti esterne di finanziam se dallo studio dei flussi finanz dell'impresa dovessero emergere fabbisogni o surplus di capitale. • Gestione speculativa dei flussi finanziari dell'impresa → questa gestione viene impostata in funzione del raggiungim di un equilibrio che consenta, attraverso i proventi, di far fronte agli esborsi monetari necessari per l'acquisiz dei fattori prod e quindi per la continuaz nel tempo dei cicli economici posti in atto dall'impresa. La disponib di risorse finanz offre un'ulteriore opportunità per realizz profitti, attraverso une gestione non esclusivam strumentale alla realizzaz delle attività prod, ma orientata a finalità speculative sfruttando le imperfez dei mercati e sistemi d'imposiz fiscale e da questi conseguire margini di profitto. Tali finalità sono perseguite attraverso 2 forme principali: l'impiego delle eccedenze strutturali di liq in investim sul mercato dei capitali; l'apertura di posiz

speculative rix all'andam atteso dei tassi d'interesse, di cambio e dei prezzi delle mp. Riguardo al supporto alle decisioni, tutte le decisioni dell'impresa hanno un impatto in termini di creaz o distruz di valore. Il contributo della finanza aziendale ha natura metodologica, in quanto fornisce le tecniche attraverso le quali misurare la creaz o distruz di valore associata alle decisioni. Esso ha anche natura operativa, in quanto la misuraz del valore creato o distrutto per gli azionisti necessita dell'individuaz di una soglia minima di rendimento con la quale cfr il rendim atteso dalla decisione ogg di valutazione. Il metodo più semplice per la valutaz delle decisioni di investim è il PAYBACK PERIOD:

Questo indicatore, però, non tiene conto del valore finanziario del tempo. Questo problema è risolto con l'impiego del VALORE ATTUALE NETTO (VAN). Esso è un parametro quantitativo che valuta l'efficienza delle decisioni prese dal management dell'impresa. Esso rappresenta il principio VA0 ( x)= (1 +X r) ricchezza per gli azionisti viene intuitivo per cui l'increm della perseguito attraverso la realizzaz di investim che offrano un rendim superiore a quello minimo richiesto in base alle caratt degli investim stessi. Una decisione d'investim rappresenta una scelta di allocazione temporale della ricchezza corrente; il tasso d'interesse definisce le condiz alle quali tale allocaz può avvenire sul mercato finanziario. Dal momento che il tasso d'interesse è maggiore di zero, ne discende che il tempo ha un valore finanziario. La determinaz e l'utilizzo del VAN si basano sulla consid per cui il tempo ha un valore finanziario: una data somma di denaro ha un diverso valore corrente a I I I seconda del momento CF n in cui essa è CF 1 CF 2 effettivam disp per il suo destinatario, + ...+ VAN =I + + (1+ r ) (1+ r )2 (1+ r )n effettivam investita cioè può essere sul mercato finanziario. Questa è la ragione per cui, a fronte di un finanziam, si CF n n corrispondono gli interessi. VAN =I + Σ t=1 n Essendo r il tasso d'interesse (1+ r ) di mercato, il valore di una somma X disp al tempo T>0 è inferiore al valore di X al tempo 0, il valore al tempo T è detto Valore Attuale, in quanto è attualizzato, cioè scontato, a un tasso r: T

Il valore attuale di un investim, cioè il valore al quale un titolo rappresentativo dell'investim stesso può essere scambiato sul mercato finanziario, è pari al valore attuale dei flussi di cassa disp che esso produrrà nel corso della sua vita. Sia I l'esborso monetario da sostenere per realizz l'investim che produrrà i flussi di cassa ICFt per n anni, l'impatto sulla ricchezza dell'investitore prod dalla realizzaz dell'investim sarà pari al suo VAN, cioè al valore attualizzato dei flussi di cassa prod dall'investim al netto del costo monetario necessario per produrli:

da ciò deriva:

Nel caso in cui il valore risultante (VAN) sia maggiore di 0, si potrà ritenere che sia stato creato valore. La caratt che fa del VAN un utile strum di analisi delle decisioni aziendali è quella di consentire la conversione del differenziale tra il rendim del prog e quello di rif sul mercato finanziario (differenziale dal quale dipende la convenienza dell'investim stesso) in un valore monetario rappresentativo della variaz di ricchezza degli investitori conseg alla realizzaz dell'investim. Così, tutte le implicaz economiche associate a ogni decisione aziendale possono essere trad in un parametro di agevole interpretaz per tutti gli operatori aziendali, creando una base metodologica comune che dovrebbe ispirare le scelte di allocaz delle risorse dell'impresa. Nelle condizioni in cui ci siano investim non privi di rischio, è necessario adattare i parametri, in particolare il tasso di rendim atteso dall'investim ( r), allo scopo di riflettere non solo il valore finanz del tempo, ma anche il rischio al quale risulta assogettata la ricchezza degli investitori. In un investim privo di rischio r riflette semplicem il valore finanz del tempo. Poiché, però, ad ogni investim si associa un certo liv di rischio, r deve considerare anche D questo. ROE =ROI + ( ROI −r D ) E Per scegliere il tasso di rendim atteso (r), si parte dal rendim medio di un investim risk-free (in Italia solitam il rendim a scadenza dei BTP a lungo termine al netto delle imposte), che rappresenta il costo-opportunità dell'operaz. A questo si aggiunge uno spread che tiene conto del rischio legato allo specifico investim attraverso appositi metodi di stima del premio al rischio. Riguardo alla struttura ottima del capitale, le decisioni di investim sono strettamente collegate a quelle di finanziam. La realizzazione dell'attività prod richiede, infatti, che l'impresa sia dotata di un certo ammontare di capitale. L'insieme delle forme e delle condizioni in base alle quali il capitale risulta vincolato all'impresa definisce la struttura del capitale, cioè l'articolaz delle fonti di finanziam dell'impresa. Il valore delle attività dell'impresa può essere “scomposto” tra: – Valore del capitale proprio – Valore del capitale di credito Tra i compiti della Finanza vi è la definiz della struttura ottima di capitale, in termini di migliore distribuz tra capitale proprio e capitale di credito. La struttura del capitale, che può essere sinteticam descritta attraverso il rapporto di leverage D/E (di indebitam) tra ammontare di capitale di credito (D) e di capitale proprio o equity (E) con cui risulta finanziata l'impresa, influisce sulla relazione che intercorre tra il rendim realizzato ex post dagli azionisti, misurato attraverso il ROE (Return On Equity), e il rendim degli investim posti in essere dall'azienda, misurato attraverso il ROI (Return On Investment), tramite la LEVA FINANZIARIA, che confronta il costo e il rendim dell'indebitam:

Ne deriva che, in presenza di una redditività del capitale investito (ROI) maggiore del costo di capitale di credito (rD), gli azionisti di una società caratteriz da un più elevato grado di leverage (D maggiore di E) realizzeranno un rendim (ROE) maggiore di quello realizzato dagli azionisti di una società che, a parità di altre condiz, abbia un grado di leverage più contenuto. Se invece il ROI è minore di rD, essi realizzeranno un ROE minore. La relazione implica che a fronte di una medesima variaz nel ROI, l'impatto sulla variaz del ROE sarà, a parità di altre condiz, tanto maggiore quanto maggiore risulta essere il leverage. Tali consid sono alla base della teoria secondo la quale una struttura finanziaria caratteriz da un più elevato grado di indebitam non si traduce in un maggior valore per gli azionisti, a causa del maggiore rischio finanziario a cui sono esposti, ma comporta una maggiore prob di incorrere in costi di fallimento. Un più elevato liv di indebitamento aumenta il risparmio fiscale associato al capitale di credito. Riguardo al controllo e gestione dei flussi finanziari; i fabbisogni finanziari non originano solo da esigenze di finanziamento (o investim, rix alle quali la liquidità di gestione ordinaria non sia suff) , ma anche da necessità di natura gestionale, originate dalla combinaz di incassi e pagam derivanti da operaz di routine, da cui risultino fabbisogni monetari di breve T. Nel mercato finanziario non è sempre possibile reperire il capitale necessario per gli investim, a causa di: – quantità di capitale a disposiz dell'impresa insufficienti → razionamento del capitale – tempi necessari a ottenere la disp di un certo capitale: il reperim dei fondi sul mercato finanziario dei capitali può richiedere margini di tempo variabili che condizionano il momento in cui i fondi si rendono effettivam disp per l'impresa. La funzione finanziaria dell'impresa si occupa quindi anche della pianificazione finanziaria, attivando le fonti di capitale compatibili con i fabbisogni in termini di tempo, quantità e forma. La pianificaz finanziaria si occupa dell'analisi della dinamica dei flussi finanziari generati e assorbiti dall'impresa, allo scopo di stabilire in via anticipata il fabbisogno finanziario e le modalità della sua copertura. Il tipico strumento per la rappresentaz della dinamica di tali flussi è il rendiconto finanziario: un prospetto in cui vengono riassunti i flussi finanziari che scaturiscono sia dalle movimentaz delle poste patrimoniali (investim e finanziam) sia dalla gestione corrente dell'impresa. Esso è quindi uno strum di analisi complementare al CE e allo SP. Il rendiconto finanziario può avere per oggetto diversi aggregati:

flussi di Capitale Circolante Netto finanziario (CCNf) → differenza tra l'attivo circolante (liquidità, crediti vs clienti, scorte mp e prod finiti) e il totale del passivo circolante (debiti vs fornitori e debiti finanziari a breve termine). – flussi di Capitale Circolante Netto commerciale (CCNc) → calcolato al netto della liquidità e dei debiti finanziari a breve termine (quindi somma dei crediti vs clienti, scorte mp e prod finiti al netto dei debiti vs fornitori). Questa configuraz consente di isolare gli effetti della politica commerciale da quelli di origine finanziaria. – flussi di liquidità. La gestione si può suddividere in 3 aree principali: – area degli investim e disinvestim (in CF) → acq beni che nel bilancio sono compresi nell'attivo fisso (impianti, immobili e strutture necessarie all'attività di prod). È necessario provvedere periodicam alla sostituz di questi beni per il logorio fisico e l'obsolescenza. Questo con conseguente assorbim di risorse finanziarie. La cessione dei cespiti obsoleti o non + utilizzati può costituire una fonte di risorse finanz. Per un'impresa in fase di crescita il fabbisogno relativo agli investim in CF è crescente in quanto la realizzaz di nuovi investim è destinata non solo alla sostituz dei vecchi impianti ma anche alla creaz di nuova capacità prod. – area della gestione finanziaria → racchiude tutte le movimentaz relative al capitale a disposiz dell'impresa: increm e decrem del capitale proprio che derivano dalla sottoscrizione o dall'estinzione di azioni della società; increm e decrem del capitale di credito det dall'accensione di nuovi prestiti finanziari e dal rimborso di quelli già in essere; movimentaz relative alla remuneraz del capitale raccolto attraverso l'emissione di azioni e di titoli di debito, nella forma del pagamento rix di dividendi e di oneri finanziari. – area della gestione corrente → comprende sia il flusso finanziario generato o assorbito dalla gestione sia quello che deriva dalla movimentaz del CCNc. –

Tasso di crescita interno=

Tasso di crescita interno=

Utili nondistribuiti Attività

Utili nondistribuiti Reddito Netto Capitale Netto ∘ ∘ Attività Capitale Netto Reddito Netto

L'attività operativa dell'impresa si suddivide in una serie di cicli: prod, economico, monetario e finanziario.

L'avvio del ciclo prod è segnato dalla consegna dei fattori di prod, a partire dalla quale inizia l'attività di trasformaz che si conclude con l'ottenimd dei prod finiti. Preliminare a tale fase è l'acq dei fattori prod. L'acq delle mp determina l'avvio del ciclo economico, che ha termine al mom della vendita dei prod finiti. Il ciclo Utili non distribuiti Reddito Netto monetario è Tasso di crescita sostenibile= ∘ det Capitale Netto dagli esborsi Reddito Netto e dagli incassi generati rix dall'acq dei fattori di prod e dalla vendita dei prod finiti. Dalla combinaz dei tempi necessari alla realizzaz dei cicli descritti risulta definito il ciclo finanziario, che inizia con l'acq delle mp per terminare nel momento dell'incasso conseg alla vendita dei prod. La realizzaz di ogni ciclo finanziario assume un duplice significato: corrisponde a un ciclo completo di movimentaz del CCNc da cui deriva, nell'arco della durata del ciclo, un fabbisogno finanziario temporaneo; il saldo monetario di un ciclo finanziario completo corrisponde all'autofinanziam della gestione corrente per il T in oggetto. La movimentaz del CCNc in un det T è, infatti, accompagnata dall'insorgere di un fabbisogno finanziario temporaneo, in quanto destinato a essere coperto dalle risorse di liquidità che verranno generate alla fine del ciclo finanziario. SCHEMA CICLI IMPRESA: acq fattori consegna pagam realizzaz vendita incasso di prod fatt di prod fatt di prod prod fin prod fin prod Ciclo prod Ciclo economico Ciclo monetario Ciclo finanziario La chiusura di un ciclo finanziario comporta che sia i ricavi sia i costi associati al ciclo prod siano completamente trasformati in un valore monetario, il cui ammontare esprime il contributo di liquidità apportato dalla gestione corrente alla copertura del fabbisogno finanziario complex dell'impresa. Questo valore monetario è noto come flusso della gestione corrente. La differenza fra il flusso della gestione corrente e la variazione subita nel periodo dal CCN c è detta autofinanziamento della gestione corrente dell'impresa. (ved. pag 295-296). È utile individuare il tasso di crescita che può essere sostenuto dall'impresa senza che questa debba ricorrere a fonti di finanziam esterne o all'emissione di nuove azioni. Nel primo caso si parla di tasso di crescita interno, il tasso di crescita dell'impresa che può essere sostenuto attraverso le risorse finanziarie prod dalla sua gestione:

questa formula può essere rielaborata così:

La capacità dell'impresa di crescere con risorse interne dipende quindi dalla sua capacità di prod reddito netto e di impiegarlo per finalità di investim anziché per la distribuz agli azionisti, inoltre dall'entità del capitale proprio rix al totale delle fonti di finanziam. Nel secondo caso si parla di tasso di crescita sostenibile:

La capacità dell'impresa di crescere senza necessità di far ricorso all'emissione di nuove azioni . La crescita dell'impresa può essere vincolata alla necessità di mantenere un costante rapporto di indebitamento e capitale proprio (leverage); è quindi rilevante stabilire quale sia il tasso di crescita del capitale proprio che l'impresa è in grado di alimentare esclusivam attraverso la ritenzione di una parte degli utili prod e dunque senza l'emissione di nuove azioni. La finanza aziendale ha non solo un ruolo di supporto al core business d'impresa e della gestione d'impresa utile a ottimizzare il valore creato da altre funzioni aziendali; ma ha anche un altro ruolo che è quello della gestione speculativa dei flussi di impresa rivolta alla generaz di profitti per mezzo delle opportunità offerte dal mercato dei capitali. Le competenze diventano quindi l'individuazione di opportunità profittevoli sui mercati finanziari, sui quali l'impresa opera non più soltanto per reperire i capitali necessari alla realizzaz di investim in beni reali, ma anche per realizzare investim di carattere puramente finanziario. Le strategie da perseguire possono essere di due tipi: – Speculazione → consiste nell'assumere posiz aperte sui mercati allo scopo di beneficiare di movim non preventivati nei prezzi dei titoli. Così, se l'operatore ritiene che il prezzo corrente di un'azione sottostimi il suo reale valore, può acquistare un certo q di tale azione, aspettare che il prezzo cresca e poi rivenderlo per realizzarne il profitto. Il risultato dipende da quanto le intenzioni degli operatori, supportate da un'analisi razionale dei dati sia storici sia prospettici sugli assets che costituiscono l'investim, si rivelino ex post esatte. – Arbitraggio → consiste nella realizzaz di un profitto privo di rischio che scaturisce dal differenziale nel prezzo di un titolo quotato su due diversi mercati, ovvero da differenze nel regime fiscale di Paesi diversi. Le condiz che possono dare luogo a opportunità di arbitraggio sono molteplici, in quanto molteplici sono le possibilità che i prezzi di un'attività su diversi mercati siano “fuori linea”. Un' es : medesima azione quotata sia alla Borsa di NY sia a quella di Milano: su NY è 27 dollari, su Milano è 24,63 euro; il tasso di cambio è 1,1 dollari x euro. In questo caso un operatore potrebbe intervenire sui due mercati realizzando un profitto privo di rischio: basterebbe comprare azioni su NY e rivenderle su Milano, relizzando un profitto certo per azione determinato da questa operazione: 24,63 euro – (27/1,1) euro = 0,08454 euro

Sono però da considerare i costi di transazione per gli operatori che potrebbero far sì che i prezzi siano in equilibrio nonostante il differenziale....


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