Letteratura cinese moderna PDF

Title Letteratura cinese moderna
Author Yuliya Malska
Course Letteratura cinese I
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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1) 04/03 L’Avvento della “modernità” e le funzioni del nuovo romanzo Fino agli anni '80 la letteratura ha contribuito al progetto di modernità, in seguito gli scrittori si concentrarono sulla critica della modernità, la politica non ha più avuto bisogno della letteratura per educare al futuro. La “modernità” ➛ inizia nel 1840 ➛ prima modernità ➛ modernità coloniale; 1919 ➛ seconda modernità ➛ modernità del 4 maggio; 1949 ➛ terza modernità ➛ nascita della Repubblica Popolare Cinese; La prima guerra dell’oppio (1839-1842) porta una serie di problemi da risolvere. Nel 1793 il re Giorgio III chiede all’imperatore Qianlong di aprirsi ai commerci. Si tratta di due atteggiamenti diversi: quello moderno dell’Inghilterra e quello antimoderno della Cina, che è incapace di comprendere la potenza della modernità. Gli inglesi iniziano a vendere l’oppio in Cina e scatenano una guerra ➛ trattato di Nanchino (1842) Seconda guerra dell’oppio (1856-1860) ➛ trattato di Tianjin ➛ i Qing devono pagare, cedere delle aree urbane ➛ stato di crisi. In quel momento giunge il problema della modernità, i cinesi sono costretti a capire cosa sia successo e cosa sia la modernità. La forza degli occidentali consisteva nella superiorità tecnica soprattuto in campo militare (navi e cannoni). 1. La prima ricezione della modernità occidentale ➛ “Il movimento per l’autorafforzamento (1860-1895)” ➛ “Apprendere la tecnica dei barbari per vincere i barbari”; “ Il sapere cinese come sostanza, il sapere occidentale come uso”; “Cambiare gli strumenti, non la via”. Inizia un programma di industrializzazione dall’alto ➛ ferrovie, industrie, scuole per le tecniche occidentali e le lingue straniere. Il sapere cinese però deve rimanere così com’è: il confucianesimo. Il confucianesimo è una dottrina etico sociale che ha a cuore la crescita morale dell’uomo nella società, la virtù per eccellenza è la benevolenza (ren) che nasce nella famiglia; i riti ( li), ovvero le norme di comportamento appropriato. Il loro scopo è l’armonia, l’uomo viene visto come parte di un sistema di relazioni, è la relazione che nasce con altre persone che ti definisce. Le 5 relazioni e le virtù corrispondenti: affetto tra padre e figlio, rettitudine fra sovrano e suddito, distinzione fra moglie e marito, ordine fra fratello maggiore e minore, fiducia fra amici. (Mencio) Ognuno ha delle responsabilità nei confronti dell’altro ➛ corrispondenza fra ruolo e comportamento sociale; c’è chi sta sopra e chi sta sotto, entrambi hanno delle responsabilità reciproche. Il confucianesimo come ideologia imperiale ➛ nel rapporto gerarchico l’enfasi cade sugli obblighi di chi sta sotto: il sovrano è il cardine per il suddito, il padre per il figlio, il marito per la moglie. Si tratta di 1

un’ideologia che serve per stabilire l’ordine. Quando i riformatori parlano di sostanza cinese, si reperiscono proprio a questi 3 cardini. Modernizzazione sul piano tecnico Tradizionalismo sul piano politico e culturale 1895 ➛ guerra sino-giapponese, i cinesi perdono perché disorganizzati, questo causa uno shock culturale, alcuni capiscono che il mondo è cambiato e bisogna correre ai ripari per non soccombere: la Cina deve diventare ricca e forte. 2. La seconda ricezione della modernità occidentale ➛ “Le riforme dei Cento giorni” (1898) ➛ Importazione di modelli politici, istituzionali, educativi occidentali, integrazione di cultura confuciana e cultura occidentale. “ La via può cambiare”. Liang Qichao è l’intellettuale più influente del periodo, il primo degli intellettuali cinesi moderni. Se ne va in Giappone, dove scrive e discute le sue idee: ritiene che per risolvere la crisi la Cina si deva trasformare in uno Stato nazione, che al contrario dell’impero è espressione della volontà popolare; occorre fondare delle istituzioni democratiche, leggi uguali per tutti per garantire diritti e doveri ai cittadini. Viene definito un liberale ➛ non gli interessa tanto dare questi diritti, ma consentire loro di partecipare alla costruzione della Nazione, occorre però trasformare i cinesi da sudditi in cittadini, devono diventare liberi, autonomi e responsabili, devono dotarsi di uno spirito nuovo (che vedono nella civiltà moderna occidentale) ➛ spirito di lotta, di aggressività e di conquista: come si possono educare a tutto ciò? Con la letteratura, la narrativa ➛ deve formare il nuovo popolo, creare un modello, che può arrivare anche alle masse. La narrativa prende il posto della storiografia. 2) 06/03 L’attacco alla tradizione: l’origine del movimento del Quattro Maggio La modernità arriva come un attacco, non come un processo pacifico: rappresenta in un certo senso la caduta di alcuni ideali cinesi: il sincretismo (al suo posto inizia a nascere la consapevolezza di essere un Paese su una “scacchiera”, che gioca con altri Paesi più forti) ➛ coscienza di ricoprire il ruolo di un paese debole. Le prime ricezioni di modernità avevano uno scopo unicamente strumentale: la concezione del periodo tardo-Qing più diffusa è quella di dover salvare la Cina e renderla un paese ricco, tale ideologia pervaderà tutto il processo della modernità e verrà utilizzata anche da Mao (considerato colui che salvò la Cina dalle precedenti lotte interne). Yan Fu ➛ personaggio molto importante in questo periodo, personalità che influenzerà Liang Qichao, grande traduttore, specie di testi filosofici occidentali. Fu il primo ad introdurre in Cina il darwinismo sociale (dottrina evoluzionista) ➛ quella darwiniana era applicata all’evoluzione della specie, questa invece alla società; le basi sono analoghe: lotta per la sopravvivenza, 2

questa volta tra individui, gruppi sociali o nazioni, tra i quali sopravvive il più forte, il più adatto. Gli scopi dei modernizzatori cinesi in epoca tardo Qing ➛ salvare la Cina dall’estinzione, costituire una nazione ricca e forte. La sconfitta subita da parte del Giappone e il fallimento della riforma dei 100 giorni porteranno mano mano alla caduta dei Qing. “Movimento dei boxer” ➛ mosso dal sentimento xenofobo verso gli occidentali, dapprima ben visto dai Qing, presto però gli si rivoltò contro, contribuendo al declino della dinastia. Nel 1905 cominciano le riforme (ormai inutili, poiché non potevano fermare il disfacimento in atto); una di queste è l’abolizione degli esami imperiali; il sentimento anti-mancese si diffonde lo stesso, diventato un vero e proprio movimento anti-monarchico e di orgoglio etico Han. Uno dei protagonisti dei moti rivoluzionari che avevano interessato il periodo è la “Lega di Sun Yatsen”, il quale torna in Cina quando cade l’impero e, il 1 gennaio 1912, fonda una repubblica (che però finirà male), ci sono delle forze che si oppongono a questa scelta e la boicottano. Yuan Shikai ➛ ufficiale dell’esercito sotto i Qing, il quale prende il potere credendo di essere legittimato dal suo contributo nel distruggere la dinastia. Fa una cosa molto particolare: tenta di fondare un’altra dinastia, non si limita a prendere il potere; tale dinastia, a causa di alcune contraddizioni interne, desta dei sospetti. Si fondava su valori confuciani, che prima si era cercato di abbattere in ogni modo e di superare. Il suo tentativo fallisce e nel 1916 muore. Dopo la sua morte inizia un periodo di vero e proprio caos ➛ passato alla satira cinese come il periodo dei Signori della Guerra ➛ tutti quei capi militari che erano stati assegnati ad ogni provincia ora sono come “indipendenti” e continuano a governarli; tale caos sarà il terreo fertile per il terzo movimento di assimilazione della modernità ➛ il “Movimento per la nuova cultura”. Il “Movimento per la nuova cultura” e il 4 maggio: - critica della tradizione confuciana e occidentalizzazione totale; - il signor Scienza e il signor Democrazia devono liberare i cinesi dall’ignoranza; Per molti anni quando si parla di avvento della modernità cinese, si dice che sia nata con il Movimento del 4 maggio, come se, prima di esso non vi fosse alcuna traccia di modernità, come se fosse una sorta di spartiacque: in realtà, germogli di modernità si ritmavano a partire dalla fine dell’800 e continuavano a covare come una specie di incubazione ➛ Nella seconda metà dell’800 cominciano a circolare giornali, traduzioni; alla fine dell’800 iniziano anche i viaggi all’estero di intellettuali come Yan Fu; durante i primi del ‘900 gli studenti anfano a 3

studiare principalmente in Giappone o in America; l’apertura forzata dei porti e l’occupazione di aree urbane da parte degli stranieri giovava anche agli intellettuali cinesi, poiché potevano recarsi in queste “zone franche” dove la censura agiva di meno rispetto alle altre, per poter pubblicare liberamente i propri scritti. 1915-1925 ➛ si forma in questi anni un nuovo tipo di letterato: prima il letterato si occupava sia di lettere che di politica, anche perché era sottoposto al volere dell’imperatore; ora decidono di scindere le due cose e di occuparsi solo di letteratura, vanno avanti con le proprie gambe, in modo indipendente, dovendo di conseguenza anche sopravvivere autonomamente, cercando di vendere i propri scritti e scrivendo articoli. Nel 1915 Chen Duxiu fonda il giornale “Nuova Gioventù” a Shangai. Nel 1917 una buona parte degli intellettuali che scriveva andrà su questa rivista e facevano parte del movimento di intellettuali radicali, che infiammarono gli animi degli studenti dell’Università di Pechino e tutto ciò porto al Movimento del 4 maggio: è questo il movimento che segnò la nascita della modernità. Si scateneranno le proteste, proprio nel 1919, poiché si era appena conclusa l’esperienza della prima guerra mondiale, con il trattato di Versailles ➛ ciò che era destinato alla Cina viene in realtà dato al Giappone. A volte, generalizzando, si tende ad immaginare il 4 maggio e il movimento per la nuova cultura come due movimenti analoghi, quando in realtà: il primo è un movimento politico, mentre il secondo è un movimento strettamente culturale. Si tende ad associarli per la condivisione di idee. Nella seconda metà degli anni’20 alcune idee diventeranno meno prioritarie rispetto ad altre e verranno accantonate, epoche dovevano affrontare altro. Il Movimento per la Nuova Cultura consiste in un attacco iconoclastico alla tradizione cinese, contro la vecchia morale feudale che dominò la Cina imperiale, identificata come dottrina confuciana, considerato incompatibile con la modernità e da sostituire con i valori della modernità occidentale. Che tipo di modernità occidentale? Prendono come esempio l’Illuminismo, gli ideali borghesi. Secondo Liang Qichao bisognava portare la modernità senza distruggere la cultura preesistente, mentre ora gli intellettuali volevano fare completamente tabula rasa: tale negatività nei confronti della tradizione è spesso una visione un pò riduttiva ed ingiusta. Hu Shi, Fiducia e autoanalisi (1934) “In Europa ci sono tre università con mille anni di storia e molte con oltre cinque secoli, tuttora esistenti, tuttora in crescita. Noi ce ne abbiamo? Quanto alle nostre perle esclusive, ci sono la prosa parallela, il verso regolato, il componimento a otto gambe ( bagu), i piedi fasciati, gli eunuchi, le concubine, le famiglie di cinque generazioni, i monumenti alla castità, le prigioni infernali, 4

le frustate e le punizioni corporali… ciò costituisce un sistema culturale che ci impedisce di alzare la testa.” Si tratta di un personaggio importante, è liberale a differenza di Chen Duxiu che è un rivoluzionario; quando si formerà il partito, pur di non aderirvi si trasferirà a Taiwan. Dal modo in cui descrive la Cina possiamo capire che considera l’Occidente come una realtà che è andata avanti, continuando la sua evoluzione, la Cina invece no, è rimasta ferma nelle sue mostruosità e nella letteratura classica, aspramente criticata ➛ tali elementi hanno impedito alla Cina di progredire. Due aspetti negativi: - il dispotismo legato alla società: esercitato con ideali (come i 3 cardini, i riti, ecc.) prestabiliti, che impongono all’uomo un determinato ordine e ruolo, una gerarchia che lo schiaccia, non rendendolo mai autonomo perché subordinato alla famiglia; - la cultura oscurantista: tale culto per l’antichità ha fatto posare lo sguardo unirmene sul passato e, questo tipo di cultura, ha di fatto impedito il processo della scienza. Un attacco così forte è anche ingiusto, poiché nelle sue intenzioni, il confucianesimo non era una dottrina che portava alla malvagità, bensì crema nella virtù dell’uomo, professando qualcosa nel quale anche questi intellettuali credevano, seppure in modi diversi: non esiste solo il singolo, bensì una società intera per la quale si deve agire, nel bene e nel male. Hu Shi fu un grande ammiratore di Dante, per aver inventato il volgare, nonché di Lutero, per la concezione di lettura autonoma delle sacre scritture. Da questo punto di vista Liang Qichao vi era già dentro perché scriveva in una lingua che era a metà tra il wenyan e il baihua, una sorta di ibrido. Ma il volgare vero e proprio non esisteva, dovevano crearlo. All’inizio creano una lingua che attinge molto al baihua letterario, prendendo però le forme grammaticali dalle lingue europee occidentali; è un processo che richiederà tempo, ma raggiungerà gradi di raffinatezza maggiori. La rivoluzione letteraria è rappresenta dal primo testo scritto Hu Shi nel 1917, Modeste proposte per la riforma letteraria, dove sono contenuti i famosi “babu” (8 non): Parlare con contenuto (须言之有物) Non imitare gli antichi (不摹仿古人) Curare l’esposizione (须讲求文法) Non piagnucolare se non si sta male (不作无病之呻吟) Via i pedanti cliché (务去滥调套语) Non usare allusioni classiche (不用典) No parallelismi (不讲对仗) 5

Non evitare il volgare (不避俗字俗语) Chen Duxiu invece scrive un altro articolo, Sulla rivoluzione letteraria, essendo un anticonfuciano, esaltava le rivoluzioni occidentali che sin dal Rinascimento avevano cambiato, modificato il volto dell’Europa vs la Cina sempre uguale a causa della dottrina confuciana. Chen Duxiu ➛ il suo giornale esce mentre Yuan Shikai cercava di fondare la dinastia, resuscitando i valori confuciani. Gli intellettuali più conservatori vedevano in Confucio un simbolo necessario; rappresenta, in questa dialettica di scontro, un’arma per attaccare politicamente gli intellettuali conservatori, non rendendosi conto che qualcosa di quella dottrina poteva salvarsi. Non c’è da togliere solo Confucio, ma da cambiare un intero assetto mentale. In questo periodo, venivano usato due parole come slogan: Signora Scienza e Signora Democrazia. Signora Scienza ➛ scienza intesa come la cosa più vicina agli illuministi, la ragione, più che la scienza propriamente detta, poiché non erano scienziati, ma uomini di lettere. Attraverso la razionalità vogliono educare i cinesi a pensare con la propria testa, a diffondere un atteggiamento scientifico e lo spirito di osservazione. In letteratura lo stile maggiormente promosso è il realismo Signora Democrazia ➛ non ha un’accezione politica, poiché avevano già deciso di non occuparsene in senso stretto, ma di concentrarsi sull’emancipazione dell’individuo, liberandolo dalle catene di tradizione e famiglia. Un romanzo che riassume tali ideali (famiglia vista come catena e gabbia) è Famiglia di Ba Jin. I destinatari di tale educazione di tipo nuovo sono i giovani, poiché i vecchi non è più possibile cambiarli, essendo irrimediabilmente compromessi. Lu Xun scrive in proposito un saggio, Come oggi essere padri, dove si appella ai discepoli dei santi, ovvero agli intellettuali confuciani. Si vede che è in atto una battaglia ideologica a sfondo politico, aldilà della critica è la logica argomentativa quella importante: può dirlo solo alla luce della logica evoluzionistica che modifica la visione della storia. Si vede dalla rappresentazione del periodo precedente come esso sia considerato come un periodo buio, e ora invece c’è l’iconografia tipica della luce che entra e squarcia le tenebre (la luce della ragione). …in Cina, i «discepoli dei santi» non tollerano che si tocchino loro due cose. Di una non occorre parlare, e non ci riguarda; l’altra sono i loro «cinque rapporti umani». Per esserci incautamente lasciati sfuggire alcune osservazioni in proposito, ci siamo procurati delle noie e siamo stati gratificati di attributi ingiuriosi come «demolitori delle basi della società» e promotori di «condotta bestiale». Essi sostengono che il padre ha potere e autorità assoluta sul 6

figlio. Se parla il vecchio, tutto quel che dice è giusto; mentre, se parla il figlio, ha sbagliato già prima di aprire bocca. Ma nonno padre e figlio sono solo un anello della vita umana, non già qualcosa di fisso e immutabile. I figli di oggi sono i futuri padri, e anche i futuri nonni (15). … Purtroppo la vecchia mentalità cinese è agli antipodi di questa ragione. Al primo posto dovrebbe stare il giovane, e invece vi sta l’anziano; l’accento andrebbe messo sul futuro, e invece lo si mette sul passato. I più anziani sono stati sacrificati alla generazione ancora precedente, e sono rimasti senza forza per esistere: allora si rifanno esigendo il sacrificio della generazione successiva, e annullano così ogni possibilità di sviluppo (In Lu Xun, La Falsa libertà, p. 18) …in Xin Qingnian (Nuova Gioventù) ho accennato più volte alla questione della famiglia, attenendomi all’idea fondamentale che la liberazione degli uomini che verranno debba cominciare da noi. Che si debbano liberare i figli è del tutto ovvio, dovrebbe essere fuori discussione. Ma la vecchia generazione in Cina è così sprofondata nel veleno delle vecchie tradizioni e del vecchio pensiero, che non sa più ragionare. Così, se di mattina si sente cantare il corvo, i giovani non se ne curano, ma i vecchi superstiziosi si sentono male per un pezzo. Fanno molta pena, ma non c’è modo di salvarli. Perciò non resta che cominciare dagli uomini che si sono risvegliati alla coscienza: che ciascuno liberi i propri figli. Oppressi dal pesante fardello della tradizione, sfondiamo con una spallata la porta chiusa delle tenebre, affinché essi giungano a un luogo aperto e chiaro; e da ora in poi conducano una vita felice, da uomini razionali (Come oggi essere padri, in La falsa libertà, p. 16) La differenza tra Liang Qichao e il Movimento per la nuova cultura - dal punto di vista della concezione educativa, nonostante entrambi abbiano come obiettivo l’educazione dei cinesi, la intendono in modo differente: per Liang Qichao educare significa plasmare, ma non contempla l’autonomia dell’individuo; per il movimento raggiungere, attraverso l’educazione, un’autonomia personale, ogni persona è capace da sé di capire le cose, educare significa eliminare l’ostacolo dell’ignoranza. - dal punto di vista della visione dell’uomo: Liang Qichao/ Yan Fu ➛ l’individuo doveva essere sì liberato dal giogo che l’aveva oppresso, ma per essere nuovamente assoggettato e utilizzato per la creazione della nazione o la sua partecipazione al cambiamento, la sua libertà non era lo scopo, bensì il mezzo per la crescita dello Stato. Come per Liang Qichao, il mezzo migliore per la diffusione di idee, anche in questo caso è la letteratura: la rivoluzione letteraria del 1917 parte dalla riforma linguistica. Serve una nuova lingua per una nuova letteratura. La lingua dei classici produceva uno scollamento con la società, un divario, perciò non può 7

essere utilizzata ancora a lungo. Nel processo di modernizzazione bisognava trasformare la lingua, perché la modernità stessa, porta con sé una visone del mondo e delle parole che prima non esistevano. Parole e nuovi significati: - 文 学 (letteratura), prima 文 esprimeva un concetto di letteratura molto diverso dal composto formatosi dopo l’aggiunta di 学; - 革命 (rivoluzione); - 公民 (cittadino); - 个人 (individuo); - 自由 (libertà); Parole che pur essendo presenti in cinese classico, non avevano la stessa accezione (non è la parola a cambiare, ma il concetto ad essa associato). La specializzazione del significato andava a comprendere quella che era la concezione occidentale della letteratura, ovvero una produzione di opere immaginarie, attraverso le quali l’autore può esprimere se stesso (specialmente narrativa, teatro e poesia). La necessaria rivoluzione della lingua deve essere fatta affinché la letteratura sia più vicina alla quotidianità, affinché sia accessibile a tutti. 3)11/03 La scoperta dell’individuo illuminato dalla ragione occidentale Movimento per la nuova cultura ...


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