Lezione 3- Che cos\'è l\'etica PDF

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Riassunto terza lezione di Etica ed Economia (prof. Paolo Del Debbio), IULM...

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ETICA ED ECONOMIA Che cos’è l’etica? Deriva dal greco ethos: costume, modo abituale di comportarsi e agire, consuetudine, abitazione (Heidegger) = moralis → da mos: costume.

Riguarda il comportamento, le scelte nell’agire, le scelte tra il bene e il male Si può parlare di abitazione perché il modo di comportarsi e agire, le reazioni a ciò che accade determinano agli occhi degli altri la nostra personalità. Come noi ci comportiamo è il nostro abitare questo mondo. Importante perchè etica vuol dire esattamente questo: è il nostro comportamento nelle situazioni che ci troviamo a vivere. Etica e morale sono sinonimi. Etica indicata più per aspetti teorici, morale per i comportamenti. Riguarda le scelte: l’etica ci pone davanti alla scelta tra possibili strade alternative. La libertà c’è quando c’è possibilità di scelta. Etica richiede scelta tra il bene e il male. Generalmente noi scegliamo ciò che riteniamo essere bene. Difficilmente si sceglie ciò che è male, ma è possibile fare il male per il male. Essere giù di morale: non avere in mano redini della propria vita, ma è la vita che ci porta da una parte all’altra.. Etica è sempre scelta perché aiuta a definire cosa vogliamo fare. Le due forme dell’etica 

Etica in prima persona: risponde all’ “io devo”. Etica personale, delle singole persone. Non ha riflessi immediati sulle vite delle altre persone. (io decido di essere solidale o individualista, questo ha riflesso sugli altri, ma prima di tutto è una scelta individuale). È un’etica della persona: mi do una scala dei valori in relazione alla quale decido se devo comportarmi in un modo o in un altro. Questo “io devo” pone una problematica: si creano conflitti personali, scelte di comportamento, di relazione con gli altri. Vado in conflitto con me stesso perché non esiste la possibilità di non scegliere.

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Etica in terza persona: risponde al “si deve”. Ma come si determina una cosa che “si deve” fare tutti, chi decide cosa è giusto fare in società? Chi ritiene di poter imporre al mondo la propria morale, è immorale, perché la scelta morale è sempre basata sulla libertà. Etica pubblica, non più personale, riguarda società. Qui invece possono nascere delle controversie pubbliche: vuol dire andare in direzioni diverse. Problemi sui quali bisogna decidere qual’è la strada giusta da seguire per l’intera comunità, non per me singolo. Questo è il problema: se non conosco questo noi, le diverse culture ed usi, con quale diritto posso stabilire un’etica per tutti? => occorre trovare un modo.

I 3 tipi di etica normativa Riguarda ciò che si deve fare.   

Etica deontologica: etica che stabilisce che tu devi fare una cosa perché la devi fare. Devi perché devi (filosofia kantiana). es. non uccidere. Etica teleologica: da telos = fine/obiettivo/scopo. Giudico azione buona o cattiva in relazione a principio definitivo. Ovvero giudico un’azione dai risultati dell’azione stessa. Etica delle virtù: risponde alla domanda “come devo vivere?” non più a “cosa devo fare?”. La differenza è che le altre sono + indirizzate verso gli altri, l’etica delle virtù è sul come devo vivere. Bisogna vivere raggiungendo la pienezza di me stesso/ raggiungendo la piena felicità.

ETICA ED ECONOMIA È pensabile un’etica universalmente valida? Etica pubblica valida per tutti, indipendentemente da credenze, filosofie e religioni di ognuno?

Etica dei diritti: proprio quell’etica che risponde positivamente a questa domanda. Etica dei diritti Premessa: ci sono due tipi di diritti: 

Moral wrights: diritti assoluti, es. tutti hanno diritto ad avere l’essenziale per vivere. Questo è diritto che ha una carica di idealità tale che non potrà mai essere messo completamente in atto. Rimane comunque un diritto assoluto a cui si tende. Il punto, l’obiettivo.

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Legal wrights: tutti quei diritti che hanno trovato applicazione in una legge. Leggi messe in piedi per far si che sia rispettato un particolare diritto. Diritti legali vanno verso diritti morali. I diritti morali sono l’ideale e quelli legali sono i passi che si fanno per mettere in pratica quei diritti. Diritto è ciò che stabilisce ciò che è giusto e ciò che stabilisce ciò a cui persone hanno diritto; la legge è quella che mette in pratica questi diritti.

Capire la differenza tra i due è importante perché quando noi parliamo dell’etica dei diritti, parliamo dei diritti umani. Questi sono diritti verso i quali l’umanità deve tendere, non sono ancora tutti compiuti, quindi di tipo morale:    

Appartengono all’uomo, in quanto uomo, come il suo codice genetico: quando uno nasce, ovunque nasca e da chiunque nasca, anche nel caso in cui non si sappia da chi è nato, portano con se oltre il codice genetico i diritti umani. Sono diritti pre-statali: che vengono prima dello stato, essendo diritti che ho dalla nascita. Sono diritti sovra-statali: Sono sovrastatali perché sono il limite dei diritti dello stato, ovvero vengono prima di essi e non possono essere superati dallo stato. Stato non può fare leggi che vadano contro i diritti umani. Lo stato li dichiara, non li costituisce: vuol dire che ci sono già, non è che li inventi lo stato. I miei diritti umani sono più importanti dello stato e devono essere rispettati.

I diritti umani: mosaico composto col passare della storia La storia ha visto il suo compimento negli ultimi 70 anni. Certi diritti si sono occupati di una parte, altri diritti di un’altra. Tutte quelle parti vanno a comporre il mosaico. Nel 1948: ha trovato una sua forma completa. Ci sono dei diritti che con il procedere della storia si evolvono e vanno a coprire campi che la storia precedente non aveva. Tutto parte con la Magna Charta, 1215: Giovanni Senzaterra cede ai baroni inglesi dei diritti. Con questo fatto per la prima volta si riconosce un limite al potere politico a favore dei diritti degli individui....