Ludovico Ariosto (vita e opere). PDF

Title Ludovico Ariosto (vita e opere).
Author martina vì
Course italiano (letteratura)
Institution Liceo (Italia)
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Summary

Vita e opere di Ludovico Ariosto....


Description

LUDOVICO ARIOSTO       



1474, nasce a Reggio Emilia. Ferrara, studi di legge. Poi passa a quelli umanistici. 1500, già al servizio degli Este, muore il padre ed egli diventa responsabile di tutta la famiglia. 1503, entra al servizio diretto del cardinale Ippolito d’Este e stringe con lui un rapporto di dipendenza cortigiana. Non godendo di un’eff ettiva prosperità economica, si trova costretto a prendere gli ordini minori per ottenere alcuni benefici ecclesiastici. A Ferrara mette in scena due commedie: la Cassaria e i Suppositi. Nel 1516 esce la prima edizione del Furioso, ma l’opera ha bisogno di revisioni e correzioni. La prima edizione è composta da 40 canti e l’impianto è già quello definitivo sia per la proposta della materia imperniata sulla guerra tra Carlo e i Mori sia per la novità della follia di Orlando per amore. Nel 1517, Ariosto è escluso dal servizio di cardinale, dopo aver rifiutato l’offerta di partire per l’Ungheria con il cardinale Ippolito. Questo episodio determina la rottura tra i due e le Satire (1517 – 1525).

LE SATIRE

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Riprendono le satire di Orazio. Forma metrica: terzine di endecasillabi a rima incatenata (terzina dantesca). Lessico: semplice. Registro linguistico: popolare. Impianto epistolare: ognuna dedicata a un destinatario. Luogo di grande sperimentazione, ma Ariosto continua a desiderare una dimensione tranquilla dove coltivare l’amore per la poesia e per Alessandra Benucci. Si aprono con un rifiuto (di andare in Ungheria) e si chiudono con una rinuncia (incarico a Roma). Escono postume. Satira I: contiene le ragioni che fanno rimanere Ariosto a Ferrara. La dedica al fratello minore e all’amico Ludovico da Bagno e affida loro il compito di dire al signore che preferisce essere povero piuttosto che il suo schiavo. Nota bene! Il cortigiano è considerato un uomo incatenato e costretto.

Dopo la rottura con Ippolito, egli passa al servizio di Alfonso d’Este e diventa commissario ducale in Garfagnana. Questo periodo è segnato dalla lontananza da Ferrara e da una mansione poco gradita, che gli impedisce la pratica prediletta della poesia. In questo periodo, egli scrive i Cinque canti, probabilmente componimenti che si ricollegano alla conclusione della vicenda narrata nel Furioso, ma li esclude dall’edizione del 1532.

IL FURIOSO DEL 1532  







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Revisione che tiene conto della pubblicazione delle Prose della volgar lingua di Bembo (1525): adatta il canone linguistico a Bembo e aggiunge quattro episodi significativi. I fili narrativi principali sono 3: 1) l’amore di Orlando per Angelica; 2) guerra che il re dei Mori scatena contro Carlo Magno; 3) l’amore tra il saraceno e pagano Ruggero e la cristiana Bradamante, da cui nascerà la dinastia estense. La tecnica utilizzata è quella dell’entrelacement (come Boiardo): tanti fili narrativi contemporanei, che vengono narrati, sospesi e ripresi, per creare suspence e aspettativa, così si crea un labirinto di storie e avventure intrecciato e complesso. Però una struttura solida sorregge tutta la materia narrativa: XII, il castello di Atlante - tutti i personaggi inseguono all’infinito gli oggetti dei propri desideri. XXIII, la follia di Orlando - si riduce ad uno stato bestiale, distruggendo e devastando tutto quanto incontra, dopo aver scoperto l’amore di Angelica con Medoro. XXXIV, Astolfo sulla luna - va a recuperare il senno di Orlando e a scoprire dove vanno a raccogliersi le tante cose smarrite dagli uomini. Il mondo cavalleresco è ribaltato e soggetto all’”artificio dell’abbassamento”, in quanto dai grandi valori epico-cavallereschi si arriva ai valori degli uomini comuni, e anche alla pazzia. L’elemento trainante dell’opera è l’ironia, che off re una visione disincantata della dimensione umana. La struttura riflette una concezione del mondo laica in cui l’uomo spesso si muove tornando al punto di partenza: egli è infatti soggetto alla fortuna, non è artefice di questa. Si tratta di una visione pessimistica. I luoghi di quest’opera sono reali e immaginari e si muovono su un movimento circolare (spazio umano, ci si muove sulla terra, senza prospettiva ultraterrena) e verticale (Divina Commedia). La geografia è vastissima: spazia da varie località in Europa alla Luna. Le fonti narrative sono: il filone carolingio, in cui si esaltano i paladini di Carlo Magno come modello di guerriero e martire della fede; il filone bretone, che tratta di avventura, amore come “ricerca” ed elemento magico; Pulci e Boiardo, con il Morgante (epica cavalleresca parodica) e l’Orlando innamorato (esaltazione della cavalleria). La lingua di Ariosto è una lingua ibrida, che intreccia gli esiti padani con una tendenza ad accogliere tratti del fiorentino contemporaneo, con l’obiettivo evidente di raggiungere un pubblico esteso....


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