Mastro Don Gesualdo PDF

Title Mastro Don Gesualdo
Course Teoria della comunicazione
Institution Istituto Europeo di Design
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Riassunto Mastro Don Gesualdo...


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MASTRO DON GESUALDO Giovanni Verga

Verga progetta di scrivere 5 romanzo. “Vinti” → maggiore pessimismo, descrivono la sconfitta ai vari livelli della società. Il secondo romanzo del “Ciclo dei vinti” è Mastro Don Gesualdo. Pubblicato per la prima volta 1888 sulla “Nuova Antologia” e in volume poi nel 1889. Non avrà successo e Verga smetterà di scrivere. TRAMA È la storia di Gesualdo Motta, un uomo che arricchitosi e diventato un grande proprietario terriero. Vuole entrare a far parte dei nobili del suo paese (anche per fare migliori affari) e quindi sposa Bianca Trao → una ragazza di famiglia nobile ma povera poiché la famiglia è decaduta economicamente. Gesualdo per migliori affari rinuncia quindi all'amore della sua amante Diodata → ragazza orfana, serva fedele di Gesualdo. Ha partorito dei figli di Gesualdo ma da lui non riconosciuti. Questo matrimonio con Bianca Trao non è felice perché ella lo sposa perché incinta di un altro uomo, suo cugino → Ninì Rubiera (per smascherare). Gesualdo non saprà mai che la figlia Isabella, non è sua, avrà dei dubbi. Bianca non sposa Ninì perché lui è ricco e la famiglia non accetta la donna senza dote. Il matrimonio tra Bianca e Gesualdo porta l'infelicità. Bianca gli sarà fedele e se ne affezionerà ma sentirà sempre un distacco tra lei e lui, anche un distacco sociale. Lo stesso succederà con la figlia, Isabella che verrà educata come i nobili e crescendo sente un certo imbarazzo nei confronti del padre ricco ma rozzo e semplice. Crescendo Isabella avrà un destino simile alla madre perché s'innamora di Corradino, un giovane nobile, squattrinato (uguale ma opposto) avrà con lui una storia ma gli verrà impedito di sposarlo perché privo di soldi. (soldi che superano i sentimenti). Logica della roba, del profitto rovina i rapporti umani. Roba = possedimenti. Ad Isabella viene combinato un matrimonio con il duca di Leyra, un nobile palermitano che infondo ha pochi soldi. La sposa per avere una ricchissima dote che entra in suo possesso. Il padre gli permette di sposarlo per il titolo, prestigio e perché lei si deve sposare in fretta (forse perché incinta). Con gli anni Gesualdo perde Bianca per malattia. Ha pessimi rapporti con la sua famiglia di origine: Nunzio (padre), Speranza (sorella) e Santo (fratello) → sono molto egoisti, irriconoscenti, litigano per i soldi però in realtà quello che ha fatto i soldi è solo Gesualdo. Alla fine anche con i nobili del paese non fa molti guadagni (matrimonio non è servito), muore da solo, di tumore nella parte del palazzo della figlia vedendo sperperare dalla figlia e da Leyra sperperare tutti i suoi beni. È amareggiato.

LUOGO La vicenda si ambienta in un paese che prende nome di Vizzini in provincia di Catania. TEMPO Nel romanzo non viene mai indicata una data però si fa riferimento ai moti del '20 e poi ai moti del '40, quindi → si ambienta nella prima metà dell'800. Romanzo pessimista sulla società siciliana della prima metà dell'800. NARRATORE = anonimo, regredito e verista. Narra in terza persona. La focalizzazione è spesso interna a Gesualdo (cose viste con i suoi occhi) ≠ dai Malavoglia.

STRUTTURA Il romanzo è diviso in 4 parti, ognuna separata in capitoli. Le ultime parti sono più brevi, e i capitoli sono minori. Fra i capitoli si sono ellissi = salti di tempo Gesualdo (sia nel 1 che nel 2) si accenna appena, non è il protagonista. Inizia con un incendio in casa Trao, si intravede Gesualdo perchè preoccupato che in questa casa diroccata l'incendio si propaghi fino ai suoi magazzini. Vicino ci sono sue proprietà (anche la casa). Appare egoista → preoccupato solo per le sue cose. In casa Trao abitano i suoi due fratelli (Don Ferdinando e Don Diego) e Bianca. I fratelli sono considerati matti. Ferdinando→ magro e fissato con le carte della lite = un processo in corso con lo Stato spagnolo e Rivendica dalla monarchia spagnola dei diritti. (lite destinata a fallire). Diego → è malato, ha la tubercolosi (è tisico). (lettura) Suona l'allarme, casa Trao è mal messa (senza il batacchio per bussare alla porta). Una voce del popolo chiama “Don Ferdinando” (che non risponde) e questi chiama “Diego”. Ferdinando → faccia stralunata Diego → strilla “abbiamo i ladri in casa” e lo crede perché ha intravisto un ombra, una voce gli urla dicendo che non avrebbero nulla da rubare. L'ombra è Ninì Rubiera. Grido “Bianca, Bianca” → non risponde e non apre la porta. Diego capisce che Bianca ha una relazione con il cugino Ninì e lo capisce anche la folla che fa circolare le voci. Bianca appare come la vittima.

2. CAPITOLO I protagonisti cono Don Diego e Don Ferdinando. Il primo va con molta umiltà dalla madre di Ninì (sua zia) per farle capire che fra Ninì e Bianca c'è una relazione e per chiederle il matrimonio alla quale la madre si oppone. Baronessa Rubiera→ madre di Ninì, donna che ci offre un ritratto della nobiltà. È vedova e prende il titolo di baronessa grazie al padre di Ninì che era barone. Ella veniva dal popolo, è attaccata al denaro, affari → custodisce i beni, non li sperpera. Vuole che si sposi con Fifì Margarone. Canonico (= prete) Lupi comincia a far balenare l'idea che Bianca si sposi con Gesualdo. 3. CAPITOLO Inizia in una casa signorile, Sganci → signora nobile. Vi è una processione e nelle case nobiliari che si affacciano sulla strada dove passa la processione con la statua del santo patrono, i nobili vengono invitati per poter assistervi dai balconi in casa Sganci. Vi son più balconi, uno non si affaccia sulla via principale ma su un vicolo, in questo vengono collocati i parenti più poveri i Trao. Mastro Don Gesualdo viene invitato perché vogliono combinare questo matrimonio. In questo capitolo vediamo Mastro Don Gesualdo (impacciato) raccontato attraverso i dialoghi tra le persone presenti in questa casa. Dialogo fra Ninì e Bianca, appartati → si capisce il forte amore di Bianca per Ninì ma questo sa perfettamente che il matrimonio non si può fare perché i soldi li tiene la madre e non lui. Inoltre la madre vuole farlo sposare con Ninì Margarone → pessimo carattere autoritario, bruttina ma con i soldi. Ha la nobiltà del titolo ma anche i soldi. Elogia (= lamento) nella parte finale Bianca ci fa capire la sua tristezza perché per lei l'amore della sua vita è impossibile. Marchese Limòli → parente nobile di Bianca, impoverito non ai livelli di Tao ma vive in maniera modesta. È un personaggio positivo, vuole sinceramente bene a Bianca ed è l'unico che sta vicino e cerca di proteggere Bianca e Gesualdo. È realista ed umano. (lettura) Il marchese Limòli dice a Bianca “senti il mondo adesso è di chi ha denari” i parenti che dicono male di Gesualdo sono invidiosi e lo trattano dall'alto e in basso. → sta consolando Bianca Dice che chiunque gli darebbe una figlia a Gesualdo. → sposalo che è bravo e conviene.

4. CAPITOLO Primo capitolo interamente dedicato a Gesualdo. Parla di una giornata dinamica di egli: all'inizio lo vediamo arrivare dove si sta costruendo un ponte. Gesualdo ha ottenuto l'appalto (= incarico che un comune dà ad un privato o azienda) comunale che ha avuto per la costruzione di un ponte su un fiume. Va lì e vede che alcuni operai non lavorano e li brontola. A lavorare sul ponte c'è anche suo fratello Santo, che gli chiede denari che vengono sprecati. Poi Gesualdo va in centro del paese e parla con varie persone. Incontra canonico Lupi che vuole far sposare Gesualdo e Bianca → ecclesiastico mondano, non dedito alla religione. Cognato → marito di Speranza che si chiama Fortunato Burgio. Fortunato si ritiene un bravo uomo d'affari, in realtà si mette sempre nei guai e lo salva (= paga) sempre Gesualdo. Si reca poi da altri suoi operai in un'altra zona che stanno costruendo una strada. La sera arriva in un suo podere la Canziria dove egli ha una casa in cui solitamente vive e dove c'è Diodata (la sua serva).

È sera e fa caldo, Gesualdo trova tutti i suoi servitori tra cui Nanni l'orbo. Gesualdo si riposa dopo una giornata di fatiche e mangia la minestra, beve il vino (lo offre a Diodata), si confida a Diodata facendole dei complimenti. Diodata lo chiama “padrone”. Geusaldo svolge una vita mondana nonostante ricco e dice alla serva che lo vogliono far sposare con Bianca Trao e egli dice che “la mia roba dovrò pur lasciarli a qualcuno” non ai figli di Diodata perché povera. Diodata soffre e quando rammenta i figli inizia a piangere in silenzio. Gesualdo bestemmia (“santo diavolone”) e sapendo di star recando dolore alla sua serva, rassicura Diodata dicendo che le troverà marito e le darà una dote. Anche questo momento finisce con amarezza. 5. CAPITOLO Si ha una svolta che convince definitivamente Gesualdo a sposare Bianca. → il ponte crolla all'improvviso per colpa del padre di Gesualdo, Mastro Nunzio. È arrogante e si ritiene ancora il capofamiglia, vorrebbe comandare e fare tutto ti testa sua ma non sa fare → leva l'impalcatura prima del dovuto e crolla il ponte. Per Don Gesualdo il crollo significa un danno economico enorme, essendo un appalto, incarico deve pagare il comune una penale e ricostruire il ponte. Visto il danno economico, Gesualdo torna in paese a parlare con canonico Lupi per cercare una strada per evitare di pagare la cauzione (corruzione). Lupi gli dice che deve sposare Bianca così che viene accettato dalla classe dirigente e può avere degli appoggi in comune per evitare di pagare la cauzione.

Alla fine del capitolo, Diodata saputa la notizia, a piedi dalla Canziria è andata in paese perché è l'unica che sinceramente capisce Gesualdo e partecipa alle sue disgrazie. 6. CAPITOLO Troviamo Bianca in chiesa che si va a confessare, sapendo di essere incinta. I fratelli di Bianca hanno ricevuto la richiesta di matrimonio da parte di Gesualdo e ne negano il consenso. Figura tragica di Don Ferdinando (che non sa della relazione di Bianca) è povero ed altezzoso, superbo. Bianca è favorevole al matrimonio. Don Diego sta male fisicamente ma poi capisce il dramma di Bianca. Quando Diego capisce che Bianca è incinta accetta il matrimonio. Diego dice che Ferdinando non sa nulla. Bianca dice che non si sposa per i soldi ma per altro. Diego ha capito che il problema è un altro....


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