PSI 2018 2019 - Lezione 1 PDF

Title PSI 2018 2019 - Lezione 1
Course PROGETTAZIONE PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE
Institution Università della Calabria
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Corso di Progettazione per lo Sviluppo delle Imprese Introduzione

Ing. Luigi DI PUGLIA PUGLIESE

Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale A.A. 2018/2019

INDICE      

Docente Contenuti del corso Orario delle Lezioni Motivazioni e vantaggi Componenti fondamentali Esempio di redazione di un BP

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DOCENTI 

Ing. Luigi DI PUGLIA PUGLIESE   

Ricercatore nel s.s.d. MAT/09 – Ricerca Operativa DIMEG cubo 41/C, VIII piano [email protected]

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CONTENUTI 

Introduzione al Business Plan    



Opportunità per la nascita e lo sviluppo delle imprese     



Cos’è un BP Motivazioni e vantaggi Parti fondamentali Esempi di redazione

Il sistema degli incentivi La politica di Coesione UE POR Calabria 2014-2020 S3 Calabria Analisi Brevettuale

Scheda del corso http://www.unical.it/portale/portaltemplates/view/view_scheda _insegnamento.cfm?36789&LANG=ITA 4

ORGANIZZAZIONE 

II Semestre: inizio 4 marzo – fine 15 giugno



Orario lezioni (50 ore complessive)  



Valutazione   



Progetto di gruppo (max 5 componenti) Presentazione progetto Prova scritta (test a risposta multipla, domande a risposta aperta)

Frequenza 



Martedì ore 15-18, aula P4 Giovedì ore 15-17, aula M1

Raccolta firme

Materiale didattico 

ICAMPUS (http://icampus.dimeg.unical.it/index.php) 5

PROGETTO 

Composizione gruppi



Individuazione idea-progetto da presentare ad un bando di finanziamento



Documentazione da produrre   



Business Plan (o documento equivalente) Eventuale altra documentazione Formulario del bando scelto

Valutazione  

50% della valutazione finale Individuale a valle della presentazione del progetto

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Bandi possibili



INVITALIA – Resto al sud 



INVITALIA - Autoimpiego 



http://www.invitalia.it/site/new/home/cosa-facciamo/creiamo-nuoveaziende/resto-al-sud/modulistica.html

http://www.autoimpiego.invitalia.it

INVITALIA – Nuove Imprese a Tasso Zero 

http://www.invitalia.it/site/new/home/cosa-facciamo/creiamo-nuoveaziende/nuove-imprese-a-tasso-zero.html

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INDICE    

Cos’è il Business Plan Motivazioni e vantaggi Componenti fondamentali Esempio di redazione di un BP

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Cos’è il BP 



Business plan (nel seguito anche BP) è un’espressione anglosassone che può essere tradotta come “piano d’impresa”, “piano industriale”. Si tratta di uno studio preventivo dei problemi e dei valori di un progetto imprenditoriale al fine di stabilirne:  la

fattibilità concreta,  l’opportunità economica,  la compatibilità finanziaria. 9

Perché redigerlo  

Il BP non è un documento solamente quantitativo! Il BP è uno strumento di:  limitazione

del rischio imprenditoriale,  programmazione e controllo del progetto imprenditoriale,  comunicazione per illustrare il progetto imprenditoriale ad un futuro socio o ad un finanziatore.

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Quando redigerlo  

AVVIO DI UNA NUOVA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE MODIFICA DI INIZIATIVE PRECEDENTI  Sviluppo

e lancio di un nuovo prodotto  Introduzione di una nuova rete vendita  Riorganizzazione aziendale  Ristrutturazione aziendale  Operazioni straordinarie (acquisizioni, vendite, fusioni, scissioni, quotazione sui mercati finanziari regolamentati) 11

Il processo di redazione

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Le componenti fondamentali 

Per una start up, le 4 componenti fondamentali del BP sono:  l’idea

imprenditoriale  il progetto di organizzazione aziendale (scelta della forma giuridica ed organigramma)  il piano di marketing (verifica della fattibilità commerciale dell’iniziativa)  il piano economico e finanziario.

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Contenuti del progetto (1) 

È necessario mettere in risalto i punti del progetto maggiormente idonei ad attirare l’attenzione dei destinatari:  la

novità dell’iniziativa (l’idea imprenditoriale)  il prodotto/servizio  la tipologia di clienti cui ci si rivolge;  l’organizzazione;  i tempi di attuazione della proposta.

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L’idea imprenditoriale   

E’ il biglietto da visita del BP, deve suscitare interesse per chi la legge; Deve essere sintetica, ma allo stesso tempo, esauriente e chiara; Deve considerare che i destinatari non sono degli “addetti ai lavori”, ma sono coloro che valutano l’idea e decideranno se finanziarla o meno.

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L’idea imprenditoriale  



E’ una presentazione dell’attività che si intende avviare (declinare VISION e MISSION); E’ preferibile fare riferimento alla genesi dell’idea per dimostrare che non è una mera intuizione, ma che c’è un processo razionale sottostante, maturato nel corso del tempo; Se ci sono esperienze dirette dei soci nel settore in cui il progetto imprenditoriale si colloca è bene evidenziarle (agli occhi del finanziatore aumenta le probabilità di successo dell’idea) 16

L’idea imprenditoriale 

Vanno infine esposte nel BP le informazioni relative ai soggetti (persone fisiche o giuridiche) che propongono l’iniziativa:  nome

/ ragione sociale  settore di provenienza  tipo di preparazione / oggetto sociale 

E’ importante allegare sempre al BP la documentazione di dettaglio (Curricula, esperienze, Company Profile nel caso di persone giuridiche). 17

L’organizzazione 



Descrizione della forma giuridica scelta [società di persone (snc, sas, impresa individuale), società di capitali (Srl, Spa)]; Presentazione e descrizione dell’organigramma aziendale, con il piano dettagliato di impiego delle risorse umane (dipendenti e collaboratori) e delle mansioni a loro attribuite.

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Programmi di azione 

Questa parte del BP è composta da:  analisi

del settore;  ricerca di mercato;  piano di marketing. 

Rappresentano lo studio, attraverso la raccolta di dati e informazioni, e la proposta “commerciale” del progetto imprenditoriale.

19

Analisi del settore  

 

E’ una ricerca sull’ambiente nel quale l’azienda si trova a competere (analisi dell’offerta); L’analisi dovrebbe fornire gli elementi per valutare la situazione presente e prospettica del settore (congiuntura economica, aspetti legislativi, evoluzione tecnologica, …); Fondamentale è l’analisi dei concorrenti (chi sono, dove sono, cosa fanno, come operano); Riportare le fonti dati (ricerche bibliografiche, dati Istat, camera di commercio, associazioni di categoria, tesi di laurea, internet). 20

Ricerca di mercato 



Dopo l’analisi dell’offerta (analisi del settore) si procede con la ricerca di mercato (analisi della domanda); La prima attività da fare è individuare la clientela e segmentarla in gruppi omogenei per poi procedere con la ricerca.

21

Ricerca di mercato 

La ricerca di mercato dovrebbe dire:  prodotti/servizi:

cosa comprano i clienti? che servizi richiedono? ci sono bisogni non soddisfatti? dove siamo posizionati (nicchia, commodity)?  politica dei prezzi: c’è una forte concorrenza? I clienti sono disposti a pagare di più?  canali di approvvigionamento  canali di distribuzione del prodotto/servizio: privati? negozi specializzati? grande distribuzione? imprese? Internet? Settore pubblico?  strumenti di comunicazione utilizzati: pubblicità, eventi, social network, fiere di settore, … 22

Ricerca di mercato 

La ricerca dovrebbe essere corredata anche da tabelle, grafici, curve che evidenzino:  le

caratteristiche del mercato e la ricettività dei nuovi prodotti/servizi;  la presenza di barriere all’entrata del mercato;  l’aggressività della concorrenza, sottolineando i vantaggi competitivi del progetto che si sta implementando

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Piano di Marketing  



E’ la parte propositiva del progetto imprenditoriale; Parte dalla descrizione dettagliata del nuovo prodotto/servizio (nome, caratteristiche tecniche, prestazioni, design, assistenza, bisogni che va a soddisfare, ecc.) … … per poi definire obiettivi – strategie – risorse del progetto.

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Piano di Marketing 

Obiettivi:  Fatturato;  Quota

di mercato;  Segmento di clientela. 

Strategie:  Assortimento

prodotti/livello di servizio;  Politiche di prezzo;  Canali di distribuzione;  Canali di comunicazione.

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Piano di Marketing 

Risorse:  Tutto

quanto finora esposto deve trovare sbocco nella sintesi del progetto e nel piano di azione in dati quantitativi significativi che andranno a comporre un conto economico preventivo e un piano finanziario prospettico.

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Piano delle vendite 

Il piano delle vendite deve esporre, per i prodotti/servizi da collocare sul mercato, una stima dei ricavi, scomposta preferibilmente in quantità e prezzo medio unitario di vendita: i

dati devono essere ripartiti per prodotto/servizio, area geografica e tipologia di clienti da servire;  se le vendite sono soggette a fenomeni di stagionalità, è opportuna la suddivisione temporale in sottoperiodi.

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Piano della produzione 

Il piano di produzione deve presentare il sistema produttivo dell’attività aziendale da intraprendere, sia in termini quantitativi che in termini qualitativi, esponendo:  le

caratteristiche dei processi produttivi;  le risorse umane di cui l’azienda ha bisogno per effettuare la produzione all’interno;  le risorse finanziarie necessarie per effettuare la produzione (tutta od una parte) all’esterno;  gli investimenti necessari per realizzare il progetto. 28...


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