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Title Riassunto economia aziendale di alberto nobolo
Author Federico Calabró
Course Economia Aziendale
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Riassunto economia aziendale di alberto nobolo Economia Aziendale (Università degli Studi di Milano-Bicocca)

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ECONOMIA AZIENDALE Riassunti del libro "Economia aziendale", seconda edizione, a cura di Alberto Nobolo. Sono presenti tutti gli schemi, esempi e classificazioni del libro, oltre ai riassunti, per questo risultano essere 90 pagine. Eliminando tutte le immagini si riducono notevolmente, credo intorno alle 30 – 40. Il soddisfacimento dei bisogni porta all'organizzazione di insiemi di persone che nel momento in cui assumono caratteristiche di permanenza e stabilità vengono denominati istituti, quali: – le famiglie – le imprese – le amministrazioni pubbliche – le istituzioni non profit L'istituto è quindi un complesso di risorse umane e materiali, creato per durare nel tempo, ordinato secondo proprie leggi, unitario in quanto finalizzato a un insieme comune di fini e autonomo.

L'elemento che maggiormente caratterizza la natura dell'istituto è l'insieme delle finalità (fini istituzionali) che esso persegue: – Famiglia: soddisfazione dei bisogni del nucleo familiare; – Impresa: remunerazione dei conferenti di Lavoro, Capitale, Risparmio; – Amministrazione pubblica: soddisfazione dei bisogni di rilievo della comunità di riferimento ovvero l'interesse pubblico; – Istituzioni non profit: è un ibrido tra le finalità della famiglia e dell'amministrazione pubblica ovvero la soddisfazione di bisogni privati e di interesse generale. Nell'impresa l'attività economica assume un ruolo primario, negli altri istituti l'attività economica, pur essendo condizione necessaria per la sopravvivenza, è considerata insieme ad altre finalità diverse. L'azienda è l'insieme delle operazioni economiche svolte dall'istituto per raggiungere i propri fini, quindi è lo strumento di cui ogni istituto si dota per raggiungere le proprie finalità di ordine economico. Utilizza fattori produttivi (risorse umane e finanziarie), li combina per creare valore, cioè ottenere un risultato finale (beni e servizi) il cui valore dovrà essere più elevato dei singoli valori utilizzati. Le aziende sono accomunate da un fine ultimo comune, ovvero quello del soddisfacimento dei bisogni umani nonché dal mezzo, costituito dall'attività economica. Le aziende sono però differenti per i particolari fini perseguiti. Si vengono a configurare diverse classi di azienda a seconda delle attività economiche che si manifestano al loro interno in modo prevalente. L'attività economica svolta nelle imprese configura le aziende di produzione, in cui sono prevalenti processi economici volti alla produzione di ricchezza per la remunerazione del capitale e del lavoro. (creazione di valore economico) L'attività economica svolta nell'istituto famiglia configura l' azienda di consumo, ove sono presenti processi economici finalizzati all'impiego della ricchezza per soddisfare i bisogni dei membri. (creazione di valore sociale) Nell'azienda non profit il fine originario è quello di trasformare la ricchezza a disposizione e i valori individuali in benessere sociale degli individui associati, di particolare soggetti beneficiari e della collettività. L'attività economica prevalentemente svolta si configura come attività di consumo. In altri casi le aziende non profit possono avere anche un'attività di produzione economica, ma sempre finalizzata al consumo, ossia a scopi sociali.

Le attività e le relazioni economiche che si svolgono nell'ambito istituto amministrazione pubblica configurano l'azienda pubblica composta. In essa sono presenti sia processi economici di produzione che di consumo. (da qui composta) Non è possibile scindere tra loro i momenti di produzione e di consumo , in quanto entrambi i processi sono utilizzati in combinazione per il perseguimento delle finalità. Infatti l'impresa, sebbene abbia come finalità principale la produzione di valore economico, non può trascurare gli elementi di socialità connessi allo svolgimento della propria attività (corporate social responsability), per esempio assicurare un'adeguata remunerazione dei lavoratori, garantire la sicurezza, evitare di arrecare danni ambientali. Allo stesso modo, le amministrazioni pubbliche e le istituzioni non profit, nel perseguimento di finalità di carattere sociale, non possono trascurare le condizioni di equilibrio economico, pena la sopravvivenza stessa dell'azienda. Es. La produzione di un servizio pubblico può essere realizzata attraverso l'attività economica di impresa il cui capitale detenuto integralmente o in maggioranza da un'amministrazione pubblica (impresa pubblica). L'obbiettivo principale oltre

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a remunerare i conferenti di capitale-risparmio è quello di perseguire finalità di interesse generale. Es. Le imprese sociali (social enterprises), le quali sorgono per iniziativa privata e con attività prevalente di produzione economica per il mercato possono coniugare il fine della remunerazione con quello del perseguimento di fini sociali di carattere generale. Durabilità: l'azienda, per garantire il raggiungimento dei fini di istituto, deve presentare il carattere della durabilità, ovvero deve svolgersi secondo condizioni di funzionamento che garantiscano la vita duratura dell'istituto. Autonomia: l'azienda è in grado di svolgere la sua attività economica senza ricorrere patologicamente e in via sistematica a coperture o sostegno da parte di altre aziende. (la famiglia può ricorrere a sussidi, le imprese può ricorrere all'immissione di nuovi capitali da parte dei soci, le amministrazioni pubbliche possono indebitarsi) Economicità: l'azienda deve raggiungere l'equilibrio economico, secondo cui l'attività deve essere in grado di generare risorse sufficienti a remunerare in modo congruo tutte le condizioni di produzione e di consumo utilizzate per raggiungere i fini di istituto. L'equilibrio economico non può essere ottenuto a svantaggio di una congrua remunerazione dei lavoratori e dei conferenti capitale-risparmio oppure a danno della collettività. Imprese

Amministrazioni pubbliche

Imprese non profit

Forma individuale Impresa individuale Impresa famigliare Impresa coniugale Forma collettiva Società di persone Società di capitali

Organizzazioni costituzionali Enti di regolazione dell'attività economica Enti produttori di servizi economici Enti produttori di servizi assistenziali e culturali Istituti di ricerca Amministrazioni locali Enti nazionali previdenza e assistenza

Onlus Organizzazioni di volontariato Associazioni promozione sociale Cooperative sociali Fondazioni Organizzazioni governative

IMPRESA PUBBLICA La produzione di un certo servizio pubblico può essere realizzata attraverso l'attività economica di impresa con capitale detenuto integralmente o in maggioranza da un'amministrazione pubblica. In questo caso si parla di impresa pubblica. Gli obbiettivi dell'impresa pubblica sono: – la remunerazione del capitale investito (tramite dividendi) – la realizzazione di politiche e il perseguimento di finalità di interesse generale attraverso la produzione diretta di beni e servizi. LA STRUTTURA DELLE AZIENDE Assetto istituzionale: l'insieme dei soggetti e dei relativi interessi convergenti sull'azienda, nonché dalle regole e dai meccanismi messi in atto per far si che i diversi interessi ed i diversi soggetti interagiscano nelle decisioni aziendali in modo equilibrato. Combinazioni economiche: le caratteristiche delle operazioni economiche svolte dalle persone che operano nelle aziende. Organismo personale: l'insieme unitario delle persone che, con il proprio lavoro, partecipano direttamente allo svolgimento dell'attività economica dell'istituto. Assetto organizzativo: le modalità di distribuzione delle responsabilità delle persone nell'azienda e l'insieme delle regole (sistemi operativi) che consentono il governo dell'azienda. Patrimonio: l'insieme delle condizioni di produzione e di consumo a disposizione per il perseguimento dei fini. Assetto tecnico: è dato dalla configurazione fisico-tecnica dell'azienda con riguardo in generale ai diversi aspetti del suo funzionamento. (processo di produzione, spazi fisici, operazioni svolte, tecnologie utilizzate) L'ASSETTO ISTITUZIONALE L'azienda si caratterizza per una pluralità di persone portatrici di interessi diversi. (stakeholders) Gli interessi hanno una duplice natura: – economici (attese dei redditi, remunerazioni, disponibilità di condizioni di produzione e di consumo) – non economici (attese sociali, etiche, politiche) Occorre distinguere: – Soggetto d'istituto: l'insieme dei soggetti per i quali l'attività dell'istituto viene posta in essere per soddisfare loro interessi (economici e non economici). Per la famiglia e le istituzioni non profit sono le persone e i membri costitutivi, per le amministrazioni pubbliche sono tutti i cittadini, per l'impresa i soci conferenti capitale-risparmio – Soggetti esterni all'istituto: l'insieme dei soggetti portatori di interessi rilevanti (economici o non economici) ma privi del carattere "istituzionale". Ad esempio, nell'impresa la collettività in senso lato (il rispetto dell'ambiente, il pagamento dei tributi), i clienti (con riferimento alla qualità dei prodotti), i fornitori e gli stessi concorrenti nei confronti della stessa.

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Il soggetto economico è composto dall'insieme di tutte le persone che portano interessi primari di tipo economico, ossia dalle persone che sono principalmente interessate al fatto che l'azienda esista e prosperi perché da tale condizione dipende totalmente o in larga misura la capacità di soddisfare i propri bisogni. Il soggetto economico e il soggetto di istituto coincidono quando i membri dell'istituto portano sia interessi economici che non e si riscontra normalmente nelle famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche. In alcune esempi di istituti non profit i membri sono portatori prevalentemente di interesse non economici e manca un soggetto economico in senso proprio. Tutti e soltanto i membri del soggetto economico hanno la responsabilità di governare economicamente l'azienda. Talvolta accade che un insieme ristretto di persone, interne o esterne all'azienda (azionisti di maggioranza), esercitino per propri fini le prerogative spettanti in modo unitario ai membri del soggetto economico, creando così un soggetto economico improprio. Spesso, nelle imprese e negli istituti pubblici territoriali, i membri del soggetto economico sono in gran numero e per tale motivo non possono partecipare direttamente al governo economico. Si presentano problemi relativi al contemperamento degli interessi dei vari membri del soggetto economico. In termini generali faremo riferimento alla governance aziendale e in modo più specifico alle imprese alla corporate aziendale. Nelle aziende composte pubbliche , tale aspetto fa riferimento al trasferimento di risorse tra diversi livelli di governo, nonché ai rapporti e alle regole che si definiscono tra assemblee elettive-esecutive. L'AZIENDA COME SISTEMA Il sistema aziendale viene definito come insieme di elementi legati da relazioni di interdipendenza. L'azienda può quindi essere rappresentata come insieme di elementi che interagiscono tra loro e con l'ambiente esterno in termini di: Risorse — Attività — Risultati La natura aperta del sistema aziendale discende dal suo operare in un ambiente da cui riceve le risorse necessarie a operare, a cui restituisce i beni ci servizi destinati alla creazione di utilità e di valore che ne legittima l'esistenza stessa. L'approccio sistemico mette in evidenza come esistano, a fianco di relazioni di tipo causa-effetto, relazioni di complementarietà, ossia caratterizzati dal fatto che i soggetti entrano in relazione per concorrere ai risultati del sistema. In altri termini ciò che "entra nell'azienda-sistema (ovvero ne influenza il funzionamento) non è semplicemente un certo ammontare di risorse, siano esse finanziarie, umane o di altra natura, ma è anche un insieme variegato di condizioni di contesto, di aspettative, di pressioni e di valori sociali. In termini di interdipendenza, l'azienda contribuisce a sua volta, attraverso la sua azione, a influenzare l'ambiente di riferimento. Alcune conseguenze rilevanti dell'approccio sistemico sono le seguenti. Conseguenze dell'approccio sistemico: • Visione olistica. Le diverse persone e le diverse attività che hanno luogo nelle aziende possono essere analizzate isolatamente o per sottosistemi (per esempio una divisione organizzativa interna o un'area di business), ma devono sempre essere messe in relazione con il contesto specifico in cui sono inserite (l'azienda nella sua unitarietà), non ultimo in relazione alle finalità verso cui il sistema si orienta (i fini istituzionali delle aziende). • Visione contingency. La specificità di ogni azienda, che si manifesta nell'impossibilità di uniformare e standardizzare gli elementi in ingresso del sistema, al fine di garantire d raggiungimento di particolari risultati da parte dell'azienda. • Centralità della persona. La maggior parte di ciò che avviene all'interno delle aziende è il risultato di attività, scelte o decisioni di persone. Alcune conseguenze rilevanti dell'approccio sistemico sono le seguenti. L'effettivo raggiungimento dei fini aziendali, che è subordinato alle caratteristiche delle persone in azienda e ai relativi comportamenti. L'AMBIENTE E LE INFLUENZE SULL'AZIENDA Le decisioni economiche dell'azienda e i relativi risultati sono influenzate in diversa misura dall'insieme delle condizioni e dei fenomeni presenti nell'ambiente esterno di riferimento. Queste condizioni e fenomeni vincolano, stimolano o indirizzano le scelte aziendali. La sopravvivenza stessa delle aziende nel tempo dipende dalla comprensione di tali condizioni e da una strategia aziendale di successo. Per tale motivo l'economia aziendale studia anche l'ambiente degli istituti e le relazioni di influenza reciproca tra istituti e ambiente. Le condizioni esterne di ambiente che influenzano le aziende sono riconducibili alle seguenti variabili: • politiche e istituzionali (ordinamento giuridico, normative sulla tutela dei lavoratori e dei consumatori, della concorrenza, sistema di governo, cambiamenti politici, politiche economiche, e cosi via); • sociali e culturali (trend demografici, caratteristiche dei bisogni e consumi, immigrazione, istruzione, competenze dei lavoratori, corruzione, e cosi via); • economiche (tasso di crescita dell'economia e della domanda, concorrenza, tassi di interesse, inflazione, tassi di cambio, regime fiscale e livello di tassazione, livello di occupazione, infrastrutture, e cosi • tecnologiche (nuove tecnologie, innovazione nei processi, scoperte scientifiche, e cosi via). Molti fattori esterni non sono influenzabili dall'azienda e rappresentano quindi dei vincoli rispetto alle scelte aziendali. Per esempio le normative in materia di inquinamento ambientale rappresentano un vincolo che impatta l'attività dell'impresa in termini di aumento dei costi di produzione ecc.. Le condizioni esterne possono anche rappresentare delle opportunità e consentire lo sviluppo, come per esempio, con riguardo all'impresa, l'adozione di una nuova tecnologia in anticipo rispetto ai concorrenti (competitors) consente di ottenere un vantaggio competitivo.

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Le variabili di ambiente influenzano le aziende le quali, attraverso le loro scelte e comportamenti, generano interazioni e relazioni tra le variabili che a loro volta contribuiscono dinamicamente a definire nuove configurazioni delle condizioni di ambiente. Per esempio, il rapido sviluppo delle tecnologie dell'informazione e comunicazione (ICT) ha consentito la nascita di nuove imprese che puntano sulla condivisione, collaborazione e coproduzione dei servizi tra gli stessi utenti (si pensi a car-pooling e car-sharing). Tali imprese sono state in grado di cogliere un bisogno di consumo latente non soddisfatto in precedenza, creando così nuova domanda e nuove pressioni competitive nell'ambiente tanto per le imprese esistenti (taxisti) quanto per le amministrazioni pubbliche nella loro funzione di tutela dei bisogni collettivi. In questa prospettiva, l'ambiente esterno all'azienda è un sistema complesso di variabili e relazioni di influenza reciproca in continua evoluzione. L'AMBIENTE ECONOMICO DELLE AZIENDE Fattori ambientali nell'ambiente economico e non. Ambiente economico. Settori e i mercati, la domanda e l'offerta di lavoro, di beni e capitali, le politiche economiche e finanziarie attuate dalle amministrazioni pubbliche. Ambiente non economico. Variabili politico-istituzionali, socio-culturali e tecnologiche. I mercati sono composti dall'insieme delle negoziazioni omogenee di approvvigionamento e cessione di beni e/o di capitali da parte delle singole aziende. Si hanno così i mercati di acquisto e vendita che danno origine, a livello di sistema economico complessivo, alla domanda e offerta aggregata di condizioni di produzione e consumo (lavoro, beni e capitali). Il settore è un insieme di aziende che operano negli stessi mercati con processi economici simili e legate da intense e dinamiche relazioni di concorrenza o di altro tipo (settori dell'abbigliamento sportivo, dell'intimo, dell'alta moda, e così via). L'analisi del settore è importante per l'impresa, in quanto rappresenta il contesto competitivo in cui sono assunte le decisioni; esso condiziona i comportamenti aziendali e, in sintesi, i risultati economici. Sulla base di tale considerazione, alcune teorie sull'impresa hanno sostenuto che la redditività delle aziende in un determinato settore sia influenzata dalla struttura del settore stesso (modello cosiddetto struttura-condotta-performance.). Nell'ambito della prospettiva di analisi economico-statistica i settori economici cui appartengono le aziende si classificano in settore primario (agricoltura, pesca, allevamento. e così via), secondario (attività manifatturiere e industriali), terziario (servizi, pubblica amministrazione) e, nell'ambito di quest'ultimo, terziario avanzato (informazione e comunicazione. cultura e spettacolo, start-up, e altro). Indagini sulle aziende con riferimento ai diversi ambiti: a. la struttura giuridica formale dell'azienda; b. la singola azienda nel suo complesso o una parte di essa (per esempio alcune specifiche aree di attività); C. i settori e i mercati; d. i gruppi e gli aggregati di aziende. LE RELAZIONI TRA AZIENDE Nel perseguimento dei fini d'istituto si attivano relazioni molteplici e di varia natura tra aziende appartenenti alla medesima classe o di classe differente. Tali relazioni, definite relazioni interaziendali, sono osservabili in termini di flussi e fanno riferimento ai processi economici di produzione, consumo, risparmio e investimento. Le relazioni interaziendali sono di natura-istituzionale ovvero sono attivate per il perseguimento dei fini aziendali. Tali relazioni fanno riferimento alla cessione/trasferimento di condizioni di produzione consumo tra istituti diversi e possono avvenire sulla base di un rapporto di convenienza particolare attraverso la formazione di un prezzo, espressione di un valore omogeneo del rapporto costi/sacrifici e benefici/utilità connessi al processo di trasferimento. Tale situazione configura una situazione di scambio cosiddetto tipico o scambio di mercato, ovvero di scambio di condizioni generali di produzione contro il pagamento di un prezzo. Rientrano in questi casi: a. la cessione di beni e servizi dalle aziende di produzione alle altre aziende e relativi flussi monetari; b. la cessione di capitale a titolo di prestito dalle aziende di produzione (in particolare le banche e gli intermediari finanziari) alle altre aziende e i corrispondenti flussi monetari (interessi e rimborsi). Le relazioni di scambio possono avvenire anche sulla base di logiche diverse dalla convenienza particolare che, nel caso dell'impresa, può riguardare le relazioni che si instaurano a fronte dei processi di trasferimento di condizioni primarie di produzione (capitale -risparmio e lavoro), configurando una relazione di partecipazione che no...


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