Riassunto manuale di psichiatria e psicologia clinica e tutte le lezioni - a.a. 2014/2015 PDF

Title Riassunto manuale di psichiatria e psicologia clinica e tutte le lezioni - a.a. 2014/2015
Course Infermieristica clinica nella disabilità neuropsichica
Institution Università degli Studi di Milano
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PSICOPATOLOGIA GENERALE ED ESAME PSICHICOPrevalenza DISTURBI MENTALI  50% degli adulti soffre di problemi di salute mentale nel corso della vita  DEPRESSIONE  10% degli adulti soffre di un episodio di depressione nell’arco della propria vita  DISTURBI D’ANSIA  3-6% degli adulti  SUICIDIO  5m...


Description

PSICOPATOLOGIA GENERALE ED ESAME PSICHICO Prevalenza          

DISTURBI MENTALI  50% degli adulti soffre di problemi di salute mentale nel corso della vita DEPRESSIONE  10% degli adulti soffre di un episodio di depressione nell’arco della propria vita DISTURBI D’ANSIA  3-6% degli adulti SUICIDIO  5mila sono i suicidi riusciti e più di 100mila i tentati suicidi all’anno in Italia DISTURBI DELLO SPETTRO SCHIZOFRENICO  1% nel corso della propria vita DISTURBO BIPOLARE  1% nel corso della propria vita DISTURBI DI PERSONALITA’  5-10% nei giovani adulti DISTURBI LEGATI ALL’ALCOOL  4,7% degli adulti presenta dipendenza da alcool DIPENDENZA DA SOSTANZE  2,2%, ma è una stima in difetto ANORESSIA NERVOSA  >1% negli adolescenti

Esame delle condizioni mentali 1- DESCRIZIONE GENERALE I. ASPETTO  Consiste nella descrizione dell’aspetto e dell’impressione fisica complessiva trasmessa all’interlocutore dal pz. postura, cura di sé, igiene personale, abbigliamento, struttura somatica, cura dei capelli, cura delle unghie…

II. COMPORTAMENTO ED ATTIVITA’ PSICOMOTORIA  Descrive gli aspetti sia qualitativi che quantitativi del comportamento motorio del soggetto. gestualità, rallentamento psicomotorio, iperattività e irrequietezza, movimenti ripetitivi o bizzarri

III. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLA SITUAZIONE E DELL’INTERLOCUTORE  Consiste nella descrizione dell’interazione del pz durante il colloquio collaborante, amichevole, ostile, sospettoso, seduttivo etc.

I disturbi del comportamento psicomotorio possono essere: 1. IMPULSIVITA’  ridotta capacità di controllo su atti motori e comportamenti, è un’espressione del mondo affettivo-pulsionale. Porta ad azioni improvvise, imprevedibili e spesso senza controllo che possono essere autoaggressive ed eteroaggressive. schizofrenia, epilessia, disturbi del controllo degli impulsi 2. ECCITAMENTO PSICOMOTORIO  aumentata attività psicomotoria iperattiva ed inconcludente, legata a tensione ed agitazione. Può variare da lieve irrequietezza a crisi 1

pantoclastiche. L’eccitamento può essere di natura maniacale, catatonica o confusionale. 3. RALLENTAMENTO PSICOMOTORIO  riduzione dell’attività motoria e cognitiva con rallentamento dei movimenti, dei pensieri, del linguaggio. sindromi depressive, schizofrenia, disturbi psicorganici gravi 4. ARRESTO PSICOMOTORIO – STUPOR  assenza di reazione agli stimoli a coscienza integra. Il pz si presenta muto, immobile e senza controllo sfinterico. schizofrenia  arresto catatonico, depressione  arresto melanconico 5. CATATONIA  arresto motorio con inconsapevolezza dell’ambiente circostante. Se il pz è in schizofrenia cronica si manifesta con mantenimento di rigidità muscolare e con pose statuarie. schizofrenia, disturbi psicorganici 6. CATALESSIA (FLESSIBILITA’ CEREREA)  rigidità delle estemità e ridotta sensibilità al dolore, possibilità di far assumere al pz posizioni non fisiologiche per un lungo periodo di tempo. schizofrenia, disturbi psicorganici 7. NEGATIVISMO  resistenza sul piano motorio alla mobilizzazione e alla richiesta di eseguire un compito. Si parla di NEGATIVISMO ATTIVO se viene compiuta l’azione contraria (  disobbedienza patologica). schizofrenia, depressione grave, disturbi psicorganici 8. MANIERISMO  movimenti eseguiti in modo artificioso, eccessivo e sono sia mimici che gestuali. schizofrenia 9. STEREOTIPIE  comportamenti ripetitivi senza finalità sia verbali, che grafici che motori. schizofrenia 10. ACATISIA  soggettiva sensazione di tensione muscolare, irrequietezza, bisogno di alzarsi, camminare. tp con neurolettici 11. ASTASIA – ABASIA  deambulazione alterata, bizzarra e movimenti anormali da seduti e a letto. disturbo da conversione 12. TICS  movimenti involontari, rapidi, senza scopo dei muscoli mimici e del collo, come ammiccamento o scuotimento del capo.

2- UMORE ED AFFETTIVITA’ I. UMORE  emozione pervasiva e sostenuta che colora la percezione che il soggetto ha del mondo. È soggettivamente vissuto e può essere riferito dal soggetto o osservato da terzi. L’umore di una persona può essere:  

EUTIMICO: normale, sereno ESALTATO: più allegro del normale, si ha più fiducia in sé stessi e più piacere 2

   

ESPANSIVO: espressione senza limitazione di sentimenti con eccessiva valutazione di sé stessi DEPRESSO: riduzione patologica del tono dell’umore DISFORICO: umore alterato in senso depressivo con agitazione e irritabilità LABILE: oscillare tra euforia, depressione ed ansia

II. AFFETTIVITA’  attuale risposta emozionale del pz ad eventi sia esterni che interni. È l’espressione delle emozioni del pz percepita dall’esiminatore grazie all’espressione facciale del soggetto. Essa comprende l’espressione verbale (prosodia), la mimica, la gestualità, il comportamento motorio e le manifestazioni neurovegetative. L’affettività può essere o meno congrua con l’umore. Si può presentare: 

    

APPROPRIATA / AMPIA / COMPLETA: il tono emozionale è in armonia con l’idea, il pensiero e le parole che l’accompagnano. Vi sono variazioni appropriate del tono della voce, dell’espressione facciale, della gestualità e dei movimenti corporei. INAPPROPRIATA: disarmonia tra il tono emozionale e l’idea, il pensiero e le parole che l’accompagnano. COARTATA: riduzione dell’intensità e della gamma delle risposte emotive RISTRETTA / LIMITATA: diminuzione dell’intensità dei toni dei sentimenti, è meno grave dell’affettività coartata APPIATTITA: assenza o quasi di qualsiasi segno di espressione affettiva, mimica assente e tono di voce monotono. LABILE: rapidi e improvvisi cambiamenti del tono, oscillanti tra i due estremi.

La distinzione di affettività patologica e normale si basa su degli attributi: - durata eccessiva - quantitativamente eccessiva - indipendente dagli accadimenti esterni - presenza di fissità per impossibilità di modulazione dello stato sulla base della realtà - particolare qualità del vissuto - segni e sintomi vegetativa, somatici e cognitivi

3- LINGUAGGIO I. QUANTITA’   

LOGORREA  eloquio abbondante ma coerente e logico, spesso difficile da interrompere POVERTA’ DI LINGUAGGIO / ESPRESSIONE  riduzione dell’eloquio spontaneo, in cui le risposte sono brevi e monosillabiche MUTISMO  assenza totale di comunicazione verbale 3

II. VELOCITA’  ACCELERAZIONE, RALLENTAMENTO III. TONO DI VOCE  VOLUME ECCESSIVAMENTE ALTO O BASSO IV. QUALITA’    

DISPROSODIA  perdita della normale cadenza di linguaggio DISARTRIA BALBUZIE  contrazioni spastiche toniche e/o cloniche della muscolatura fono-respiratoria che rendono difficile l’espressione verbale FARFUGLIAMENTO

4- SENSOPERCEZIONE La sensopercezione è un’attività conoscitiva che avviene attraverso organi di senso, si integra con le conoscenze precedenti, i ricordi e le attività psichiche globali. I. QUANTITA’  iperestesie, ipoestesie II. QUALITA’  illusioni, allucinazioni, pseudo-allucinazioni, allucinosi – percezione allucinatoria di cui il pz comprende la natura patologica Le illusioni sono percezioni alterate di uno stimolo sensoriale reale, che viene involontariamente trasformato e da origine ad un percepito differente. Hanno scarso interesse clinico. o ILLUSIONI FISIOLOGICHE INTEGRATIVE: Sono le ILLUSIONI DA DISATTENZIONE O DA AFFATICAMENTO che si verificano quando prestiamo poca attenzione agli stimoli ambientali o ILLUSIONI OLOTIMICHE O AFFETTIVE: Sono conseguenti ad un particolare stato emotivo, come riconoscere in uno sconosciuto una persona attesa. o ILLUSIONI PARAEIDOLICHE: Di fronte ad una realtà poco definita entra in azione la fantasia che elabora lo stimolo sensoriale utilizzando immagini interne della psiche della persona, come vedere un animale nella forma di una nuvola. Le pseudo-allucinazioni sono immagini interne alla mente della persona, cioè riconosciute dal soggetto come prive di un correlato esterno. Generalmente sono visive. schizofrenia Le allucinosi sono percezioni allucinatorie elementari e poco strutturate più spesso uditive di cui il pz riconosce la natura patologica. Non hanno uno spiccato carattere di autoriferimento (il pz si sente uno spettatore, non il protagonista del fenomeno). abuso alcolico 4

Le allucinazioni sono delle false percezioni sensoriali non associate a stimoli esterni

reali: il soggetto vede immagini, sente suoni, avverte odori, sapori e sensazioni tattili che gli altri non percepiscono. Non tutte le allucinazioni sono considerate patologiche, infatti le allucinazioni prima di addormentarsi ( ipnagogiche) e al risveglio ( ipnopompiche) sono fenomeni transitori fisiologici che vengono criticati al termine dell’episodio. Vi sono diversi tipi di allucinazione: o UDITIVE: più comuni. Possono essere semplici con suoni o rumori (disturbi organici), oppure complesse con voci (disturbi psicotici, schizofrenia, disturbi affettivi, disturbi dissociativi) che possono essere bisbigliate, sussurrate, imperative, musica (disturbi organici). Le tematiche delle voci riguardano la patologia di cui è affetto l’individuo: minaccia e pericolo nella schizofrenia, espansività e grandezza nell’eccitamento maniacale, colpa e accusa nella depressione psicotica o VISIVE: immagini elementari (bagliori o corpi luminosi) o da figure complesse. Sono zooptiche nel caso di delirium tremens e uso cronico di cocaina. disturbi organici, psicosi acute, schizofrenia o OLFATTIVE E GUSTATIVE: percepiti odori e sapori, solitamente sgradevoli. schizofrenia, disturbi organici o SOMATICHE: possono essere superficiali, con falsa percezione di sensazione tattile o di superficie o viscerali o cenestetiche, con la sensazione di un’alterazione dello stato di parti del corpo (sensazione di bruciore del cervello, pressione nei vasi sanguigni, tagliati nel midollo osseo, mancanza di organi, deformità…) In base alla coerenza con lo stato affettivo possono essere definite congrue o incongrue all’umore. disturbi organici cerebrali, disturbi della coscienza, schizofrenia, disturbi psicotici, disturbi affettivi con sintomi psicotici, disturbi dissociativi con sintomi psicotici, uso di sostanze.

5- PENSIERO Il pensiero racchiude le facoltà superiori e la capacità critica per cui una persona è in grado di: - relazionarsi con la realtà - derivare concetti dal contatto con la realtà - produrre pregiudizi sulla realtà I. FORMA DI PENSIERO  L’analisi della forma di pensiero comprende le modalità strutturali e formali con i quali i contenuti vengono codificati e trasmessi in un contesto comunicativo. In condizioni normali il pensiero è caratterizzato da un flusso di idee che fluisce ordinatamente da una premessa (A) ad una conclusione (B), passando attraverso del concetti intermedi (C1, C2, C3…). A  C1  C2  C3  C4  B 5

I disturbi formali di pensiero si possono dividere in più categorie: 

QUANTITA’ E VELOCITA’ DEI CONTENUTI IDEATIVI

1. ACCELERAZIONE  le idee si succedono l’una all’altra senza interruzione e lo scopo originario del pensiero viene perso, si trasforma in continuazione per la presenza di stimoli ambientali differenti. L’eloquio è fluido, abbondante, il soggetto avverte spesso la “pressione” e la necessità di parlare. Il caso estremo è la FUGA DELLE IDEE in cui domina logorrea con costante passaggio da un’idea all’altra. Oltre ai normali concetti (C) vi sono altri concetti (D) sviluppati durante il percorso da A a B. A  C1  D1  D2  D3  D4  B episodi maniacali, forme psico-organiche, forme tossiche 2. RALLENTAMENTO  si ha una lentezza dei processi associativi, povertà dei contenuti ideativi, difficoltà e lentezza dell’eloquio. Il quadro più grave è l’arresto psicomotorio completo. Il BLOCCO è l’arresto brusco e inaspettato dell’eloquio per un arresto del flusso associativo. I concetti C sviluppati sono minori A  C1  C4  B episodio depressivo maggiore 3. IMPOVERIMENTO  l’ideazione e l’eloquio sono scarni e ridotti, sia dal punto di vista dei contenuti (quantitativo) che dalle modalità formali di espressione (qualitativo). Vengono fornite poche informazioni. 

COERENZA DEI NESSI ASSOCIATIVI – PENSIERO DISSOCIATO: tipico della schizofrenia, ma presente anche nello scompenso maniacale, si ha la perdita dei comuni nessi associativi tra le singole idee, che conferisce al pensiero un aspetto bizzarro e incomprensibile.

1. CIRCOSTANZIALITA’  il pensiero è ricco di particolari inutili per l’incapacità di distinguere gli elementi di sfondo da quelli centrali epilessia, psicosi primarie 2. TANGENZIALITA’  la risposta alla domanda appare solo parzialmente collegata con la domanda stessa, il pz si allontana sempre di più dalla domanda principale 3. DERAGLIAMENTO  passaggio a pensieri privi di qualsiasi legame con i precedenti, il grado estremo è chiamato INSALATA DI PAROLE 4. DISORGANIZZAZIONE 5. ILLOGICITA’  i soggetti hanno una logica alternativa e deviante che, anche se il pensiero associativo è integro, non conduce a conclusioni condivisibili e decifrabili “Io sono un uomo, Gesù Cristo era un uomo, io sono Gesù Cristo” pensiero paleologico schizofrenia 

ANOMALIE NEL LINGUAGGIO

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1.PERSEVERAZIONE  ripetizione stereotipata di parole, idee, soggetti enunciati poco prima schizofrenia, sindromi demenziali, disturbi neurologici di tipo afasici 2.ASSONANZE  scelta delle parole in funzione del loro suono al posto che del loro significato (anche giochi di parole e parlare in rima) 3.NEOLOGISMI  parola nuova prodotta dal pz che assume un significato unicamente per lui 4. ECOLALIA  ripetere in tono sarcastico, derisorio o ironico, come un eco, parole o frasi pronunciate da altre persone II. CONTENUTO DEL PENSIERO ciò che realmente il soggetto sta pensando (idee, opinioni, preoccupazioni, ossessioni) Il DELIRIO è un’idea falsa e immodificabile caratterizzata da straordinaria convinzione e certezza soggettiva, non soggetta a critica e non sempre derivabile dal contesto culturale di provenienza del soggetto. Il soggetto presenta: 1. Alterato giudizio della realtà, 2. Certezza soggettiva, 3. Incorreggibilità e acriticità, 4. Impossibilità o falsità dei contenuti, 5. Diagnosi differenziale con le idee prevalenti  SDC: lucido o confuso  STRUTTURA: elementare (scarsamente elaborato) o sistematizzato (ben strutturate ed articolate)  INSORGENZA: primario (percezione delirante, rappresentazione delirante, intuizione delirante) indipendente da qualsiasi esperienza psichica o secondario derivante da stati affettivi, avvenimenti vissuti, esperienze psicosensoriali, solitamente è transitorio  UMORE: congruo o incongruo Vi sono vari tipi di delirio: -DELIRIO PERSECUTORIO Sono i tipi di delirio più comune, il soggetto è convinto di essere circondato da un ambiente ostile. I persecutori possono essere animati o inanimati, persone o oggetti, organizzazioni o singoli individui. 1. Delirio di veneficio (il soggetto crede di essere avvelenato) 2. Fissità tematica 3. Alta strutturazione 4. Autocentrismo (il soggetto è al centro dell’idea delirante) schizofrenia, psicosi maniaco-depressive, sindromi cerebrali organiche -DELIRIO DI RIFERIMENTO Il soggetto è convinto che situazioni, oggetti, persone, fatti o avvenimenti assumano un particolare ed insolito significato allusivo, riferito in genere alla propria persona. 1. Delirio di persecuzione 2. Autocentrismo schizofrenia 7

-DELIRIO DI INFLUENZAMENTO O DI CONTROLLO Il soggetto si sente oggetto di azioni esterne che trasformano e modificano la sua mente o il suo corpo contro la sua volontà 1. Inserimento del pensiero (i pensieri che formula non sono propri, ma sono il prodotto di persone, macchine o creature che li inseriscono nella sua mente) 2. Furto del pensiero (i pensieri gli vengono sottratti) 3. Trasmissione del pensiero (i propri pensieri sono visti o letti dagli altri o trasmessi ad alta voce in modo da essere percepiti dagli altri) 4. Controllo del pensiero (i pensieri sono controllati da altre persone o forze) schizofrenia -DELIRIO DI COLPA, DI INDEGNITA’, DI ROVINA Il soggetto si sente responsabile e colpevole di danni e di sciagure di ogni tipo motivando tali convinzioni sulla base di avvenimenti e fatti di importanza irrilevante o addirittura inesistenti -DELIRIO DI GRANDEZZA Il soggetto si sente ricco, potente e al di sopra di tutti. 1. Delirio erotomanico (certezza di essere amati da una persona di ceto superiore e sconosciuta) 2. Delirio megalomanico (convinzione di essere dotati di poteri vastissimi e dell’immortalità del corpo) 3. Delirio genealogico (essere membro di una famiglia reale) 4. Delirio inventorio 5. Delirio di enormità fasi espansive del disturbo bipolare -DELIRIO DI NEGAZIONE O NICHILISTICO Il soggetto è convinto della non esistenza di sé (di essere già morto) o di una parte di sé (come il cervello), del proprio corpo o di tutto il proprio corpo oppure di tutto il mondo circostante. È autoeterocentrico. disturbi depressivi, disturbi organici -DELIRIO DI GELOSIA Il soggetto è convinto dell’infedeltà a livello affettivo e sessuale del partner, per cui si impegna alla ricerca di prove e di indizi del tradimento con interpretazione di fatti e osservazioni anche irrilevanti. È presente nel 35% degli alcolisti maschi e nel 31% delle alcoliste femmine (paranoia alcolica), soprattutto nei soggetti che dimostrano alto grado di dipendenza rispetto al partner. -DELIRIO MISTICO Convinzione di comunicare direttamente con Dio o di essere lui stesso un messaggero, un incaricato di Dio. Sono meno diffusi che in passato nella civiltà occidentale. disturbo bipolare, disturbo schizofrenico

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-DELIRIO IPOCONDRIACO Il soggetto è convinto di soffrire di una malattia fisica o di un’alterazione morbosa del proprio corpo in assenza di qualsiasi lesione o alterazione somatica obbiettivamente rilevabile. -DELIRIO DI TRASFORMAZIONE CORPOREA, COSMICA, METEMPSICOSICO, ZOOANTROPICO Sono deliri che riguardano sia l’ambiente esterno (come nel delirio di trasformazione cosmica, in cui il corpo perde i propri limiti e si confonde con l’universo), sia il proprio corpo che parti di esso. Nel delirio metempsicosico il pz pensa di vivere nel corpo di un’altra persona, nel delirio zooantropico il pz pensa che il suo corpo si sia trasformato in quello di un animale. -SINDROME DI CAPGRAS (DISTURBO PALIGNOSTICO) Il pz crede che una persona familiare sia stata sostituita da un impostore. Riguarda generalmente persone verso cui il soggetto ha legami affettivi molto intensi con caratteristiche di ambivalenza. -SINDROME DI FREGOLI (DISTURBO PALIGNOSTICO) Convinzione di riconoscere persone della propria famiglia in sconosciuti

Il PENSIERO DOMINANTE è un contenuto che prende il sopravvento su altri occupando la maggior parte della produzione ideativa 1. IDEA PREVALENTE  l’idea prevalente è un’idea che predomina su ogni altro pensiero, causando sofferenza o interferendo nel funzionamento dell’individuo. Essa non è giudicata assurda o vissuta come estranea alla personalità della persona (differenza con idea anancastica), ed è differente dall’idea delirante perché è sottesa da un intenso fondo affettivo ed è criticabile. disturbi di personalità e depressione 2. IDEA DOMINANTE  contenuto ideativo pervasivo slegato dall’umore (es.: ideazione ipocondriaca 3. IDEA OSSESSIVA  contenuto ideativo non intenzionale, spesso irrazionale, invasivo e persistente (egodistonico) avvertito come fastidioso cui il soggetto tende a resistere. Le idee più frequenti sono quella di non poter fare a meno di essere ammalati e quindi contagiare altre persone, avere continui dubbi anche sulle cose più semplici, avere paura di poter fare del male ad altre persone etc. In risposta alle ossessioni vengono messe in atto delle compulsioni, ossia comportamenti ripetitivi eseguiti secondo certe regole. Se il soggetto cerca di rimandare l’impulso viene assalito da un’ansia crescente che termina con lo svolgimento dell’azione. Le più frequenti compulsioni riguardano il lavarsi o pulire l’ambiente, il controllo delle porte, lo scrivere continuamente, eseguire movimenti con significato scaramantico, ripetere frasi o parole, mettere a posto secondo regole determinati oggetti. disturbo ossessivo-compul...


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